Grano rosso sangue - Film (1984)

Grano rosso sangue
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Children of the corn
Anno: 1984
Genere: horror (colore)
Note: Tratto dal racconto "I figli del grano" contenuto in "A volte ritornano" di Stephen King. Ha avuto vari seguiti e un remake.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tratto da un racconto di Stephen King accluso alla raccolta “A volte ritornano”, CHILDREN OF THE CORN è da considerare una delle migliori trasposizioni cinematografiche da un’opera del maestro dell’horror. Lo sceneggiatore George Goldsmith è riuscito a cogliere l’essenza del racconto e a trasformarlo in un lungometraggio senza incorrere in eccessive lungaggini. Così il regista Fritz Kiersch ha potuto concentrarsi sulle lugubri atmosfere, sulla sua Gatlin (cittadina del Nebraska) in disfacimento, sulla morbosità delle situazioni, sul paesaggio malato, sui volti splendidamente adatti dei piccoli componenti della comunità. Isaac (Franklin)...Leggi tutto e Malachìa (Gans), i due capi riconosciuti, sono perfetti, credibili nelle loro lotte per il comando: fantastico il primo, sanguinario il secondo. Dopo l’affascinante prologo in cui i maggiorenni del paese vengono massacrati e sgozzati, dalla fuga del piccolo Joseph tra i filari al turbolento finale aleggia nel film una cupa e malsana atmosfera, continuamente sottolineata da banchi di nubi scure cghe si muovono veloci, grano e pannocchie abbandonate ovunque, lodi a “He who walks behind the raw” (colui che cammina dietro i filari). Ma è forse prima di ogni cosa la colonna sonora di Joathan Elias, davvero sinistra, a immergere CHILDREN OF THE CORN in una dimensione da incubo. Riuscendo a calarsi nel film questo è orrore puro, senza alcuna concessione alla facile ironia. Soggettive inquietanti, sacrifici, crocefissioni, un’entità maligna indefinibile, lame e coltelli, sangue. Si può discutere semmai sul valore di Peter Horton e Linda Hamilton, la coppia protagonista un po’ scipita, ma sul resto no. Una cosa, però: chi ha visto MA COME SI PUO’ UCCIDERE UN BAMBINO? di Serrador (1976) proverà una clamorosa sensazione di déjà vu. King l’ha copiato davvero troppo! Belle anche le scenografie, meno la fotografia, un po’ “televisiva”.”

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Puppigallo 7/05/07 18:25 - 5259 commenti

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La prima scena impressiona per freddezza e crudeltà. Belli anche i titoli di testa con i disegni dei bambini. Trasformare vasti campi di grano in luoghi sinistri e demoniaci non era proprio facile, ma King prima e il regista poi ce l’hanno fatta. La tensione è piuttosto alta, il ritmo è buono e, qua e là, ci sono sequenze notevoli (bambino in fuga; tutti morti; in chiesa). Ma il film non mantiene fino in fondo le promesse iniziali, scivolando anche nel ridicolo (la croce sparata in aria; il bambino demone). Nel complesso resta comunque buono e consigliabile.

Undying 21/08/07 18:17 - 3807 commenti

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Titolo che è, col tempo, diventato esemplare di quel sotto filone connotato dalla presenza di "bambini" killer (a sua volta debitore del Villaggio dei dannati). Non è che possa vantare audacia stilistica, poiché a dispetto del tema piuttosto forte, non si spreca in sequenze gore o particolarmente esplicite: alla fine, per paradosso, proprio il suo pacato sviluppo lo rende film riuscito ed in grado di partorire una nutrita schiera di (discutibilissimi) sequel. Sicuramente una delle migliori trasposizioni da un romanzo di Stephen King...

Hackett 27/03/08 14:01 - 1865 commenti

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Nonostante il forte impatto visivo dei primi 30 minuti, nei quali le belle ambientazioni, i suoni e le musiche aiutano lo spettatore a calarsi in un cupo e minaccioso microcosmo malvagio, il film non riesce a reggere per tutta la sua durata. I bravi interpreti e la discreta regia non salvano la pellicola dallo scivolone finale, quando si disctacca non poco dal racconto da cui è tratta per terminare nel solito semi lieto fine. I brividi iniziali sono ormai lontani e insieme al vago odore di zolfo si respira olezzo di un'occasione mancata.

