Un mediocre film di fantascienza, assurto recentemente agli onori delle cronache per via delle presunte somiglianze con il blockbuster INDEPENDENCE DAY. In realtà le differenze tra i due film sono evidentissime, mentre le particolarità che li uniscono assai poche. E' vero che gli ultimi dieci minuti di EARTH VS THE FLYING SAUCERS, con l'attacco massiccio dei dischi volanti a Washington e i suoi monumenti (ma la Casa Bianca non viene toccata) distrutti da un raggio unico ricorda molto il film di Emmerich, ma qui siamo sul piano della fantascienza classica, fotocopiata dall'epocale LA GUERRA DEI MONDI...Leggi tutto, mentre con INDEPENDENCE DAY siamo più dalle parti della semi-parodia, con rigurgiti nazionalistici e una semplificazione tecnico-scientifica che negli Anni Cinquanta sarebbe stata impensabile. EARTH VS. THE FLYING SAUCERS comincia male e prosegue peggio, con effetti speciali risibili (bisogna aspettare il finale perché lo specialista Ray Harryhausen combini qualcosa di degno) e una sceneggiatura mal studiata, i due protagonisti poco convincenti e degli alieni il cui aspetto da mostro di Frankenstein rivestito di gomma piuma nera (con un casco senza aperture a forma di cono schiacciato sulle spalle) lascia alquanto a desiderare. Puerili i tentativi di comunicazione con la razza umana (attraverso il solito traduttore simultaneo universale), banale il soggetto in ogni sua parte. Quindi l'unico motivo d'esistere di EARTH VS. THE FLYING SAUCERS sono i dieci minuti della resa dei conti finale, in cui finalmente possiamo apprezzare la consistenza dei dischi volanti e i loro attacchi a Washington in un tripudio di catastrofi suggestive. La risposta degli umani sembra tiepidina, ma funziona. LA GUERRA DEL MONDI, tre anni prima e a colori, aveva già detto tutto, in tema…
Mediocre b-movie degli anni cinquanta americano che, più di un film di fantascienza, sembrava uno spot militaristico americano. Sorvolando su questo aspetto, che al giorno d'oggi lascia il tempo che trova, la pellicola è decisamente debole a causa di una trama banale e ingenua. Degno di nota l'effetto speciale del campo di forza delle navicelle spaziali aliene: il resto è da dimenticare.
MEMORABILE: - Ma questo casco è leggerissimo
- Sì, dopo attente analisi, siamo giunti alla conclusione che è composto da corrente solidificata.
I dischi volanti dei cattivi alieni minacciano i terrestri. Cosa fare? Detto così, potrebbe anche sembrare interessante, pensando ai possibili sviluppi, ai combattimenti, insomma, in poche parole, alla “Guerra dei mondi”. Peccato che la pellicola, a parte quando compaiono i dischi in stop-motion (realizzati da Ray Harryhausen), sia di un noioso ai limiti del soporifero. Tanti discorsi, molti piani (quindi parecchia aria fritta). Segnalazione d’obbligo per l’arma a ultrasuoni. Solo per veri appassionati del genere.
MEMORABILE: Il povero generale gettato dal disco volante come spazzatura maleodorante.
Buon film derivato dal famosissimo La Guerra Dei Mondi. In questo caso gli alieni ultracentenari in cerca di un nuovo pianeta sembrano in un primo tempo disponibili al dialogo, che però si rivelerà essere solo una tattica, con grande distruzione finale della capitale Washington. L'animazione e gli effetti speciali sono in gran quantità e faranno piacere agli amanti della fantascienza. Lodevole il cast, tra cui cito la Taylor e di nuovo Curtis.
Sarà stupida, sarà "mediocre", ma questa scopiazzatura in stop-motion di La guerra dei mondi (con un pizzico di Gli invasori spaziali) fu per me, ed è tuttora, uno dei più spassosi B-movie di tutti gli anni '50. Il fatto curioso è che Harryhausen animò proprio TUTTO in stop-motion, tanto che perfino gli edifici distrutti si spezzettano e le macerie cadono al suolo... a scatti! Ispirato a un un saggio sull'ufologia uscito all'epoca (e pubblicato anche in Italia col titolo "La verità sui dischi volanti").
Drive in cult da gustare in una chevrolet del 56' con la propria ragazza mentre una cameriera in rotelle arriva con hamburger e coca-cola (ma forse questa è un'alta epoca sigh!). Cult-movie fantascientifico dei tempi d'oro. Gli alieni vogliono conquistare la terra, ma sanno che sono troppo avanti con la tecnologia, distruggere la terra significherebbe restare in un mondo vuoto, troppo facile a che pro attaccarci? Gli umani studiano un'ottima difesa e la contro-partita sarà la sconfitta (per quanto tempo?) degli alieni. Da collezione.
