Donne amazzoni sulla Luna - Film (1987)

Donne amazzoni sulla Luna

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dieci anni dopo RIDERE PER RIDERE (e contemporaneamente alle riprese dei TRE AMIGOS!), John Landis dà un ideale seguito a quel geniale gioiello di demenzialità che lanciò Zucker, Abrahams e Zucker. Questa volta lo fa scrivere a due giovani autori televisivi (Michael Barrie e Jim Mulholland) e dirigere (a esclusione di cinque episodi, di cui si occupa personalmente) da Joe Dante, Carl Gottlieb, Robert Weiss e Peter Horton. Rispetto al prototipo si è persa un po' la sana follia e la demenzialità pura tipica dei tre ZAZ,...Leggi tutto in compenso c'è molta più attenzione alla fotografia (che cambia da episodio a episodio) e alla messa in scena. Inoltre va detto che mentre molte idee (vedi “Il figlio dell'Uomo Invisibile”, “Bullshit or not” con le ricostruzioni della “squadra cazzate” presentate da Henry Silva, l’esilarante “Hospital” e lo stesso film nel film “Amazon women on the moon”, parodia della fantascienza americana dei Cinquanta) vanno a segno e dimostrano un senso della comicità superiore, altre (l'interminabile funerale show, la storia dei “negri senz’anima”, il “Pethouse video”, la videocassetta porno personalizzata...) non sono purtroppo all'altezza. Nel complesso comunque l'operazione riesce ancora a convincere (non il pubblico, che disertò le sale) e divertire, confermando la bontà dell'idea di partenza: episodi ispirati al mondo della televisione intervallati da pubblicità assurde (vedi il trapianto di moquette per calvi, impagabile) o sketch fulminanti (Arsenio Hall perseguitato dagli oggetti domestici). Solito stuolo di partecipazioni straordinarie (c'è anche Russ Meyer come commesso in una videoteca porno) e un ultimo episodio montato dopo i titoli di coda: occhio!

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Fabbiu 17/02/07 20:09 - 2136 commenti

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Sembra di assistere a uno zapping televisivo in un mondo privo di senso logico, senza nessun collegamento serio e soprattutto con uno stile trash artificiale. C'è una storia di base che è quella delle donne amazzoni sulla luna (caricatura di un famoso B-movie di fantascienza), ma essa viene continuamente interrotta da spot publicitari e gag non-sense. Le troppe mani alla regia si sentono perchè mentre alcuni episodi sono belli e simpaticissimi, altri appaiono noiosi e forzati. Film assurdo.

Puppigallo 3/03/07 09:28 - 5258 commenti

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Il film, tra una gag e l’altra, è una vera e propria scemenza (la parodia di una boiata non può che essere un’ultraboiata). Purtroppo anche alcune scenette sono delle mezze cretinate, o semplicemente non fanno ridere. Ma fortunatamente ce ne sono di valide (idisastri domestici; l’uomo in TV; la squadra cazzate; sciocco patè, i pirati; i prezzi favolosi). Certo, per gustarseli bisogna prima sorbirsi un po' troppa fuffa, ma se non ci si spazientisce, qualche sorriso lo si farà di sicuro. Comunque, il vero capolavoro resta “Il figlio dell’uomo invisibile”. Nel complesso, non male.
MEMORABILE: Visto da tutta la taverna, l'uomo "invisibile" nudo prende una freccetta dalla mano di un poveretto sbigottito e facendo "Oooh" la conficca nel centro

Magnetti 3/03/07 20:18 - 1103 commenti

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Di questo film mi piace ricordare la surreale cornice in cui lo vidi: ero al cinema con un amico "scemo" e "demente" (cinematograficamente parlando) quanto il sottoscritto. Al cinema c'erano 5 spettatori paganti. Dopo venti minuti gli altri tre spettatori uscirono indignati. Quindi, ecco il primato: il film con meno avventori da me mai visto. Il film? una serie di gag demenziali interpretate da nomi altisonanti, alcune buone altre indescrivibili. Per il cinefilo basta e avanza.

Patrick78 28/01/09 19:19 - 357 commenti

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Se esiste bisogno di conferme sul fatto che i film a episodi non hanno mai funzionato e non funzioneranno mai, qui ci vengono fornite su un piatto d'argento. Forse è solo l'ultimo segmento sul figlio dell'uomo invisibile a valere... una visione! Incredibile come una sfilza di registi più o meno illustri siano stati coinvolti in una cosa che raggiunge l'abisso con il film nel film (Amazon women on the moon) che dà il titolo alla pellicola. Pessimo e neanche divertente come invece dovrebbe essere.

R.f.e. 1/09/09 21:09 - 816 commenti

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Sopravvalutato pseudo-sequel di Ridere per ridere. Alcuni sketch sono spassosi, altri invece artificiosi o poco riusciti (per esempio, pur apprezzando la vecchia SF cinematografica anni '50, trovo prolisso e mal fatto l'episodio che da titolo al film). Azzeccato lo spezzone sui due critici che criticano la vita di un uomo perdente e insignificante (il tipo non ci fa pena per niente, si merita ogni sberleffo che riceve). Ma la maggior parte sono cazzate senza senso (vedi Henry Silva che ci svela l'identità di Jack lo squartatore).

