Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sganciato da ogni contesto sociale; nichilista, folle, grandissimo. BIANCA è l'apoteosi del Moretti pensiero, il film più subdolamente divertente, surreale, maniacale. Il ritratto di un paranoico che con le sue ossessioni per i legami eterni, l'amore indissolubile, presume di poter leggere nella vita di chiunque anche solo osservando nelle scarpe. Un feticista, certo, ma anche un uomo dolcissimo nella sua ingenuità (rispecchiata nel Mondo Distorto della scuola dove insegna, in cui gli insegnanti sono ancor più folli di lui), incapace di accettare la mediocrità e la superficialità che lo circondano. Un guardone che spia i vicini (tra i quali un giovanissimo...Leggi tutto Vincenzo Salemme, è l'architetto) e si innamora perdutamente di una collega appena arrivata (Laura Morante) per poi ossessionarla con domande indiscrete e respingerla per paura di essere - un giorno - abbandonato. BIANCA trasuda genio e sregolatezza da ogni fotogramma, si incastona alla perfezione nella filmografia di un autore che non si può giudicare per le sue abilità tecnico-registiche perché del tutto secondarie rispetto alla forza dei personaggi e della sceneggiatura. BIANCA è talmente colmo di scene, frasi, situazioni che hanno fatto epoca da non poter essere accantonato con facilità. È il manifesto - per una volta svincolato da qualsivoglia lettura politica - di uno stile ineguagliabile che potrà piacere o non piacere ma resta unico, e non solo nel panorama italiano. Le trovate, le invenzioni, sono spiazzanti, imprevedibili, così come gli innesti musicali completamente separati dalle immagini (Battiato in primis). Come dimenticare le lezioni in classe con gli studenti che si sostituiscono ai docenti, il barattolone di Nutella, la Sachertorte e il tunnel nella Montblanc, il lungo monologo finale... Per chi conosce e apprezza Moretti, BIANCA è uno spasso inesauribile.

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Renato 14/08/07 11:38 - 1648 commenti

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Un grande film, emozionante ed intelligente allo stesso tempo. Moretti rifiuta la struttura da thriller convenzionale e preferisce dedicarsi a scandagliare la personalità del suo Michele Apicella mostrandone limiti, debolezze, nevrosi. Quando si giunge all'epilogo si fatica quasi a crederci, tanta è l'abitudine ad un altro tipo di cinema. L'ossessione del regista per la maniacalità ed il controllo è in fondo quella del suo personaggio, il che rende coerente il progetto, per certi versi... Ottime musiche (di F.Piersanti) ed un cast funzionale.
MEMORABILE: La figura dello psicologo della scuola, interpretata dal padre del regista.

Il Gobbo 10/09/07 09:42 - 3015 commenti

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Grande film, solo un pelo al di sotto del capolavoro Sogni d'oro. Sorprendente anche per la congiunzione (inevitabile anche se scongiurata a ogni passo) col genere: in effetti, a filone ormai esaurito, solo questa (autoriale, personalissima, folle) poteva essere una propaggine estrema del giallo all'italiana! Naturalmente c'è molto di più e si fa sempre più largo (in attesa di dilagare ne La messa è finita) un aspetto sinceramente conservatore (dietro tutto il bric a brac ideologico) del Moretti-pensiero. Imperdibile.

Cotola 17/12/07 00:56 - 9052 commenti

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Bellissima commedia, atipica, in perfetto ed inimitabile stile morettiano. Ritmi lenti e dilatati, volutamente, ma anche molte risate grazie ad una bellissima sceneggiatura che può contare su dialoghi, spesso, fenomenali (vedi il monologo sulle scarpe) e su una serie di scene entrate ormai nella storia del nostro cinema. L'interpretazione di Moretti è assolutamente perfetta ma anche il resto del cast fa la sua bella figura.
MEMORABILE: La scena di Moretti che "affoga" la sua angoscia in un gigantesco barattolo di Nutella.

Galbo 17/12/07 05:56 - 12399 commenti

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L'alter ego di Michele Apicella (storico personaggio dei film di Moretti) diventa protagonista di un film insolito per il regista romano, con vere e proprie venature di giallo, in cui è un soggetto paranoico, maniaco della forma e sessuofobico. In definitiva un'ottima occasione per una satira sulle fobie e le deviazioni della personalità umane, rese da Moretti attraverso uno sguardo arguto e mai banale. Ma il film ha anche riferimenti autobiografici ovviamente estremizzati e molto caratterizzati. Buona la prova della Morante.

Puppigallo 15/12/07 15:03 - 5279 commenti

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Storia di un uomo e della sua ossessione. L'interpretazione di Moretti è magistrale, anche se non deve aver faticato molto a entrare nel personaggio (fragile, paurosamente instabile e ossessionato dalle vite altrui, dalle coppie e dalla loro imperfezione). Il suo è un vero dramma (non troverà mai la pace, l'equilibrio e si consumerà). Nella sua follia ossessiva e nei suoi ragionamenti sulle coppie c'è però un fondo di verità. Il solo a tenergli testa è il commissario, che bada al sodo. Grande!
MEMORABILE: Edo, che sa fare tante cose diverse ma, secondo il preside, tutte inutili.

