Per quanto l'abbia apprezzato e non poco, sconsiglio la visione ai non amanti del genere antropologico con taglio documentaristico oltre che drammatico. I concetti espressi sono veri e molto potenti e confluiscono verso una "rivoluzione totale", un miglioramento del mondo del quale si fanno prove, ma si rimanda da 10000 anni il salto definitivo... Aggiungo che per farlo mio ho dovuto vedere il film due volte dopo averlo iniziato almeno altre 6 o 7...
MEMORABILE: Fantastici gli interventi di Alberti e della Lozano.
Reperto sessantottino abbastanza indigesto che affronta temi di grande importanza ma lo fa in modo troppo frammentario e senza dare troppo omogeneità al tutto. Si capisce che c'è un filo "rosso" (magari un po' sottile) che tiene cucito l'insieme,
ma si fa grande fatica a portarlo avanti, nonostante la brevità. Verboso e nello stile tipico di un certo tipo di cinema di quegli anni. Insomma non per tutti e per spettatori pazienti e preparati a ciò che vedranno.
Dopo A mosca cieca, distrutto dalla censura, Scavolini ci riprova con una maggiore larghezza di mezzi e coinvolgendo, oltre a Cecchi, attori come Castel, Wolff, Haber e la Troschel. Il livello di cripticità resta lo stesso del film precedente, con uno spezzettamento continuo di immagini e di dialoghi in cui è arduo individuare una logica, ma bene in linea con la poetica di quegli anni, quando la sovversione del linguaggio voleva anticipare la sovversione reale. Velleitario, ma qua e là con qualche sequenza di una certa suggestione.
MEMORABILE: Il lungo dialogo sull'aborto fra Castel e la sua ragazza nel villaggio western abbandonato.
Un gruppo di amici condivide lo spazio di un ideale palcoscenico, quotidianamente battuto da eterni debuttanti in una complessa "prova generale" al quale termine c'è solo la morte (figurata o reale); è come se i ragazzi di Ecce bombo fossero finiti nel freddo limbo concettuale di un decennio a loro precedente, a fare i conti con l'ineluttabilità del deperimento mondiale e la frammentazione dell'essere - esplicitata da un formidabile montaggio (anche sonoro). Talvolta didascalico, a tratti compiaciuto, ma forse il migliore di questa prima fase sperimentale di Scavolini.
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DiscussioneFauno • 31/01/11 11:38 Contratto a progetto - 2742 interventi
Chiaro che se qualche utente letterato vuol cimentarsi ad evidenziare i richiami di scrittori contemporanei,posso anticipare che ce n'è uno evidente al Muro di Sartre...Per me però si rischia quasi di giustificare il tutto,finendo come in un certo modo per guastare la visione.Preferirò sempre esprimere quel poco che capisco io,indipendentemente dalle influenze...Ciao.FAUNO.
DiscussioneFauno • 25/04/11 13:35 Contratto a progetto - 2742 interventi
Kanon ebbe a dire: Nella lista del cast mancano altri nomi noti del cinema italiano : Alessandro Haber, Gigi Ballista e Frank Wolff.
Inoltre segnalo che il nome corretto è Margarita Lozano e non Margherita. Da correggere anche nella lista de " Il presidente del Borgorosso football club " ed in " La monaca di Monza - Una storia lombarda ".
Niente da dire per la Lozano, ma per gli altri attori lo sapevo e lo so, soltanto che su Imdb anche premendo "altro" non li ho trovati, e quindi la dimenticanza non è mia. Grazie. FAUNO
DiscussioneZender • 25/04/11 21:01 Capo scrivano - 47727 interventi
Ma infatti Fauno, tu non hai proprio nessuna colpa né nulla ti si rimprovera. Ha fatto comunque bene Kanon a segnalarlo e li aggiungo. Vado anche a correggere la Lozano negli altri film, grazie.