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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Chi l'avrebbe mai detto che John McTiernan, futuro profeta dell'action più fracassona (suoi TRAPPOLA DI CRISTALLO, PREDATOR, LAST ACTION HERO...), potesse esordire con un horror tanto raffinato e originale? E invece NOMADS parte subito al meglio, con un’interpretazione corale misurata e un'atmosfera incombente di mistero che McTiernan riuscirà a mantenere fino alla fine. Lesley-Anne Down è la dottoressa che viene in contatto con lo spiritato Pierce Brosnan, antropologo ricoverato in fin di vita che...Leggi tutto prima di morire la morderà stabilendo con lei un transfer poderoso. Caduta in trance, rivivrà l'esperienza che ha portato l’uomo a scontrarsi e avere la peggio con un gruppo di punk selvaggi e nomadi. Per un antropologo era un invito a nozze, ma studiarli e seguirli rivelerà la loro incredibile natura. Perennemente in bilico tra realtà e sogno, tra flashback e ritorni improvvisi al presente, NOMADS si trasforma in uno strano incubo a occhi aperti, che McTiernan orchestra con mano felice e inatteso senso del magico. Accompagnato dalle belle musiche sospese di Bill Conti (quello di ROCKY!) il film procede linearmente solo in apparenza, inserendo qua e là sprazzi surreali degni dei migliori horror di serie A (vedi la prolungata scena con la suora cieca nell'edificio abbandonato). Brosnan, ancora lontano dai fasti commerciali di James Bond, garantisce una performance corretta e forte, la Down riesce a immedesimarsi nel personaggio senza mai salire sopra le righe. Ben dirette le poche scene d'azione, mentre resiste un po' di imbarazzo nel gestire quelle meno incalzanti, nelle quali il ritmo scende senza che sia controbilanciato dalla necessaria “poesia”. Comunque un bel thrilling, che si perde solo nello strascicato finale.

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Undying 2/08/07 21:04 - 3807 commenti

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Girato molto bene, fotografato con armonia, recitato da attori in stato di grazia: il regista avrà modo di farsi conoscere meglio dirigendo poi alcuni blockbuster molto ben accolti (Predator, Die Hard). Però bisogna ammettere che la definizione di thriller (e men che meno di horror) calza male alla pellicola, che sembra più un dramma dalla vicenda a volte confusa orientata al mondo onirico e alle tradizioni rituali dei gruppi raminghi. Originale l'idea di raccontare la vicenda attraverso i ricordi di Jean Charles Pommier, morto sul letto...

Cotola 22/03/08 01:49 - 9044 commenti

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Notevole e bizzarro thriller che si fonda su un'idea molto originale e ben svolta e che deve gran parte della sua riuscita alla bella ambientazione notturna e metropolitana corroborata da una splendida ed efficace fotografia. Anche la regia e la sceneggiatura sono più solide e riuscite della media. Insomma un piccolo gioiellino misconosciuto, unico nel suo genere e che merita di essere riscoperto.

Tomastich 24/09/10 09:51 - 1255 commenti

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Che film! Un insieme di umori horror, drammatici e psicologici fanno capolino in questa bellissima pellicola di John McTiernan, nel quale un barbuto Brosnan è un fotografo che va a cozzare contro entità misteriose che si muovono di notte nella sua Los Angeles, sempre bellissima come cornice naturale. Graditissime le musiche di Bill Conti in versione Heavy Rock.

Herrkinski 28/08/09 18:43 - 8112 commenti

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Horror soprannaturale e drammatico, intriso di ambizioni metafisiche, che da uno spunto interessante ed originale gioca sul continuo alternarsi di sogno e realtà. Confezione di serie A, attori molto buoni (con un Brosnan pre-007 davvero convincente), così come la fotografia. A tratti molto suggestivo; peccato che dopo la prima parte si perda un po' e rischi di sconfinare nel tedioso; resta comunque una visione singolare e intrigante. Compare il cantante Adam Ant e la soundtrack è della "strana coppia" B. Conti/Ted Nugent (sì, il chitarrista!).