B. Legnani 7/06/08 23:04 - 5533 commenti

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Più che un buon film. Moretti non è (stato) solo l’insopportabile narcisista de Il caimano. Ha anche saputo essere autoironico. Qui la dote convive benissimo con l’intelligenza, la dolcezza di alcune situazioni, l’amaro della realtà. Divertenti le multiformi citazioni: cinefile palesi (La finestra sul cortile, La carica dei 101, pure qui Zivago...) verbali (Repulsione) e non cinefile (Buonarroti, Alfieri...). Geniale il pulmino scolastico per i docenti. Il gioco da tavolo della famiglia di fronte è "Non t’arrabbiare". Da vedere e gustare.
MEMORABILE: Il tunnell sotto la torta.

Matalo! 20/07/08 12:13 - 1378 commenti

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Il suo miglior film; quello dove Moretti si sgancia un po' dall'egocentrismo e racconta una storia. Il suo personaggio è fantastico, un nevrotico che scambia la sua malattia per "visione del mondo" e come tic nervoso ha quello di mettere a posto la confusione della vita. Chi non ci sta... Poi arriva l'amore elemento spiazzante e puro caos, con le sembianze della bellissima Bianca. Autoironia, battute memorabili, regia come sempre sciatta ma funzionale, un'Italia che non c'è ma che era proprio quella di quegli anni, per metafora.
MEMORABILE: "Ho comprato una torta enorme"; la teoria della Sacher (ovviamente); il discorso sulle scarpe e sul macellaio. Cameo di Lucchetti con cane. Remo Remotti.

Pigro 30/07/08 08:28 - 9672 commenti

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Professore di matematica con turbe sessuali e relazionali, paranoico e solitario, è sospettato di diversi omicidi. Film tra i migliori e più spigliati del Nanni Moretti autoriflessivo, che si abbandona qui a un delirio grottesco e surreale di grande godibilità. La struttura narrativa è costellata da classici (e mitici) assoli, primo fra tutti la celeberrima sequenza della Nutella gigante (ma anche il monologo delle scarpe o della Sacher sono notevoli).

Deepred89 12/12/08 09:08 - 3709 commenti

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Commedia interessantissima e decisamente originale, piena di ottimi spunti e di citazioni (non manca neppure Hitchcock). Moretti riesce a costruire su sè stesso un personaggio geniale e perfettamente in linea con le sue doti interpretative, proponendo una comicità inedita e talvolta quasi surreale. La regia è semplice e i toni sono leggeri, anche se non manca qualche punta beffarda, come nella risoluzione dell'insolita sottotrama gialla. Colonna sonora a tratti straniante, non sempre riuscita ma anch'essa molto curiosa.

Cangaceiro 11/06/09 11:22 - 982 commenti

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Dopo un paio di discussi (e per me positivi) film Moretti cambia un po' il registro dirigendosi in questa quasi commedia nera contaminata dal suo personalissimo stile. Ne esce una buona pellicola in cui imperversa Nanni, straripante come protagonista posseduto da manìe inconsulte, come il mettere bocca nella vita d'altri, probabilmente per non sistemare e aggiustare la propria. Anche in questo caso sono fortissime alcune divertenti scene di raccordo, soprattutto quelle nella bislacca e surreale scuola.
MEMORABILE: Il terzo grado fatto a Bianca. La cena con i 2 fidanzati e i loro genitori (Facciamoci del male). Tutti al campo sportivo...

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Capannelle 22/06/09 16:27 - 4412 commenti

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Una surrealtà, quella del personaggio di Apicella, assai (di)rompente. È un giochino che Moretti allestisce bene, accompagnando le nevrosi del protagonista con la fenomenale galleria di personaggi della scuola Marylin Monroe (!) e con la sua stessa autocensura nella relazione con Bianca. Una sana voglia di mantenersi "pazzi" che risulta simpatica anche se l'enfasi della critica su certi passaggi del film mi è parsa esagerata.

Hackett 23/06/09 15:49 - 1867 commenti

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Resta uno dei migliori film di Moretti, capace di incuriosire, divertire e coinvolgere anche dopo parecchie visioni. Il suo Michele Apicella in continua evoluzione quì esterna maggiormente il proprio pensiero, apparendo però meno eccentrico in quanto contornato da personaggi ben più "normalmente" grotteschi di lui. Ottime le caratterizzazioni dei vari personaggi, dal vicino arzillo all'inquietante preside. Da non perdere.
MEMORABILE: La scuola Marilyn Monroe.

Belfagor 9/07/09 11:37 - 2690 commenti

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Commedia geniale e non solo per la scena della Sachertorte. Il personaggio maniacale di Moretti non attira certo le simpatie di tutti, ma nel corso del film ci si rende conto che, in fondo, non ha tutti i torti. Il suo mondo razionale e organizzato in cui vuole coinvolgere ossessivamente gli altri trova il suo opposto nella farsesca e incomprensibile scuola "Marilyn Monroe". La colonna sonora dona un tocco surreale a certe scene. Da notare la presenza del giovane Salemme nella prima parte.
MEMORABILE: La cena a casa di Martina, "Chiami la polizia perché mi sparo", il barattolo gigante di Nutella e l'acutissimo "Bastoni!".