Le sequenze, un po' ridicole, un po' "impressionanti" con le navi spaziali che attaccano Washington, distruggendone, in stop motion, i simboli, sono uno stracult del cinema di fantascienza anni '50. Del resto del film che dire? Plot non particolarmente originale (eufemismo per dire che è scopiazzatissimo dalla Guerra dei mondi). Dialoghi "sostenibili" e interpreti discreti ma un po' troppo "legnosi". Mars Attacks! di Tim Burton è un "tenero" omaggio.
Fantascienza anni 50 con gli ingredienti più classici del genere, cominciando dall'esercito e gli scienziati che ragionano per trovare la soluzione contro l'invasione aliena, ma soprattutto i dischi volanti che si vedono sui cieli di tutto il mondo (scena tipica, con qualche monumento famoso, come la torre Eiffel per riconoscere Parigi). Gli extraterrestri indossano tute non male, sembrano dei robot. Interessanti gli equivoci dovuti alle differenti lingue e frequenze.
Incongruenze e ingenuità si sprecano, come in tutti i film s/f di questo periodo, anche se qui c'è un po' di ritmo, il collegamento con spezzoni documentari è decente, e le scene spettacolari nel climax catastrofico finale che coinvolge Washington piuttosto evocative. Per il resto le sciocchezze si moltiplicano, soprattutto a livello narrativo e "tecnologico" (con alcuni momenti involontariamente esilaranti, come il fatto che gli alieni sbagliano lunghezza d'onda per dialogare con i terrestri, facendo nascere un equivoco).
Amo la fantascienza anni '50, perché è ingenua e ci sollazza con alieni e mostri che non farebbero paura a nessuno. Qui la storia era ben articolata e fantasiosa, tra alieni con caschi fatti di elettricità, barriere impenetrabili e comunicazioni aliene accelerate. Gli effetti speciali sono ben realizzati, come le esplosioni e lo stop motion. Divertente, non annoia lo spettatore. Lo consiglio agli amanti dello Sci-fi anni '50.
Come per altri film fs dell'epoca, non si pone tanto l'attenzione alla complessità della trama, e ingenuità o contraddizioni sono frequenti; quel che conta è puntare al conflitto (la pace non è scenica...) in modo da poter mostrare gli effetti speciali. E questi, nelle sapienti mani di Harryhausen, sono memorabili: ogni disco che crolla fa un disastro, poco importa che a buttarlo giù sia un'antenna a padella di quelle che oggi stanno sulle ringhiere.
MEMORABILE: Dei monumenti di Washington resta poco; "Non senti qualcosa?" E alle loro spalle spunta un disco volante!
Ha segnato l'infanzia di Stephen King e l'immaginario di Tim Burton; è lo specchio di quel rimosso nazionale su cui Spielberg pianificherà incontri ravvicinati; è l'anticamera a Independence Day… Pur con le sue ingenuità narrative e l'ideologia spartana (nessuna diplomazia, solo armi di distruzione…) il film di Fred Sears resta un'icona del cinema fantastico. Gli audaci effetti speciali in stop-motion di Ray Harryhausen (per la prima e unica volta alla prese con gli alieni) sono un apporto autoriale indistinguibile nella resa del film. Immaginifico l'impianto visivo, sostenuto il ritmo.
Tra i caposaldi della s/f americana anni '50 e non solo. Denso di invenzioni e di immagini potenti e golose (anche d'archivio). Ha contribuito a generare fantasmi semiotici dell'immaginario collettivo (design UFO, rapimenti, incontri ravvicinati, sfere di luce, anatomie aliene). È un po' ingenuo, ma anche incisivo e - tenendo conto dell'epoca - spettacolare.
Un altro "classico" della sci-fi statunitense degli anni 50 sulla scia della Guerra dei Mondi. Attori ed effetti speciali di basso livello, ma il tutto è nel complesso gradevole (almeno per l'appasionato). Dialoghi e interpretazioni nello standard del periodo. Stupende, come sempre, le locandine di questo tipo di film. Valore aggiunto gli effetti speciali di Harryhausen.
Uno scienziato entra in contatto con una razza aliena apparentemente pacifica. Ma l'invasione della Terra è ormai imminente. Film emblematico delle invasioni aliene anni '50, d'importanza capitale non solo per il suo valore storico ma anche per quello artistico. Infatti, oltre che ispirare molti registi (tra cui Tim Burton), ha un buon ritmo, coinvolgenti scene di distruzione e dialoghi non banali. Salvo qualche ingenuità (le macerie che cadono al ralenti), Harryhausen fa magie con la stop motion delle navicelle. Efficace anche dopo sessant'anni.
