Le giornate intime di una giovane donna - Film (1973)

Le giornate intime di una giovane donna
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Titolo originale: Le journal intime d'une nymphomane
Anno: 1973
Genere: drammatico (colore)
Note: Del film esistono almeno tre versioni: quella pesantemente tagliata distribuita in Italia e reintitolata "Le giornate intime di una giovane donna", un'altra (la più nota) ridoppiata malamente in inglese ed intitolata "Sinner", e infine un'edizione circolata nel 1977 esclusivamente su territorio francese con inedite sequenze hard non girate da Franco.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/12/10 DAL BENEMERITO XABARAS
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Xabaras 7/12/10 19:07 - 210 commenti

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Spietato apologo femminista del prolifico Franco, qui nel pieno del suo periodo sperimentale. Seppur diretto con notevole approssimazione, il film si avvale di una tensione drammatica più che convincente e, vuoi per l'atipica ed intrigante costruzione atemporale, vuoi per la sottile atmosfera di disperazione che permea l'intero tessuto narrativo, la visione non delude affatto. Si rimane comunque in un contesto prettamente di serie B e, complice l'eccessiva ridondanza degli ambiziosi dialoghi, il rischio di ridicolo involontario è sempre dietro l'angolo.

Uomomite 26/02/11 05:58 - 174 commenti

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Come in tutti i film di Franco le donne sono al centro della scena, anzi sono esse stesse la scena. Sono vittime, maliarde, sensuali. Gli uomini non sono altro che sbiadite figure di contorno, squallidi stupratori, meschini playboy. La pellicola del maestro spagnolo è poverissima, spesso sciatta, eppure qualcosa preme sottopelle e schizza fuori all'improvviso, riempiendoci gli occhi di stranianti, poetici flash, come quando le due amanti si immergono nude nella luce, fino a diventare piccole macchie rosa che danzano tremule nel bianco assoluto.

Ciavazzaro 25/04/11 21:04 - 4768 commenti

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Notevole opera di Franco (che fa l'ispettore di polizia), dura e spietata. Lo spettatore solidarizza con la protagonista, il cui triste percorso viene mostrato attraverso flashback e il diario segreto da lei scritto. Gli attori recitano in modo degno (da citare il buon Vernon dottore che tenta di "riportar" sulla retta via la protagonista). Elegante e sensuale la Libert, stupenda la Hansa. Buono il commento musicale. Forse uno dei film più negativi del regista, che lascia addosso un senso di sporco.
MEMORABILE: La protagonista spia la Libert fare l'amore.

Pinhead80 15/06/11 14:51 - 4719 commenti

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Film eccessivamente presuntuoso, questo di Franco, che enfatizza e non poco il ruolo che avrebbe la malasorte nell'indirizzare vita e costumi delle singole persone. E dire che non era partito male, con l'impennata iniziale nel giallo, ma poi precipita in una retorica che sconfina quasi nel ridicolo. Nulla da eccepire invece per quanto riguarda le musiche e le protagoniste. Viste le premesse si poteva e si doveva fare di meglio.

Luchi78 14/09/11 14:24 - 1521 commenti

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Un Franco impegnato in una sceneggiatura un po' più complessa del solito, a formare una storia interessante e sicuramente femminista, come dimostrato nello spietato finale e nelle principali interpretazioni del film, tutto incentrato su figure femminili. Non dispiace affatto la Montserrat Prous, congeniale al suo ruolo e di una bellezza notevole. Insomma, un buon film che si fa seguire con interesse fino alla fine, nonostante risenta pesantemente di forti limiti di budget in fase di produzione e post.

Il Gobbo 15/10/12 13:58 - 3015 commenti

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Apologo libertario di Franco (firmato col nome del sommo trombettista Clifford Brown), con struttura à la Quarto potere per intonare un peana alla sessualità libera e polimorfa, con propensione favorevole verso il lesbismo e figure dei maschi eterossesuali che escono piuttosto male dal confronto. Bellezze notevoli, Hansa da infarto, un paio di sequenze memorabili. E sul finale il dubbio (quasi certezza) che Jesus avesse visto da poco In nome del popolo italiano...