Daniela 19/03/10 22:26 - 12662 commenti

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Avvio originale, con il protagonista che tira il calzino nei primi minuti, appena dopo aver "infettato" con i propri ricordi una dottoressa dell'ospedale dove era stato ricoverato. Anche il resto della vicenda intriga per l'alone di mistero degli nomadi metropolitani, la bella fotografia notturna, il calzante accompagnamento musicale, la convincente prestazione di Brosnan. Tuttavia si tratta di il thriller soprannaturale non del tutto riuscito, per demerito di una sceneggiatura lacunosa e di un finale confuso e pasticciato, davvero deludente.
MEMORABILE: La sequenza con la suora cieca nell'edificio abbandonato

Capannelle 23/09/10 13:28 - 4411 commenti

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Interessante spunto di Mc Tiernan che tramite flashback e transfert di esperienze crea un originale clima fra il thriller e l'horror, senza ricorrere a scene esplicite. Peccato per alcuni momenti di stasi e per l'impianto musicale che combina sapienti musiche d'atmosfera con inutili e terribili schitarrate rock. Alla fine la sensazione è di un film dalle buone potenzialità non del tutto sfruttate ma comunque da segnalare.

Nando 30/08/10 01:42 - 3814 commenti

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Originale pellicola con continui flashback che contribuiscono allo svolgimento narrativo. Tuttavia la trama non è così scorrevole, anzi, in certi frangenti latita. Nonostante tutto Brosnam è valido e interpreta un personaggio contrastato da visioni e realtà.

Rebis 14/09/10 17:12 - 2337 commenti

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Cupo e intrigante, l'esordio di McTiernan rimane una delle incursioni più interessanti del cinema horror anni ottanta. Per quanto vittimizzato da un'estetica patinata ormai obsoleta, il film scarta con destrezza l'onda anomala dello splatter (allora in voga), mira ad un orizzonte dalle suggestioni antropologiche e costruisce il racconto su una dolorosa e destabilizzante anamnesi, cogliendone esiti imprevisti. Il doppiaggio italiano non convince, ma gli interpreti - con in testa un persuasivo e inedito Brosnan – sono ben sintonizzati sui toni introspettivi, pessimisti scelti dall'autore.

Buiomega71 4/01/11 12:32 - 2911 commenti

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Allucinato, onirico, zeppo di momenti cult (il risveglio all'ospedale, i punk nomadi che tentano di entrare nell'auto della Down nel bel mezzo del traffico losangelino, il librarsi nel vuoto giù dal grattacielo, Brosnan nel terrifico convento di suore, l' "invasivo" finale così simile a quello del Messia del diavolo), sospeso, spettrale, notturno, allucinato, stilizzato, ipnotico che sta in un limbo tra la veglia e la pura dimensione del fantastico. A tutt'oggi la punta di diamante mctiernaniana, come se il Il buio si avvicina fosse stato filtrato da Skolimowski.
MEMORABILE: Il finale, emblematico forte; il risveglio di Brosnan all'ospedale che avverte la Down parlando francese.

Pinhead80 16/05/11 16:00 - 4760 commenti

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Pur non essendo amante dei film di John McTiernan, devo dire che Nomads è un film che ho gradito molto. La storia è quella di un professore d'antropologia (Brosnan) che, una volta trasferitosi di casa, si ritroverà di fronte a un grupo di balordi dalle abitudini misteriose. Il tutto viene visto con gli occhi di una dottoressa che soccorrerà lo stesso Brosnan. Le atmosfere sono ben calibrate e il mistero viene celato sino alla fine con sapienza e mestiere. Anche Brosnan è davvero convincente nell'interpretazione. Una piacevole sorpresa.

John McTiernan HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina PredatorSpazio vuotoLocandina Trappola di cristalloSpazio vuotoLocandina Caccia a Ottobre RossoSpazio vuotoLocandina Last action hero - L'ultimo grande eroe

Rambo90 11/06/13 22:49 - 7698 commenti

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Un bizzarro horror, non troppo pauroso ma carico di tensione e di mistero, diretto con grande perizia tecnica da McTiernan alla sua prima prova (e che dopo firmerà molti cult). Brosnan è molto bravo, le parti che lo vedono coinvolto sono le migliori e le più cariche di suspense, mentre invece la Ann-Down fa un po' troppe facce e urletti per risultare convincente. Finale di grande impatto. Buono.