Cotola 5/12/09 18:53 - 9009 commenti

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Dieci anni dopo Ridere per ridere Landis (stavolta attorniato da altri colleghi) cerca di bissarne il successo senza però riuscirci. La qualità degli episodi è, infatti, troppo altalenante ed alla fine sono davvero pochi quelli divertenti e che si ricordano. Per il resto poche risate e nulla di particolare da segnalare se non un cast decisamente ricco e non solo di volti cinematografici (si pensi su tutti al mito B.B. King).

Zardoz35 30/01/11 00:13 - 290 commenti

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Film ultra-demenziale che ha come unico pregio la velocità con la quale cambiano le gag non dando nemmeno il tempo allo spettatore di rendersi conto delle idiozie che vengono dette. Sopportabile la storia trainante del film, ossia il viaggio spaziale, tutto il resto è di una scemenza inaudita. Peccato perché nel cast ci sono fior di attori...

Ryo 17/02/12 17:48 - 2169 commenti

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Stessa identica struttura (squadra che vince non si cambia) di Ridere per ridere: sketch, spot improbabili e cortometraggi irriverenti dotati di una comicità geniale. E la genialità sta anche nel non avere un film da un'ora e trenta, ma tanti piccoli sketch molto vari tra loro. La punta dell'iceberg la si raggiunge però con il corto "Il figlio dell'uomo invisibile": un sequel-parodia del più celebre L'uomo invisibile di Whale.

Daniela 10/03/13 12:11 - 12621 commenti

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Sul filo della trasmissione tv del film "Donna amazzoni sulla Luna", una serie di gags demenziali e finti intermezzi pubblicitari, sparati con la velocità di una mitragliatrice, dal valore molto altalenante, fitti di volti noti o destinati a diventarlo. Prevale il tono goliardico, la parodia scherzosa, ma certe cose tipo lo "sciocco Paté" o i "pirati del VHS" meglio lasciarle fare ai Monty Python, a meno di non chiamarsi Zucker o Abrahams. Fra scemenze varie e scenette che almeno strappano un sorriso, si trova però anche una piccola perla: "Il figlio dell'uomo invisibile", che merita il 2+
MEMORABILE: L'omino che si trova i mprigionato nella tv - L'uomo invisibile poco invisivile

Minitina80 31/03/17 21:54 - 2980 commenti

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Landis e soci virano sulla comicità stralunata e non-sense proponendo una sequela esagerata di finti intermezzi pubblicitari, sketch e storielline, molte delle quali di poco conto. "Il figlio dell'uomo invisibile" e poco più riescono a lasciare un piccolo segno, mentre il resto delle parodie e irriverenti prese in giro si perdono nel mare magnum a causa di una fiacchezza cronica. Non di poco conto il cast disseminato per gli episodi, anche se non riesce a incidere. Per apprezzarlo bisogna avere una predisposizione per il genere.

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Rambo90 13/01/21 15:38 - 7675 commenti

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Sciocchezza di proporzioni cosmiche, che però più volte muove al sorriso per la demenzialità delle gag e per il modo a volte puntuale in cui fa parodia di un palinsesto televisivo americano dell'epoca. Ci sono momenti effettivamente riusciti e altri molto meno, ma la velocità dei segmenti permette di non annoiarsi, in questa scorribanda messa insieme da Landis e company. Il meglio è dato dalla gag ricorrente dell'uomo in mutande, dall'incipit con Arsenio Hall, dagli spezzoni con Henry Silva e dal figlio dell'uomo invisibile. Nell'insieme comunque merita almeno un'occhiata.

Anthonyvm 7/12/21 02:15 - 5637 commenti

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Dopo Ridere per ridere torna la formula dello "zapping" parodistico in un sequel collettivo (Landis dirige numerosi spezzoni) che non riesce a raggiungere i livelli di colorata varietà demenziale del trio ZAZ. Gli sketch sono mediamente più lunghi ma solo parzialmente irresistibili (il meglio lo offrono Carl Gottlieb con "Son of the invisible man" e Joe Dante con "Reckless youth", parodia di Tell your children) e troppo spesso la si tira per le lunghe (il funerale comico, l'appuntamento di Guttenberg). Look inappuntabile (la grana da B-movie anni '50), resa altalenante. Passabile.
MEMORABILE: Il film fanta-kitsch che dà il titolo all'opera; Ben "No Soul" Simmons; L'uomo-condom; Jack lo squartatore era il mostro di Loch Ness?; Video-pirati.
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  • Discussione R.f.e. • 28/10/09 13:53
    Fotocopista - 826 interventi
    Ci ha lasciati, a 95 anni d'età, Lou Jacobi, l'attore che in questo film interpreta Murray, l'omino in mutandoni e "canotta" che esce e entra nei vari canali televisivi, chiamando a gran voce la moglie ("Selmaaa!"). Era un bravo e simpatico caratterista. R.I.P.
    Ultima modifica: 28/10/09 14:06 da R.f.e.
  • Discussione Fabbiu • 5/11/11 20:24
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Segnalo nel cast il grande Bryan Cranston ( il grande Walter White di Breaking Bad) nei panni di un medico nella storia Roast Your Loved One
  • Homevideo Buiomega71 • 19/02/17 19:06
    Consigliere - 25933 interventi
    Rieditato in dvd per Pulp Video, disponibile dal 04/04/2017

    https://www.amazon.it/Donne-Amazzoni-Sulla-Luna-DVD/dp/B06WRT4JFJ/ref=sr_1_368?s=dvd&ie=UTF8&qid=1487527487&sr=1-368
  • Curiosità Lucius • 9/06/21 00:08
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/donneamaz.jpg[/img]