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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sproporzionato successo in patria (la Francia), GIU’ AL NORD era facilmente importabile in Italia: cosa c’è di più stereotipabile della differenza tra meridione e settentrione? Quanti spunti ha già dato alla nostra commedia? Si dirà che era inutile ricorrere ai cugini d’oltralpe per rimarcarla, eppure è forse proprio l’impostazione della storia, che spudoratamente su tale differenza e null’altro si basa, a offrire qualcosa di più. Il portare l’abisso che divide i nostri Sud e Nord al centro del film fino a raggiungere e superare il macchiettismo alla ricerca della caricatura...Leggi tutto estrema è insolito, e liberi da stupidi pregiudizi (giacché di comicità si tratta) si può finalmente ridere senza complessi di terroni e polentoni, di efficientismo e spensieratezza, di tè e caffè, il tutto mentre il primo motivo d’incomprensione resta ovviamente il dialetto. Come nel film francese la prima parte fila via al meglio, con ottimi scambi tra la coppia milanese composta da Bisio e la Finocchiaro (una partnership ormai consolidata) e l’incubo di un trasferimento al Sud che si materializza progressivamente. Anche il primo impatto con il Sud che ci si aspetta funziona, e Siani svolge bene il compito del napoletano doc. Poi, a lungo andare, si fa strada un’inevitabile ripetitività, nonostante il continuo riagganciarsi alle idee dei francesi che dimostra quanto la formula di GIU’ AL NORD fosse stata studiata con intelligenza. Quando anche la Finocchiaro scende da Usmate (MB) a Castellabate (SA) il quadro si completa e si ha un nuovo risveglio, confermando quanto sia il primo incontro tra i due mondi a far scaturire le gag più divertenti. Un film senza alcuna pretesa, con la facile morale che dà a Nord e Sud i propri meriti nascondendone i veri difetti, una commedia la cui origine non autoctona è evidente e forse proprio per questo può proporre qualcosa di semplice e di leggermente diverso da quel che si vede in Italia sul tema. Chissà, se non fosse un remake il film non sarebbe stato accolto con troppa benevolenza, bollato probabilmente come superficiale e gretto. Sta a vedere che l’idea del remake è un escamotage per deresponsabilizzarsi rispetto a certe scelte facili e a un umorismo grossolano che fa leva unicamente sulle trite differenze di mentalità... Comunque sia in più occasioni si ride, e in un film così è la cosa più importante. Buona prova di Bisio e di tutto il cast in generale (con il meritevole recupero di vecchi caratteristi come Giacomo Rizzo e Nando Paone), regia adeguata.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/10/10 DAL DAVINOTTI
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Puppigallo 4/01/11 18:45 - 5275 commenti

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Pare abbia avuto un enorme successo...Sarà anche perchè avevo già visto l'omonimo francese Giù al nord, ma proprio non riesco a capire che cosa ci sia di così particolare in questo filmetto. C'è da dire che Bisio se la cava bene e il resto della banda attorica (i dipendenti) dà il suo contributo, ma senza colpire più di tanto, soprattutto a causa di una sceneggiatura che limita le possibilità di un simile scontro di culture, puntando solo su risapute macchiette (qua e là simpatiche). Ridicola, più che divertente, la messinscena finale per "infinocchiare la Finocchiaro". Vedibile e nulla più.
MEMORABILE: "Al sud son tutti terroni: uomini, donne, bambini e animali. Sai qual è la mia soluzione per il sud? Fare tutti parcheggi e basta".

Capannelle 14/10/10 12:24 - 4411 commenti

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Sì, diverse scene sono prevedibili e il finale è sdolcinato ma è comunque divertente ed è migliore dell'originale francese grazie a una regia più morbida e attori meno caricaturali. Le cose migliori nella prima mezz'ora e nell'esilarante arrivo della moglie. Discreti gli attori, sia la coppia di quelli "storici" (Paone e Rizzo) che quelli di provenienza tv. Film coprodotto dalla Costantin film, quella di Indovina chi sposa mia figlia con Banfi e in effetti si notano delle qualità comuni.
MEMORABILE: La Gomorra allestita per l'arrivo della moglie tra spari, giochi delle tre carte, prefiche, vespe sovraffollate e borseggiatori vari.

Coyote 27/10/11 15:50 - 185 commenti

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In questo film molto perbene gli stereotipi su nordici e meridionali vengono affastellati apparentemente con l'intento di scherzarci un po' su, ma ottenendo in realtà il risultato finale di riconfermarli uno per uno. Per questo il vero peccato di Benvenuti al sud non risiede tanto nelle battute scontate o nella strana atmosfera allo stesso tempo grottesca e controllata, ma piuttosto nel fatto che dietro alla presunta ironia si nasconda il più greve conservatorismo. Pessimo.

124c 5/10/10 14:18 - 2918 commenti

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Semi-fotocopia di Giù al nord, un film francese di grande successo, Benvenuti al Sud è una commedia che, a me, non è che abbia detto molto. Si, bravi Bisio, la Finocchiaro, Rizzo e Paone, ma azzardare qualche cambiamento in più, magari nel finale, non si poteva fare? Certamente, sono da salvare la spontaneità dei partenopei e la storiella d'amore fra Alessandro Siani e Valentina Lodivini, ma il guizzo particolare questo film non ce l'ha. Si ridacchia, lo ammetto, ma la prossima volta, proviamo ad esportare noi una nostra commedia all'estero!

Jandileida 19/11/11 00:21 - 1565 commenti

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Copia carbone della trasferta nel nord della Francia di un marsigliese. Eppure il film regge bene e diverte, almeno quando le gag non sono copiate in maniera spudorata dall'originale. Tutto si mantiene su binari già tracciati, l'originalità è inutile cercarla perché non c'è e gli equivoci sono quelli millenari tra sud e nord eppure, come già detto, la pellicola non annoia anche per le interpretazioni centrate di tutto il cast. Nessuno si offenderà, ma nessuno si spancierà dalle risate: ecumenismo, ben accetto sia chiaro, da centocinquantenario.
MEMORABILE: Il giubotto antiproiettile di Bisio.

Piero68 22/12/10 09:17 - 2957 commenti

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Ennesimo esempio di quanto sia privo di idee il nostro cinema. E' la riproposizione pedissequa del francese Giù al Nord uscito due anni fa. Il problema è che non solo non riesce ad aggiungere niente al cugino francese, ma perde pure pezzi per strada. Bisio e Siani poi, in mano all'incerto Miniero, sono una catastrofe. Inoltre, sarò pemaloso essendo meridionale, il termine "terrone" viene usato troppo spesso. N.B. Castellabate è in provincia di Salerno, sulla bellissima costiera Cilentana. Non ha niente a che fare con Napoli che è a circa 100 km.

