Pericolosamente Johnny - Film (1984)

Da Amy Heckerling, futura regista di SENTI CHI PARLA, una commedia in costume con pretese parodistico-demenziali che di tanto in tanto si fregia di qualche trovata innegabilmente spassosa ma che nel suo complesso è talmente deficitaria nel ritmo, nei tempi comici, da risultare sovente imbarazzante. Il doppiaggio italiano poi completa l'opera dimostrando che, soprattutto per i film tendenzialmente comici, trovare una squadra di doppiatori con il senso dell'umorismo è fondamentale. Il filone da parodiare è quello dei gangster movie alla C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA, popolati...Leggi tutto da duri ben vestiti (Keaton ha gli occhi sepolti nel rimmell), macchine d'epoca, madri dal piglio deciso e fratelli contro. Questi ultimi sono i due protagonisti, di fatto: Michael Keaton è il fratello “cattivo”, il Johnny Dangerously del titolo originale (da noi lo traducono con Johnny D’Azzardo), gangster doc che comincia la “carriera” per pagare alla madre un’operazione al pancreas; Griffin Dunne è quello “buono”, regolarmente laureato e deciso a diventare un pezzo grosso nella polizia. Inevitabile lo scontro. La Heckerling dirige tenendo fin troppo da conto la storia (considerando le velleità parodistiche evidenti), piazzando a sorpresa qua e là gag puramente demenziali che saltuariamente colpiscono nel segno. Ma che sia poco a suo agio nel genere è palese; e così il film, pur supportato da un cast notevole (in una piccola parte c'è anche Danny De Vito, Joe Piscopo è simpatico nel ruolo di Gianni Feccia, Dom De Luise fa una comparsata, Peter Boyle è un padrino sui generis), è piatto, macchinoso, pretenzioso, noioso. Sprecate le belle scenografie.

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