Enzus79 7/11/09 13:58 - 2901 commenti

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Un professore di matematica è ossessionato dall'amore perfetto, convinto che la felicità perfetta esiste solo se si è sempre insieme. Si innamorerà anche lui, ma durerà poco. Indubbiamente lo stile di Nanni Moretti è originale, c'è un sottofondo malinconico nell'ilarità che porta in scena. Molte le scene da ricordare.

Mtine 11/09/09 17:09 - 224 commenti

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Probabilmente uno dei film più belli e intensi di Nanni Moretti. Personalmente, quello che mi è piaciuto di più, forse per il fatto che è ricco di battute che sono entrate ne linguaggio popolare, ma anche perché, nel suo film, Moretti esprime la sua angosia. Un film da vedere più di una volta, per afferrarne ogni singola inquadratura e battutta.
MEMORABILE: Nanni Moretti che "disinfetta" con l'alcol il bagno o che sbatte la porta in faccia a Bianca.

Homesick 18/10/09 08:29 - 5737 commenti

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Intinto nel giallo (La finestra sul cortile) il quarto capitolo della pseudo-saga di Michele Apicella è un grottesco delirio di solitudine, misantropia, ossessioni e frustrazioni esistenziali riconducibili financo ad un contesto filosofico romantico (il perseguimento di un valore assoluto che induce a non accettare una ben diversa realtà). Sketch rapidi, mirati e surreali, spesso esilaranti (il pranzo, la Nutella, il pullman, le candide impertinenze negli approcci con le donne). Profetica la scuola dove si adorano attrici e sportivi e si preferisce l'attività ludica alla didattica.

Rickblaine 6/11/09 13:16 - 635 commenti

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Storia di un professore non ancora maturato a tutti gli effetti, che si presta a mantenere felici gli altri poiché non riesce ad esserlo lui. Costruito su quella base giovanile che è la ricerca di indipendenza davanti ad un mondo ostile e socialmente deprimente. Moretti è ironico e ci affascina con i dialoghi/monologhi sulle scarpe della gente, intrattiene lo spettatore con l'indubbia capacità realizzativa nel portare in scena le proprie idee.

Giuliam 6/11/09 17:00 - 178 commenti

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Difficile trattenersi dalle risate (amare) vedendo questo film. Per via delle vicende, a dir poco grottesche, capitate ad un professore di matematica (interpretato bene da Nanni Moretti) il quale vive in un mondo capovolto, dove l'amore è un'illusione e l'incoscienza crea soltanto incompatibilità. Bei dialoghi (kafkiani, mi verrebbe da aggiungere), lo stesso la descrizione dell'ossessione del protagonista è geniale. Attendibile anche il finale.

Tarabas 15/12/09 15:28 - 1878 commenti

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Storia di un inadatto. Inadatto a convivere con i difetti, i suoi per primi, quelli degli altri poi. Inadatto a sopportare le tante scelte di convenienza o semplicemente di sopravvivenza che la vita ti impone. Michele è alla ricerca della perfezione, nell'amicizia e nell'amore. Osserva tutti e crede di capire, è più facile osservare che agire, non si può sbagliare. Notevolissimo saggio di analisi psicologica, è più teatro filmato che cinema, ma alcune scene (quella sulla spiaggia, quella surreale a cena dallo studente innamorato) colpiscono a fondo.

Mdmaster 14/09/10 21:36 - 802 commenti

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Film manifesto del Moretti pensiero, un giallo ripieno di riflessioni sulla vita e sul declino della società italiana (tutti guardano la tv, la scuola Marilyn Monroe, il professore di storia che spiega Gino Paoli). Ma più di tutto sono le paranoie e le fobie del Nanni a farla da padrone, in ogni momento ossessionante del film. Sì, potremmo definirla una commedia, ma si sorride, perché alla fine i rapporti umani sono proprio come li dipinge il regista romano. Mai più tornerà a queste vette, stupendo. E grandissimo anche Remo Remotti.
MEMORABILE: "Rido?", il monologo finale sulle scarpe e sull'innocenza perduta, il disperato tentativo di rimorchio al laghetto di Villa Borghese.

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Il Dandi 23/02/11 13:34 - 1917 commenti

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Capolavoro assoluto di Moretti, che porta le sue personali ossessioni (da antologia l'interrogatorio sugli amanti precedenti a cui sottopone Bianca, o il finale col commissario) in un contesto grottesco di mirabile equilibrio e maturità. La parabola individualista di Michele Apicella (un matematico dei sentimenti che sembra uscito dalla Spoon River di Fabrizio De André) finisce paradossalmente per essere anche il più convincente paradigma epocale e generazionale del cinema morettiano, e la sua mostruosità vale più di tanti film sul terrorismo.
MEMORABILE: "Lei sicuro ha il suo macellaio di fiducia, che le tiene da parte i pezzi migliori..." -"C'è qualcosa di male?" -"Certo, se poi ci vado io che mi dà?"

Markus 23/04/11 11:00 - 3690 commenti

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Moretti, pur conservando il suo alter ego Michele Apicella, abbandona le cattiverie socio politiche dei film precedenti (che riprenderà in parte nel successivo La messa è finita), per interpretare un personaggio diverso: meno incline alle nevrosi e a scatti di ira ma, a suo modo, più riflessivo e pacato. Apicella ci mostra delle ossessioni inquietanti. Il film, nella seconda parte, si tinge curiosamente di giallo. Geniali le scene alla scuola "Marilyn Monroe" (!) dove spicca il grandioso e istrionico Dario Cantarelli. Seducente la Morante.

