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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/11/10 DAL BENEMERITO CASINISTA
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- Quello che si dice un buon film:
Stefania - Non male, dopotutto:
Ciavazzaro - Mediocre, ma con un suo perché:
Ronax - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Von Leppe - Gravemente insufficiente!:
Casinista
Accozzaglia di generi che spaziano dalla commedia al musicarello, dal comico al thriller, con ambientazioni gotiche ed improvvise atmosfere da beach movies. Che dire, c'è proprio di tutto.... rari mostri (a dir poco ridicoli), motociclisti, un indiano, chitarre elettriche, un gorilla, coltelli che volano, ragazze in bikini e fantasmi. Dimenticavo, c'è anche Boris Karloff....
Bela Lugosi ebbe il suo Scared to death, Boris Karloff ebbe questo film: un horror-musicarello, un luna park di party in piscina, bikers in cuoio nero, bulli, pupe e... fantasmi in bikini. Camp-issima, goliardica pasquinata, che sa di cloro, di chewing-gum e di... umido di cripta! Un genere classico sorride complice alle sue icone, si auto-cita senza stanchezza, si guarda allo specchio e si fa le boccacce. Il vecchio horror holliwoodiano sa ridere per vivere, per continuare a raccontare e a raccontarsi. Con immutato piacere, suo e nostro...
MEMORABILE: Il gorillone King Kong "wannabe". "Devo parlarti!" "Beh, parlami quando avrai imparato la buona educazione di non tirare colpi d'accetta alla gente!"
Sconclusionato ma divertente. Da citare il grande Basil Rathbone molto autoironico e il divino Boris Karloff, cast femminile ricco (cito la neo-bionda Susan Hart sexy-spettro). Tanti personaggi e purtroppo a causa di scarsi mezzi molti di essi non vengono approfonditi a dovere (quello della Sinatra). Nonostante tutto la pellicola non dispiace.
Produzione AIP di Samuel Z. Arkoff e James H. Nicholson delle meno riuscite. Vorrebbe essere una parodia horror con tanto di intermezzi musicali ma i risultati sono un pastrocchio. Tra gli attori ci sono due mostri sacri del genere come Basil Rathbone e Boris Karloff, i quali non sollevano di molto le sorti della pellicola; più che altro a rimediare sono le scenografie di Daniel Haller, che rimandano al ciclo di Poe diretto da Corman; infatti il film apre con una scena riciclata da La città dei mostri. Titolo italiano per niente appropriato.
Titolo italiano del tutto fuorviante visto che è solo la parodia di un horror, allestita con due lire dalla AIP e impreziosita, oltre che dall'autorevole partecipazione di Karloff, dalla fascinosa Susan Hart, il fantasma in bikini del più appropriato titolo originale, e da altre piacevoli presenze femminili fra cui spicca la bella Nancy Sinatra. Demenziale quanto basta per riuscire divertente e sufficientemente breve per non diventare noioso, il film ha l'andamento scalcinato delle produzioni low cost con personaggi che appaiono e scompaiono senza logica e con un finale tirato via.
MEMORABILE: I balletti attorno alla piscina con Nancy Sinatra che canta.
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