Spartacus - Serie TV (2010)

Spartacus (serie tv)
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Durata: 4 stagioni
Titolo originale: Spartacus
Anno: 2010
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari
Note: Prima serie: "Spartacus: Sangue e sabbia"; seconda: "Spartacus: Gli dei dell'Arena"; terza: "Spartacus: La vendetta"; quarta: "La guerra dei dannati". Serie prodotta dalla rete americana via cavo Starz e trasmessa in Italia da Sky.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/04/11 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 14/04/11 19:51 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

Fatto prigioniero dai romani, un soldato trace viene venduto come schiavo ed entra a fare parte della scuola di gladiatori con il nome di Spartacus. Serie televisiva girata in Nuova Zelanda, Spartacus si caratterizza per l'impatto delle scene di lotta e di sesso oltre che per la forte caratterizzazione dei personaggi, specie quelli femminili,con particolare riferimento a Lucretia (Lucy Lawless) che ruba spesso la scena al protagonista. Ben realizzata e godibile, la serie deve molto per lo stile al film 300 ed è coprodotta da Sam Raimi.

Ryo 16/04/11 21:00 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Un ottimo prodotto. Se avete apprezzato pellicole come Il gladiatore o 300, adorerete questa serie. Una fotografia magistrale, con dei toni che rimbalzano tra un frenetico seppia e un cupo tungsteno notturno. La trama di Spartacus, gladiatore ribelle, più o meno si conosce. Qui viene ulteriormente romanzata con l'inserimento della love story tra lui e la moglie e l'amicizia trovata all'interno della prigionia. Ottimo l'evolversi del rapporto di stima/odio con Crixus e avvincenti tutte quante le sottotrame dei vari personaggi. Crudo ed esplicito.
MEMORABILE: L'ultimo episodio della prima stagione.

Piero68 19/05/11 11:14 - 2957 commenti

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A dire il vero questa serie non mi ha convinto affatto. Anche se ho amato 300 e Il gladiatore, almeno in questi film c'era molto cuore nella sceneggiatura. Cosa che sembra totalmente mancare nella serie Tv. E non parlo ovviamente della storia d'amore. Se si eliminano le scene di combattimenti (e comunque molto copiati da 300 e da un altra serie) l'ho trovato estremamente noioso e troppo ridondante di scene di sesso. Credo che uno spettatore abbia voglia di altro quando vede una serie del genere. Altrimenti tanto vale vedersi un film con Selen...

Jandileida 4/11/11 13:13 - 1565 commenti

I gusti di Jandileida

Va bene, d'accordo, mi impongo di prenderlo come puro intrattenimento. Anche da questo punto di vista nutro però i miei dubbi: fare una versione estesa di 300 (già non un filmone) che dura 13 puntate è un'operazione inutile anche perché Spartaco non è Leonida e perché si sente la mancanza del fascino dei fumetti di Miller. Eccessivo l'utilizzo della CG e veramente stancante l'insistere sul sesso e sui nudi maschili e femminili nemmeno l'antica Roma fosse un club privè d'accatto. Si può guardare ma per riscoprire il peplum si consiglia decisamente Rome.

Nancy 6/01/12 21:20 - 774 commenti

I gusti di Nancy

I caratteri dominanti della serie sono due: il sangue, del quale non ci è fatto risparmio (alcuni passaggi d'inquadratura sullo schizzo di sangue sono davvero puerili) e il sesso (molti i nudi integrali e le scene di sesso). La fotografia ricorda 300 anche se nelle ambientazioni e nei giochi di luce si vuole puntare di più a un Gladiatore (molti dialoghi citano il film). Comunque la sceneggiatura è ben impiantata e per quanto non ci si affezioni davvero ai personaggi che sono poco caratterizzati, è interessante addentrarsi negli intrighi romani.
MEMORABILE: Taglio del pene; La pazzia che scatta nell'ultimo episodio.

Satyricon 5/02/12 15:27 - 147 commenti

I gusti di Satyricon

Serie edulcorata dalle pennellate stile graphic novel che tutto sommato regalano una patinatura ad una serie che solo le ambientazioni e i costumi definiscono peplum, ma lontano miglia dall'essere credibile negli attegiamenti, nei dialoghi e nelle atmosfere a quello che era il primo secolo della repubblica romana. Che fossero un popolo di licenziosi lo dimostrano gli scritti, quì è per fare audience. Non male dopotutto, simpatici gli attori, mi piace perché è divertente.
MEMORABILE: 300.

