I sette assassini - Film (1956)

I sette assassini

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/11 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 5/04/11 07:16 - 12399 commenti

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Dopo una rapina finita con l'uccisione della moglie, l'ex sceriffo Ben Stride parte all'inseguimento degli assassini. Ottimo western, probabilmente il migliore diretto dal regista Budd Boetticher ed interpretato dal suo attore "icona" Randolph Scott. Piuttosto violento, ma mai in modo gratuito, il film è conciso (come nella tradizione delle opere del regista) ed essenziale, ben diretto ed interpretato con il "vilain" Lee Marvin che ruba sovente la scena al protagonista. Da riscoprire.

Rambo90 23/09/14 23:04 - 7702 commenti

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Western sul classico tema della vendetta, essenziale nella storia e senza momenti inutili che lo appesantiscono. Nulla di particolarmente originale ma ben girato, con un buon uso dei colori e belle caratterizzazioni, su tutte quella di Marvin, che ruba la scena al legnoso (e già anziano) Scott.

Cotola 17/02/15 12:49 - 9052 commenti

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Gran bel western di Boetticher (uno dei suoi migliori) che sintetizza perfettamente molti dei temi tipici del genere (la frontiera, la vendetta, l'umiliazione ed il riscatto e così via). La tensione narrativa è di buon livello ed il film fila via liscio anche per la breve durata (come spesso accade nei film del regista) che fa sembrare tirate via alcune parti, ma che invece si rivela perfettamente adeguata al narrato. Scott è l'attore feticcio di Boetticher ma Marvin gli ruba, e più di una volta, la scena.

Deepred89 20/10/16 16:14 - 3709 commenti

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Western robusto, essenziale ed efficace, abile nel'impiegare temi di sicuro effetto (vendetta, onore, amicizia, amori impossibili) al servizio di un soggetto lineare ma d'impatto. Il tutto sorretto dagli splendidi lineamenti del veterano Scott (nei panni di un personaggio memorabile), perfettamente fronteggiato da un Marvin di raffinato viscidume. Finale forse troppo conciliante comunque convincente. Confezione nella media dei western del periodo.

Jena 5/02/17 12:08 - 1557 commenti

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Per certi versi i film di Boetticher sono i più classici dei classici nel proporre in maniera nitida e secca i topoi del western: lo sceriffo senza macchia e senza paura, i rapinatori della banca, il traditore, la donna contesa, il duello finale. Randolph Scott è perfetto nel ruolo del westerner tutto d'un pezzo, vero e proprio Tex Willer del caso. Bella la Russell e bene Lee Marvin in un ruolo per lui consueto. Regia veloce ed efficace che sa creare anche momenti di forte tensione (il dialogo nel carro tra Marvin e il marito della Russell).
MEMORABILE: L'arrivo di Scott nella grotta sotto la tempesta all'inizio; Il duello finale tra le rocce.

Brainiac 13/09/20 10:31 - 1083 commenti

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Riflusso o corrente di ritorno: la sceneggiatura di "Seven men from now" è marea che sulla riva del racconto basico - e in fin dei conti accessorio - insinua dubbi e allude. Avanti e 'ndrè, ostinatamente, dal presente popolato anch'esso da personaggi/elementi della natura (l'ex sceriffo è la roccia ignea del Gran Canyon ed il villain di Lee Marvin il serpente che vi si annida) verso il  passato iniquo e baro per tutto e tutti (gli indiani sono affamati, qualcuno ha ucciso, qualcun'altro ha mentito). Una modalità di raccontare una storia moderna e sinuosa. Quattro pallini from now.
MEMORABILE: Lee Marvin insiste per raccontare una storia allusiva.

Daniela 11/09/20 16:45 - 12671 commenti

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Comincia in medias res con un uomo che ne uccide altri per un motivo che conosceremo in seguito: è uno sceriffo a caccia dei sette uomini che hanno ammazzato sua moglie durante una rapina. Un proposito portato avanti con determinazione inflessibile ma la rigidità del protagonista è costretta a confrontarsi con la complessità di altri personaggi in questo racconto stringato nei tempi quanto problematico e variegato nei rapporti inter-personali. Ed è proprio questa contrapposizione che rende il film avvincente: il miglior risultato del sodalizio artistico tra Boetticher e Scott.

Reeves 26/01/21 16:10 - 2226 commenti

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Secondo André Bazin, il fondatore dei Cahiers du Cinéma, "un western esemplare": essenziale soprattutto nella trama ridotta all'osso, nell'interpretazione minimale di Randolph Scott, nel tema primario della vendetta che deve essere compiuta ad ogni costo. La secchezza con la quale Boetticher ripulisce il film da tutti i fronzoli e da tutte le tentazioni barocche è veramente ammirevole e rende questo film prodotto da John Wayne davvero unico.
MEMORABILE: Il personaggio di Lee Marvin.

Kami 20/02/24 22:58 - 105 commenti

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Capolavoro del cinema western prodotto dalla Batjac Productions di John Wayne, consigliatissimo a tutti gli amanti del genere. Randolph Scott era un eccellente attore perfettamente a suo agio negli western in quanto grande conoscitore sia dei cavalli che delle armi, il suo portamento fisico legnoso è dovuto a un grave incidente alla schiena occorsogli in gioventù. Questo film vanta una sceneggiatura perfetta firmata da Burt Kennedy, una trama semplice ma arricchita dal personaggio interpretato da Reed, un cast eccezionale con una indimenticabile Gail Russell, splendida e dolcissima.
MEMORABILE: Il dialogo tra Randolph Scott e il tenente a proposito degli Apache Chiricahua.

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  • Musiche Kami • 6/02/24 22:52
    Galoppino - 121 interventi
    "Seven Men from Now":
    https://youtu.be/GPB5-f6d6uI?si=bqyGJSl9dJbojXKI


    Ultima modifica: 6/02/24 22:54 da Kami
  • Homevideo Kami • 20/02/24 23:02
    Galoppino - 121 interventi
    Dal 2019 è disponibile il dvd A & R. Audio in inglese, sottotitoli in italiano disponibili. Il doppiaggio italiano è irreperibile, Randolph Scott era stato doppiato da Emilio Cigoli come quasi sempre. Se qualcuno che passa di qua dovesse disporre di una copia doppiata, anche se in cattivo stato, faccia sapere.