Herrkinski 18/06/08 17:37 - 8072 commenti

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Ottima trasposizione del romanzo breve di King. Lo sceneggiatore mantiene i punti salienti ma riesce a costruirvi un intero film, senza riempitivi inutili. Era difficile mantenere un'atmosfera sufficientemente spaventosa e malata alla luce del sole, ma il regista ci riesce consegnandoci un gioiellino di horror che nonostante l'epoca di uscita non si adatta alle mode anni '80. Niente ironia, capelli cotonati o tamarrate inutili, ma un clima torrido e malsano e interpreti veramente azzeccati (almeno i bambini, un po' meno Horton e la Hamilton).
MEMORABILE: La scena del massacro nel bar, i piani sequenza sui filari di grano.

Rickblaine 22/12/08 18:44 - 635 commenti

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Spaventoso anche perché non prevedibile. Ragazzini che si prendono gioco degli adulti calpestandoli. Idolatrando un dio infernale e terreno rendono la vita dura a chi oltrepassa la loro zona. Stampo Kinghiano e notevole. Il film non è riuscitissimo anche se la tremarella nell'introduzione e nella prima parte del film potrebbe non mancare. Bella e brava la giovane Linda Hamilton.
MEMORABILE: Lo sguardo dei ragazzi posseduti è impressionante.

Mco 26/08/09 19:48 - 2324 commenti

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Una delle trasposizioni kinghiane più affascinanti di sempre, capace di incuriosire sin dalle prime apparizioni televisive il pubblico giovanile italiano, grazie anche a questa rappresentazione malata della vita nell'incontaminato Nebraska, tra le immense distese di grano. L'angoscia di conoscere "colui che cammina tra i filari" è tanta e resta sino all'epilogo. Un must per chi vuole conoscere il cinema horror.

Cotola 6/10/09 20:05 - 9012 commenti

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Adattando un buon racconto di King e sfruttando una tematica pur non nuovissima come quella di una comunità di ragazzi in cui gli adulti sono banditi e uccisi, il regista riesce a costruire un bel film fatto non tanto di effettacci gratuiti quanto di atmosfere decisamente riuscite ed accattivanti. Niente di eccezionale ma in definitiva soddisfacente.

Caesars 8/10/09 16:33 - 3779 commenti

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Non indimenticabile trasposizione cinematografica di un racconto dello zio King. Come spesso succede, se alla regia non c'è un fuoriclasse, portare sullo schermo lo scritto del grande Stephen non è impresa agevole e il risultato ne risente. Se a ciò aggiungiamo che comunque il materiale di partenza non è tra i capolavori dello scrittore del Maine, si può immaginare che il il prodotto finale non sia dei più riusciti. Rimane comunque un film che può trovare, nei cultori del genere, un pubblico che può apprezzare. Diciamo sui 2 paliini e mezzo.

Cif 17/11/09 19:04 - 272 commenti

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La prima ora del film è notevolissima, vera e propria summa dell'horror anni '80: provincia americana, campagna, giovanotto spavaldo e baldanzoso che sfida il mistero, eventi soprannaturali, canzoncine sinistre ecc. la costruzione del terrore è efficacissima, dai campi di grano che si aprono, ai fruscii, ai disegni della piccola Sara. Poi però il film peggiora. La vicenda, ben condotta e mascherata per 2/3, si risolve in una storiellina, poco e mal spiegata e troppe curiosità dello spettatore rimangono frustrate. Peccato. **!
MEMORABILE: Bravissimi i due ragazzini che impersonano Isaac e Malachia.

Buiomega71 14/12/10 23:36 - 2901 commenti

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Non ha perso un grammo della sua potenza visionaria e della sua ferocia. Rivedendolo, e pur sapendolo a memoria, mi è balzato all'occhio lo spirito iconoclasta del film, immagini sacre stravolte in fattezze mostruose, il sacrificio dei diciottenni. I raduni pagani dei ragazzini nei campi, la crocifissione di Vicky, i ragazzi che cacciano Burt nelle stradine deserte di Gatlin. Icone immortali come Isaac e Malachia hanno ancora tutto il loro fascino malefico, colti da follia religiosa. Il grano respira, si apre e si chiude, in una landa sperduta e che puzza di zolfo.
MEMORABILE: Il massacro degli adulti all'inizio, alla tavola calda; La bambina che disegna nel delirio della febbre.

