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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Finita ingloriosamente l'era Moore si apre ancor più ingloriosamente quella di Timothy Dalton (destinata a durare ben poco, per nostra fortuna). La prima cosa che colpisce è la totale, preoccupante assenza di humour nel nuovo Bond: solo nell'unico sfortunato episodio con George Lazenby il simpatico agente segreto aveva messo in luce tanta insopportabile seriosità, ma poi con Roger Moore ci eravamo riabituati. Ora di nuovo una sceneggiatura infelice e un attore con tutta evidenza poco predisposto all'ironia riprecipitano la saga nell'anonimato. Il prologo è misero mentre la bella sigla di testa cantata dagli A-ha...Leggi tutto dava un degno seguito pop alla storica “A View To A Kill” dei Duran Duran (subito offuscata dai titoli di testa, sempre di Maurice Binder, ben poco creativi). A mancare (ed è cosa preoccupante) sono persino gli effetti speciali: non basta un bell’inseguimento con la Aston Martin super accessoriata in piena neve (che novità...) a reggere per un film intero; ci volevano più fantasia, una regia maggiormente movimentata (John Glen è il peggior Bond director di sempre), uno 007 meno stucchevole (Dalton non ha niente del playboy, ha l'aria del salutista ad oltranza, un senso dell'ironia pari a zero e con il vero Bond non c'entra davvero nulla) e una Bond girl meno odiosa (Maryam D’Abo e le sue velleità violoncellistiche fanno rabbrividire). Paesaggi scialbi - con un finale in Afghanistan di nessun fascino - e un soggetto al solito spiegato malissimo che accatasta figurine su figurine senza pensare di fornire loro uno straccio di tridimensionalità. Due ore in cui si assiste con disinteresse a un telefilm “gonfiato”.

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B. Legnani 24/06/07 00:06 - 5519 commenti

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La cosa migliore è la mini-avventura che precede i titoli di testa: sgargiante di colore e di azione in quel di Gibilterra. Poi comincia la storia. Solito livello, solite necessità di non cercare il logico o il razionale. Non male, ma non indimenticabile. Accettabile Dalton.
MEMORABILE: La discesa strumentale sulla neve.

atter 5/11/07 19:19 - 9 commenti

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So di non essere imparziale, ma questo è uno dei miei film preferiti. È il tentativo, dopo la spassoissima era di Roger Moore, di portare 007 su canoni più "seri" non rinunciando però ai suoi marchi di fabbrica: gadget, auto veloci, belle donne, località esotiche, cattivi megalomani... in pratica quello che NON è stato fatto con l'ignobile Casino Royale che ha ucciso 007! Timothy Dalton interpreta un vero James Bond che in questo film si allea... con un tizio assai simile a Osama Bin Laden!
MEMORABILE: Per concupire la sua bella un po' titubante James Bond se ne esce con un geniale "Non pensare... lascia che accada!" Sublime.

Galbo 13/12/07 19:46 - 12372 commenti

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Prima di due avventure di Bond interpretate da Dalton. Non è un brutto film, in sè: le situazioni e le dinamiche sono quelle a cui la serie ha abituato. Il limite principale è proprio Dalton, che manca sia del carisma di Connery che dell'autoironia di Moore. A parte questo, Zona Pericolo è un discreto action con sequenze d'azione (specie la prima) ben girate dal regista Glen ma attori (non solo Dalton) piuttosto fiacchi.

Capannelle 30/01/09 11:00 - 4394 commenti

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Buono il prologo a Gibilterra e la fuga nel gasdotto. La tensione regge ancora per un po', insieme alla curiosità per il nuovo interprete. Ma viene parzialmente delusa da una trama che perde consistenza (anche se ben girata) e da un Dalton che, seppur credibile e diligente, non riesce far decollare il personaggio. La violoncellista e il vero cattivo (Koskov) cadono nell'oblio mentre Krabbè ha qualche freccia in più al suo arco. Due pallini.

Disorder 19/02/11 15:39 - 1416 commenti

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Chiusa l'era Moore gli autori archiviano il passato cercando di tornare in qualche modo alle origini, scegliendo un Bond anche fisicamente simile a quello di Fleming. La scelta di Dalton è a mio avviso azzeccata, il resto fila scorrevolmente pur senza entusiasmare. La pecca del film è quella di essere poco spy e un po' troppo action-patriottico, secondo la moda del periodo (c'è persino qualche punto di contatto con Rambo 3, uscito l'anno successivo). Anonimo anche il titolo italiano. Comunque ben più che sufficiente, nel complesso.

Nando 16/10/12 21:38 - 3806 commenti

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Il breve avvento di Dalton nei panni di 007 coincide con questa pellicola discreta in cui azione e adrenalina si mischiano con situazioni normali in cui l'attore gallese se la cava con mestiere (anche se manca del carisma necessario). Buone le scene d'azione, anche se in alcuni casi abbastanza forzate.