Daniela 28/04/11 13:19 - 12670 commenti

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Michele Apicella al liceo Marilyn Monroe, dove gli insegnanti informano e non formano, vanno in gita, sono accompagnati a casa in pulmino e vengono seguiti da uno psicanalista. Miglior film di un regista importante ma anche troppo presso autoreferenziale, è l'angosciante ritratto di una personalità paranoica sviluppata per rigetto di una modernità vista nei suoi aspetti più assurdi, rinunciataria nei rapporti con gli altri per timore di venire ferito dalla loro indifferenza, dal loro disamore. Proverbiale, imprescindibile, fa sorridere con risentita amarezza. 
MEMORABILE: La storia con Gino Paoli, il pranzo a casa dello studente, la nutella gigantesca, "Ma anch'io sono finito in infermeria..."

Rebis 5/07/11 13:03 - 2339 commenti

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Insegna matematica nella scuola riformata "Marilyn Monroe"; ha un Super io prevaricante. È misantropo, impiccione, moralista e intollerante. Scollato dal reale. È paranoico e non ha il pollice verde. In poche parole: è un serial killer! Quando dal Moretti personaggio trapela il Moretti attore, Apicella sbalza fuori dalle righe della verosimiglianza. Comunque, il suo cinema funziona meglio quanto meno ricorre ai dialoghi. Momenti cult. Buona la direzione del cast. "Bianca" spiega anche l'invettiva del regista contro Henry: Pioggia di sangue: decisamente un altro approccio al disagio esistenziale.

Mark70 8/07/11 03:53 - 118 commenti

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Il professor Apicella ama l'esattezza e la precione dei suoi teoremi, ma è costretto a vivere in un mondo imperfetto, mediocre, dove si esalta la futilità (geniali le scene alla scuola "Marilyn Monroe). Come in una matrioska dentro il giallo c'è il racconto filosofico e la satira sociale di certa sottocultura anni '80 e la denuncia di una generazione (quella post-68) non all'altezza dei suoi ideali e i rapporti difficili tra i sessi e tanto altro. Forse il capolavoro di Moretti, che qui sembra meno egocentrico di sempre.
MEMORABILE: La storia e Gino Paoli. La sacher-torte. Il barattolone di Nutella. Citazioni cinefile come se piovesse, da Hitchcock a Truffaut.

Mickes2 18/10/11 16:49 - 1670 commenti

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Gran bel film di Moretti che con acuta e sana (auto)ironia pone diversi accenti e quesiti sulla natura dell'essere umano. Tra domande sui sentimenti, i rapporti di coppia, gli estremismi, l'autocritica e la sua insofferenza di fronte alla società che si muove molto più veloce di lui, non mancano risvolti con venature gialle che ispessiscono la narrazione rendondola incisiva. Innegabili il fascino, il divertimento, la profondità che il personaggio di Michele Apicella riesce a conferire.

Paulaster 16/05/12 10:04 - 4425 commenti

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Film basilare per la produzione Moretti. Dialoghi e scene entrati nell'immaginario collettivo, seppure mancanti di una certa linearità. La lucida follia del protagonista si esprime tramite trovate al limite del grottesco, oppure con dei j'accuse di dolente brutalità. Nessuno ne scampa: i ragazzi, i docenti, la scuola, l'amore, la giustizia, l'amicizia; spazza via i resti degli anni 70 e si accolla la colpa dell'insuccesso sociale che esploderà negli anni a venire.
MEMORABILE: "Non si dice 'non mi piaceva' se prima non ci si è domandati 'mi piaceva?', eh?"; Gino.

Piero68 8/10/12 10:39 - 2958 commenti

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A mio avviso l'unico, vero capolavoro di Moretti. Follia e genialità si fondono insieme dando vita a un personaggio che se non fosse per il lato oscuro potrebbe essere considerato antesignano dei vari Forrest Gump. La sceneggiatura è davvero ben poca cosa, ma sono i dialoghi il pezzo forte, fortissimo di questo film. A volte serrati e incalzanti, altre lenti e lisergici. Ottima prova sia del Moretti regista che del Moretti attore. Nelle sue esagerazioni, uno spaccato dell'italiano medio alle prese con le sue fobie dopo gli anni di piombo.

Pinhead80 19/04/13 12:22 - 4767 commenti

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Un film molto interessante che fa emergere le inquietudini e la sofferenza delle relazioni la cui fine viene vissuta come un lutto e che ci mostra una scuola ribaltata nel senso e nei ruoli. Ne esce un quadro grottesco ma non distante dalla realtà. Moretti carica volutamente il proprio personaggio in modo tale che nessuno riesca a sottrarsi all'immenso flusso di parole che escono dalla sua bocca e alla sua invadenza. L'insofferenza verso il prossimo e il non mettersi mai in gioco nelle relazioni porta a un'inevitabile sconfitta.

