Stavolta i concorrenti, tormentati da Chris e Chef, non sono chiamati a sopravvivere in un'isola, ma a prove che si svolgono in un set cinematografico di Toronto. Il vincitore, come in A tutto reality: l'isola, avrà un milione di dollari. Amori, rivalità e colpi bassi non vengono risparmiati, in questo cartone animato proposto da K2 (e ripresentato, ahimè, da Antonella Elia) che ha il suo punto di forza nel mettere in luce concorrenti eliminati troppo in fretta la serie scorsa. Ma la sostanza non cambia, anzi aumenta la non sportività. Due.
MEMORABILE: Il dopo show, che avviene ogni sei puntate, dove vengono messi sulla graticola due/tre concorrenti eliminati.
Simpatica serie d'animazione sequel di A tutto reality: l'isola con la partecipazione di Antonella Elia (un punto a favore, a mio avviso, della serie). Gli elementi di fondo sono sostanzialmente gli stessi dei reality veri e propri: passioni, sfide all'ultimo sangue e rivalità. La grafica è discreta.
Nuove sfide attendono i concorrenti della stagione precedente, questa volta alle prese con un set cinematografico. I personaggi meno considerati sull'isola ricevono ora più attenzione e in generale il livello di antisportività aumenta, sfiorando l'antipatia in più di un'occasione. Riesce comunque a divertire.
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A tutto reality (parte seconda), che ha i pregi di ricominciare da dove era finita la serie precedente sull'isola e la "messa in luce" di personaggi eliminati troppo facilmente l'anno prima. Il resto è ciò si è già visto la serie prima, forse con molta più acidità e colpi bassi. I concorrenti sono sempre quelli dell'isola, ma alcuni hanno dei ruoli diversi, personalità diverse. Ma lo stile è sempre irriverente e al limite della decenza.
Altro difetto è che alla fine di ogni puntata intuisci chi sarà cacciato via dalle due squadre in gara. L'anno prima era la cerimonia dei Murshmellow (chi non ne riceveva uno, era fuori), in questa serie sono degli oscar a forma di presentatore tv, molto in tema cinematografico, che determinano chi deve restare e chi no. Solita valanga di amori, di rivalità e colpi bassi, in camerini adibiti a confessionali dove si dice solo peste e corna del prossimo!
Ogni sei puntate, in questa serie, c'è il bonus del dopo-show, dove due ex-concorrenti dell'isola, intervistano gli esclusi, mettendoli nella graticola, di fronte ad altri ex che fungono da giuria. Una sorta di parodia degli show da studio nella parodia dei reality in loco. Lui, che prima era un bravo ragazzo, si trasforma in un presentatore vanesio che non esita a mettere in luce i suoi vizi, lei, che è infatuata di lui fin dalla prima serie, cerca di rimetterlo in riga, provando a fare la "poliziotta buona". I due però si "divertono" entrambi a sputtanare concorrenti che si sono rivelati sleali, giocando carte più sleali di loro, tipo il gioco "Verità o elittrificazione" (dove un escluso si siede in una sedia elettrica e viene tartassato di domande e se mente si prende una scossa, naturalmente, a basso voltaggio). "Divertente", vero?
DiscussioneZender • 10/03/11 08:03 Capo scrivano - 47804 interventi
Insomma, tra le tante nuove serie che passano in tv mi sembra comunque un'idea insolita se non altro. Potenzialmente poteva essere divertente.
Zender ebbe a dire: Insomma, tra le tante nuove serie che passano in tv mi sembra comunque un'idea insolita se non altro. Potenzialmente poteva essere divertente.
...e presto, dal 27 marzo prossimo, arriverà la terza serie, A tutto reality il tour, dove i concorrenti dovranno improvvisarsi cantanti per vincere il fatidico milione di dollari (almeno, così si capisce dagli spot che manda K2).