Seconda (dis)avventura per il giornalista Carl Kolchak, nuovamente coinvolto in una serie di misteriosi omicidi, questa volta in quel di Seattle, con le vittime che vengono rinvenute senza il midollo spinale. La vicenda prende spunto da un film della Hammer, L'uomo che ingannò la morte, ma si sviluppa in tutt'altro modo. Thriller urbano che riesce a mantenere alta la tensione fino alla fine. Buona la regia di Curtis, che sfrutta a dovere la sceneggiatura di Richard Matheson.
Non malaccio, di quella grana mediocre e scanzonata che vanta il pregio di far passare il tempo allo spettatore senza pentimenti. Simpatico l'investigatore dell'occulto McGavin (di una spanna sopra Duchovny) e gradevoli i suoi duetti col superiore e coll'irascibile poliziotto. A pesare è il taglio televisivo e, soprattutto, quell'atmosfera prosaica che costantemente aleggia in alcuni prodotti fantastici americani.
Un leggero passo indietro rispetto al prototipo, nonostante la regia accurata dell'esperto Curtis (migliori comunque Ballata macabra e La maledizione della vedova nera di questo) e il buon cast che conta il bravo McGavin e il grande Carradine. Un paio di scene restano impresse (il covo dell'assassino sotto l'antica Seattle è da brividi) e simpatici i siparietti tra Kolchack e il suo capo.
Da Las Vegas la scena si sposta a Seattle, ma per il resto questa seconda avventura del reporter investigativo interpretato da Darren McGavin (sempre sceneggiata da Richard Matheson) presenta molti punti di contatto con la prima: omicidi seriali dalle modalità "particolari", ironia di fondo e una verità troppo scomoda per essere divulgata. Curtis, che stavolta non si limita a produrre ma dirige in prima persona, gestisce bene il ritmo e la tensione, anche se l'effetto sorpresa viene inevitabilmente meno. Il cast continua a cavarsela bene.
Ritorna il caro Kolchak, questa volta pronto ad affrontare un nuovo serial-killer che uccide nel corso dei secoli; non un vampiro come nel precedente, bensì... Mc Gavin è di nuovo perfetto nei panni del simpatico e umano detective dell'occulto, Anderson di classe magistrale come al solito e c'è pure John Carradine! Affascinanti e splendidamente realizzate le scenografie nella parte finale, che chiude con una grande atmosfera un bel crescendo di tensione. Finale più ottimistico rispetto all'altra volta, anche perché preludio di una serie tv. Ottimo quanto il primo.
MEMORABILE: Tutta la parte finale con la scoperta del segreto e del luogo dello stesso; I vari omicidi in particolare quello nel ristorante vuoto; Il finale.
Ritorna quel simpatico arrogante di Kolchak, con una rentree sul grande schermo che si vuol prendere zero rischi: stessa struttura da poliziesco da indagine, stessa atmosfera e stessi vestiti, con il passaggio dal vampirismo a qualcosa di più indefinito (qualsiasi indicazione svelerebbe troppo) come unica novità di rilievo. E’ lo stesso anche l’esito: realizzazione discreta, suspense moderata e la sensazione di qualcosa di non imprescindibile che accompagna tutta la durata. Di livello i i duetti tra McGavin e Simon Oakland. Agile.
Dopo il successo di Una storia allucinante, replay per il giornalista ficcanaso Kolchak: la trama, sceneggiata sempre da Matheson, ricalca infatti lo stesso schema, ossia una serie di delitti con caratteristiche inquietanti che la polizia locale vuole tenere nascoste per non dffondere il panico. Anche questa volta, gli ostacoli non fermeranno il nostro eroe, interpretato dal simpatico McGavin contornato da solide spalle come il burbero Oakland e l'irascibille Brady. Curiosa la rappresentazione della città sotterranea. Poche pretese ma grinta, ritmo svelto, divertimento assicurato.
Continuano le investigazioni dello scaltro reporter del sovrannaturale, qui alle prese con un (altro) misterioso killer pluricentenario che (di nuovo) è solito prelevare il sangue delle sue vittime. Insomma, cambia ben poco rispetto al precedente Una storia allucinante, ma la simpatia di McGavin, i buffi camei (da Carradine a Margaret Hamilton) e l'accorta regia di Curtis (che sostituisce degnamente Moxey) non deludono. Ottimo, per di più, il climax finale nei sotterranei, fra corpi mummificati in zona Psyco e un feroce villain che si presenta come un dottor Freudstein ante-litteram.
MEMORABILE: Le tracce di carne putrefatta sulle vittime in stile La pelle sotto gli artigli; I casi di strangolamenti seriali su vecchi giornali; Il laboratorio.
Dan Curtis HA DIRETTO ANCHE...
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Ma pensa te, e chi lo avrebbe mai detto... Si, bisogna vedere che audio italiano utilizzeranno. Il mio è inascoltabile..(chiuso da morire).
Comunque aspettiamoci che, entro la fine dell'anno, editino pure Lo strangolatore della notte.
;-)
Ma pensa te, e chi lo avrebbe mai detto... Si, bisogna vedere che audio italiano utilizzeranno. Il mio è inascoltabile..(chiuso da morire).
Comunque aspettiamoci che, entro la fine dell'anno, editino pure Lo strangolatore della notte.
;-)
Ma pensa te, e chi lo avrebbe mai detto... Si, bisogna vedere che audio italiano utilizzeranno. Il mio è inascoltabile..(chiuso da morire).
Comunque aspettiamoci che, entro la fine dell'anno, editino pure Lo strangolatore della notte.
;-)
E anche Una Storia Allucinante ;) Ma certo! Probabilmente usciranno direttamente in double bill..
Dvd Sinister (restaurato in hd) disponibile dal 30/03/2022.
Buona notizia.
CuriositàDaniela • 27/01/22 11:54 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Il film è ambientato a Seattle, la più grande città del nord ovest degli USA, che si trova nello stato di Washington. La storia urbanistica di questa città presenta un carattere particolare che ci viene raccontato nel film con qualche "abbellimento" a fini spettacolari. Nonostante il sito fosse abitato da oltre 4000 anni, gli insediamenti europei iniziarono solo a partire dalla metà dell'Ottocento. Nel giugno 1889 un grande incendio distrusse oltre 30 isolati, quasi interamente costruiti in legno e, invece di rimuovere le macerie degli edifici, le autorità cittadine decisero di ricostruire altri in muratura al di sopra, elevando il piano stradale di un'altezza corrispondente a circa due piani. Parte della città sotterranea, resa accessibile, è da tempo meta di tour turistici. Per altre informazioni (lingua inglese). O anche qui.