Myvincent 19/08/13 08:40 - 3744 commenti

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Un Nanni Moretti ossessivo e fragilissimo incontra una Laura Morante dalla bellezza rinascimentale e qui scatta qualcosa. Ma non basta. Nonostante il clima intimista e delicato, il film è la storia di un assassino seriale; ma nonostante questo ancora colpiscono le profonde intuizioni sull'amore, gli impossibili teoremi d'amore, l'eterna solitudine e i suoi inganni. Alcune battute e alcune scene sono cult.

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Lythops 2/09/13 12:06 - 1019 commenti

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Forse il film più vero e spontaneo di Moretti che, a tratti, dà l'impressione di volersi confessare attraverso la macchina da presa come Chopin lo faceva col pianoforte. Ciò che ho più amato in questo film sono i personaggi, tutti splendidamente veri, plausibili, perfettamente interpretati, la sottile ironia e surrealismo che addolcisce la tragedia del protagonista senza per questo sminuirla.

Rambo90 10/05/15 00:05 - 7701 commenti

I gusti di Rambo90

Un Nanni Moretti sopra le righe, irresistibile nel suo personaggio, a volte arduo da seguire nei ragionamenti ma intrigante nella trama (quasi gialla) e nella descrizione dei protagonisti. Molte scene sono divertenti ma c'è una malinconia di fondo che non riesce mai a far diventare il film una commedia in piena regola. Buone le musiche e la fotografia di Tovoli, ottima la performance della Morante. Notevole.

Almicione 7/06/15 01:44 - 764 commenti

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Fastidioso perché infastidito, oppressivo perché oppresso, aggressivo perché aggredito; senza dubbio solo. A ogni modo un Apicella ancora egocentrico, che non deve più difendersi dalla pressione della critica quanto piuttosto dalla pressione della vita, dal male di vivere legato e causato dalla sua solitudine. Egli cerca di capire, mostra agli altri di aver capito, ma in realtà non ci riesce ed è per questo che crolla. Ogni inquadratura è simbolica e pregna di significato e spesso anche divertente perché assurda, parossistica.
MEMORABILE: La "disinfestazione" del bagno col fuoco; Quando chiude la porta in faccia a Bianca; La rissa.

Alex75 14/05/15 09:28 - 880 commenti

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Storia con venature thriller, centrata su un professore sociopatico e ossessivo, eppure più normale dei personaggi assurdi della scuola “Marilyn Monroe”. Moretti, attraverso personaggi memorabili, scene e battute da antologia, ironizza su nevrosi proprie e altrui e fa riflettere sui sentimenti e sull’amicizia, sostenuto da un cast perfetto in cui spiccano la bellezza quasi esotica della Morante, l’istrionismo di Remotti e Cantarelli e la malinconia dell’inappuntabile commissario Vezzosi.
MEMORABILE: La scuola “Marilyn Monroe”; Michele che legge Proust al lago; La rissa al campo sportivo; “Vabbè, continuiamo così, facciamoci del male”.

Graf 13/08/15 22:23 - 708 commenti

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Michele diventa professore. Un film faticoso e problematico che Moretti utilizza come pratica psicoanalitica per vedere se riesca a capirci qualcosa della vita. Immagini come figurazioni spaziali delle ardue discese e risalite dell’animo umano, ambienti spaziali posti in alto oppure sotto il livello della strada, singolari simbologie che cercano di sposarsi ai meccanismi onirici di un cinema che trae ispirazione da una dimensione paranoica programmatica e deresponsabilizzante. Opera intransigente e come imprigionata in una ferrea forma geometrica.
MEMORABILE: Intensissima prova di Laura Morante.

Mco 28/10/15 10:49 - 2328 commenti

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La felicità è la ragione assoluta del nostro vivere ma raggiungerla e goderne è ardua missione. Il protagonista, folle tra i folli e anormale tra i normali, tenta tutte le strade che vi conducano, informando le sue giornate alle ossessioni e alle riflessioni. Tenta di deviare le sue attenzioni principali confondendosi con dolciumi, feticismi assortiti e amori fatui ma la sua condizione di infelice permane. Le tinte gialle rendono quest'opera ancor più peculiare nel panorama dell'autore. Verboso e spesso snervante ma molto personale.
MEMORABILE: La lezione di ginnastica, quasi fantozziana.

Victorvega 11/03/16 11:22 - 502 commenti

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Bellissimo! Un Moretti al meglio, che porta al massimo le nevrosi e le ossessioni del suo personaggio con il suo sentenziare e "predicare" fino a portarle all'estremo con il finale rivelatore. Grande sceneggiatura, con situazioni e monologhi ormai entrati di diritto nell'enciclopedia del cinema italiano. Accanto alla verbosità e al delinearsi del carattere del protagonista emergono in secondo piano una trama gialla volontariamente poco sviluppata e un lato commedia con scene e situazioni surreali molto divertenti (quelle a scuola).
MEMORABILE: La dissertazione su Mont blanc e Sacher; Il barattolone di Nutella; La lezione di ginnastica: "Bastoni!"; La dissertazione sulle scarpe.

