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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Revenge of the Nerds
Anno: 1984
Genere: commedia (colore)
Regia: Jeff Kanew
APPROFONDIMENTI: 27 anni di teen-movies
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
"Nerds" è l'appellativo dispregiativo con cui vengono identificati i ragazzetti sfigati solitamente incapaci di avvicinare le donne e appassionati d'informatica. Nel film di Jeff Kanew assurgono a protagonisti, entrando al college e subite trovandosene socialmente esclusi. Nessuna delle famigerate associazioni studentesche li accetta e faranno gruppo a sé rimettendo in sesto una casa diroccata e trasformandola nel loro quartier generale. Spernacchiati dai perfidi Alfa Beta (i soliti bellimbusti col fisico e le ragazze) prepareranno ingegnosamente la loro vendetta. Dare spazio agli emarginati per permettere loro (almeno al cinema) di dimostrare che l'apparenza non...Leggi tutto è tutto era un'idea simpatica, e va detto che i protagonisti hanno senz'altro le facce giuste: Robert Carradine, occhiali in montatura scura e risata da deficiente, diventa l'emblema stesso dei nerd (e l'unico a tornare, da primattore, anche nel sequel), coadiuvato da una squadra di sei ragazzi (tra cui l'inseparabile Anthony Edwards, il biondino) che riassumono le varie categorie sociali “a rischio emarginazione": il giapponese, il nero, lo zotico... Insieme daranno vita a qualche scena divertente e alla immancabile gara studentesca che nomina coi vincitori i nuovi membri del “comitato greco”, cui spetta il diritto di accettare eventuali nuove associazioni studentesche come la loro (fin lì rifiutata a priori). Una regia discreta, molte banalità, l'inevitabile finale consolatorio, ma almeno l'intenzione di raccontare una realtà diversa dal solito. John Goodman, coach dei bellimbusti, è totalmente sprecato e sta dalla parte sbagliata.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Disorder, Vito - Quello che si dice un buon film:
Xamini, Caveman, Herrkinski - Non male, dopotutto:
Stubby, G.Godardi, Markus, Galbo, Tarabas, Jurgen77, Ryo - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Luchi78, Deepred89 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Cotola, Jena
Come si fa a dimenticarsi di Caccola? E di Poindexter? Comicità all'insegna della goliardia per questo film che figura tra i precursori della commedia americana tanto in voga oggi; per intenderci fa da padre ai vari American Pie ed altri sulla falsa riga della vita nei college; solo che ha estremizzato al massimo i protagonisti. Finale scontato e prevedibile, ma a fargli da contorno nientepopodimeno che "We are the Champions" dei Queen. Dopo il successo del film ne venne girato un sequel.
Epigono di Animal house e vero e proprio manifesto sugli anni 80, pur essendo un film modesto con una regia piatta e televisiva, col tempo è diventanto un cult movie. Merito della simpatia del folto gruppo dei Nerds e di acune situazioni divertenti. Certo la materia poteva essere tratta meglio in mano ad un altro regista. Il cast riserva sorprese: alcuni otterrano un discreto successo (Carradine, Edwards, Goodman, Cromwell), altri avranno solo un effimero successo (Armstrong, il mitico "caccola").
Sarà che i personaggi sono fortemente stereotipati, ma tra i teen-movie La rivincita dei Nerds è tra i più riusciti. Vero che viaggia sul filo della banalità e dell'esito scontato, ma sin dai primi dieci minuti si intuisce che possiede il ritmo corretto: un'ottima alternanza di situazioni divertenti e un giusto risalto a tutti i personaggi. Come spesso accade in questo genere, nessuno di loro ottiene le piene luci della ribalta ma Caccola, Louis e Fred (AB) non verranno dimenticati.
MEMORABILE: I primi dieci minuti, con l'arrivo al college e la presentazione delle associazioni.
Il materiale umano nerdico è piuttosto abbondante. Ma quando, in film come questi, mancano quasi totalmente le buone idee, i poveri freak si ritrovano a fare solo da bersaglio per i cosiddetti perfetti (a parte il bestione tonto) delle confraternite ultraselezionate, salvo, nella seconda parte, alzare fantascientificamente la cresta e addirittura umiliarli. L’unica, vera arma vincente di questa pellicola è “Caccola”, che parla poco, ma rovista parecchio nelle narici. Vedibile, ma, allo stesso tempo, decisamente perdibile.
MEMORABILE: Un nerd Nipponico: "Perchè ti chiamano caccola?". E lui, con un dito nel naso: "Non lo so".
Notoriamente non amo il cinema comico americano per il semplice fatto che non mi fa ridere, ma debbo dire che “La rivincita dei Nerds” è sempre stato un film di mio gradimento. Un ritmo sostenuto per tutto il tempo. Il tema trattato è forse stereotipato all'eccesso ma verosimile, nella società americana del bello a tutti i costi. Ovviamente lo spettatore - anche non “nerds” nella vita reale - non potrà che stare dalla loro parte. L’associazione "lambda lambda lambda" è a dir poco geniale. L’abc del teen movies anni ottanta.
Nulla di nuovo sotto il sole: gruppo di sfigati che reagisce alle vessazioni di un altro gruppo di soggetti dopo un lungo periodo di soprusi. Nulla di nuovo dunque, ma fatto decisamente bene. Nel film si ride e molto, grazie all'abilità e alla simpatia del cast di incarnare (esasperandole) una serie di situazioni dall'indubbia comicità.