Deepred89 5/08/16 11:52 - 3704 commenti

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Pure interessante nelle premesse, un rozzissimo erotico tutto camera a spalla e schitarrate, dalla trama via via sempre più impalpabile e attrici spesso sopra le righe (cosa non difficile visti certi dialoghi oltre la soglia del risibile, almeno nell'edizione francese). Di salvabile giusto la robusta atmosfera grindhouse che si respira tra un amplesso e l'altro, ma sullo stesso argomento molto meglio il pur esilissimo Nel buio non ti vedo ma... ti sento, dal quale è ripresa (in senso negativo) anche la figura del dottore "salvifico".

Fauno 20/08/16 19:02 - 2208 commenti

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Colori: sfavillanti, incantevoli; musica: magica psichedelica; soggetto: lesbismo, quasi inesplorato per allora e ancora oggi non del tutto afferrato e capito. Ma qui siamo di fronte a un dramma costante, a una vita che si brucia a suon di delusioni, non a una viziosità fine a se stessa. Inoltre se il lesbismo domina, pure della prostituzione vengono analizzati degli aspetti che non verranno mai più considerati. Il finale ricalca un altro capolavoro dell'epoca: il marcio è sempre l'uomo, solo che qui si limita a contaminare la donna, lì si amplia all'ambiente.
MEMORABILE: Le categorie alle quali Linda vorrebbe elargire il proprio corpo; Le percentuali delle stripteaser sulle consumazioni; L'amore per il proprio corpo.

Marcolino1 9/11/16 19:55 - 553 commenti

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La protagonista, vergine sacrificale, si racconta in un soliloquio-flashback tramite un diario, dove traspare la promiscuità sessuale originata dall'anaffettività e dall'abuso in famiglia. Prostituzione e pornografia diventano quindi strumento di vendetta. Il personaggio di Vernon, che offriva una speranza di riscatto, svela un risvolto inaspettato e terribile. Il diario fa un viaggio a ritroso, inframezzato da sipari di night club e discomusic, fino a svanire come un fiore appassito nelle acque, simbolo di una vita sprecata.
MEMORABILE: Nel diario l'unico ricordo gradevole della famiglia è l'affetto della nonna lontana.

Rufus68 18/07/19 22:42 - 3825 commenti

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Consueta jessfrancata, raccogliticcia e sbrigativa, assai poco diversa, superficialmente, da qualsiasi softcore anni Settanta. Gratuite nudità femminili, lesbismo, messaggio universalista e sempliciotto sulla libertà dei comportamenti sessuali: nulla di che. A redimere il tutto è il costante bordone musicale che trasforma l'intera pellicola in uno spaesante trip ideologico-psichedelico. Gli umori free (o, forse, gli afrori) sono, infatti, il lascito più consistente e peculiare dell'operina.

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  • Homevideo Ciavazzaro • 25/04/11 21:00
    Scrivano - 5591 interventi
    Da segnalare l'ottimo dvd uscito di recente per la mondo macabro.
    In versione integrale (copia francese,ma non quella hard-core) con come extra un intervista a un esperto di cinema,e al tecnico del suono del film.
  • Discussione Fauno • 16/08/16 11:08
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Porca p.t..na che filmone. Io opere di questo tipo le aspetto sempre a braccia aperte e sono una bella pera di adrenalina. Franco non ha alternative, anche se pochi conoscono il baseball: o rimane al piatto e va strike-out, o ci prende ed è un fuoricampo da 4 punti. Trovo interessante anche Larraz per la comunanza di temi trattati, ma quando Jesus è in forma va "eight miles higher".

    Già la locandina prometteva bene, ma il film è candidato al top. Per chi non l'ha apprezzato...sorry!
  • Discussione Ciavazzaro • 16/08/16 13:52
    Scrivano - 5591 interventi
    Mi fa molto piacere, che ti sia piaciuto.
    Uno dei miei preferiti del buon Franco, un film molto cupo, duro e senza speranza.
    Un bel pugno nello stomaco, impreziosito dalla presenza di bellissime attrici (vedi la stupenda Hansa, e la Libert).
    Ottimo come sempre il buon Vernon, che difficilmente delude.
    Molto bella anche la colonna sonora, in linea col film.
    Angosciante, ancora oggi fa un certo effetto.
    Di tanto in tanto, poi mi rivedo il finale, che trovo molto potente.