Lucius 1/03/13 23:31 - 3015 commenti

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Poco più di una scanzonata commediola anni ottanta, imparagonabile per spessore e contenuti agli altri film della serie, con errori grossolani di regia e leggerezze imperdonabili. Il divertimento non manca, alternato a scene insipide con dialoghi così semplici da far rimpiangere quelli di Una cascata di diamanti. Peccato perchè Dalton un suo perché ce l'ha. La bond girl di turno è priva di carisma e la sceneggiatura sembra più da palinsesto televisivo pomeridiano che da grande schermo. Bocciato.

Piero68 14/10/13 15:36 - 2955 commenti

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Si vede che la produzione attraversava brutti momenti. Si sceglie un Bond improbabile e sconosciuto, un cast assolutamente anonimo e si lesina pure sugli effetti speciali e su alcune location. Sceneggiatura pastrocchiata e improbabile e Dalton assolutamente a disagio nei panni di 007. Lo si capisce anche dai dialoghi (molto risicati quelli di Bond) e dalla sua presenza nelle scene. Insomma, secondo me stiamo messi pure peggio dell'episodio con Lazenby, anche se i puristi hanno sempre ritenuto Dalton lo 007 più aderente a quello di Fleming.
MEMORABILE: La carica dei mujaheddin, stranamente uguale a quella vista l'anno successivo in Rambo 3. Chi avrà copiato chi?

Manfrin 28/10/13 11:06 - 391 commenti

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Dopo un promettente inizio con il classico, spettacolare inseguimento che fa da ouverture ai film di 007 si scivola ben presto in una fiacca (nonché poco chiara) storia di doppigiochi che poco coinvolge. Così come poco convincono tutti gli interpreti, a cominciare da Dalton per finire alla sua Bond Girl, strimpellatrice di terz'ordine.

124c 6/08/14 16:44 - 2911 commenti

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Timothy Dalton esordisce come nuovo James Bond di fine anni '80, ma se con lui arriva una nuova Miss Moneypenny (Caroline Bliss) e ritorna la Aston Martin, il resto lascia delusi perché, a parte la seriosità di Dalton, non c'è niente di nuovo rispetto ai film precedenti. I cattivi sono pensati per essere combattuti da Roger Moore, la Bond girl è unica ma noiosa e l'assalto di un falso agente KGB a un rifugio dell'MI-6 sa di parodia. Non male le scene con l'Aston Martin e il generale di John Rhys-Davis. Splendida la canzone degli A-ha.

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Cotola 12/03/15 00:17 - 8998 commenti

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Uno dei tanti 007 di ordinaria amministrazione con un Dalton che non mi ha mai convinto. Ma il problema principale è rappresentato da una storia rattoppata e tenuta insieme alla meno peggio. Scene d'azione senza particolari guizzi e pochi i momenti divertenti. Bond-girl scialba. Insomma: poca roba. Solo per i fan della serie.

Lythops 5/09/15 18:19 - 1019 commenti

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Si sente la mancanza della cara, vecchia SPECTRE, della gatta a pelo lungo bianca e della classe dei cattivi di un tempo. Si può dire che il film, per decenza, avrebbe potuto durare una decina di minuti, quelli più interessanti dell'inizio, basati naturalmente sulla spettacolarità dalla quale la logica è quasi del tutto assente. La coprotagonista è una violoncellista tanto bella quanto inespressiva e imbranata; lo spettatore è il poveretto che più di tutti ne fa le spese. Qualche personaggio è pure ridicolo. Orrendo.

Daniela 21/12/15 08:37 - 12606 commenti

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Ordinaria amministrazione per 007, a partire dall'operazione organizzata per far fuggire in occidente un generale sovietico disposto a rivelare molti segreti... Pur possedendo le fisique du role, Dalton si mostra fin dall'esordio inadeguato: è spento, privo di carisma, non ha la grinta di Connery né l'eleganza ironica di Moore. A peggiorare le cose, qui ha accanto una bond girl scialba e lagnosa come poche. Krabbe e Baker (che farà poi l'americano con Brosnan) non possono salvare la baracca di uno dei capitoli meno memorabili della lunga saga.

Vito 8/04/16 18:45 - 695 commenti

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Primo dei due 007 interpretati da Timothy Dalton. Ricco di sparatorie, combattimenti e scene ad altissima tensione come quella sull'aereo o in Afghanistan, dove il nostro eroe lotta contro il personale di una base sovietica. Dalton è un Bond sorprendentemente duro e violento e la dolce Maryam d'Abo una perfetta Bond girl. Forse si sente la mancanza di cattivi all'altezza, probabilmente dovuto al clima di glasnost' e perestrojka del periodo.