Redeyes 12/02/12 19:15 - 2449 commenti

I gusti di Redeyes

Per fortuna ogni tanto un serial che si smarca. Le peripezie del trace e le scorribande dei laidi ricchi romani catturano. Gli schizzi a go-go e le decapitazioni non offendono l'occhio, ma forse smorzano la violenza proprio in virtù della ricerca dell'effetto simil splatter. Nudi e sangue ma niente che non potremmo vedere in un tg serale. I rimandi a 300 e Sin city sono evidenti e piacciono. A tratti si rischia di esser dinanzi a uno spettacolo di wrestling, ma la storia, salda, salva il tutto. Promosso a pieni voti!

Lucius 28/03/14 10:33 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

L'idea madre viene da Roma, ripresa e ampliata soprattutto per quel che riguarda la vita sessuale degli antichi romani: amori vietati, nascosti, impossibili e tanto sangue in questo avvincente prodotto "televisivo". Grande dispendio di energie fisiche e mirabili combattimenti coadiuvati da effetti speciali strabilianti, che ben rendono l'idea di quelli che potevano essere gli atroci giochi nel Colosseo. Le sottotrame sono intriganti e non mancano i colpi di scena. La società della Roma Imperiale vi sorprenderà, senza alcun pudore. Onore agli schiavi.

Belfagor 19/12/14 20:03 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

Fortemente influenzata da 300, specialmente per la resa dei combattimenti, la serie è stata spezzata in due dalla prematura morte del protagonista Whitfield, davvero adatto al ruolo. Risulta notevole il dislivello fra le prime due stagioni, nelle quali domina la perfida, splendida coppia Hannah/Lawless e le ultime due, in cui la storia viene tirata per le lunghe e risulta più difficile affezionarsi ai personaggi (colpa anche della ridondanza di scene di sesso e violenza). L'antica Roma riesce comunque a interessare grazie ai suoi intrighi.
MEMORABILE: Le imprecazioni di Batiato; Il massacro nel finale della prima stagione.

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  • Discussione Redeyes • 19/06/13 16:00
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Perché dici che aspettiamo la terza stagione Redeyes, se è questa la terza?

    Perchè questa ( la commentata ) è la terza come ordine di uscita, ma è la seconda stagione dal momento che c'è un prequel, perciò dico che aspetto la terza!

    D'accordo, ma dubito che sia molto chiaro, visto che scrivi il commento sotto la dicitura STAGIONE 3... Metto "la prossima" così è chiaro per tutti.


    Direi che è ottimo.. Magari nelle note, credo sarebbe opportuno far notare, tuttavia, che, a stretto rigore, l'ordine cronologico della storia da seguire sarebbe:
    SPARTACUS: GLI DEI DELL'ARENA
    SPARTACUS: SANGUE E SABBIA
    SPARTACUS: LA VENDETTA
    SPARTACUS: LA GUERRA DEI DANNATI
  • Discussione Galbo • 26/08/13 19:50
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    La guerra dei dannati (10 episodi)
    ** Il regolamento finale dei conti con i romani (comandati stavolta da Crasso) nella serie conclusiva di Spartacus. E' la serie più debole tra quelle realizzate, sebbene girata in modo molto professionale. I nuovi personaggi non sono all'altezza dei precedenti e si avverte una certa ripetitività narrativa, con battaglie campali molto simili tra loro e un mix sesso/violenza ormai logoro. Il protagonista Liam McIntyre infine non ha il carisma dell'interprete della prima serie, il compianto Andy Whitfield (galbo).
  • Discussione Zender • 27/08/13 08:37
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Inserito, grazie Galbo.
  • Discussione Redeyes • 16/09/13 10:08
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Perché dici che aspettiamo la terza stagione Redeyes, se è questa la terza?

    Perchè questa ( la commentata ) è la terza come ordine di uscita, ma è la seconda stagione dal momento che c'è un prequel, perciò dico che aspetto la terza!

    D'accordo, ma dubito che sia molto chiaro, visto che scrivi il commento sotto la dicitura STAGIONE 3... Metto "la prossima" così è chiaro per tutti.


