Capitan Blood - Film (1935)

Ispirato all'omonimo romanzo (1922) di Rafael Sabatini, già filmato nell'epoca del muto, nel 1924, questo è senz'altro uno dei più grandi classici - anzi, "il primo grande classico" - del film di pirati e corsari del cinema sonoro, quello che lanciò veramente Errol Flynn come perfetto eroe del "swashbucking movie". Se proprio devo trovarvi dei difetti: il bianco e nero - ma esiste anche una versione colorizzata - e Olivia de Havilland, attrice che personalmente ho sempre ritenuto un po' scialba per incarnare eroine di film d'avventura.

Prototipo dei grandi film d’avventura, è la storia di un medico che subisce una condanna ai lavori forzati e diventa un pirata. Il film è caratterizzato da belle scene d’azione, fascinosi e carismatici protagonisti (specie Errol Flynn lanciato in grande stile proprio da questo film) che si muovono su sfondi esotici magnificamente fotografati. Ottimo esempio di cinema di intrattenimento.

Medico inglese ridotto in schiavitù per aver curato un ribelle ferito evade da Port Royal e si dà alla pirateria, assumendo il comando di un veliero... Avventure in un brillantissimo bianco e nero (a parte alcune sequenze colorizzate) per questo che si può considerare come un caposaldo del genere piratesco, di cui fissa i parametri: un pirata affascinante (Flynn nel pieno splendore fisico), un antagonista temibile per astuzia e malvagità (Rathbone, perfetto), una fanciulla in pericolo, amori, duelli, isole dei mari del sud... Classico intramontabile, sempre godibile

Tra i capisaldi del "piratesco", pura Hollywood classica con mezzi sfarzosi (per l'epoca), confezione equilibrata, ritmo elevato e attori perfettamente in palla, tra i quali spicca ovviamente un quasi esordiente Errol Flynn, simpatico e carismatico come il ruolo richiede; un po' sottotono, invece, la De Havilland, mentre azzeccatissima risulta la scelta degli attori di contorno. Tutto molto convenzionale, sia chiaro, ma il film è pieno d'azione e godibilissimo anche per lo spettatore meno abituato al cinema d'annata. Più che mai evergreen.

Giovane dottore viene condannato alla schiavitù per un falsa accusa contro il re; saprà farsi valere nel modo più inaspettato. Un film di avventura di altri tempi, girato da Curtiz con attenzione e senso dell'ironia. Errol Flynn, uno degli esponenti di spicco della categoria "artisti maledetti", offre una prova robusta e garbata, si diverte facendo divertire il pubblico: accompagnato da un'ottima de Havilland, fra mille acrobazie dona al prodotto quella credibilità che ha meritato il successo.

Fumettone avventuroso d'altri tempi, con una prima parte che entusiasma per il continuo mutamento di stato del protagonista, più prevedibile invece nella seconda quando subentrano i momenti più "romantici" e duelli messi lì giusto per crear movimento. Flynn codifica quello che sarà il suo ruolo tipico, Rathbone è sprecato ma almeno regala qualche bella espressione canagliesca. Sfarzoso nella messa in scena ma con molti alti e bassi.

Capolavoro piratesco che porta la firma di Michael Curtiz e soprattutto l'allregria spaccona di Errol Flynn, qui al suo meglio. Ma il vero grande interprete del film è sicuramente Basil Rathobone, un cattivo di quelli che non si dimenticano e che lascia il segno. Un film seminale, perché situazioni e tagli di inquadratura li ritroveremo poi in tantissimi film successivi.