Cotola 3/10/10 23:47 - 9044 commenti

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Remake di un film francese dallo straordinario successo, gioca con tutti i luoghi comuni possibili ed immaginabili sul confronto tra nord e sud del paese, ma lo fa riuscendo a divertire senza, a mio avviso, offendere nessuno. Si ride parecchio, se si è napoletani (come me) anche un pò di più. Non un gran film certo, ma quel che si dice un intrattenimento riuscito.

Markus 2/10/10 11:37 - 3687 commenti

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Facile e furbesco remake del noto successo francese Giù al nord. Poco cambia se non l’ambientazione ed il fatto che i cugini d’oltralpe hanno il nord ”povero” e noi il sud. Bisio funziona bene: sa incarnare bene il tipico brianzolo che come peculiarità ha la compostezza e l’ottusità di chi sta bene me deve sempre lamentarsi. Quando arriva in Campania, tutto è abbastanza scontato ma godibile: in fin dei conti si tratta d’una farsa e per giunta emulata. Non ci si deve aspettare molto, è puro cinema d’intrattenimento che gioca sugli eccessi...

Belfagor 3/10/10 11:08 - 2690 commenti

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Novità? Non molte. Eppur si ride e tanto. Bisio e la Finocchiaro sono ormai in sinergia dai tempi in cui cantavano "Sapore di pinne" e Siani, con la sua comicità sanguigna e gesticolante, fa da degno contrappunto. Il tema di fondo, ovvero la reciproca diffidenza fra Nord e Sud, è trattato con ironia e franchezza (tutti quei luoghi comuni li abbiamo sentiti almeno una volta) e, a meno che non la si voglia accusare pretestuosamente di non aver fatto chissà quale indagine sociale, la commedia è ben riuscita.
MEMORABILE: La visita della Finocchiaro con conseguente messinscena.

Galbo 4/10/10 07:25 - 12393 commenti

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Diligente remake di una commedia francese di grande successo tutta giocata sulle differenze regionali (linguistiche e di abitudini). La versione italiana ne è una copia abbastanza fedele: il regista Luca Miniero ricorre abilmente ad un cast dalla caratterizzazione locale piuttosto precisa e a suo agio (da Bisio a Siani fino alla Finocchiaro) con i tempi della commedia. Il risultato è un film piuttosto divertente pur senza punte di eccellenza per le quali si sarebbe dovuto osare di più.

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Cristian 17/10/10 12:24 - 27 commenti

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Film veramente riuscito, si ride molto e nei cinema le risate sono belle fragorose. Cast a mio dire impeccabile da Claudio Bisio ad Alessandro Siani, dalla Finocchiaro alla bella Lodovini con l'aggiunta dei due Costabile: Nando Paone e Giacomo Rizzo. Si è puntato molto sulla qualità delle location e questa è una carta a favore per la buona riuscita dei vari episodi divertenti che caratterizzano questa spassosa pellicola. Uscendo dalle sale si può solo invitare la gente a vederlo!
MEMORABILE: La falsa Castellabate allestita per far scappare la Finocchiaro.

Xamini 8/11/10 02:21 - 1252 commenti

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Commedia virata sull'allegro andante, che rimarca le differenze stereotipe nord/sud e ci gioca sino, effettivamente, a divertire e far sghignazzare lo spettatore. Provando a chiedere più di una vicenda lineare, concisa e senza troppi risvolti, si rischia di non prendere il lavoro di Miniero per quel che è, e di non uscire dal cinema un cicinino più leggeri e sorridenti, come in effetti accade (merito equamente suddivisibile tra l'idea, il calore napoletano e la raggiante fisicità della Lodovini).
MEMORABILE: Il risveglio di Bisio dopo la prima notte al paesello.

Saintgifts 31/10/10 11:53 - 4098 commenti

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Non si capisce il perché, se non per un fatto meramente commerciale, si sia sentita la necessità di questa esatta fotocopia del film francese che, chissà per quale motivo, ha avuto tanto successo in patria. L'unico merito di questa pellicola è di mostrare la parte migliore del nostro meridione (parte che esiste veramente), con tanto di paesaggio da cartolina; per il resto, esagerazioni fastidiose dell'idea che i settentrionali dovrebbero avere della vita nel solatio sud. Nemmeno divertente: credo di avere sorriso un paio di volte. Fuori tempo.

Nando 30/10/10 03:33 - 3814 commenti

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Una nuova rivisitazione del mondo globale, pellicola brillante con gli amici nascosti. Un povero direttore di una filiale postale viene inviato nella provincia partenopea, incomprensioni, frasi mal capite e alla fine la comprensione; comunque stanno bene così.

Ford 5/11/10 12:41 - 582 commenti

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Piccolo capolavoro di product placement basato su stereotipi stantii ma ancora divertenti e su personaggi ben pensati attorno a cui ruotano divertenti macchiette; un film furbo dall'anima semplice, ben girato e recitato, dall'umorismo telefonato ma divertente dai risvolti forse un po' troppo buonisti. L'alto patrocinio del ministero dei beni culturali appare esagerato ma totalmente coerente a quella che è la politica culturale degli ultimi tempi, pensare che in paesi come Castellabate la vita sia una vacanza è una visione troppo superficiale.
MEMORABILE: La confraternita del Gorgonzola, la finta Castellabate, la mamma apprensiva.

Domino86 14/11/10 17:08 - 607 commenti

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Remake fedelissimo del film francese Bienvenue chez les Ch'tis (Giù al nord), dove lo stereotipo la fa da padrone ma in maniera leggera e molto divertente (infatti la risata è assicurata da inizio a fine pellicola). Ottima la coppia Bisio e Finocchiaro, ma l'intero cast contribuisce alla buona riuscita.

Zardoz35 21/11/10 22:12 - 290 commenti

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Filmetto buonista e farsesco carico di luoghi comuni che ha l'unico scopo di far ridere lo spettatore (e ci riesce bene peraltro). Il nordista leghista e razzista, terrorizzato dal lasciare il sacro confine lombardo, il campano allegrone e casinista, ospitale, gran mangiatore e bevitore. Le cose, volenti o nolenti, stanno un po' diversamente, ma come diceva tanti anni fa Paolo Villaggio "Facciamo finta che tutto va ben". Tra gli attori ottimi Bisio e Siani.