    Direi che è ottimo.. Magari nelle note, credo sarebbe opportuno far notare, tuttavia, che, a stretto rigore, l'ordine cronologico della storia da seguire sarebbe:
    SPARTACUS: GLI DEI DELL'ARENA
    SPARTACUS: SANGUE E SABBIA
    SPARTACUS: LA VENDETTA
    SPARTACUS: LA GUERRA DEI DANNATI


    Allego link al sito ufficiale della Starz, con elenco Episodi, e corretta indicazione temporale delle stagioni.

    http://www.starz.com/originals/spartacus#
  • Discussione Redeyes • 16/09/13 11:16
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Redeyes ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Redeyes ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Perché dici che aspettiamo la terza stagione Redeyes, se è questa la terza?

    Perchè questa ( la commentata ) è la terza come ordine di uscita, ma è la seconda stagione dal momento che c'è un prequel, perciò dico che aspetto la terza!

    D'accordo, ma dubito che sia molto chiaro, visto che scrivi il commento sotto la dicitura STAGIONE 3... Metto "la prossima" così è chiaro per tutti.


    Direi che è ottimo.. Magari nelle note, credo sarebbe opportuno far notare, tuttavia, che, a stretto rigore, l'ordine cronologico della storia da seguire sarebbe:
    SPARTACUS: GLI DEI DELL'ARENA
    SPARTACUS: SANGUE E SABBIA
    SPARTACUS: LA VENDETTA
    SPARTACUS: LA GUERRA DEI DANNATI


    Allego link al sito ufficiale della Starz, con elenco Episodi, e corretta indicazione temporale delle stagioni.

    http://www.starz.com/originals/spartacus#


    Credo sarebbe corretto aggiungere al cast anche Liam McIntyre (Spartacus al posto del fu Whitfield) e Dustin Clare (Gannicus, protagonista in tutte le stagione eccezion fatta per Sangue e Sabbia)
  • Discussione Zender • 16/09/13 12:12
    Capo scrivano - 47778 interventi
    D'accordo, aggiunti.
  • Discussione Redeyes • 22/09/13 09:31
    Formatore stagisti - 953 interventi
    SPARTACUS: La guerra dei dannati (2013)

    Giunti all'atto conclusivo già pre-figuriamo l'esito, eppure non si può negare che gli americani, pur con talune licenze storiche che gli concediamo, catturano l'attenzione. La stagione si potrebbe riassumere con due considerazioni: uno smodato e ripetitivo utilizzo del sesso ed una certa monotonia nelle battaglie, tuttavia un pathos che emerge forte. Sicuramente, emotivamente parlando, le ultime 3 puntate sono decisamente intense e colpiscono nel segno. Bello, anche se immaginabile, il ruolo di Gannicus, divenuto in quest'ultima stagione assoluto protagonista. Sigla finale con tutti i protagnosti delle quattro stagioni.
    ***
  • Discussione Zender • 22/09/13 09:38
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Grazie Redeyes, inserito.
  • Discussione Lucius • 26/03/14 20:25
    Scrivano - 9051 interventi
    Non avrei mai immaginato che l'usanza di depilarsi il pube risalisse ai tempi degli antichi romani, ne che fosse in voga tra i gladiatori...
    http://www.mrtouche.com/2012/07/la-ceretta-di-cleopatra.html
    Mi viene da pensare che l'usanza degli odierni culturisti di depilarsi il corpo possa avere quindi radici ataviche.A breve il commento.
    Ultima modifica: 26/03/14 20:41 da Lucius
  • Discussione Redeyes • 11/10/16 09:28
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Anacronismi

    Nel quarto episodio della prima stagione si vedono i muri della stanza nuziale di Lucrezia e Batiato adornati con motivi a colonnine sottili a forme vegetali sormontati da uccelli (il paradeisos), un motivo tipico del III stile pittorico pompeiano, nato nel I d.C. e pertanto circa 100 anni dopo gli eventi descritti nella serie.
    Nel quinto episodio sono le decorazioni parietali a essere anacronistiche: nella casa di Ovidio, quando questi viene ucciso da Barca, sullo sfondo è ben visibile una parete tripartita con scene di banchetto al centro e un paradeisos (giardino) sullo sfondo, tipologia di tardo II stile pittorico e dunque della prima metà del I secolo d.C. (la vicenda di Spartacus si svolge intorno all'80-70 a.C.)