I nerds con gli occhiali aggiustati con lo scotch e la biro nel taschino contro gli aitanti fustacci pieni di donne della confraternita rivale. Che sia un clone di Animal House? Ovviamente sì, ma con attori peggiori e poche idee di sceneggiatura e di regia. Comunque si ride parecchio e i personaggi degli sfigati non sono neanche male. Onesto intrattenimento nel filone demenzial-studentesco.
La consacrazione definitiva dei soggetti "nerd" come autentica casta sociale americana, naturalmente contrapposta a quella dei ragazzi cool e sportivi (o cheerleaders, se si parla di ragazze). Esemplare l'escalation dei ragazzi, che prima tentano di integrarsi con esiti disastrosi, poi fanno della loro diversità una bandiera. Clamorosamente anni 80 nello stile, ha il difetto di essere a tratti un po' volgarotto; comunque nel complesso molto divertente. Il finale sulle note di "We are the champions" poi, strappa quasi l'applauso.
MEMORABILE: La fallita iniziazione dei due nerd nella confraternita dei ragazzi cool; lo spettacolino musicale (quasi un tributo ai Devo!).
Commediola americana anni Ottanta di cui sono protagonisti degli sbarbatelli sfigati (nerds appunto) che dopo averne subite di cotte e di crude, sapranno riscattarsi. Uguale a tantissime commedie dell’epoca ambientate nei college i cui membri si divertono a fare scherzi goliardici non molto originali. Per nostalgici di quel
periodo.
Riconosciamo a questo film il pregio di aver portato alla ribalta il filone comico collegato ai nerds, termine traducibile con il nostro italiano in "secchioni". La battaglia avviene in realtà con gli eterni rivali bulli e palestrati della confraternita Alfa-Beta, presentando tutte le situazioni comiche del caso. Peccato che ormai tali situazioni abbiano fatto il loro tempo e perso consistenza, tranne per qualche chicca come quella degli "spinelloni" alla spenta prima festa dei nerds. Carradine perfetto nel ruolo.
Curtis Armstrong HA RECITATO ANCHE IN...
Una scanzonata commedia anni 80, sui college. Un filone veramente prolifico quello del teen college, ma questo film è il migliore per demenzialità, comicità e personaggi macchietta. Alla fine il perbenismo repubblicano statunitense viene spodestato da un manipolo di "sfigati" che avranno la meglio sui bellocci, i conformisti e le "barbie del college"! Scacciapensieri...
Un frullato di stereotipi anni 80, ambientato in un tipico college anni 80, dal caratteristico humor anni 80. Una commedia che è diventata un cult, generando tre seguiti. Per niente geniale, innovativo o profondo, ma un simpatico film d'intrattenimento che fa sorridere e getta una luce diversa sulla sottovalutata figura del nerd.
MEMORABILE: Il concerto della band dei nerds; "Come fai a essere cosi bravo?" "Loro pensano solo allo sport... noi nerds pensiamo solo al sesso".
Teen-movie che, in seguito all'idea iniziale sbandierata fin dal titolo, tende a vivere di rendita. I nerdismi sono involuti, spersi nei meandri di una categoria ancora troppo generica (nella quale rientra tutto ciò che esula dallo studente sportivo e belloccio) e il film convince poco sia come comico-catartico alla Animal House (la rivincita è diluita in un'interminabile competizione) sia come orgoglioso elogio della non-conformità al sistema (come vorrebbe comunicare il finale). Comunque scorrevole e decorosamente confezionato.
Il primo quarto d'ora, in cui i due nerds Carradine/Edwards sono portati al college dal nerdissimo padre (un incredibile James Crowell) sono divertentissimi e fanno presagire un film gustoso. Invece il ritmo si affloscia di botto e il film prosegue come una specie di Porky's minore con protagonisti ancor più sfigati. Qualche scena qua e là funziona (la festa nella casa nerd a esempio), così come qualche raro personaggio (Caccola). Carradine è un nerd al college che sembra avere 45 anni. Insopportabile il pippone finale. Troppo poco...
La classe nerds va in paradiso, non prima di aver affrontato diverse peripezie e subìto le prepotenze della confraternita cool: portapenne di plastica nel taschino della camicia, occhiali spessi, passatempi molto poco interessanti agli occhi dello studente medio, c'è tutto! Non manca nemmeno l’iniziazione strampalata per entrare in una confraternita che vuol solo prendersi gioco del gruppo di protagonisti che hanno comunque una forza di volontà fuori dal comune. Indimenticabili la tripla lambda e Caccola.
MEMORABILE: La buonanotte collettiva in palestra, inizio della cementificazione del gruppo.
Come non amare questo film? I secchioni contro gli atleti, le pollastre, la sfida finale tra confraternite. In un'atmosfera tipicamente anni '80 si scorre via fino alla fine tra scherzacci e gag di tutti i tipi. Buono anche il cast, con in testa Carradine e John Goodman nei panni del coach. Ha generato pure tre sequel e una quantità infinita di omaggi e imitazioni sino hai giorni nostri. W i nerds!
Di diritto entrato a far parte dei teen-movies classici della commedia made in Usa, prende in egual misura da successi precedenti come Animal house e Porky's ma vince con l'idea di elevare a eroe e protagonista la categoria dei nerd; le loro battaglie con i bulli della scuola risultano spassose, soprattutto grazie alle ottime caratterizzazioni degli attori e l'umorismo è spesso politicamente scorretto, pur rimanendo insolitamente casto rispetto ad altri epigoni (zero nudi da segnalare). Ben confezionato, con una regia spigliata, gag a ripetizione e una ost con tanti brani famosi.
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