Caesars 22/11/10 09:11 - 3790 commenti

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L'operazione remake non mi piace quasi mai, perché solitamente è operazione solo commerciale che denota povertà di idee originali. Questo film di Miniero ne è un esempio lampante, ricalcando un successo francese molto recente. Non avendo però io visto l'originale non posso paragonare le due opere; aiutato da ciò devo dire che il film mi ha divertito, anche se cerca di combattere pregiudizi e luoghi comuni sul meridione con altri luoghi comuni. Bisio è bravo e anche i comprimari fanno la loro parte; bella e solare la Lodovini.

Bruce 30/11/10 09:18 - 1007 commenti

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Deludente. Semplice rifacimento italiano della originale commedia di successo francese. Pochissime davvero le idee nuove. Il miglior momento coincide con l’arrivo al sud della moglie ma non basta certo a risollevare un film stanco, scontato, privo di spunti originali e di momenti davvero divertenti. Inutile.

Disorder 3/12/10 23:54 - 1416 commenti

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Discreto. La trama in se è banale ma il tema è svolto abbastanza bene, con trovate anche sorprendentemente originali (il club del Gorgonzola, il finto paesello ricostruito con tutti gli stereotipi sul sud ecc...). Peccato però siano momenti isolati e che in generale si sia scelta la via del buonismo, con una scontatissima apoteosi finale (forse anche per doveri di aderenza con l'originale). Comunque si ride abbastanza.
MEMORABILE: Bisio che scende in strada col giubbotto antiproiettile; geniale il finto paesello allestito con tutti i pregiudizi sul sud!

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Funesto 13/12/10 14:25 - 525 commenti

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Solare e spensierata, quest'opera che sta riscuotendo grande successo ha innanzitutto il pregio d'utilizzare un tipo di focalizzazione di Bisio che evita abilmente il banale (e purtroppo stereotipato) ritratto del sud come il classico posto tutto camorra e gente semplice. Infatti si mostra un luogo di brava gente, particolare ma esemplare. Alla riuscita del film contribuiscono le grandi prove di Bisio e di Siani (mentre la Lodovini e la Finocchiaro non m'hanno convinto per niente). Buone fotografia e regia. Ci sarà un sequel "inverso"...
MEMORABILE: "Che hai scambiato il ca**o per la banca dell'acqua?"; la scena della presa in giro all'ispettore.

Jcvd 26/12/10 20:44 - 258 commenti

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Buon film italiano, senza dubbio lontano anni luce dagli orrendi cinepanettoni a cui siamo più abituati. Claudio Bisio recita bene, diverte e convince in un ruolo che gli calza a pennello. L'avvio è azzeccato, esilarante la scena in cui finge di essere invalido, così come alcuni siparietti appena giunto in Campania. Peccato per alcune trovate poco realistiche (l'intero paese che finge di essere ciò che non è) e per il solito finale scontato. Avrei osato qualcosina di più, ma resta comunque un buon prodotto. Successo al botteghino meritato.
MEMORABILE: Bisio che si finge sulla sedia a rotelle.

Deepred89 21/01/11 20:32 - 3706 commenti

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Commedia semplice, leggera, simpatica. Il tutto si basa su una serie di stereotipi (che comunque traggono ispirazione dall'originale francese) ma la cosa non pesa eccessivamente, così come non pesano alcuni cali di livello qua e là. Per il resto confezione discreta e belle ambientazioni. Si ride, ci si diverte e Claudio Bisio conferma di essere un ottimo attore. Niente male davvero.

Luchi78 3/01/11 12:17 - 1521 commenti

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Non c'era proprio bisogno di un remake per portare in auge il classico stereotipo nord-sud, eppure il tema offrirebbe spunti molto interessanti e una buona sceneggiatura dovrebbe coglierli al volo; invece "Benvenuti al Sud" fallisce in parte questo obiettivo risultando non così divertente come dovrebbe. Bisio tiene abbastanza la scena, ma la Finocchiaro è troppo macchiettistica; Siani non brilla, ma la Lodovini compensa in bellezza.
MEMORABILE: Nella finta Castellabate compare una vespetta con sopra 4 ragazzini...

Rambo90 9/01/11 18:48 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Simpatico remake di un buon film comico francese. Bisio è un degno sostituto dell'altro protagonista ed è grazie a lui se i soliti stereotipi e battute sul Sud si accettano gradevolmente. Siani risulta ancora poco adatto al ruolo di protagonista ma riesce a strappare la risata in varie occasioni, mentre il cast di comprimari è eccezionale (la Finocchiaro, Paone, Rizzo...). Il ritmo ogni tanto si allenta, ma è sicuramente una commedia da vedere, che a paragone con altre del 2010 (Maschi contro femmine, Natale in Sudafrica) è proprio oro.

Tyus23 19/01/11 23:40 - 220 commenti

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Se Benvenuti al Sud funziona abbastanza il merito è senz'altro quasi interamente del cugino d'oltralpe che, cambiata ovviamente l'ambientazione, viene qui ri-girato piuttosto pedissequamente. Bisio se la cava bene in un ruolo decisamente nelle sue corde e anche Siani fa la sua figura. Ad ogni modo chi ha visto l'altro (senza dubbio superiore) non lo troverà granchè interessante.

Guru 12/02/11 22:37 - 348 commenti

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L'incomprensibile dialetto saler-napoletano si scontra con la più rigida e meno colorita parlata milanese. Ma come si sa chi disprezza compra e l'amore tra nord e sud alla fine trionfa. Buone le performances della Finocchiaro e di Bisio, intelligente e nello stesso tempo imbarazzante il montaggio del far west campano. La punizione per un comportamento illecito si trasforma in trasferimento in una località (Castellabate) che agli occhi di chi ha "letto" il sud solo sui giornali significa non ritorno. Buono il messaggio di integrazione.

Daniela 21/02/11 07:36 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Trasferito per punizione a dirigere un ufficio postale in un paese del Sud, direttore nordico imbevuto di pregiudizi si ricrede a contatto con la cordialità della gente del posto. Remake che ripropone gli stessi difetti dell'originale, ossia una saga degli stereotipi. La diversa localizzazione li rende più riconoscibili ma anche più fastidiosi: Totò e Peppino che scendono dal treno a Milano avvolti in cappottoni e colbacchi fanno tidere, molto meno il pur simpatico Bisio che si reca a Castellabate col giubbotto antiproiettile. Modesto.
MEMORABILE: Castellabate è una delle località più note e celebrate del Cilento, possibile che la Finocchiaro si lasci infinocchiare così facilmente?

Redeyes 27/02/11 23:08 - 2449 commenti

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In tempi non sospetti parlai di una sua ripetizione in campo italiano e, dopo averla vista, l'ho trovata migliore dell'originale. Sinceramente ho maggiormente apprezzato il disimpegno, se così lo si vuol chiamare, il porsi su un piano di pura commedia e niente più. Sì, d'accordo, la morale c'è, ma non dà fastidio. Anche Siani, che solitamente non apprezzo, mi è piaciuto e in complexu non posso dire di aver passato una serata spiacevole. Un buon modo per rilassarsi sul divano.

