Una mamma per amica - Serie TV (2000)

Serie Usa di grande successo anche da noi, con protagoniste due giovani donne (una ex-ragazza madre con figlia adolescente). All'inizio non era male: il paesello idilliaco, il citazionismo rock e soprattutto la grande attenzione per i dialoghi (sempre lunghi e articolati) ne facevano un prodotto diverso dal solito. Purtroppo non c'erano grandi storie di fondo e così si è semplicemente tirato avanti per 7 stagioni quasi allo stesso modo. Brave e affiatate le due protagoniste. Brutto il titolo italiano, serie solo discreta nel complesso.

Serial americano di buon livello che vanta un discreto successo anche all'estero. Le due protagoniste sono caratterizzate molto bene, bravi gli autori che hanno scritto una sceneggiatura notevole e, anche se sembra di vivere una favola incantata per via delle trame a volte troppo dolci, che riesce a non tediare.

Serie d'inizio millennio degna di nota: divertente, rilassante ed appassionante! Personaggi accattivanti in storie volutamente sopra le righe ma mai eccessive. Forse un po' troppo incentrato sull'affiatato legame tra Lorelai e Rory (i ruoli maschili vengono facilmente "scalati" in secondo piano) ma l'ambientazione nella bizzarra cittadina delle zucche, unita ai dialoghi sferzanti delle protagoniste, ne fa un telefilm gustoso. Senza i toni leziosi da soap delle ultime stagioni e con un finale più strutturato sarebbe stato un prodotto perfetto.

Serie televisiva (per lo più appartenente ai primi anni Duemila) che - almeno nelle prime stagioni - appassionò molti spettatori nel mondo. La vicenda narra della vita di una trentenne (ragazza madre) che vive con la figlia adolescente che, vista la giovane età di entrambe, vivono la quotidianità - fatta di gioie e dolori - in simbiosi. Puntate appassionanti e ben recitate che certamente si giovano della “pruriginosa” presenza delle due donne, ma soprattutto di un buon ritmo. Ambientazione molto "yankee", quasi da sit-com Anni '80.

Mamma per amica ha il pregio di rendere leggero ma non sciocco qualsiasi argomento. Il punto di forza è da cercarsi nella costruzione dei dialoghi, sempre ben curati, che tuttavia corrono a volte il rischio di divenire logorroici, come la protagonista stessa. Le stagioni vedono il percorso scolastico di Rory affiancarsi alla piena emancipazione economica della mamma e ai suoi amori. Il finale se da una parte chiude un amore dall'altro ne pare aprire uno nuovo. Una serie senza dubbio piacevole e mai volgare o raffazzonata.

Divertente e scacciapensieri, ma anche zeppa di stereotipi e con una generale atmosfera surreale. Troppi sorrisi e un ottimismo "sconsiderato", perché i problemi e le situazioni drammatiche sono vissute inconcepibilmente "in modo quasi sereno". E' l'America delle famiglie ricche, i cui figli/e devono provare la loro forza attraverso l'indipendenza a tutti i costi. Tanto poi, al limite, si torna da mamma e papà, verrebbe da aggiungere. Sono belli, mangiano all'americana ma molti sono magri, forse perché facendo tante cose dormono poco ma paiono sempre riposati.

Simpatica serie, leggera ma non sciocca, che racconta la vita in simbiosi di mamma e figlia, entrambe molto giovani, contraddistinta da un rapporto di sincero e diretto sostegno reciproco. Alcune situazioni sono poco credibili, forzate al limite della farsa, ma nel complesso le storie sono divertenti e piacevoli, con buon ritmo e dialoghi brillanti.