MEMORABILE: Gli scienziati rapiti dal disco volante; L'attacco delle navicelle a Washington; Il campo di forza che protegge gli alieni.
Magari non avevano in partenza cattive intenzioni ma, dopo essere stati presi a cannonate appena scesi, gli extraterrestri non la prendono bene: pensare che è stata tutta colpa di un messaggio malinteso... Produzione con maggiori ambizioni spettacolari rispetto ad altre del periodo ma questo paradossalmente mette ancora più in risalto le sciocchezze para-scientifiche di cui è disseminata. Fra una chiacchera e l'altra, qualche cosa buona c'è (il look dei dischi alieni, l'attacco a Washington) e comunque il film conserva una certa importanza per aver ispirato altre pellicole dello stesso genere.
MEMORABILE: La domanda sulla squadra vincitrice del Campionato; I corpi dei due umani scaricati come spazzatura
Ottimo esempio di film fantascientifico che rappresenta un po’ lo stereotipo della fantascienza del periodo, in cui l’argomento “UFO” è senz’altro predominante rispetto ad altre tematiche. Il film in questione non si perde eccessivamente in chiacchiere e, complici buone trovate ed eccellenti effetti speciali, riesce a coinvolgere dall’inizio alla fine. Alcune scene diventano “icone” nel momento stesso in cui le si ammirano e questo è chiaramente il più grande merito del film.
Lo schema classico scienza-esercito (lo scienziato ha ovviamente al fianco una bella signorina) contro alieni birichini stavolta funziona leggermente meglio del solito. Al netto delle ingenue chiacchiere parascientifiche, abbiamo qualche soluzione brillante (la foggia del disco volante, le tute da robottoni) e le scene apocalittico-distruttive vantano un certo fascino. Nulla di rilevante, un gradevole intrattenimento per cultori.
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HomevideoZender • 11/01/08 11:27 Capo scrivano - 47726 interventi
Il 23 gennaio 2008 dovrebbe uscire una Special Edition firmata Columbia/Sony a 2 Dvd che contiene 2 versioni del film: in Bianco e Nero e per la prima volta in una straordinaria edizione a colori!
Audio: Ita.mono
Video: 16:9/1.85:1
Extra: Ricordando il film Earth vs. the Flying Saucers + Il processo di colorazione + Uno sguardo alla tecnica dellostop-motion al giorno d’oggi + Incontro tra Tim Burton e Ray Harryhausen + La campagna pubblicitaria originale + Intervista con l’attrice Joan Taylor + David Schecter parla della realizzazione delle musiche + Commento audio di Ray Harryhausen e degli artisti degli effetti visivi + I dischi volanti contro la Terra - il fumetto
Ma gli extra sono gli stessi della vecchia edizione paramount,che ho purtroppo gia' ordinato ?
Perche' se c'e' in piu' solo l'edizione colorata,allora sono felicissimo dell'acquisto...
HomevideoZender • 11/01/08 17:49 Capo scrivano - 47726 interventi
non ne so nulla, Ciavazzaro, della vecchia edizione Paramount. però se l'hai ordinata magari sai più tu di me che extra ci trovi dentro a quella e fai il confronto con l'elenco di extra che ho incollato io e riferiti alla nuova edizione...
Per ora non li so ancora nel dettaglio,la scheda su kult video non riporta informazioni troppo precise,grazie comunque !!!
CuriositàFabbiu • 27/03/09 21:05 Archivista in seconda - 652 interventi
Ho visto questo film tantissimi anni fa e non me lo ricordo molto bene, ma una cosa me la ricordo ancora. Per uno strano motivo i doppiatori continuano più volte a pronunciare Missìli (accentuando la i) anzichè Missili. Mi sono sempre chiesto per quale assurdo motivo...
CuriositàFabbiu • 20/06/09 09:20 Archivista in seconda - 652 interventi
Interessantissime informazioni, grazie mille
HomevideoXtron • 7/08/12 15:49 Servizio caffè - 2147 interventi
Il dvd Sony 2dischi ha una durata di 1h20m18s
Ecco un'immagine dalla versione colorizzata:
HomevideoFuretto60 • 1/06/13 17:03 Call center Davinotti - 45 interventi
Non ho l'edizione a doppio disco, vorrei comunque segnalare che anche quella da un disco, in b.n., del 2007 (Sony) contiene oltre un'ora di extra, tra cui una bella intervista ad Harryhausen, e soprattutto con sottotitoli in italiano (che, per chi l'inglese parlato non lo capisce oltre how are you, come me, è decisamente un sollievo).