Siregon 26/02/11 15:09 - 352 commenti

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Ignobile, zeppo di stereotipi, buonista, ipocrita e furbetto. Attori adatti più alla tv che al cinema (interpretazioni catastrofiche). Prevedibile fin dalle prime sequenze, la storia presenta caratterizzazioni di cartapesta condite da musichette ruffiane e una fotografia da sitcom che fanno rimpiangere il pur scadente originale francese. La pecca maggiore è comunque una sceneggiatura senza idee, banale e mediocre come la regia di Miniero.

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Greymouser 27/03/11 18:44 - 1458 commenti

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Prendere Castellabate come paradigma del Mezzogiorno d'Italia è come prendere Sharm el Sheick per capire qualcosa dell'Egitto. Il film vorrebbe mettere in berlina i reciproci pregiudizi di polentoni e terroni, ma paradossalmente tenta di farlo calcando la mano sui più triti e retrivi luoghi comuni dell'oleografia buonista sul Sud, altrettanto nefasta rispetto alle eccessive e ipocrite demonizzazioni. Non ci si aspettava una profonda disamina socio-antropologica, ma qualcosa di meno superficiale sì. Simpatico solo a tratti, finto quasi sempre.

Brainiac 1/05/11 19:25 - 1083 commenti

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Che cos'è questo fluido che sul finale mi riga la guancia e m'imbarazza? Cos'è 'sto uovo-sodo che non scende né sale? Sarà che con l'età ci si smidolla? No, c'è che quando la sceneggiatura è scritta bene (e trova nel campanile-infinito-italico un humus ancora più vivido), quando l'idea è forte, il film "gira". I personaggi diventano credibili, gli accadimenti familiari, e la gente inonda i cinema, e Siani azzacca il ruolo della vita, e la Ludovini (pur limitata dall'accento) sembra la Loren, e "popolare" non fa più rima con "dozzinale". E che che cos'è allora 'sto fluido? Sarà mica una lacrima?

Ishiwara 4/06/11 20:03 - 214 commenti

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Trasposizione in chiave nostrana del film francese che ha goduto di gran fortuna oltralpe. Si cambia la direzione geografica dello spostamento, si riprendono alcune scene pari pari ed altre vengono sviluppate maggiormente. La sostanza rimane la stessa, una commediola gradevole e leggera che a tratti fa sorridere ed in qualche momento ridere di gusto. Si scherza sui soliti luoghi comuni fra nord e sud e la banalità è dietro l'angolo, ma nel complesso non c'è troppo da criticare. Perfetto Bisio, ampiamente sopra la sufficienza gli altri.
MEMORABILE: La visita dell'ispettore (identica nei due film); il paese ricostruito secondo i pregiudizi della moglie (nel remake più folcloristico e surreale).

Ujd1961 2/09/11 08:43 - 32 commenti

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Fimetto banale, pieno di "koinòi tòpoi" sul divario Nord/Sud e furbescamente condito di buonismo oltre ogni misura, che sembra quasi voler celebrare l'anniversario dell'Unità d'Italia in chiave filantropico-etnoantropologica. Bisio e Finocchiaro "rari nantes in gurgite vasto" in un lungometraggio che è l'esempio lampante del triste naufragio del cinema italiano di oggi, purtroppo (salva qualche eccezione) privo di buone idee e sovente scopiazzante pellicole estere. Trama a tratti inverosimile. Pollice verso.

B. Legnani 30/08/11 02:31 - 5532 commenti

I gusti di B. Legnani

Rifacimento di Giù al nord, gli è inferiore (**), quasi inevitabilmente, perché troppe cose, in carta carbone, o colpiscono di meno (Bisio che si alza davanti all'ispettore) o spiacciono di più (la "recita" nella finta Castellabate). Il film funziona quando s'inseriscono nella vicenda cose che i transalpini non avevano messo. Certo che Bisio è spesso irresistibile. Del contorno il migliore m'è parso Giacomo Rizzo. La poliziotta è Naike Rivelli (m'auguro che il nome non sia orrida anglo-storpiatura dal greco: purtroppo a pensar male si fa peccato, ma si indovina).

Tarabas 31/08/11 09:25 - 1878 commenti

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Dice "Un film pieno di luoghi comuni". No. Questo film è un luogo comune. Esasperato, spesso ridicolo (i ben educati nordisti che pensano che a Napoli serva il giubbetto antiproiettile), senza vergogna nell'edulcorare tutto l'edulcorabile. Una volta accettati questi limiti, il film fa ridere, è fatto bene, tiene sotto controllo il bravo Siani che mi sembra il tipico attore a rischio esondazione. Non è volgare e fa quel che deve fare. Ch'amm'àfà, in tempi di crisi qualsiasi cosa pur di pensare ad altro.
MEMORABILE: La Lodovini impedisce la serenità di giudizio: chiedo la legitima suspicione e metto un mezzo pallino in più, solo per lei. La mdp la ama anche più di me.

Gelido 31/08/11 12:35 - 16 commenti

I gusti di Gelido

È lo stereotipo, il protagonista del film, sia in senso positivo sia in quello negativo: il nord efficientista e chiuso nelle sue sicurezze contro un sud solare e bonaccione che ribalta la sua fama di luogo violento e dissoluto. Talmente semplicistico da essere efficace e quindi divertente. Proprio perché semplicistico le lodi vanno al cast eccellente (Bisio in perfetto equilibrio) e ad una regia che punta sfacciatamente all'obiettivo di far fare una risata. D'altra parte Miniero era ben partito in questa direzione con Incantesimo napoletano.

Nancy 31/08/11 13:08 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Il direttore delle poste brianzolo arriva al Sud pieno di paure e pregiudizi (montati dalla moglie e dagli amici) e dovrà amalgamarsi alla calorosità campana. Bisio e Siani formano un'accoppiata vincente ed è interessante vedere l'integrazione reciproca dei loro personaggi durante il film, pieni entrambi di pregiudizi. Forse come film non è indispensabile, ma garantisce un buon intrattenimento senza scadere nel volgare, qualità ormai decisamente rara per la commedia italiana in sala.
MEMORABILE: Le ronde femminili all'inizio del film; l'arrivo della Finocchiaro a Castellabate; l'Accademia del Gorgonzola.

