Kobelkoff - Corto (1900)

Non so se Browning, per girare Freaks, si sia davvero ispirato - come leggo - a Nicolaï Vasilievitch Kobelkoff (1851-1933), un uomo nato in Siberia, senza braccia né gambe, protagonista di questo indimenticabile corto. È comunque disturbante vederlo utilizzare il suo moncherino e gettarsi a terra e, incredibilmente, rialzarsene quasi saltando. Il sapere che si sposò, che ebbe figli, che divenne ricco certo non frena la sensazione di grande pietà.

Un documento breve ma impressionante: si tratta di alcune dimostrazioni di destrezza di Kobelkoff, senza arti, che si esibisce nelle fiere facendo tutto con bocca e moncherini. Lo vediamo bere, mangiare, guardare l'orologio, sparare, dipingere, far capriole, e la ripresa è puramente funzionale al mostrare esattamente le sue abilità... Ci sentiamo voyeur, voluti e graditi finché si vuole ma pur sempre invitati a guardare chi per sopravvivere ai suoi pesanti handicap è costretto a trasformarli in esibizione.

Quello che qui si può vedere è l'esibizione dell'uomo-torso Kobelkoff che mostra al pubblico come riesca a fare tutto senza possedere alcun tipo di arto. Si rimane esterrefatti di fronte a tanta innaturale destrezza ma allo stesso tempo si ragiona su come la disabilità un tempo fosse oggetto di un interesse morboso. Senza ombra di dubbio si tratta di un documento interessante che però lascerà ai più sensibili l'amaro in bocca.