Ryo 13/10/16 13:57 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Moretti raggiunge l'apice della sua maestria narrativa, che già aveva superato due volte con Ecce bombo e Sogni d'oro. Nuovo personaggio, ricco di ossessioni e bizzarre sfaccettature che lo rendono molto ricco dentro ma allo stesso tempo sintetico nei suoi dialoghi (a differenza dei film precedenti, qui non sproloquia). Surreale l'atmosfera che pervade tutto il film e memorabili sequenze lo rendono un prodotto indimenticabile.
MEMORABILE: "Non conosce la Sacher Torte?"; Il canto corale nel pulmino; Il bicchierone di Nutella.

Thedude94 10/01/17 01:34 - 1097 commenti

I gusti di Thedude94

Piccolo capolavoro morettiano che si prende gioco di un Apicella professore di matematica tristemente solitario e a dir poco maniaco nei confronti di tutto e tutti. Supportato da una stralunata Morante (la Bianca in questione), il professore riflette sui temi della felicità e su quanto sia importante vivere con gli altri e per gli altri; è proprio lì che sta il centro del film: è possibile scegliere le persone con le quali trascorrere la propria vita e soprattutto farlo in maniera giusta? Per uno che vive come lui certamente non è semplice.
MEMORABILE: "La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora se c'è deve essere assoluta".

Rufus68 26/03/17 17:50 - 3845 commenti

I gusti di Rufus68

Il conservatore e uomo d'ordine Moretti (comunista, forse e certo non contestatore) sfoga in un film ibrido e dallo stile inimitabile la propria ansia di purezza, tesa allo spasimo maniacale. Il regista interpreta sè stesso e, sciolto dai vincoli della finzione, può sbizzarrirsi in una prova apparentemente brillante, ma in realtà percorsa da una cupezza d'impressionante intensità in cui ritroviamo nostalgie, rimpianti e l'aspirazione, fallace, a recare e mantenere il vecchio ordine morale in un mondo ormai caotico e irredimibile.

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Vice 5/07/17 01:16 - 33 commenti

I gusti di Vice

Un grande Moretti che sembra fare piazza pulita di ogni autocompiacimento: il moralismo della maschera apicelliana raggiunge il suo super-io che non ammette repliche. Con un grottesco più sottaciuto (ma che esplode nel finale) dall'atmosfera da giallo con riferimenti hitchcockiani, Moretti ci consegna un'opera matura e inizia un discorso (già semiavviato) sull'incomunicabilità e l'incapacità di capire il presente dei personaggi che dovrebbero formare le coscienze, in questo caso un maestro alle prese con una scuola formato nostalgia e revival.
MEMORABILE: Il preside interpretato da Cantarelli (caratterista magnifico); Il pranzo a casa della fidanzatina dell'alunno; "io mi devo difendere", La confessione.

Magi94 30/07/17 12:02 - 954 commenti

I gusti di Magi94

Una commedia tragica, che malgrado le apparenze date dal nevrotico Apicella e dalle sue fissazioni sottintende una riflessione assolutamente non banale sul rapporto di coppia. In tempi non sospetti dipinge la distopica scuola "Marilyn Monroe" che molto ricorda l'andazzo attuale dell'istruzione, compresa ahimè quella pubblica. La regia è la solita grezza di Moretti, ma personaggi e battute rendono il film più che gradevole e creano molte situazioni memorabili. Per assurdo, le parti meno riuscite mi son sembrate quelle con Bianca.
MEMORABILE: "L'uomo nella sua sintesi più alta: James Bond".

Il ferrini 28/09/17 00:26 - 2360 commenti

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Moretti come non prima e come mai dopo: ogni scena di questo film, ogni frase, è un cult. Michele osserva le vite degli altri, dalla sua "finestra sul cortile" mentre noi osserviamo la sua. Difficile non rivederlo nel Robin Williams fotografo, ma anche in altri sociopatici a venire. Si ride amaramente, ci si commuove, ma soprattutto ci si sorprende. Da vedere assolutamente.

Lou 6/07/18 18:20 - 1121 commenti

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L'insegnante di matematica Michele Apicella è un paranoico assoluto, ma anche un acuto osservatore delle stranezze umane oltre che un grande sostenitore dell'amore assoluto ed eterno. Un personaggio romantico, difficile da dimenticare. Moretti riesce a raccontare i vizi e le debolezze del genere umano con uno sguardo ironico e surreale che diverte e lascia il segno. Davvero notevole.
MEMORABILE: "Non conosce la Sacher Torte? Continuiamo così, facciamoci del male"

Modo 5/08/18 01:12 - 949 commenti

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Il nevrotico Michele Apicella insegna in una scuola delirante e studia maniacalmente le abitudini dei suoi vicini. Indubbiamente un film intenso, surreale, a tratti amaro che dà la possibilità a Moretti di mettere a nudo in maniere originale le debolezze scaturite dall'amore e la sua incomunicabilità. Molte le scene rimaste indelebili che sopperiscono talvolta a certe lungaggini esageratamente logorroiche. L'attore/regista non raggiungerà più vette così alte. Brava la Morante, di una bellezza disarmante.

Gordon 22/08/18 19:56 - 261 commenti

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Uno dei film più riusciti di Moretti, grazie a una sceneggiatura pimpante e a una storia solida, alle quali si aggiungono i tratti caratteristici del regista romano. Viaggiando nella contorta psiche del protagonista, un paranoico professore di matematica che giudica tutto e tutti, Moretti racconta e spesso critica comportamenti e difetti delle persone da un punto di vista originale. Tra tutte queste cose si inseriscono scene e battute che alleggeriscono il film senza impoverirlo. Notevole.
MEMORABILE: Il mega-barattolo di Nutella; "Continuiamo così. Facciamoci del male!"; "Ma anch'io sono finito in infermeria"; "Se tiene le cose buone per lei..."