Didda23 1/09/11 10:46 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Rimango perplesso del successo commerciale di quest'operetta noiosa e pretestuosa. Irrita la falsità e la superficialità della sceneggiatura, i dialoghi sono farciti di luoghi comuni triti e ritriti. Il finale buonista da "vogliamoci tanto bene" è urticante. Incredibilmente non mi è dispiaciuto Siani, di sicuro il migliore del cast. Modesto ed evitabile.

Mutaforme 19/09/11 18:19 - 417 commenti

I gusti di Mutaforme

Commedia di buoni sentimenti, simpatica e spensierata. Nonostante la trama sia piuttosto telefonata si ride ogni tanto e tutto sommato si passano un paio d'ore di buon umore. Non ci sono volgarità e questo rende "Benvenuti al sud" adatto a tutta la famiglia: non è poco, nel panorama del cinema comico italiano di oggi.

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Pinhead80 26/09/11 16:59 - 4760 commenti

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Visto il successo del film francese, Miniero decide di proporci questa sorta di remake "all'italiana", avvalendosi di una sceneggiatura zeppa di tutti i possibili e immaginabili stereotipi culturali. Tutto è ovviamente molto scontato e così pure gli attori non sembrano particolarmente ispirati. Poteva essere costruito in maniera molto più intelligente ma si è preferito caratterizzare persone e costumi in maniera grossolana.

Ale nkf 8/10/11 18:04 - 802 commenti

I gusti di Ale nkf

Remake del film francese Giù al nord, che ebbe uno straordinario successo al botteghino. Protagonista indiscusso è un ottimo Claudio Bisio, il quale deve traferirsi per lavoro al sud, buona anche l'interpretazione della Finocchiaro. Si ride molto soprattutto nella prima parte, senza cadere in volgarità gratuite. Gli stereotipi la fanno da padroni, ma il divertimento è in ogni modo assicurato.
MEMORABILE: Bisio sulla carrozzina; "Quando uno straniero viene al sud piange due volte: quando arriva e quando parte".

Hackett 9/12/11 15:01 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Simpatica commedia che gioca bene le sue poche carte affidandosi ad un cast azzeccato e ad una serie di situazioni che esaltano le ben note differenze di mentalità nord-sud. La pellicola scorre leggera e gradevole regalando più di un sorriso e quasi uno sconfinamento nel surreale.

Gugly 26/12/11 11:24 - 1187 commenti

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Dopo l'inaspettato successo francese, ecco un remake italiano leggerino leggerino, che si beve come il limoncello fatto in casa; nulla di serio: il film si regge sulle interpretazioni, mentre la storia a volte è un po' irritante nel calcare sui luoghi comuni (quasi una versione aggiornata di Totò e Peppino). Manca un po' della magia che aleggiava nel film originale, mentre il volemose bene finale rimette a posto cuori e coscienze. Aspettatevi quasi due ore piacevoli, ma questo è tutto. Solare.
MEMORABILE: La consegna della posta con immancabile offerta di cordiali.

Dengus 26/01/12 09:23 - 361 commenti

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La commedia dei luoghi comuni: un Sud che non esiste più da almeno due decenni. Anacronismi e stereotipi (evitabili in pieno 2010) a parte, buona la prova dell'ormai televisivo Bisio, che si comporta molto bene mantenendo ottimi tempi comici, della moglie interpretata dalla sempre bravissima Finocchiaro e del rampante Siani, napoletano arruffato e simpatico. Si rivedono due volti noti come Paone e Rizzo, che si ritagliano un ruolo importante; bellissima la Lodovini. Nonostante la fiera dei luoghi comuni l'ho trovato simpatico.

Giacomovie 3/02/12 18:40 - 1398 commenti

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La commedia italiana cerca di trovare altre strade con idee nuove o riciclate, ma il risultato non va molto oltre il suo standard. Il film ha diverse situazioni briose che lo rendono divertente, ma è una comicità evanescente, che lascia poche tracce di consistenza allo scorrere dei titoli di coda. Certe realtà e consuetudini sui comportamenti meridionali vengono accentuati. Bisio è bravo ma non sa andare oltre il suo modo di essere nel girare gli spot pubblicitari. **½

Beren 6/02/12 23:53 - 1 commenti

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Guardando agli incassi riscontati in Italia mi aspettavo una bella comedia all'italiana, invece è stata una personale delusione... Non una risata, difficolta nel capire il dialetto, solita storia scontata del milanese che va al sud e se ne innamora... Da evitare.

Pol 22/08/12 21:27 - 589 commenti

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Gradevole commedia che utilizza una sola corda comica (nord vs sud) ma, almeno fino a metà film, ha il merito di spingerla fino in fondo senza vergogna, con esiti prevedibili se si vuole ma divertenti. Purtroppo con l'arrivo della Finocchiaro al sud il film si sgonfia e dopo la messinscena organizzata dai colleghi (tanto esagerata quanto priva di reali spunti comici) si sprofonda nei mefitici lidi della "neo-commedia all'italiana", dove il riso per avere cittadinanza deve sposarsi con storie d'amore, momenti toccanti e menate varie: perché?

Giùan 10/02/13 14:45 - 4559 commenti

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Il cupo tramonto della commedia italiana si consuma col ricorso all’odioso format (per giunta francese). Superata questa avvilente “causa prima”, c’è poi da ammettere che il film scorre con una certa piacevolezza (pure!) tra l’utilizzo marpionesco degli stereotipi da strapaese e rimarcabili prove attoriali. Miniero colloca con inventiva precisione i personaggi del suo presepio: Bisio appena affettato, Finocchiaro micidiale, Siani troiseggia educatamente, vulcanica la Ludovini, Paone-Rizzo strepitosi bue e asinello. Poste amore e... fantasia (di riporto).

Modo 8/03/13 10:55 - 949 commenti

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Film spassoso che merita il successo avuto. Una commedia leggera dove i protagonisti divertono e sembrano divertirsi. Ottime location, e la trama nella sua semplicità tiene il passo a ritmo serrato tra battute e "luoghi comuni" che fanno parte comunque della nostra vita. Visto fuori dalle onde entusiastiche dell'uscita cinematografica posso dire che nonostante sia un remake ha il suo perché.

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Enzus79 8/03/13 17:16 - 2896 commenti

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Grande successo ai botteghini ma anche di critica? Personalmente reputo questo film non riuscitissimo e con un finale che già si capisce dall'inizio quale potrà essere. Non che le battute e le risate non manchino, però è la storia che proprio non convince.

Gabrius79 27/07/13 01:46 - 1427 commenti

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Remake all'italiana di un successo francese e il bersaglio è pienamente centrato, con tanto di successo al botteghino. La coppia Bisio-Siani ci regala gag esilaranti col valido supporto di una brava Angela Finocchiaro e i gradevoli Ludovini, Paone e Rizzo. Risate assicurate e qualche momento dedicato ai sentimenti.
MEMORABILE: Lo sketch dell'arrivo della Finocchiaro a Castellabate.

