Noi due senza domani - Film (1973)

Noi due senza domani
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Titolo originale: Le train
Anno: 1973
Genere: drammatico (colore)
Note: Soggetto dal romanzo "Il treno" di Georges Simenon pubblicato nel 1961.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/10 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 8/09/10 09:09 - 3015 commenti

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Su un treno di fuggiaschi dalla Francia in cui inizia l’occupazione nazista il fatidico incontro fra un uomo e una donna… Drammone a sfondo bellico da un romanzo di Simenon. Un po’ legnoso come sempre in Granier-Deferre, ma con una ricostruzione accurata, interpreti intensi e un bellissimo, struggente finale.

Saintgifts 24/12/10 21:50 - 4098 commenti

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È un bellissimo film d'amore, come si suol dire, dove l'amore sboccia improvviso sotto le bombe e i proiettili e, da un istante all'altro, gli eventi ti pongono davanti una vita nuova e ti costringono ad essere un uomo nuovo che trova il vero amore, un amore che però può durare solo un attimo. Sceneggiatura stringata che lascia spazio alle espressioni dei due protagonisti, buona ricostruzione dell'ambiente con anche inserimenti di veri spezzoni della Seconda Guerra Mondiale. Personaggi di contorno veri ed efficaci. Buona colonna sonora.
MEMORABILE: Romy Schneider e Jean-Louis Trintignant fanno l'amore per la prima volta sul treno: romanticismo e sensualità alle stelle.

Mark 4/08/11 03:19 - 264 commenti

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Un treno fugge per via della guerra che incombe, su di esso si intreccia una storia d'amore. Rappresentazione davvero ben riuscita di come nel regno della sopravvivenza, del caos e del dolore imposti dalla guerra, nel crollo di ogni valore e barlume di logica e di barriere temporali possa avvenire l'impossibile. Ottimi fotografia e montaggio. Buona l'intepretazione del duo Trintignant-Schneider. Unica pecca il prologo eccessivamente lungo e l'epilogo meritevole invece di un maggiore sviluppo.

Daniela 28/09/18 01:31 - 12662 commenti

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Durante l'invasione nazista della Francia, un uomo separato dalla famiglia durante la fuga incontra in treno un'ebrea tedesca che cerca di sfuggire dalla deportazione... Inframezzata da filmati di repertorio, una storia d'amore nata in una situazione di grande incertezza, alimentata da una passione "irragionevole" considerati i rischi e le rispettive responsabilità, destinata ad un epilogo struggente. Granier-Deferre, come spesso succede, non governa perfettamente la materia e scade talvolta nel banale ma può contare su due interpreti straordinari le cui prove valgono ampiamente la visione.
MEMORABILE: Nel finale, lo scambio di sguardi, la carezza.

Lucius 10/08/19 21:30 - 3015 commenti

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Curiosa l'idea di utilizzare autentiche sequenze di guerra mixate con le immagini del film: da un lato si accentua la barbarie del conflitto, dall'altro si evidenzia la meravigliosa storia d'amore tra i due protagonisti. Ma se vogliamo considerarlo nella sua interezza, vuoi per il doppio binario, vuoi per alcuni lungaggini, ciò che salta maggiormente all'occhio è la prova attoriale di Trintignant e della Schneider, qui al massimo del loro splendore. Raccontare la guerra con la guerra dal punto di vista filmico non è il massimo...

Cerveza 30/05/23 14:41 - 366 commenti

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Un ordinario padre di famiglia fugge dalle Ardenne con moglie e figlia prima dell'arrivo dei tedeschi. Sul vagone bestiame che accoglie lui solo, incontra un tipino come Romy Schneider; va da sé che l'atmosfera s'attizza fino all'accoppiamento sul pagliericcio, e tanti saluti alla famiglia. Film foderato da una confezione pretenziosamente curata che però contiene poco o nulla; anzi, questa eccessiva formalità castra oltremodo passione ed empatia, accentuando invece banalità e lungaggini. Ci si emoziona sinceramente solo negli ultimi cinque minuti... davvero un po' pochino.
MEMORABILE: Lei: “Voi vi amate molto?, lui: “Siamo sposati”; Gli occhiali di lui, prima rotti e poi intatti; “Ich liebe dich, ma tu non capisci”; Il finale.

Paulaster 9/11/23 18:07 - 4419 commenti

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Francese in fuga dai nazisti incontra una donna ebrea tedesca. Periodo di guerra (con immagini di repertorio) utilizzato per raccontare una storia d’amore che nasce nell’incertezza del futuro. I presupposti romantici si spengono immediatamente nelle scene sul treno (c'è chi fuma vicino a un neonato) e nei vari amplessi notturni. Trintignant si dimentica in un baleno di avere la moglie incinta e la Schneider concede la maglietta bagnata. La disperazione della guerra non è percepita, salvo negli ultimi trenta secondi di pellicola.
MEMORABILE: Il treno mitragliato dall’aereo; Il ritrovarsi finale.

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