Saintgifts 11/09/16 10:56 - 4098 commenti

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È un Bond diverso quello di Dalton, meno cinematografico e più letterario. Scelta azzardata: dopo Connery (ormai il Bond per antonomasia) e il bel Moore, sullo schermo si vuol vedere un agente 007 che racchiuda in sé tutte le virtù finora conosciute e magari qualcosa in più. Non mi è dispiaciuto questo "regresso", questa nuova seriosità e nemmeno l'amore quasi tra collegiali con Maryam D'Abo, molto ragazzina rispetto alle altre Bond girl, anche se piuttosto intraprendente e letale. La spy story è ben congegnata e ricco lo stuolo dei personaggi.

Vitgar 30/03/17 14:01 - 586 commenti

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Film che si guarda più per completezza della serie che non per il suo valore intrinseco. Personalmente poi sono rimasto indissolubilmente legato agli 007 di Connery, in primis seguito da Moore. Inevitabile quindi che questa produzione non mi convinca più di tanto, soprattutto per la pochezza della più classica "atmosfera bondiana". Dalton non è male, ma il resto del cast è davvero misero.

Giacomovie 1/04/17 09:56 - 1397 commenti

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James Bond entra in zona pericolo innamorandosi della violoncellista-killer Kara. La produzione si affida al fattore D (Dalton - D'Abo) che costituisce la croce e delizia del film. Lui non è il massimo come Bond, risente del confronto con Connery e Moore ma lo script gli dona più astuzia. Lei somiglia a Nastassia Kinski ma è tra le Bond girl con meno appeal. Però tra i due l’intesa funziona, a vantaggio di una trama movimentata a cui non manca il ritmo, qualche flash romantico e lo spettacolo. Buona l’attenzione alle novità tecnologiche.

Rambo90 3/10/17 16:33 - 7661 commenti

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Scoppiettante avventura di Bond, che conferma Glen come il regista più attento all'azione (forse insieme a Campbell e Hamilton) della serie. Non c'è praticamente un momento di stanca in questa vicenda che regala anche un paio di discreti colpi di scena, con Dalton ben calato nei panni di 007 a cui regala una dose di serietà e determinatezza in più. Buono anche il reparto comprimari con una bella schiera di caratteristi importanti (Baker in primis) e la deliziosa D'Abo come Bond Girl. Spettacolare.

Daidae 19/03/20 12:15 - 3163 commenti

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Una piacevole sorpresa. Certo gli 007 con Connery e Moore erano tutt'altra cosa, ma anche Dalton non sfigura nei panni del famoso e imitato agente segreto britannico. Brava anche Maryam D'Abo, molto ben calata nei panni della Bond-girl. Per il resto è il classico film alla 007: auto veloci, strani marchingegni, agenti doppiogiochisti... Nota di merito per la canzone di apertura degli A-ha.

Nicola81 19/12/21 15:44 - 2831 commenti

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Il James Bond di Timothy Dalton è stato il meno apprezzato dal pubblico, ma anche quello più vicino alle pagine di Fleming: privo del magnetismo di Connery e dell'ironia di Moore, ma meno sciupafemmine e più realistico, e qui affiancato da una partner femminile che non è la solita bellezza da copertina. Anche l'intrigo spionistico è più ricercato, ma vira troppo sulla propaganda antisovietica (i russi sono delle macchiette, gli afgani quasi simpatici…) e lo scarso carisma degli antagonisti non aiuta. Splendide location e azione sempre incalzante per un capitolo in fondo sufficiente.

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Katullo 21/12/21 08:54 - 325 commenti

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Il canto del cigno di Moore, due anni prima, lascia spazio al poco noto Dalton che, per quanto quotato, arranca nel personaggio nonostante l'incremento di location e il bromuro nel copione a renderlo meno lumacone del solito. Cattiva anche la scelta della consueta e portante ost d'apertura tra lo smisurato repertorio degli A-ha, synthpoppers tra i migliori ma non in questo caso. Bond girl da palla al piede e sorrisi spalmati come creme al formaggio finiscono per aumentare la sensazione di un nuovo appuntamento forzato, con la filmografia che inizia seriamente ad accusarne i colpi.

Minitina80 1/08/23 21:51 - 2976 commenti

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Il cambiamento di volto non provoca effetti nefasti o cambiamenti tangibili. Dalton, infatti, è un agente sobrio e abbastanza dinamico che riesce a ritagliarsi il suo spazio. Apprezzabile l’inserimento nella trama di cambiamenti di fronte, malgrado il tutto conservi il solito taglio grossolano e poco ambizioso. Non mancano l’azione e i soliti inseguimenti sulla neve, che allungano inutilmente il minutaggio non consentendo di disporre della sveltezza di cui si sentiva la necessità. Un punto a sfavore è rappresentato dal tratteggio degli antagonisti, non molto convincente.
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