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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/12/10 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 14/12/10 22:09 - 9043 commenti

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Una madre e una figlia muoiono accidentalmente in uno scontro a fuoco tra la polizia e dei malviventi. Il marito da quel momento cerca solo la vendetta. Pellicola tedesca girata con stile sobrio e rigoroso che nella prima parte palesa qualche incertezza, mentre nella seconda ingrana la marcia, diventando intensa ed interessante, fino a giungere ad un bel finale, non certo telefonato. I ritmi sono diversi da quelli del cinema occidentale, ma se ciò non vi spaventa, potreste apprezzarlo.

Capannelle 22/06/11 14:23 - 4411 commenti

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L'ambientazione fa pensare alla Germania dell'est, la trama a un indie americano. Invece ci troviamo in Iran, in una Teheran tanto cemento e niente bazar, con la politica tenuta in sottofondo. E fuori dalla città vediamo paesaggi boschivi che richiamano Rambo piuttosto che i consueti paesaggi contadini dei film orientali. Storia e impostazione sono interessanti, le facce particolari, anche se lo svolgimento è piuttosto parco di emozioni e la seconda parte (quella nel bosco) appare un po' forzata e caratterizzata da dialoghi troppo elementari.

Daniela 3/07/11 11:02 - 12660 commenti

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In una Teheran grigia ed anonima come una qualsiasi grande città occidentale, un uomo che ha perso moglie e figlia, uccise incidentalmente in uno scontro fra polizia e manifestanti, decide di vendicarsi imbracciando il fucile... Cooproduzione tedesco/iraniana, interessante per l'ambientazione per noi inusuale ed il pudore con cui viene rappresentato il dramma del protagonista, ma irrisolta sia dal punto di vista del tratteggio dei caratteri che da quello dell'evoluzione della storia, anche se si risolleva con il finale, secco e non conciliato.
MEMORABILE: Suggestive le scene nel bosco, ma condizioni climatiche troppo balzerellone (in una sequenza nebbia fitta, quella dopo solatia, poi ancora...)

Rullo 6/07/11 19:33 - 388 commenti

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Rafi Pitts, che qui si presenta in vesti di attore oltre che regista, confeziona il film in modo pulito e curato e allo stesso tempo offre una recitazione maestosa. Stupefacente è appunto la cura (si noti ogni inquadratura, ogni piano sequenza, ogni carellata: sembra tutto perfetto). La stessa cura la si vede nella fotografia, qui al contrario molto sporca, cupa. Caratterizzato dalla carenza di dialoghi, presenta un'immagine dell'Iran veramente malinconica. Grande crescendo in durata.

Galbo 23/11/11 07:12 - 12392 commenti

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Tra le opere più pregevoli della cinematografia iraniana degli ultimi anni c'è sicuramente questo film di (e con) Rafi Pitts. Sospeso tra thriller e film di denuncia politica, mai apertamente manifesta (per ovvi motivi di censura) ma che affiora nella vicenda di una redenzione quasi impossibile per l'ex galeotto in lotta contro il sistema. Film che presenta un ottimo crescendo fino ad una conclusione non scontata, caratterizzato da una bella prova del regista e protagonista Pitts.

Cloack 77 3/06/12 10:22 - 547 commenti

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Pitts priva il film di qualsiasi sentimento, piazza sè stesso al centro di un mondo ingiusto e inspiegabile, fuori dal contesto del destino "ingrato" e lascia che gli eventi travolgano il protagonista. Nessuna concessione alla spettacolarità e solo un credo "illuminante": immergere quest'uomo in un dramma talmente grande da annullare l'uomo e il resto, rappresentare questo vuoto con una natura avvolgente e ingombrante e inspiegabilmente lasciare che "un" destino si compia. Un film scarnificato.

Schramm 26/11/15 14:37 - 3495 commenti

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Più e prima ancora che la valenza revenge, alla quale verrà comunque conferita una connotazione beffarda nel finale, vero protagonista dell'opera sembra essere il rapporto con gli spazi, siano essi esterni o interni, urbani o montani, e con le prospettive, per il rovesciamento delle quali l'urbe sembra aperta campagna e viceversa, e non v'è scarto tra nebbia e cemento. Inquadrature studiate come quadri dentro ai quali i personaggi fluttuano pulviscolarmente, nella spola tra compattezza e rarefazione dove non v'è collocazione alcuna per l'emozione, nemmeno nella smania di rivalsa.

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  • Discussione Capannelle • 22/06/11 14:39
    Scrivano - 3509 interventi
    @Zender: il film è adesso al cinema.

    E' buffo notare come anche il grande Cotola si sia fatto ingannare dall'ambientazione del film pensando che ci trovassimo in Germania: in realtà la germania ha solo finanziato il film che è girato in una Teheran così cementificata e trafficata da ricordare le periferie di Berlino.

    Un paesaggio atipico per i canoni della filmografia iraniana.
    Ultima modifica: 22/06/11 14:40 da Capannelle
  • Discussione Cotola • 23/06/11 08:23
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    In realtà con quel pellicola tedesca, volevo intendere che fosse di produzione teutonica,
    come in effetti è (seppure in collaborazione con l'Iran). Non ho parlato di ambientazione
    tedesca, poiché comunque è chiaro che non poteva essere un paese europeo.

    P.S.

    Mi scuso per il ritardo della risposta e saluto
    Capannelle e tutti gli altri.
  • Discussione Zender • 23/06/11 08:34
    Capo scrivano - 47783 interventi
    Sì, è quel che pareva anche a me. Cotola non parlava di ambientazione tedesca...