Attack of the beast creatures - Film (1985)

Un gruppo di naufraghi approda su una misteriosa isola popolata da feroci omuncoli carnivori. Horror girato in economia, con mostriciattoli urlanti dagli occhi luminosi che somigliano in modo impressionante al pupazzo di Trilogia del terrore. Nonostante la povertà di mezzi è un film godibile, anche se si vedono benissimo i fili che muovono le creature e gli attori sono degli emeriti incapaci. Chissà, forse con qualche soldo in più ne sarebbe uscito un filmone.

Terribile. Non tanto per il soggetto in sé, comunque scarno e risibile come pochi, quanto per la messa in scena poverissima e un ritmo che definire narcolettico è fargli un complimento. Stendere gentilmente un velo pietoso anche sugli attori, costretti a sostenere dialoghi così scialbi e apatici da ridurre l'intero naufragio a una scampagnata domenicale fastidiosamente interrotta da animaletti di plastica. I cultori del trash troveranno pane per i loro denti, indubbio.

I mini-cannibali che già importunarono Karen Black sono tornati all'attacco e seminano strage in un gruppo di WASP naufraghi. Terribile, girato con due lire e senza la più pallida idea. Si compone di lunghe deambulazioni nella boscaglia e in una serie di assalti delle bestiali "creature". In tale ultimo caso gli attori, in preda a frenetici movimenti epilettici, lottano contro alcuni pupazzetti capelloni urlacchiando a vanvera: l'effetto ridicolo è assicurato e qualche risata risarcisce dello spreco di tempo. Meglio evitare, comunque.

Probabile che l'isola misteriosa su cui approdano i naufraghi sia la patria segreta del feticcio assassino di Trilogia del terrore: le "beast creatures" del titolo ricordano in tutto e per tutto il pupazzo di Dan Curtis, dall'apparenza lignea (poco importa se, nelle intenzioni dello script, dovrebbe trattarsi di lillipuziani in carne e ossa) agli urletti ferini quando assalgono le loro vittime. In un trionfo di pauperismo che non risparmia nulla e nessuno (pessima fotografia, riprese traballanti, risibili prove attoriali), la peculiare rozzezza degli SFX allieterà molti trash-seeker.

Riprendendo probabilmente l'idea della bambola zuni di Trilogia del terrore e moltiplicandola, a creare una vera tribù di esserini cannibali, Stanley confeziona questo gioiello trash con protagonisti dei naufraghi alla mercé delle ferali creature; ci troviamo di fronte a veri e propri pupazzi animati alla bell'e meglio con esiti ridicoli, specialmente quando lanciati letteralmente addosso agli attori in interminabili e sanguinosi attacchi, il tutto accompagnato da un'ipnotica ost elettronica. Il risultato è semi-amatoriale in tutto ma merita mezza palla per l'innegabile follia.