Samuel1979 2/11/13 19:59 - 547 commenti

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Divertente commedia che (rifacendosi a un noto film francese) "spiattella" in maniera esagerata e compiaciuta tutti gli stereotipi possibili che ormai caratterizzano "banalmente" il Nord e il Sud del nostro paese. Ottimo Bisio, lo stesso dicasi per Siani, che un po' "alla Troisi" dimostra il suo buon talento. Niente male la "caricatura" di alcuni personaggi (Costabile e Scapece).
MEMORABILE: "Ma che stu partennu pe fa' a pasquetta"...

Furetto60 15/01/14 09:24 - 1194 commenti

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Che sia ispirato ad analoga pellicola francese interessa poco, conta il risultato soddisfacente, il ritmo sostenuto e la garbata comicità sugli italici pregiudizi e la capacità di tentare di scardinarli con l’arma migliore da sempre: l’ironia. Buona parte del merito è degli interpreti, Bisio e la Finocchiaro in primis; gradevole anche la scelta delle location. Nel complesso si ride e sorride cum grano salis.
MEMORABILE: La discesa di Silvia nel pericolosissimo Sud; Il turista alla Posta.

Simdek 21/02/14 11:51 - 122 commenti

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Remake fotocopia del francese Giù al Nord, aveva insito il concreto rischio della solita solfa sugli stereotipi italiani e del finale buonista. Luoghi comuni a go go e "esagerazioni esagerate" non fanno scadere la pellicola che, anzi, si rivela una delle migliori commedie italiane degli ultimi anni. Quasi tutto è "un già visto" nell'originale e nei numerosi film sugli incontri scontri tra culture e usi diversi, ma la bravura degli attori (più o meno tutti) e alcune situazioni al limite del grottesco permettono di trascorrere una divertente ora e mezza.
MEMORABILE: La prima volta a colazione a Castellabate. "Ma in questo paese non fate altro che bere caffè?" (detto da Bisio).

Homesick 16/05/14 13:22 - 5737 commenti

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Gli inveterati luoghi comuni e pregiudizi sul Settentrione laborioso e raffinato e il Mezzogiorno barbaro e familista sono ben noti; questo remake-copia carbone in veste italiana di Giù al Nord li canzona in modo senz’altro divertente, in virtù soprattutto della regia svelta e del coro dei bravi interpreti – non trascurabili le caratterizzazioni degli autoctoni Giacomo Rizzo e Nando Paone – che intona un sereno inno all’amicizia e all’unità in un filmetto volatile ma rilassante. Come nel modello d’Oltralpe è percepibile il netto calo nella seconda parte, qui peraltro assai più esagitata.
MEMORABILE: Bisio che si finge paraplegico; l’arrivo a Castellabate in notte di tregenda; le lezioni di napoletano a Bisio.

Ultimo 19/10/14 11:22 - 1655 commenti

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Divertente, con un cast ben orchestrato. Ma se avete visto prima Giù al nord ne rimarrete un po' delusi, perché le scene sono molto spesso identiche, con il solo cambiamento geografico che sposta l'attenzione sull'uomo del nord Italia catapultato di colpo per lavoro al sud. Mi costa dirlo, ma il prodotto francese gli è superiore. Bravo Bisio, ma non oltre il discreto.

Zio bacco 16/01/15 21:17 - 240 commenti

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Remake italico che segue ciecamente l'originale francese. Rispetto all'inguardabile sequel, questo almeno mantiene un briciolo di brio e talora strappa il sorriso. L'operazione però è del tutto fallimentare. La sceneggiatura è oltremodo banale, tanto più che il film segue un andamento prevedibile già nei primi minuti. Irritanti poi i dialoghi, zeppi di insopportabili luoghi comuni che rendono ancor più tediosa la solita "lotta" fra nord e sud. Mix fra scopiazzata e macchiette: al nostro cinema mancano come non mai buone idee e originalità.

Elsolina 8/05/15 23:44 - 41 commenti

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Remake della commedia francese Giú al nord, Benvenuti al sud rappresenta forse uno dei lavori meglio riusciti sulla messa in scena degli stereotipi e dei luoghi comuni relativi alla contrapposizione nord/sud. Un ottimo Miniero dalla regia brillante affida i suoi personaggi a un cast ben assemblato: la coppia dei protagonisti Siani/Bisio, i due impiegati postali Paone/Rizzo, le due donne protagoniste Lodovini/Finocchiaro, il tutto condito dalla suggestiva location di Castellabate. Tentativo intelligente e assolutamente riuscito.
MEMORABILE: "Io la mattina prendo una tazza di tè e due fette biscottate" "'O tè? E che ten' e mal' e panz'?"

Taxius 25/06/15 23:03 - 1656 commenti

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Simpatico remake di un film francese di grande successo che gioca tutto sui vari stereotipi che ci sono tra nord e sud. Girato bene, è molto divertente grazie anche al grande numero di comici presente. Paragonato al basso livello della commedia italiana dei giorni nostri, un grande film.
MEMORABILE: La scena col cameriere di Mestre.

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Stelio 17/01/16 10:54 - 384 commenti

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Commediola appena sufficiente diretta in modo diligente ma, soprattutto, recitata a modo da Claudio Bisio e da personaggi secondari ottimi come lo storico Nando Paone. La storia fa il suo dovere, pur in un guazzabuglio di banalità e di luoghi comuni dalla consistenza di carta velina che fanno di tutto per ammazzarla. Bella la fotografia. Guardabile ma nulla di più.

Scarlett 21/01/16 01:11 - 307 commenti

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Commedia leggera e divertente, non certo innovativa in quanto remake, ma girata con cura della fotografia degli ambienti e con un cast che non si lascia detestare. Tutto basato sugli stereotipi e i pregiudizi stanziali delle due diverse zone d'Italia; alcune trovate e scene sono perfettamente riuscite. La Finocchiaro, ormai stanca, ben poco sul pezzo, ma per il resto niente da eccepire.

Parsifal68 16/02/16 09:11 - 607 commenti

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Remake di un film francese di enorme successo (ma lì il viaggio era verso il bistrattato nord), Benvenuti al Sud è stato il campione di incassi del 2010 e questo grazie alla simpatia degli attori e a una discreta alchimia recitativa che si è creata tra loro. La sceneggiatura, volutamente piena di triti luoghi comuni e qualche esagerazione, ha qualche passo falso, specialmente nella scena dello scherzo alla Finocchiaro e al finale mieloso. Tutto sommato è però un film godibile che ha avuto un prevedibile e discutibile sequel. Sensuale la Lodovini.
MEMORABILE: Quando un forestiero viene al sud piange due volte: quando arriva e quando parte.

