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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sharktopus
Anno: 2010
Genere: animali assassini (colore)
Regia: Declan O'Brien
Note: Prodotto da Roger Corman.
APPROFONDIMENTI: Tutti gli squali al cinema e in tv
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Quando l'uso della computergrafica è così insistito e pesante, il confine con i film d'animazione è labilissimo: già dalla sua prima “maestosa” apparizione, questo improbabile mix tra uno squalo e una piovra (una sorta di “sirenetto” con il corpo di uno squalo e un’ampia coda tentacolata) pare uscire direttamente da un cartone animato e pure il sangue che sprizza dalle vittime sembra terribilmente finto. Vedere il buon Eric Roberts dibattersi in cotanta miseria fa francamente un po' tristezza: è lui la causa della fuga fuori controllo della bestia, creata in laboratorio dalla marina statunitense con lo scopo di uccidere e fatalmente destinata a liberarsi dagli apparecchi che la “telecomandavano”...Leggi tutto per dirigersi contro gli ignari bagnanti. Ne muoiono a frotte: chi facendo il bagno, chi lanciandoglisi in bocca col bungee jumping, chi navigando nelle vicinanze... Con fiero sprezzo del ridicolo l'artificiosissimo “freak” marino si mostra senza ritegno infischiandosene di mettere in evidenza i limiti di un budget irrisorio: spara i tentacoli dappertutto, li usa per camminare sulla battigia, si avventura nei fiumi... Quella vecchia volpe di Corman, in produzione, sa di dover puntare sul trash e non nasconde nulla (tantomeno i bei corpicini delle bagnanti in bikini, ovvio). Roberts si defila presto e il film resta in mano ai veri protagonisti. Sceneggiatura inesistente, ma qualche ideuzza c'è.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/01/11 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/03/11
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- Quello che si dice un buon film:
Mco - Mediocre, ma con un suo perché:
Kekkomereq - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Cloack 77 - Gravemente insufficiente!:
Greymouser
Film sui predatori marini ce ne sono ormai parecchi; e allora come risolvere? Semplice, fondendoli per creare un essere nuovo e “spaventoso”. Ed ecco fare il suo esordio lo squalo piovra, che grazie ai tentacoli sale su barche, afferra i turisti direttamente dalla spiaggia e fa anche una capatina al bar, servendosi dei clienti. Detto ciò, la computer grafica non è certo di livello, gli attori sono mediocri e la sceneggiatura è troppo povera ( inutile bla bla e poca inventiva). Il risultato è un filmaccio maldestramente portato verso la parodia, ma con un assurdo mostro che merita un'occhiata.
MEMORABILE: "Il mostro aveva occhi neri e senz'anima, come quelli della mia terza moglie"; Il vecchietto che assiste a un'uccisione, ma continua a cercare monete.
Quello che recita meglio in questo baraccone è lui, lo squalo-piovra, e siccome si tratta di un ibrido assurdo realizzato in una CGI assolutamente dozzinale, penso si capirà qualcosa sulla recitazione degli attori "veri"; a cominciare da un Eric Roberts con un ghigno d'ordinanza da paresi facciale, che usa per tutte le situazioni, per finire agli altri protagonisti del tutto anonimi. Non parliamo poi di soggetto e sceneggiatura... Atroce.
Troppo campy e nello stesso tempo troppo stupido per fare mimimamente paura. Gli effetti sono mal realizzati, per non parlare delle due canzoni che compongono la colonna sonora, un intruglio di Hole più altre cantanti punkettare. Oltre a produrre questo, Roger Corman produce nello stesso anno Dinoshark, un altro orrendo film su uno squalo geneticamente modificato. Gli amanti del trash sono avvisati: Sharktopus contiene un'enorme quantità di spazzatura!
Le pretese sono queste, vedere fin dove gli autori possono spingersi in basso e loro non hanno remore o timori, schiacciano il pedale del ridicolo e "salvano" il film. Si ride e si ride tanto: perché c'è grandezza nell'assurdo quando il mostro lascia il mare e comincia a camminare in spiaggia, c'è l'orgoglio dell'infimo livello quando durante uno spettacolo di animazione l'essere si aggroviglia su un elemento della scena e comincia la sua strage. Lo spettacolo non è per tutti, anzi, forse la tavola è apparecchiata davvero per pochi.
Da strumento di difesa a potente arma incontrolata il passo è breve. Se poi si tratta di un incrocio tra una piovra e uno squalo, il pericolo assume proporzioni ancora più grandi. La grafica della bestia strappa più di un sorriso e i suoi movimenti sono impacciati. Ma, ragazzi, quando si avventa sulle sue prede l'effetto spettacoloso è garantito. Gambe, braccia e teste che volano via in un batter di ciglia mentre il sangue scivola copiosamente sullo schermo. Shandi Finnessey rapisce con il suo fisico strepitoso. Film per pochi, ma gustoso.
MEMORABILE: Lo squalopiovra deliba la macchina degli operatori tv.
Declan O'Brien HA DIRETTO ANCHE...
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