Bergelmir 21/01/19 00:16 - 160 commenti

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Michele Apicella è un uomo reale che vive in un modo sottilmente surreale, popolato da persone che ripetono sempre gli stesse errori; i giovani sembrano gli unici ad avere intenzioni serie, mentre gli adulti indulgono alle proprie debolezze. Moretti abbandona l'ideologia, guarda al privato e aggrava le simpatiche manie che lo avevano caratterizzato in passato, per sconfinare nella paranoia e nella sociopatia, regalando uno dei momenti più personali del suo cinema, spassoso e profondo, con una trama gialla appena accennata, ma comunque risolta.
MEMORABILE: "Da piccoli fatti, dettagli anche insignificanti io ricostruisco..."; "Lei non faccia il tunnel! "; La Sacher.

Schramm 1/09/20 16:00 - 3495 commenti

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Il cortile come crepata ma prismatica finestra su un immaginario che fa d'ogni irriducibilità virtù e della virtù omicidio come una delle belle arti di vivere. L'addio preventivo, per non soffrire del tu in amore. Il Moretti più cinematograficamente adeso e al contempo sdrucciolo a/su generi e forme, per meglio omnitrasfigurare, che fa del se un sé e viceversa, ove surreale è più personale-politico che mai; il più trionfale in cima al delacruxiano monte di volontà-rappresentazione, sineddoche di tutta una carriera. Dopo, il sublime e il suo cinema inizieranno a squadrarsi in tralice.

Ultimo 12/10/20 16:30 - 1656 commenti

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Il professor Michele Apicella è uno dei migliori personaggi di Moretti: paranoico, surreale e pieno di fissazioni. E' lui l'unica vera colonna portante di questo ottimo film, che fa del surreale il suo punto di forza e ci immerge in situazioni che fanno sì ridere ma dovrebbero fare anche molto riflettere. C'è persino una certa dose di componente gialla, non vista in chiave poliziesca ma più psicologica. Altro pregio: la durata non eccelsa fa sì che la pellicola scorra senza intoppi. Brava la Morante, esagerato il personaggio del preside. Notevole!
MEMORABILE: La spiegazione della famosa canzone di Gino Paoli; Il finale con interrogatorio.

Occhiandre 5/04/22 10:43 - 158 commenti

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Un autoritratto allo specchio. Se Nanni Moretti è un regista con una certa aria professorale, qui ne troviamo un alter ego a rovescio: un professore che non potendo fare il regista delle gesta di allievi che lo superano diviene regista delle vite dei propri ingenui amici. Un'autodenuncia della propria incapacità artistica di incidere sulla società con le idee? Sicuramente ha turbato i sonni di molti il personaggio del protagonista Michele Apicella, ineffabile e apparentemente trascurabile per il suo essere ai margini di ogni cosa, come una nota in blu a margine di un tema di scuola.
MEMORABILE: Michele che sistema il calzino dello sconosciuto al bar; Lui che parla con la pianta morente; Il complimento alla Morante per le scarpe monacali.

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Pessoa 28/08/22 19:41 - 2476 commenti

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Un Moretti ancora acerbo (ma con le idee piuttosto chiare) ci mostra uno spaccato del mondo che lo circonda filtrato dalle sue ossessioni al limite del maniacale. Il linguaggio narrativo è abbastanza chiaro, con un alternarsi di situazioni molto azzeccate e altre decisamente meno scorrevoli, in cui l'eccessiva caratterizzazione del personaggio principale gli toglie universalità rendendo a tratti la pellicola poco scorrevole. Molto buono l'apporto della Morante e nel complesso positivo quello del resto del cast. Alcune scene rimaste celebri ne fanno un prodotto degno di visione.

Xabaras 19/01/23 07:07 - 210 commenti

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Nell'universo thriller di Moretti non c'è spazio per concepirlo allo stesso modo del giallo all'italiana Anni 70 (emblematica rimane la scena in cui appena arrivato nella nuova casa dà fuoco agli elementi del bagno: lavandino, vasca da bagno... topoi assoluti del giallo argentiano); rimane la fascinazione per il surreale (la scuola Marylin Monroe che non forma ma informa) anche se si tratta di un surreale più vicino al cinema pasoliniano. Permane Hitchcock ma è solo un pretesto per dare forma al personaggio sincopato del professore Michele Apicella.
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  • Musiche Samuel1979 • 18/08/13 21:37
    Addetto riparazione hardware - 4194 interventi
    Durante la sequenza girata da Moretti in spiaggia, viene trasmesso il brano "Scalo a Grado" di Franco Battiato.
  • Discussione Cotola • 21/04/14 12:56
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Se ne va un critico, e non solo quello, d'altri tempi: Claudio G. Fava.