Pessoa 21/06/17 15:12 - 2476 commenti

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Remake di un bel film francese incentrato sulle differenze fra Castellabbate, un paesino del Cilento e Milano. La storia, dopo un inizio brioso, mostra presto la corda e gli scontatissimi stereotipi tirati allo spasimo si sprecano, togliendo credibilità al racconto filmico. Si segnalano comunque momenti godibili grazie al talento di Bisio (immenso), della Finocchiaro e di Siani che talvolta tende a strafare. Ottime anche le prove di Russo e Paone, grandi caratteristi del nostro cinema. Un po' sottotono il resto del cast. Simpatico!
MEMORABILE: "Quando un forestiero viene a Napoli piange due volte..."; La moto nuova; I succhi di frutta fatti in casa...

Pigro 24/09/17 09:46 - 9666 commenti

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Non ho visto il francese Giù al nord, di cui questo film è l’adattamento, ma l’incontro-scontro tra il settentrionale e l’ambiente meridionale ha l’immediatezza di una storia tutta nostrana. La carrellata di luoghi comuni sul sud è infatti ricca ed efficace, anche se senza alcuna fantasia, nonostante qualche situazione divertente che ogni tanto porta al riso. La comicità lascia il posto alla commedia un po’ melensa: manca il mordente, manca il graffio, abbonda il politicamente corretto affinché nessuno se la debba prendere troppo. Evitabile.

Minitina80 28/09/17 16:13 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Non è la prima commedia basata sui luoghi comuni e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima. Su di essi la coppia formata da Bisio e Siani si diverte a ricamarci sopra strappando qualche labile sorriso e riuscendo nel complesso a intrattenere dignitosamente. La messa in scena per imbrogliare la Finocchiaro è abbastanza esagerata e macchiettistica, come d’altronde altri particolari, ma il tutto è perdonabile perché l’intento è quello di realizzare una farsa e non una commedia impegnata. Per una serata in leggerezza e senza pretese.

Il ferrini 12/08/19 23:25 - 2358 commenti

I gusti di Il ferrini

Funziona qua e là grazie a qualche buona idea presa dall'originale ma nel complesso è l'ennesima sagra degli stereotipi sui napoletani che rischia veramente d'essere fuori tempo massimo; sulla poca voglia di lavorare, gli orari "flessibili" e l'ossessione per il cibo Billy Wilder in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre aveva già detto tutto 50 anni fa. Regia e fotografia di stampo televisivo non aiutano, molto buona la prova di Bisio e sorprendentemente a suo agio la Lodovini, Siani invece convince solo quando recita in napoletano. Avrà - ahimé - un sequel.

Lou 16/02/20 23:09 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Il nord dei francesi diventa il nostro sud nel remake italiano del grande successo transalpino. Con analoga modalità vengono estremizzate e derise le differenze tra latitudini in una esagerata galleria di stereotipi e macchiette, un po' greve e datata ma comunque in grado di strappare qualche risata. Il cast è affiatato e dà una buona prova di simpatia.

Bubobubo 1/05/20 14:59 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Insalata di stereotipi paesani e retorica a fiotti nel primo degli innumerevoli remake (quasi) shot-for-shot che hanno caratterizzato la commedia italiana della prima metà di decennio. Miniero dirige con mano esperta un cast variegato di discreto valore, nel quale spiccano l'istrione Bisio e la brava Lodovini. Chi avesse già visto la fonte di ispirazione non si aspetti altro che un'italianizzazione oculata dei topoi originali, incluso il finale melenso. Nel suo intrattiene, ma non riesce a rispondere alla domanda principe: perché?

Lupus73 16/07/20 12:40 - 1494 commenti

I gusti di Lupus73

Direttore di poste brianzolo fa carte false per lavorare a Milano, invece lo trasferiscono al Sud. Tra le più brillanti pellicole della nuova commedia all'italiana, sfrutta in maniera esilarante e intelligente "tutti" i più noti luoghi comuni e stereotipi di divario/discriminazione tra Nord e Sud (se non fossero noti difficilmente ne verrebbe compresa la comicità). La coppia Bisio-Siani è il fulcro del film, che si fa forza anche della stupenda atmosfera mediterranea del paesino di Castellabate. Il ruolo da "sciura" del nord della Finocchiaro invece è piuttosto fastidioso.
MEMORABILE: L'arrivo di Bisio a Castellabate: la prima sera da Siani e la colazione con la mamma; Tutti gli equivoci di Bisio sui luoghi comuni del Sud.

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Camibella 15/12/20 19:41 - 277 commenti

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Commedia di enorme successo, remake del francese Giù al nord del quale ripete pedissequamente le scene con qualche ovvia differenza per l'adattamento alle tradizioni italiane. Nel complesso un buon film che gioca la carta dell'ironia per affrontare la secolare disputa tra nord e sud, ben recitato specialmente dai caratteristi più che dagli scontati protagonisti. Seguito di livello inferiore.

Caveman 12/11/21 22:47 - 523 commenti

I gusti di Caveman

Remake di un film francese che qui da noi non poteva che funzionare, fors'anche più che dai cugini d'oltralpe vista la naturale differenza tra Nord e Sud. Certo la realizzazione è banale e il film vive totalmente di stereotipi, ma Bisio è attore validissimo e la sua mimica arriva; Siani invece è troppo macchiettistico e ripete ciciclamente sé stesso. Va da sé che, seppur l'occasione non paia totalmente sprecata, resta l'amaro in bocca per quel che avrebbe voluto essere. Passabile.

Fabbiu 20/06/22 19:44 - 2145 commenti

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Commedia Italiana leggera che, ispirandosi a un film francese dal soggetto simile, racconta pregiudizi e stereotipi inscenando molte gag sulle differenze significative tra nord e sud, o più precisamente sugli elementi che rendono entrambi i versanti dell'Italia incredibili. Bisio è un buon protagonista, la Finocchiaro è perfetta per il ruolo. Resa un po' caricaturale Castellabate, con pochi e buffi personaggi, ma più volte si ride di gusto e questo è l'importante. Il film, infatti, ha un discreto ritmo e anche i personaggi sono caratterizzati a dovere.

Androv 8/09/22 01:07 - 195 commenti

I gusti di Androv

Eseguito diligentemente e con un buon cast, fra cui spiccano i due protagonisti (tra cui un Siani che qui appare piuttosto simpatico). Forse si poteva ambientare il tutto in una regione con un dialetto più singolare e foneticamente incline alla comicità (Puglia), ma anche così il film ha i suoi momenti. Si doveva osare di più e calcare la mano sull'acceleratore: meno buoni sentimenti e più satira graffiante, ma le leggi della cassetta, si sa, sono sempre le stesse...

