Sebbene il protagonista faccia il suo ingresso con sigaro in bocca e poncho à la Clint Eastwood, al suo primo western Margheriti imbocca una via personale al genere, realizzando una pellicola ricca d’inventiva, humour, situazioni bondiane, donne pistolere ed esplosioni, analoghe a quelle che si vedranno nei suoi avventurosi degli anni Ottanta. L’ondata di acqua e fango proviene dritta da I criminali della galassia, mentre l’abilità con la dinamite di Van Nutter - agente segreto raffinato e donnaiolo - prefigura il Sean di Giù la testa, i cui effetti speciali saranno curati proprio da Margheriti.
MEMORABILE: Il senatore che durante la riunione fa disegnini.
Un western che in realtà sembra quasi un giallo/noir, con un doppio gioco dietro l'altro, tanto che a un certo punto quasi si perde il filo di quello che sta accadendo. Fastidiose le intromissioni musicali, troppo prepotenti, mentre risulta nonostante tutto azzeccata la scelta di caratterizzare il protagonista come fosse un incrocio tra Eastwood e James Bond, per non parlare di quei momenti in cui sembra quasi un precursore di MacGyver. Alcuni momenti sono troppo stantii e si perde l'attenzione, ma nel complesso regge.
Anthony Dawson, ovvero Antonio Margheriti, prolifico regista di più generi, fa qui la sua incursione nello spaghetti western. Già dal prologo si capisce il tipo di approccio, con il protagonista che indossa un poncho simile a quello di Clint Eastwood nella trilogia del dollaro e che elimina comicamente un gruppo di banditi a suon di dinamite, mostrando la volontà di apportare qualcosa di diverso al genere. E il risultato finale non è neanche così malvagio. Anzi, è un film piuttosto divertente e... "bombarolo"!
Margheriti esordisce nel western nostrano cercando di imprimere un suo stile al genere prendendo le distanze dagli illustri quanto ingombranti predecessori. L'operazione può considerarsi riuscita grazie soprattutto a uno script piuttosto originale che pur prendendo spunto da situazioni già viste (la dinamite) trova interessanti snodi narrativi e una sceneggiatura briosa, ricca di chicche e citazioni che faranno felici gli appassionati del genere. Modesto l'apporto del cast ma un ritmo elevato e una regia attenta garantiscono comunque una visione più che soddisfacente. Buono!
Antonio Margheriti HA DIRETTO ANCHE...
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Dato che anche questo, come molti altri film, è stato "firmato" come Anthony Dawson, forse in scheda andrebbe messo come regista: Anthony Dawson (Antonio Margheriti) (per uniformare le cose)
DiscussioneZender • 1/06/21 08:42 Capo scrivano - 47787 interventi
In realtà non esiste una regola che obbliga allo pseudonimo. Se uno cerca Dawson trova un qualsiasi sfilm suo e vede che tra parentesi c'è Margheriti e il rpoblema è risolto. Qui su Imdb non lo vedo nemmeno segnato come Dawson. A cosa fai riferimento per il nome, Caesars, ai titoli di testa?
No Zender, faccio riferimento a Imdb Si, so che non c'è una regola precisa per gli pseudonimi, ma ho segnalato la cosa per uniformità (ci sono molti film firmati da Margheriti in cui in scheda compare lo pseudonimo). Comunque non è certo cosa molto importante. :)