Tempus II - Corto (2010)

Di per sè è un semplice carosello di immagini di distruzione e deformazione al ralenti di semplici oggetti, ben fotografati e messi in scena, dal sonoro migliorabile e dalla bruttina musica di Moby; il motivo d'interesse del film è il ralenti esagerato delle immagini, ottenuto grazie alla PHOTRON FASTCAM SA1. 1 capace di filmare dai 5000 ai 700000 (ma in qualità minore) frame al secondo donando dei dettagli mai visti prima; speriamo che prima poi l'approdo alla fascia prosumer di questi prodotti possa produrre dei risultati più artistici.

Serie di brevi sequenze al rallentatore: oggetti che si rompono, vernici che si spiattellano su corpi, e cose simili. Già visto, senza alcun elemento di originalità e interesse: pura esibizione tecnica, peraltro fatta, come nel primo film, maldestramente e senza cura per l'aspetto visivo e sonoro (terribile il sottofondo musicale di Moby che rende gelatinoso tutto quanto). Il tutto porta dopo pochi secondi alla noia, e si sopporta la banalità delle scene solo nella speranza (vana) che accada qualcosa che dia senso al tutto.

Non è certo un capolavoro, ma è molto meglio di Tempus. Qui c'è almeno qualche motivo di interesse. Non perché tutto sia irresistibile (alcune cose sono un po' banalotte), ma perché ci sono almeno alcuni momenti nei quali il rallentatore mantiene qualcosa di magico.

Affascinantissimo, anche se basta avere buona padronanza della CG e una discreta inventiva per realizzarlo. Una via di mezzo fra una lunga pubblicità e un bizzarro save screen, dura quasi sette minuti ma m'ha lasciato incantato, m'è sembrato poi molto più breve di quanto duri realmente. Parliamoci chiaro, non ha senso, gli effetti sonori sono sorprendentemente deludenti, è tutto un'accozzaglia di scenette scollegate fra loro e persino poco fantasiose; eppure quei colori forti, quegli oggetti in vetro che si frantumano... Ps: e chi pulisce dopo?

Un pochino meglio (forse gli autori si sono accorti che dovevano sforzarsi un minimo di più?), ma rimaniamo sempre su livelli bassi. Finale bruttino; tra le poche trovate degne di nota c'è quella delle lampadine e ben poco altro. Decisamente evitabile.