Diego e Walid, un siriano, hanno una disgrazia che li fa incontrare e diventare amici: due figli handicappati. Da qui la storia vira verso un intrigo tra terroristi islamici, servizi segreti italiani e affetti a prova di bomba. Buona prova registica e attoriale per una pellicola uscita con un ritardo di qualche mese sulle previsioni. Ottimi fotografia, montaggio e colonna sonora. Sceneggiatura un po' prevedibile, ma il risultato non ne risente. Discreto.
MEMORABILE: Finalmente un film per fumatori. Qui la discriminazione per il tabagismo si prende la rivincita. Cicca dopo cicca.
Un soggetto e una storia interessanti ma un film nel complesso riuscito a metà: discreta la prima parte dedicata all'incontro e alla conoscenza tra i due protagonisti, manifestazioni di culture ed esperienze agli antipodi ma accomunati da un dolore famigliare; una seconda parte che si perde dietro improbabili vicende di spionaggio che non sono evidentemente nelle corde del regista. Buona la prova del cast.
Due padri accomunati da figli disabili s'incontrano e diventano amici. Il film consta di due parti ben distinte: nella prima prevale l'affetto paterno e la presenza di due culture diverse, nella seconda emerge un plot spionistico che rasenta l'inverosimile salvo poi raccordarsi con il toccante finale. Cast discreto.
Grazie alle produzioni che stanno investendo su soggetti nuovi e originali il cinema italiano si sta in parte ritrovando. Come questo "Il padre e lo straniero" che, nonostante una sceneggiatura prevedibile, riesce ad essere comunque convincente ed apprezzabile. Tognazzi torna a dirigere un film dopo dieci anni e forse forse la pausa gli è pure servita. Gassman invece è un attore che cresce film dopo film riuscendo ormai ad interpretare indifferentemente ruoli comici o drammatici. Al nostro cinema mancano ormai soltanto discreti sceneggiatori.
Film dignitoso, diretto bene da Tognazzi il quale, coadiuvato da due ottimi attori come Gassman e Waked (a me sconosciuto), mette in scena una storia importante e non scontata, con scene abbastanza "toccanti". Unico neo: certe sequenze di "spionaggio" un po' troppo tirate per le lunghe; insolita parte per Leo Gullotta.
MEMORABILE: "Solo le montagne non si incontrano mai".
Alessandro Gassmann HA RECITATO ANCHE IN...
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HomevideoGestarsh99 • 29/05/11 09:47 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione dvd dal 06/07/2011 per 01 Distribution :
DATI TECNICI
* Lingue Italiano
* Schermo Anamorfico 16:9
* Audio Dolby Digital 5.1
Grazie all'aiuto di una mia cara amica madre lingua araba(che già mi aveva precedentemente aiutato in un post del film Il Sorpasso), sono riuscito a farmi tradurre parte del brano...
"Il mio cuore era un deserto senza luce senza luna Ho dimenticato me stesso ed ho smarrito la strada.
Persa la strada son rimasto io ed il mio destino da soli
Ma quando ho sorriso è ritornata l'aria e il mio cuore ha perso la speranza del male
Ho seguito la via illuminata dalla speranza e dalla luna
Luce dei miei occhi.....
P.s. tuttavia la traduzione può non essere perfetta al 100%.
Chi ha il film può postare una bella inquadratura di Emanuele Salce? E' l'uomo che esamina il contratto che l'amico arabo perde per strada. Lo vedete qui, a 00'29"