    http://www.corriere.it/cronache/14_aprile_21/rai-morto-claudio-g-fava-volto-piu-noto-critica-cinema-tv-7598292c-c934-11e3-8f30-ecd4cc57e75b.shtml
    Ultima modifica: 21/04/14 12:58 da Cotola
  • Discussione B. Legnani • 21/04/14 13:02
    Pianificazione e progetti - 14975 interventi
    Non so se sia la sede ove metterlo, ma apprendo che è morto Claudio G[iorgio] Fava.
    Un grande.
    Segnalo che su youtube si trovano varie sue interviste, presentazioni ecc.
  • Discussione Buiomega71 • 21/04/14 14:15
    Consigliere - 26006 interventi
    Lo ricordo con nostalgia, quando a metà anni 80 presentava su RaiUno "Cinema di Notte" e commentava (con relativa scheda tecnica) i film messi in onda (tra cui: Il Sacro Graal, Quei due-Il Sottoscala, La casa in Hell Street, L'Assassinio di Sister George e Times Square)
    Ultima modifica: 21/04/14 17:19 da Zender
  • Discussione Caesars • 22/04/14 09:14
    Scrivano - 16812 interventi
    Leggo solo ora della morte di Claudio G. Fava.
    Spiace veramente moltissimo.
  • Musiche Alex75 • 16/04/20 16:54
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Durante la discussione tra Aurora e Massimiliano si può sentire in sottofondo, proveniente dalla TV accesa, la canzone "In the middle of all that trouble again", brano principale del film Nati con la camicia, interpretato da Douglas Meakin.
    Ultima modifica: 16/04/20 17:52 da Zender
  • Curiosità Markus • 9/08/20 15:53
    Scrivano - 4775 interventi
    Nanni Moretti ospite da Pippo Baudo nel suo "Un milione al secondo" su Retequattro (puntata del 27 aprile 1984). Baudo lo intervista partendo dalle prime esperienze del regista/attore romano (viene mostrato un frammento di "Come parli frate?") per poi presentare e discutere del nuovo film "Bianca". A conclusione Moretti viene premiato con la "Chiave d'oro del successo" sponsorizzato da lucchetti & serrature Viro.

    L'arrivo di Nanni Moretti nella trasmissione accompagnato dalle spumeggianti note del maestro Pippo Caruso:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/nanni1.jpg[/img]

    Il sarcasmo di Baudo trascina anche Moretti:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/nanni2.jpg[/img]

    La premiazione... con sponsor:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/nanni3.jpg[/img]
  • Homevideo Zender • 10/08/20 12:09
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Il film è uscito in bluray in un cofanetto francese della Carlotta films chiamato "Viva Nanni!" insieme a La messa è finita. Il bluray di Bianca ha una discreta grana ed è nettamente superiore al nostro vecchio dvd per definizione e naturalezza dei contrasti, mentre i colori sembrano buttare leggermente più verso il giallo rispetto a quelli del dvd. C'è l'audio italiano e i sottotitoli sono removibili, per fortuna!

    [img size=200]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/vivananni.jpg[/img]
    Ultima modifica: 10/08/20 12:12 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 22/09/20 16:04
    Fotocopista - 2139 interventi
    Il "quadrato magico" che lo studente mostra al prof. Apicella (Moretti) non è quello raffigurato nell'incisione di Albrecht Dürer intitolata Melancholia I, che vediamo nell'immagine adestra del fotogramma. Quello dello studente, anch'esso magico, ha come nella stampa, nella parte inferiore ii numeri "15" e il "14", data dell'incisione.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bianca.jpg[/img]

    Alla richiesta dello studente, di dimostrare come la somma dei numeri su ogni riga, su ogni colonna e su ogni diagonale del quadrato magico di ordine 4 desse il valore di 34, Moretti (salvato nel film dal suono della campanella) avrebbe dovuto rispondere nel modo seguente.

    Supponiamo di avere un quadrato magico normale di ordine n qualsiasi. Consideriamo la somma di tutti i numeri contenuti al suo interno, che chiamiamo A:
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bianca2.jpg[/img]
    Esiste una formula generale per determinare A a partire dal valore di n di cui omettiamo la dimostrazione:
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bianca3.jpg[/img]
    Consideriamo adesso le righe del quadrato magico considerato. Per ipotesi, la somma dei numeri contenuti in ciascuna di queste righe è pari al numero magico M: quindi la somma totale di tutte le somme delle righe del quadrato è uguale a n volte M, dato che, in totale, le righe del quadrato sono n.
    La “somma delle somme” delle righe del quadrato è uguale alla somma di tutti gli elementi del quadrato! Vale cioè la seguente relazione:
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bianca4.jpg[/img]
    A questo punto è facile ricavare che:
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images54/bianca5.jpg[/img]
    Questa formula è valida per qualsiasi quadrato normale di ordine e  sostituendo ad n il valore di 4 si ottiene la costante magica M pari a 34.

    Fonte: https://library.weschool.com/lezione/quadrati-magici-soluzione-durer-sagrada-familia-curiosita-matematiche-13672.html
  • Discussione Xabaras • 19/01/23 13:24
    Galoppino - 63 interventi
    Il thriller anni 70 a cui si avvicina di più questo film di Moretti è forse Non si sevizia un paperino.

    SPOILER
    Anche lì infatti il colpevole era
    un personaggio che cercava di "aiutare" in modo particolare le sue vittime.
    Ultima modifica: 19/01/23 15:05 da Zender