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MMJ Davinotti jr
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
I Vanzina riprendono in mano il Raoul Bova del PICCOLO GRANDE AMORE e se lo ritrovano cresciuto, maturato e idolo delle non più giovanissime. Per sfruttarne il sex-appeal da quarantenne di successo (almeno in apparenza) gli infilano un bel paio d'occhiali molto stylish, lo vestono di fisso in giacca e cravatta e gli fanno cadere intorno tre o quattro donne di età variabile, che a turno se ne innamorano per quell'aria da bravo ragazzo un po' timido, gentile e innegabilmente bello. Lui dalla Londra in crisi dove lavora viene trasferito a Milano e “promosso" a tagliatore di teste. In realtà l'aggancio...Leggi tutto al Clooney di TRA LE NUVOLE resta solo apparente, perché della vita lavorativa del protagonista ben poco vediamo. Il film invece ci fa seguire la rotazione delle partner (tulte in vena di tradimenti) e le reazioni di un Bova che gioca a fare l'impacciato, stupito di fronte all'esuberanza del gentil sesso. Per fortuna a limitare i danni c'è la consapevole regia di Carlo Vanzina, che tiene alti i ritmi e riesce a rendere quasi passabile un film che per tutto il resto non sembra proprio poter esser ricordato tra i migliori dei fratelli. L'intero cast è talmente sopra le righe (in primis la Bobulova, qui insopportabile) che Bova ci fa la figura dell’ottimo attore, misurato e mai costretto dalla sceneggiatura a sbilanciarsi troppo. La Stella è radiosa, ma il suo fidanzato è una macchietta di meridionale tale da incarnare (insieme al taxista) la brutta china che il film prende molto spesso, purtroppo.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/11/10 DAL BENEMERITO TOMASMILIA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/02/12
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., TomasMilia, Rambo90, Samuel1979, Nick franc - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Galbo
Vanzina ritorna alla commedia sofisticata dieci anni dopo South Kensington. E purtroppo il risultato è scarso. La storia è carina: Bova viene trasferito a Milano, conosce quattro ragazze e ognuna investe sentimentalmente su di lui per rimuovere i problemi con il proprio partner. Fin qui, niente di male. Però la recitazione è mediocre: Bova è bravo, come la Bobulova e la Reilly, ma la Stella non si può sentire e Dionisi è monocorde e monoespressivo. Inoltre, certe battute generano involontariamente la risata. In alcune scene fastidioso il doppiaggio.
Al di là di Bova che diventa sempre di più un attore da commedia, come dimostrano anche certe sue recenti prove, quest'opera di Vanzina non ha molto da offrire. Il regista cerca di recuperare (ammesso che lo abbia mai avuto) un "tocco" da commedia leggera ma si scontra una trama esilissima e situazioni che strappano a fatica il sorriso. Le psicologie dei personaggi poi, sono tagliate con l'accetta.
Non una delle prove migliori dei Vanzina. Seppure il soggetto offrisse spunti divertenti la storia fatica a ingranare, sia per colpa di personaggi banali che per alcuni dialoghi davvero brutti. Bova è più impacciato che in altre commedie recenti, il resto del cast è semplicemente imbarazzante, esclusi la Felderbaum e Calabresi. Resta una regia abbastanza spigliata, ma ai Vanzina riescono meglio i film corali con comici di razza.
Una mediocre commedia che descrive con qualche sbavatura l'impietoso mondo del marketing e dei nuovi manager; tuttavia le surreali e improbabili situazioni amorose in cui il protagonista si trova sempre invischiato declassano il film a una sorta di “fiaba” facendogli perdere l'interesse iniziale. Anche qui vengono dimostrati e confermati i notevoli miglioramenti di Bova in film del genere, alla fine il più valido di un cast che si rivela poco consistente.
Il film parte da uno spunto serio (Bova è un tagliatore di teste), che viene presto abbandonato per puntare tutto sulle disavventure sentimentali del protagonista. Il risultato tutto sommato non è neanche così malvagio, il ritmo è abbastanza scorrevole e la volgarità contenuta ma il cast è così così (Bova non è commediante di razza, la Stella nelle parti più serie spesso involontariamente esilarante, Dionisi sembra qui per caso, Calabresi sprecato, Ferri insopportabile, si salvano Bobulova e Felderbaum). La parte finale è fantascienza pura, da quanto è irreale.
Barbora Bobulova HA RECITATO ANCHE IN...
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- Piccola parte per Andrea Pucci: in tale scena offre un passaggio su un taxi a Marco Ferretti (Bova), una buona azione che salverà il posto di lavoro di quest'ultimo.Ultima modifica: 9/02/22 14:15 da Zender
- Nei titoli di coda viene trasmesso il brano "Morning Sun " di Robbie Williams
