I Porter ereditano in maniera fortunosa una fattoria di campagna nella quale anni prima operava una congrega di streghe. Grauman è regista esperto di prodotti per la tv (Colombo, Il fuggitivo, La signora in giallo). Qui si avvale di un cast sopra la media per mettere in scena un horror classicista, due anni dopo Rosemary's baby del quale sono presenti alcune tematiche. Il finale pasticciato è ovvia conseguenza di una sceneggiatura male articolata.
MEMORABILE: L'ambientazione bucolica è affascinante, anche se del tutto accessoria.
Horror demoniaco piuttosto standardizzato che certamente non si inventa niente (fin troppo palesi i rimandi a Rosemary's baby) ma che riesce progressivamente a innescare una tensione che da metà film in poi inizia a serpeggiare piuttosto insistentemente. Gradevole l’ambientazione assolata, che contrasta non poco con l’atmosfera opprimente e cupa. Buono il cast, che prevede una brava Hope Lange e un redivivo John Carradine. Non si grida certo al miracolo, ma per un prodotto destinato al piccolo schermo non ci possiamo certo lamentare.
Molto marginalmente è riconducibile sia a Rosemary's baby che a In corsa col diavolo e perfino a Il presagio, ma se ne distacca di brutto per i retroscena stregoneschi del '700 , tanto che la storia che ne scaturisce è alquanto coinvolgente, poiché qualsiasi spettatore si rifiuterebbe di credere o di accettare che una bambina così bella ed affabile possa in realtà rappresentare qualcosa di assolutamente negativo; il film va però molto oltre questo sospetto e si resterà ancora più di sasso nell'ultimissima scena, allorché sarà fin troppo chiaro chi sono gli abitanti del paesino.
MEMORABILE: Felicia alla guida dell'auto; Il pannello mobile.
Discreto horror televisivo che, a fronte di una storia non proprio originale, riesce comunque ad avere una sua dignità. Grauman piazza un paio di scene impressionanti (lo sguardo della bambina verso la fine) che potrebbero togliere il sonno a chi non è abituato al genere. Buono il cast che annovera la Lange e Carradine, ma anche la Eilbacher è ottima (viso angelico ma fa paura proprio per questo, si capisce che qualcosa non va in lei).
Horrorino televisivo piccolo piccolo, di quelli col budget povero, derivativo e quant'altro, ma che vanta una propria personalità e interpretazioni di buon livello (brava la Page, efficace la Eilbacher double face). A rendere almeno interessante questo ennesimo racconto di streghe è senz'altro la progressiva rivelazione della realtà che vive la protagonista di pari passo a quella dello spettatore. Una immedesimazione che risarcisce dei succitati difetti.
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Fauno sono d'accordo con il tuo giudizio, paura me ne ha fatta parecchia!certo che i tv movie anni 70 hanno un fascino tutto loro, se non li hai visti ti consiglio anche Il fantasma di Hollywood