Saintjust 11/09/22 23:34 - 159 commenti

I gusti di Saintjust

Pellicola scorrevole che regala piú di un momento divertente. Il fatto che sia un remake aiuta il regista a tenere il film raccolto entro certi limiti senza che tracimi in volgarità o scempiaggini. Bisio molto nella parte, Siani piuttosto bene, cosí cosí la Finocchiaro. Capita di faticare, in alcuni passaggi, a capire cosa dicano i protagonisti in dialetto. Regia che non si fa ricordare. Il finale è buonista ma ci sta. Vedibile.
MEMORABILE: La Lodovini, in ogni scena in cui appare.

Alexcinema 23/06/23 23:33 - 116 commenti

I gusti di Alexcinema

Rifacimento-fotocopia del celebre Giù al nord di Dany Boon, ovviamente riadattato ai più classici (e più duri a morire) stereotipi nostrani, con la sola aggiunta di comicità gretta e facilona da cinepanettone, che nell'originale francese è stata dignitosamente risparmiata. Bisio e Siani perfetti rappresentativi del "Polentone Vs terrone". Sembra incredibile ma Boon è tra i produttori esecutivi del film.
MEMORABILE: I più accorti noteranno il cameo di Dany Boon come turista francese intento a spedire un pacco alla poste.
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  • Discussione B. Legnani • 3/09/11 13:06
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Orsobalzo ebbe a dire:
    Tarabas, non me la trattare troppo male la Lodovini; siamo quasi paesani..

    Di dove sei? San Giustino? Sansepolcro?


    Orso? Mi rispondi?
  • Discussione Orsobalzo • 3/09/11 23:41
    Pulizia ai piani - 1102 interventi
    Un po' piu' giu' di San Giustino, anzi, piu' giu' di una sessantina di chilometri: periferia di Perugia , insomma..
    La Lodovini e' nata ad Umbertide, ma da piccola dallo Stato Pontificio e' espatriata nel Granducato di Toscana, appunto a Sansepolcro ( chiamato "Il Borgo" in alta val Tiberina), al confine, comunque..
    Scherzo, eh, sulla vecchia suddivisione degli Stati preunitari...
    Ultima modifica: 3/09/11 23:46 da Orsobalzo
  • Discussione Pinhead80 • 26/09/11 17:35
    Scrivano - 313 interventi
    Assecondando la mia voglia di vedere film (qualsiasi cosa mi capiti), ho visto anche questo Benvenuti al Sud. Sinceramente credo che aldilà del successo (meritato o meno), la cosa che infastidisce di più sia l'aver presentato personaggi e luoghi nella maniera più stereotipata possibile (sia per il nord che per il sud). Essendo una commedia ovviamente si doveva trovare il modo di far ridere lo spettatore, ma credo che ben poche battute o scene abbiano colpito nel segno. In definitiva avrei gradito una rilettura intelligente invece che questo remake. Detto questo vedrò anche il/i seguito/i per non farmi mancare nulla....
  • Discussione Pinhead80 • 26/09/11 19:13
    Scrivano - 313 interventi
    Pinhead80 ebbe a dire:
    Assecondando la mia voglia di vedere film (qualsiasi cosa mi capiti), ho visto anche questo Benvenuti al Sud. Sinceramente credo che aldilà del successo (meritato o meno), la cosa che infastidisce di più sia l'aver presentato personaggi e luoghi nella maniera più stereotipata possibile (sia per il nord che per il sud). Essendo una commedia ovviamente si doveva trovare il modo di far ridere lo spettatore, ma credo che ben poche battute o scene abbiano colpito nel segno. In definitiva avrei gradito una rilettura intelligente invece che questo remake. Detto questo vedrò anche il/i seguito/i per non farmi mancare nulla....

    Scusate per l'errore di scrittura (al di là e non aldilà come ho scritto). Questo mi è proprio scappato (e chissa quanti altri...).
    Ma come ha detto il grande KAROL WOJTYLA "si sbalio mi corrigerete".
  • Discussione Zender • 26/09/11 20:03
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Caro Pinhead, tu non hai idea di quanti aldilà ho corretto in questi anni :) Credo sia l'errore più comune tra i più comuni (assieme a Johnny Deep al posto di Depp, un classico intramontabile che ancor oggi non semette di stupire per la sua frequenza :) Direi che non è proprio un problema...
  • Musiche Samuel1979 • 31/08/13 13:32
    Addetto riparazione hardware - 4189 interventi
    In una scena viene trasmesso il brano "Sunrise" di Norah Jones.
  • Discussione Caesars • 1/10/14 15:18
    Scrivano - 16811 interventi
    Ho guardato tutte le pagine riguardante questo film e mi pare che nessuno l'abbia ancora rilevato.
    Dany Boon (regista de Giù al nord) nel remake del suo film figura sia come co produttore esecutivo che come comparsa (non accreditata) è infatti un cliente dell'ufficio postale (fonte Imdb)
  • Discussione Neapolis • 1/10/14 18:01
    Call center Davinotti - 3081 interventi
    Zender ebbe a dire:
    occhio che il film da cui è tratto è GIU' AL NORD Markus ;-)
    Comunque d'accordo, non esisterà come un tempo, ma qualche differenza tra nord e sud (e senza preferenze per nessuno, sia chiaro) esiste ancora.

    Caesars: sì, concedi a Marcel l'onore, a me proprio no, non è il caso :) anche se ovviamente ti ringrazio per la stima (che ricambio, come noto).


    Zender condivido, ancora troppe differenze guarda quà

    http://www.youtube.com/watch?v=Cpp3DQDqlIs
  • Musiche Mauro • 20/07/15 08:47
    Disoccupato - 11983 interventi
    Il balletto che gli automobilisti fanno sull'autostrada quando Bisio rimane imbottigliato nel traffico mentre sta raggiungendo per la prima volta Castellabate, è il Ballo del cavallo.
    Ultima modifica: 20/07/15 09:14 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 17/08/17 18:36
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Ho guardato tutte le pagine riguardante questo film e mi pare che nessuno l'abbia ancora rilevato.
    Dany Boon (regista de Giù al nord) nel remake del suo film figura sia come co produttore esecutivo che come comparsa (non accreditata) è infatti un cliente dell'ufficio postale (fonte Imdb)


    Eccolo qua, nel finale. Vuole spedire un pacco a Bergues, la location del film originale...

    https://www.youtube.com/watch?v=msmwX_yTk5o