    Il numero di vittime nell'arena è esorbitante rispetto alla realtà storica. È infatti da smentire la credenza secondo cui, al termine del combattimento, il gladiatore perdente fosse generalmente ucciso per giudizio della folla. È probabilmente vero che il pubblico esprimesse il proprio gradimento, e forse anche la volontà di vita e di morte, ma era estremamente raro che un gladiatore professionista fosse ucciso, perché questi atleti erano estremamente costosi da addestrare e mantenere. Soltanto chi si comportava vilmente era "condannato a morte" dal pubblico, il che accadeva comunque raramente: i combattenti di carriera erano esperti nel dare spettacolo e il pubblico non voleva vederli morire, affinché potessero tornare in futuro.

    Per tutta la prima serie assistiamo ai sogni di Quinto Lentulo Batiato di entrare in politica grazie alla fama acquisita presso i potenti di Roma con le vittorie dei suoi gladiatori e le feste che organizza. Ciò nella realtà sarebbe stato impossibile perché un lanista, benché potesse diventare molto ricco e celebre, si trovava nei gradini più bassi della società, appena sopra gli schiavi. Qualunque uomo (anche libero) che scegliesse di intraprendere professioni considerate moralmente riprovevoli, tra cui appunto quella del lanista (ma anche gladiatore, attore, ballerino, musicista, cantante, prostituto), implicitamente rinunciava con ciò a una serie di diritti tra i quali il voto e l'accesso alle cariche pubbliche.
    Nella prima serie si vedono numerose scene di sesso compiute in pubblico tra le strade e nell'arena. In realtà tra i romani vi era molta riservatezza; tra le strade non si scambiavano neanche i baci.
    Nella prima stagione si racconta che Barca (la belva di Cartagine) è stato l'ultimo sopravvissuto dei giochi gladiatori successivi alla caduta della città di Cartagine. La città africana è però stata distrutta dai romani nel 146 a.C., mentre le vicende di Spartaco si svolgono attorno al 70 a.C. Barca, quindi, dovrebbe avere più di 70 anni.
    Sia Varinio che Glabro vengono presentati come figure di spicco della repubblica romana, ma nella realtà storica erano invece personaggi di secondo piano. Da questa premessa infatti la ragione di affidare loro inizialmente la repressione dell'insurrezione servile agli inizi, ritenuta degna di poca importanza.

    Nella seconda stagione viene mostrata la sconfitta e la morte di Varinio antecedente alla sconfitta subita da Glabro nella Battaglia del Vesuvio. Nella realtà storica la sconfitta di Varinio fu successiva alla Battaglia del Vesuvio, inoltre il pretore riuscì a scampare alla cattura e alla morte.

    Nella terza stagione Tiberio viene presentato come il figlio primogenito di Marco Licinio Crasso. Nella realtà storica i figli di Crasso si chiamavano Marco Licinio Crasso (omonimo del padre) e Publio Licinio Crasso, mentre un Tiberio Crasso non è mai esistito.
    Sempre nella terza stagione i cavalieri romani usano visibilmente le staffe, mentre queste non sono state conosciute che in periodo bizantino, non prima del V secolo d.C..

    Nella realtà storica, Crisso si separò da Spartacus poco dopo l'inizio della rivolta, prima della battaglia del Vesuvio, e venne sconfitto dal console e generale Lucio Gellio Publicola in Apulia, dove trovò la morte.

    In tutte e tre le stagioni le guardie romane e i legionari indossano la lorica segmentata, un tipo di armatura la cui invenzione risale al I secolo d.C e quindi anacronistica durante la rivolta di Spartacus.
    I legionari romani hanno in dotazione dei giavellotti che non sono pila (singolare pilum), le caratteristiche armi da lancio dei legionari, ma sembrano piuttosto le lance utilizzate dagli opliti greci, dette "dòry".

    Nella realtà storica, Spartaco non morì sulle montagne in conseguenza alle ferite riportate in battaglia ma sembra che venne crocifisso lungo la via Appia.

    Le scene di battaglie mostrano quasi sempre mischie ravvicinate e molto confuse, dove i gladiatori hanno quasi sempre la meglio. Nella realtà i legionari, e in special modo i veterani che alla fine sconfissero gli schiavi ribelli, raramente rompevano la formazione, e anzi pungolavano i nemici con ripetuti lanci di giavellotti (pila). In questo modo guerrieri come i gladiatori, pur valorosi e abili, avevano scarse possibilità di successo quando affrontavano le legioni in campo aperto.

    Fonte: Wikipedia
    Ultima modifica: 11/10/16 14:36 da Zender