    SPOILER
    La musica, lei che pensa un attimo, e poi compie l'unico atto di giustizia possibile, la distruzione del diario, che sarà anche la distruzione di colui che ha provocato il tutto (ovvero la pena di morte, alla quale non potrà scampare, visto la mancanza dell'unica prova a discapito), e poi il diario che va a picco, diventando quasi una tomba per esso e la sua proprietaria, portando l'oblio sulla sfortunata ragazza.
    FINE SPOILER
    Non vedo l'ora di leggere il tuo commento.

    Sono d'accordo con te, Franco lo ami o lo odi, non vi sono vie di mezzo.
    E la mia passione per Larraz già la conosci...


    P.S. Fauno, tu hai visto la versione italiana ?
    lo dico perché la nostra è un colabrodo di tagli (possono essere letti sul sito italiataglia), e forse presenta un finale diverso (ma su questo non sono sicuro, perché lessi questa informazione anni fa, quindi non so verificare se è una bufala).
  • Discussione Fauno • 16/08/16 17:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Quella che ho io è intitolata Sinners, ha l'audio italiano e solo qualche passaggio in un inglese comprensibilissimo. Il finale è quello che hai raccontato, e solo dopo il finale appaiono i nomi del cast e degli attori, tutti in inglese. Quindi sicuramente è una versione non nostrana, alla quale qualche anima buona ha aggiunto la traccia italiana.

    SPOILER

    L'inizio è da brividi...lì il pentapalla l'ho sentito nel sangue; son rimasto gelato quando ho visto lo stesso uomo nel luna park prima e nel letto poi, tanto che ho pensato "Ma cribbio, doveva avere dei bei problemi di budget il regista", poi alla fine ho capito...

    FINE SPOILER
  • Discussione B. Legnani • 16/08/16 17:15
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Delle varie edizioni si parla nelle NOTE.
  • Discussione Fauno • 16/08/16 18:06
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Infatti Sinners nelle note è dichiarata in inglese.
  • Discussione Deepred89 • 20/08/16 13:34
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:


    SPOILER
    La musica, lei che pensa un attimo, e poi compie l'unico atto di giustizia possibile, la distruzione del diario, che sarà anche la distruzione di colui che ha provocato il tutto (ovvero la pena di morte, alla quale non potrà scampare, visto la mancanza dell'unica prova a discapito), e poi il diario che va a picco, diventando quasi una tomba per esso e la sua proprietaria, portando l'oblio sulla sfortunata ragazza.
    FINE SPOILER


    Io ho la versione italiana (73'45''), il mux di cui parla Fauno (82'11'', sempre che sia la solita versione) e la versione francese soft (86'44'', forse in NTSC).

    L'edizione italiana (da vhs CVR) utilizza probabilmente come matrice il master francese (nonostante i titoli di testa in italiano, i titoli di coda sono gli stessi). Dando una rapida occhiata non ho riscontrato particolari differenze a livello di montaggio (il finale è sempre quello, tra l'altro), ma solo tagli in enorme quantità, ben oltre quelli segnalati da Italia taglia (che indica quelli richiesti dalla censura, ma dopo che un'edizione rimontata è già stata approntata).

    Il film come si evince dal commento non mi è piaciuto. Dei Franco da me visionati (una minima parte della sua filmografia) l'unico che mi abbia davvero soddisfatto è Lo specchio del piacere nel suo originale spagnolo.
  • Discussione Fauno • 20/08/16 17:23
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    L'ho rivisto un'altra volta. E' un penta secco e deciso. Comunque ti confermo la durata, anche se non conto i secondi; è poco più di un'ora e venti, e ha giusto due stralci brevissimi in british, fra l'altro comprensibilissimi.