Il principio del domino: la vita in gioco - Film (1977)

Grottesca e divertente l'organizzazione misteriosa che fa evadere Hackman per porlo come killer al proprio servizio, ma forte anche la tenacia con la quale il buon Gene si ribella. Non un granchè, ma interessante per comprendere certe metodiche di attentati e, perché no, di clamorose messinscene. Un po' deludente la Bergen, ma anche vittima della sua interpretazione meravigliosa in Soldato blu, Wallach attore secondario e non incisivo...

Gran spreco di attori per questa terribile boiata. Un'organizzazione criminale da operetta all'interno di una storia che cerca insulsamente di sfruttare il filone della fantapolitica. Non bastasse, il tutto è farcito con inutili preamboli tirati allo sfinimento e scene di vita di coppia totalmente nulle (anzi, deleterie) ai fini dello svolgimento. Non c'è tensione, non c'è amalgama, non c'è storia (che perde acqua da tutte le parti), non c'è titolo (orgogliosamente pretestuoso). C'è solamente un brutto film diretto svogliatamente.

Thriller spionistico teso e ben girato: Kramer è sempre stato un bravo regista e qui lo dimostra ancora. Hackman è praticamente perfetto nel ruolo del tiratore scelto, fatto evadere dal carcere per compiere un attentato, così come è perfetta la morsa dell'organizzazione che si stringe attorno a lui quando si ribella. Bravissimi anche Widmark e Rooney, poco incisivi la Bergen e Wallach. Da vedere.

Kramer riesce a fare un film sul nulla assoluto. Si misura con un genere (ma quale?), senza essere in grado di sviluppare una trama degna di essere raccontata. Per settanta minuti non accade assolutamente nulla e ci si chiede che razza di film si stia guardando. Hackman sembra un tonto incapace di rendersi conto della forza dell'organizzazione che lo controlla. Gli altri personaggi sono gettati li e sembrano pure loro inconsapevoli sul da farsi. Unica nota positiva la durata contenuta.

Spionistico lacunoso, soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura, in cui Gene Hackman si muove all'interno di un sistema dominato da un'associazione segreta che manipola la realtà, piegandola al proprio volere. A tratti il senso di impotenza e di mancanza di scappatoie viene a galla, ma in maniera casuale, senza una vera forza espressiva, inevitabilmente colpa di uno script sciagurato e poco curato. Qualche scena funziona (L'esplosione della macchina vista dall'aereo; il rapido scambio dei prigionieri sulle macchine) e nulla più. Mediocre.

Recensibile parzialmente a causa dei tagli nell'edizione italiana che ne dimezzarono la durata, affronta il tema dei serivizi deviati, del loro potere e della facilità con la quale tirano i fili delle vite delle persone. Basato in primis su Hanckman e Widmark, ha un andamento altalenante tra tempi d'azione e altri morti. Già il fatto che alcune recensioni parlino di film fantapolitico e di teoria del complotto mi basta per considerarlo comunque un film divulgativo nonostante Kramer abbia fatto di meglio. Peccato.

Organizzazione segreta (CIA? beccata!) fa evadere dal carcere un ex reduce del Vietnam per utilizzarlo a fini criminali promettedogli mari e monti. Lui abbocca per amore della moglie, ma... Fanta-thriller politico deludentissimo per colpa non della regia, di buon mestiere anche se di routine, ma di una sceneggiatura pasticciata e inconcludente, piena di tempi morti e divagazioni tediose come quasi tutte le parentesi sentimentali. Il difetto maggiore è però assistere allo spreco di un cast sulla carta promettentissimo, a partire da Hackman in un ruolo più bischero che grintoso.