Pumpkh75 9/07/13 12:34 - 1749 commenti

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Non lascia indifferenti, con quel suo fascino irrisolto un po' glamour un po' tribale. D’altronde, la materia trattata era originale e di difficile inquadramento; McTiernan riesce a districarla comunque con effetto, coadiuvato dal buon cast e non lasciandosi andare a derive sanguinolente che mal avrebbero coesistito con l’atmosfera rarefatta del tutto. Rimane purtroppo un senso latente di incompiutezza che lo fa sembrare, nella mia visione personale, un corposo e lungo primo tempo, più che un'opera cotta e mangiata.

Rufus68 25/03/19 23:24 - 3842 commenti

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Forse perché assai diverso dal pecoreccio horror coevo, il film ha goduto di una fama sovrabbondante. In esso si alternano momenti di alta tensione emotiva (bellissimo l'incontro del protagonista con la suora) ad altri più telefonati (il finale); allo stesso modo l'atmosfera sospesa fra veglia e sogno (fra realtà e dimensione metafisica del male) è a volte perturbante, altre debole e confusa (per difetto di sceneggiatura). Rimane, comunque, uno dei migliori affioramenti del genere nella decade ottantiana.

Taxius 24/01/20 19:54 - 1656 commenti

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Nel mare magnum degli horror anni 80 dimenticati dall'umanità intera ogni tanto salta fuori qualche piccola perla che meriterebbe un destino diverso; questo è il caso di Nomads, un mix di horror, thriller e fantascienza che ha come protagonista un antropologo ossessionato da un gruppo di nomadi. La cosa che più colpisce è la bellissima atmosfera, in cui predominano i blu della notte e dell'alba rendendo il tutto molto inquietante e misterioso. Interessantissima la trama, davvero molto originale. Notevole!
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  • Discussione Buiomega71 • 21/02/13 03:30
    Consigliere - 25999 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:

    Mi sorprese non poco la svolta registica di McTiernan dopo questa sua folgorante opera prima, così silente e ipnotica, silenziosa e eccentrica e non per tutti i gusti.

    Vero, anche se almeno "Predator" e i due "Die Hard" eran filmoni, seppur di tutt'altro genere.
    Comunque vari registi alle loro opere prime eran piuttosto diversi da quel che han fatto in seguito, basti pensare alla stessa Bigelow (di cui si parlava prima) o ai Coen (che pur han fatto grandi cose, ma "Blood Simple" rimane una perla noir rimasta irripetuta).


    Sicuramente, ma io intendevo lo stile. Silenzioso e impenetrabile (e innegabilmente d'auteur ) Nomads, quanto action/blockbuster a tuto tondo i suoi film a venire (seppur cultissimi)

    Mentre i Coen, il fil-rouge dell'esordio thriller noir lo hanno in parte mantenuto (chessò, Fargo o Crocevia della morte)
    Ultima modifica: 21/02/13 18:36 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 16/02/16 01:32
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film sconclusionato, criptico, scollegato, ma anche intrigante, unico, onirico, visionario.

    Sino al finale si capisce poco e tutto meriterebbe di più visioni per essere compreso, ma lo stile usato è originalissimo e non mancano scene inquietanti (l'incontro con la suora).

    McTiernan mostra già sin dall'esordio buone capacità tecniche ed il film merita il ripescaggio anche solo per la sua natura weird/originale (è in pratica un mix tra horror/fantasy/thriller, tutto immerso in atmosfere punk).

    Confuso ma anche coraggioso; bravo un giovane Brosnan.

