Oscura e dimenticatissima variante teutonica de L'esorcista, opera di uno tra i più proliferi maniscalchi del crauti-(soft)porn settantiano. Gli sviluppi risaputi si elettrizzano bruscamente in fulminanti scosse di violenza e shock, in una pellicola segnata da atipica tensione, follia deviata e da una spinta erotica virata all'eccesso. Il visino d'angelo della Hedrich riesce a conferire naturale schizofrenia al personaggio dell'ossessa, passando in brevi istanti dalla più luminosa e ridente serenità ad uno stato di convulse e bestiali escandescenze pazzoidi. Ruvido e squassante.
MEMORABILE: La dolce protagonista rivolta all'anziano sacerdote di fiducia: "I wanna take communion but not in my mouth, put it down here in my pussy" (!!!)
La dimensione della possessione diabolica, esplicitata prevalentemente dal comportamento morboso e diabolicamente seducente dell'ossessa. Evidentemente realizzato con pochissimi mezzi, segue un percorso un po' confuso e necessariamente avaro, finendo al risparmio anche nella parte che dovrebbe risultare fondamentale (l'esorcismo e la possibile liberazione dal serpente). Comunque, risulta pervaso da una oscura ed a tratti inquietante atmosfera, malauguratamente svilita da evitabili effetti speciali di serie Z (gli oggetti che volano e svaniscono).
Al pari del suo collega più blasonato ovvero L'esorcista, questa oscura pellicola teutonica rappresenta in modo violento e inquietante il tema della possessione diabolica. Logicamente, a causa del budget ridicolo, non c'è da aspettarsi gli effetti del film di Friedkin. Tuttavia la pellicola è realmente cupa e spaventosa.
MEMORABILE: Il serpente vomitato dall'indemoniata.
Divertentissimo esorcistico tedesco, sempre in bilico tra il serioso e il ridicolo e senza freni di alcun tipo, nel quale convivono una buona confezione, spassosissime scene di isteria sempre sul filo del trash, full frontal a iosa e musiche da lacrima-movie. Purtroppo nell'ultima parte le idee finiscono e si tira all'agognata ora e venti con seduzioni da commedia sexy, gelosie e delitti. Protagonista scatenata, azzeccati volti di contorno (segnaliamo Schündler, nonnino ne La dama rossa, qui pretino ma senza esorcismi). Molte scene memorabili.
MEMORABILE: L'improvvisa, fugace lesbicata con mano lesta; Il gatto più brutto della storia del cinema e la sua uscita di scena; Il meraviglioso dialogo in chiesa.
Gli epilettici spasmi di Linda Blair qui si mutano, nell'interpretazione della Hedrich (bambina un po' troppo cresciuta anarchicamente vandalica), in autoerotismo sensuale e per parentela potrebbe vantarsi della cuginanza con la Malabimba di Bianchi, se ci fosse il castello di Balsorano. Il resto si trascina avanti come una barzelletta sporca mal riuscita e con una cornice da commedia collegiale e sentimentale che rimane contenuta, anticipando L'eretica del '75, ma non si percepisce il trash di De Ossorio per la spiccata seriosità teutonica.
MEMORABILE: La Hedrich dà il meglio di sé quando seduce, simula lo stupro subìto e induce al delitto; Il cadavere dell'obitorio che si solleva d'improvviso.
Film un po’ scollacciato a cui si è deciso di dare la forma di un possession movie. Reperto autenticamente settantiano, tirato via, ma ben inzuppato nella morbosità, si lascia comunque vedere nonostante certe grossolane cadute nel ridicolo (o, forse, a causa di esse): a rimanere memorabili non sono, infatti, le rare sequenze riuscite bensì quelle più assurde o d’inaspettato ardire (la breve scena saffica sulle scale). Protagonista scipita seppur adatta al ruolo, resto del cast a riempire il vuoto.
Walter Boos HA DIRETTO ANCHE...
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Mi hai messo La casa dell'esorcismo tra le "rimembranze" ma tranquilliziamo l'audience dicendo che per fortuna non c'è nessun vomito verdastro ad inquinare le immagini...
DiscussioneTrivex • 4/04/11 13:37 Archivista in seconda - 1316 interventi
Gestarsch88 ebbe a dire: Trivex ebbe a dire: Arriva, arriva..
Mi hai messo La casa dell'esorcismo tra le "rimembranze" ma tranquilliziamo l'audience dicendo che per fortuna non c'è nessun vomito verdastro ad inquinare le immagini...
Certo!
Sono soprattutto i nudi, le parolacce ed un po' di confusione nella sceneggiatura a ricondurmi al film citato.