La maja desnuda - Film (1958)

Film noioso e ripetitivo, non raggiunge la sufficienza anche a voler essere clementi. Narra del periodo di Regno di Carlo IV di Spagna attraverso le vicende e le opere di Francisco Josè de Goya, pittore accreditato di corte il cui personaggio non ha assunto la rilevanza voluta in quanto mal interpretato da un attore che non gli ha reso giustizia (Anthony Franciosa). Al dispendio di mezzi non ha corrisposto, come capita talvolta, la qualità della realizzazione! Statuaria ma poco convincente Ava Gardner.

Anche se nella prima parte si dilunga un po', il film riesce a trasmettere, senza troppe smancerie, il tormento sentimentale di un amore complicato (quello tra il pittore Goya e la duchessa Maria Cayetana). Buona la parte costumistica (per la quale non si è badato al risparmio) e i riferimenti al folklore iberico e alla vita di corte. Il film è discreto, ma c'è un'altra componente che lo rende notevole: l'incantevole e felino fascino di Ava Gardner, che cattura l'attenzione.

Anche se non c'è certezza sull'identità della Maja desnuda, il film abbraccia la tesi più popolare identificandola con la duchessa d'Alba, amante (presunta) di Goya, e su questo assunto imbastisce un melodramma fotoromanzesco che non rende merito alla figura dell'artista: attore che raramente ha trovato ruoli adatti al suo talento, Franciosa qui rischia di scadere nella filodrammatica mentre la prova di Gardner, non sorretta da una sceneggiatura adeguata, ne sfrutta soprattutto la sontuosa bellezza. Di pregio invece la ricostruzione ambientale, esaltata dalla fotografia di Rotunno.