    Sarà, ma a me ha ricordato molto Images di Altman.
  • Discussione Buiomega71 • 16/02/16 11:06
    Consigliere - 25999 interventi
    Personalmente non ci vedo nulla che possa collegarlo con il capolavoro altmaniano

    Per il resto concordo, uno dei miei cult assoluti, e forse unico nel suo genere (pare Il buio si avvicina-ma che vien dopo- filtrato Skolimowski)
    Ultima modifica: 27/03/19 22:57 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 16/02/16 23:27
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Personalmente non ci vedo nulla che possa collegarlo con il capolavoro altmaniano

    Per il resto concordo, uno dei miei cult assoluti, e forse unico nel suo genere (pare Il buio si avvcina-ma che vien dopo- filtrato Skolimowski)



    Si, sapevo di azzardare un pò con Altman, ma son quei collegamenti che faccio d'istinto e di getto, ed in effetti sono anni che non vedo Images.

    Mi fa piacere trovarti d'accordo.


    Ma scusa Buio


    SPOILER


    Ma quindi alla fine Brosnan era un Nomad pure lui? Dalla fine pare così no?
  • Discussione Buiomega71 • 17/02/16 19:17
    Consigliere - 25999 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Personalmente non ci vedo nulla che possa collegarlo con il capolavoro altmaniano

    Per il resto concordo, uno dei miei cult assoluti, e forse unico nel suo genere (pare Il buio si avvcina-ma che vien dopo- filtrato Skolimowski)



    Si, sapevo di azzardare un pò con Altman, ma son quei collegamenti che faccio d'istinto e di getto, ed in effetti sono anni che non vedo Images.

    Mi fa piacere trovarti d'accordo.


    Ma scusa Buio


    SPOILER


    Ma quindi alla fine Brosnan era un Nomad pure lui? Dalla fine pare così no?


    SPOILER

    Sì, e evidente che diventi, anche lui, uno spirito errante "innuat"

    FINE SPOILER
  • Discussione Capannelle • 17/02/16 20:08
    Scrivano - 3514 interventi
    Come mai per questa scheda non si vede il titolo originale? Solo curiosità..

    Mi sono risposto: il campo non è obbligatorio e chi l'ha censito si è dimenticato
    Ultima modifica: 17/02/16 21:07 da Capannelle
  • Discussione Raremirko • 17/02/16 23:16
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ah, bene, volevo ben dire su Brosnan.
  • Discussione Zender • 18/02/16 07:44
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Come mai per questa scheda non si vede il titolo originale? Solo curiosità..

    Mi sono risposto: il campo non è obbligatorio e chi l'ha censito si è dimenticato

    Esatto, ma è un errore. Hai fatto bene a segnalarlo.
  • Musiche Schramm • 27/03/19 22:42
    Scrivano - 7694 interventi
    È la seconda apparizione su grande schermo per la leggendaria cantautrice Josie Cotton.

    Il famoso musicista britannico new wave Adam Ant appare come capobanda ma senza una sola linea di dialogo.

    (Fonte: Imdb)
  • Curiosità Schramm • 27/03/19 22:54
    Scrivano - 7694 interventi
    Nella sua autobiografia Tutta la mia vita Arnold Schwarzenegger dichiara di essere rimasto così impressionato dall’atmosfera tensiva del film da sentirsi di lì a poco spinto a convincere la produzione di Predator di ingaggiare McTiernan quale ideale regista.

    La voce telefonica del professore da Boston è di John McTiernan.

    Mary Woronov (Dancing Mary) è una famosa artista underground artist e attrice di genere apparsa in film di Andy Warhol, incluso il classico caposaldo underground Chelsea Girls, nonché numerosi classici di culto degli anni 70, 80 e 90 come Anno 2000 la corsa della morte, Rock 'n' Roll High School e La notte della cometa.

    La parte del protagonista era stata originariamente studiata pensando a Gérard Depardieu, ma quando la rifiutò, Brosnan, al tempo conosciuto solo per la popolare serie tv Mai dire sì, la accettò senza indugi, per evitare di ritrovarsi incasellato in un solo ruolo per il resto della sua carriera.

    Nina Foch, una star/vamp del noir degli anni 40 e crime-movie e horror della Columbia dei ‘50 appare brevemente in una sequenza iniziale come la "Real Estate Agent".

    All’inizio, un certo Dottor Benway viene convocato dall’interfono dell’ospedale. Il Dottor Benway è un personaggio ricorrante dei romanzi di William Burroughs, specialmente de Il pasto nudo.

    (Fonte: Imdb)