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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/10/10 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Un prodotto anomalo, imperfetto ma decisamente interessante e suggestivo. Il budget limitato impone attori non sempre all'altezza, ma la capacità narrativa di Bernasconi è assolutamente notevole e si manifesta nell'abilità nel giocare coi generi, costruendo episodi intriganti e talvolta spiazzanti, curando molto i dettagli e senza cadere ineccessive incoerenze. Alcuni temi sono solo abbozzati, ma il film, pur non raggiungendo picchi altissimi, merita di essere visto e diffuso.
Il film intrattiene bene pur non avendo una qualità eccellente (specie a livello attoriale, l'unico che si salva in questo senso è Boni, mentre la svizzera Winiger lascia molto a desiderare). Interessante tuttavia lo svolgersi della storia e i suoi capitoli, specie quello della gita in chalet dei due amici. La produzione è ticinese e per questo le location trovano tutte il loro sfondo nei paesaggi alpini, ben fotografati. Bernasconi talvolta insiste troppo su certi dettagli in cerca di un'autorialità che sembra però un po' pretenziosa.
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- "Sinestesia" deriva dal greco (syn aisthanomai, pron. sün aiszànomai) e significa "percepire insieme".
La sinestesia, infatti, è una figura retorica consistente nell'accostare due vocaboli che precludono percezioni sensoriali di diverso tipo: ad esempio in "colori caldi" si userebbe la vista per esprimere i colori e il tatto per esprimere il caldo, il calore. - Il titolo fa riferimento ad una sequenza del film in cui due personaggi parlano della sinestesia (mi pare a proposito dell'associazione parole-colori), ma si tratta di uno dei tanti temi solo abbozzati di cui faccio riferimento nel commento.
In realtà si tratta di un film sulla fortuna e sul caso.
Dice il regista:
"In questo film la fortuna ha un ruolo centrale. Rappresenta una forza fondamentale, a tal punto che uno dei titoli possibili per il film poteva essere Il gioco d'azzardo. Sono convinto che siamo padroni del nostro destino e che possiamo controllare la nostra vita per il 99,9% del tempo. Nella vita di tutti i giorni rimane sempre quel 0,1% in cui interviene la fortuna. Può essere positivo, drastico, banale o tragico. Ho cercato di riflettere questo nel film" - Ciao Deepred, ci ha scritto il regista Erik Bernasconi, il regista di SINESTESIA. Ci dice, riguardo al tuo commento, questo:
Si parla nel commento di "digitale povero" in seguito a piccolo budget. Piccolo budget, è vero, ma abbiamo girato in super 16 e poi gonfiato professionalmente in 35mm. Il film finora circola nelle sale e nei festival in 35mm. La qualità dell'immagine finora non era mai stata messa in discussione.
Ecco, mi chiedeva da cosa derivasse quel tuo "digitale povero" e a cosa si riferisse in particolare. - dove lo trovo il film?Ultima modifica: 21/10/10 14:02 da Emus80
- Innanzitutto un saluto all'ottimo Erik Bernasconi. Il mio riferimento al "digitale povero" è dovuto ad una mia (errata) convizione, durante la visione del film, di assistere a riprese in digitale poi riversate su pellicola. Si tratta appunto solo di un'impressione, in quanto le mie scarsissime conoscenze in campo di riprese e supporti vari mi impediscono di argomentare in maniera valida quanto scritto nel commento. Ad avermi tratto in inganno probabilmente la particolare fotografia di alcuni esterni (la scena iniziale se non erro) e i filtri azzurri (sempre che di filtri azzurri si tratti) applicati in uno dei capitoli. Invito quindi Zender a rimuovere la parte del discorso "incriminata", un po' esagerata in effetti. Vorrei fare, infine, i miei complimenti a Bernasconi per la buona riuscita del film (che, come si evince dal commento, ho trovato registicamente e narrativamente notevole), oltre che tanti auguri per il futuro.
- Emus80 ebbe a dire:
dove lo trovo il film?
Io l'ho visionato all'Europa Cinema di Viareggio. Non so in quali altri modi sia reperibile... - Grazie Deepred89, fatto tutto e spedita tua risposta a Erik.
- Erik (molto gentile, si è anche scusato per il suo messaggio "interventista") risponde alla tua curiosità, Deepred, precisando questo:
"Non abbiamo usato filtri particolari in fase di ripresa, ma abbiamo lavorato in fase di color correction per dare una pasta diversa ad ognuno dei capitoli, desaturando per esempio il primo capitolo per dargli un aspetto più 'urbano' e thriller". - Ottimo. Ringrazio Erik per le delucidazioni!