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Manowar79 28/09/10 19:06 - 309 commenti

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Fallimentare trasposizione di un racconto di King, a sua volta debitore del film-culto Quien Puede Matar A Un Nino. Penalizzato da una scelta registica di stampo televisivo e da una performance globale degli attori non certo entusiasmante (la stessa Hamilton è lontana anni luce dall'impegno mostrato in Terminator), non riesce a fare perno neanche sul senso di disorientamento né sull'agorafobia suscitata dalla vastità rurale americana. Franklin, invece, dà un volto perfetto al fanatismo/assolutismo del suo eccentrico personaggio. Cross, tiro... palo!

Pinhead80 13/12/10 00:44 - 4720 commenti

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Cosa può succedere se un giovane invasato permea le menti dei giovani di un tranquillo paesino (Gatlin) di idee malvage e pericolose? A farne le spese saranno proprio gli adulti... Buon adattamento del racconto di Stephen King. Le scene nelle immense distese di granoturco sono davvero claustrofobiche e vedere i bambini contro gli adulti dà una tensione particolare (tra tutte la scena del dopo messa, che dà il via alla ribellione). I seguiti non saranno così intensi.

Mdmaster 4/01/11 07:14 - 802 commenti

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Horror di qualità televisiva dove la buona idea della comunità religiosa di bambini viene sprecata con l'arrivo della solita coppietta discretamente imbecille che dovrà salvare la pelle. Peccato, ché alcuni ragazzi son bravini (Franklin finirà a fare il cugino Itt!) e l'ambientazione comunque funziona, ma vuoi per un ritmo piuttosto blando o per una certa prevedibilità delle idee di King (ma va?), la pellicola risulta poco più che mediocre. Notevole la colonna sonora, piuttosto brutto il doppiaggio italiano.
MEMORABILE: L'effetto cartoonesco del "demone" che muore credo fosse tranquillamente evitabile.

Rebis 3/05/11 11:44 - 2332 commenti

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Adattando per il cinema l'agghiacciante novella di Stephen King ("I figli del grano") gli sceneggiatori optano per un (discutibile) taglio espositivo che disanima il mistero e chiarisce da subito la natura del male agreste: una setta neopagana d'infanti omicidi. Resta spazio per una lunga caccia all'uomo (adulto) dal clima ruspante e selvaggio che evoca immaginari western (tornati in auge nell'horror del 2000). Il film ha cadute di stile ed effettacci impropri, ma mantiene una sua peculiarità malsana e sovversiva, oltre ad essere ottimamente fotografato.

Tyus23 9/04/11 00:26 - 220 commenti

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Essendo tratta da un riuscito racconto di Stephen King, l'idea di base è senza dubbio notevole; il film però non riesce ad esserlo altrettanto complici una regia televisiva ed interpretazioni non proprio indimenticabili (uniti ad un doppiaggio da galera). Peccato perché qualche colpo a segno lo si mette (la sequenza della corsa in auto tra i filari, i disegni della bambina), ma nel complesso la vicenda fatica a raggiungere la canonica ora e mezza di durata senza annoiare un po'. Ultimissima scena incredibilmente mal girata.

Daniela 4/08/11 07:59 - 12626 commenti

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Nel bel prologo, i ragazzini di un piccolo paese, ispirati da un coetaneo predicatore, fanno fuori tutti gli adulti, senza dire una parola. Dopo però, a differenza di quanto avviene nel film di Serrador, i bimbi parlano tanto, anzi troppo... Da uno dei più suggestivi racconti di King, un film da molti considerato un cult, che invece risulta malamente invecchiato, nonché penalizzato da lungaggini, incongruenze e bischerate assortite (il crocifisso/missile) che vanificano la tensione costruita nella prima parte fino ad un'epilogo assai deludente. Riuscito a metà.

Belfagor 26/11/11 11:44 - 2689 commenti

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Una coppia finisce per caso in un isolato villaggio del Nebraska, dove tutti i maggiorenni sono stati uccisi da un gruppo di giovincelli adoratori di una malefica entità. Tratto da un romanzo breve di Stephen King, è un horror con una prima ora davvero inquietante che rende bene l'idea della piccola comunità chiusa come terreno di coltura per il male. Purtroppo la seconda parte non si mantiene allo stesso livello, cadendo persino nel ridicolo in qualche occasione e vanificando il buon lavoro fatto sino a quel momento.

Piero68 9/12/11 11:20 - 2955 commenti

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Onestamente l'ho trovato addirittura ridicolo! Peggiore anche de Il villaggio dei dannati originale dove almeno la sceneggiatura attribuiva ai bambini poteri demoniaci e tremendi. Qui ci troviamo di fronte ad una sorta di esagerazione mistica al contrario, dove "il maligno" fa giusto una fugace apparizione verso la fine. Ma non è solo la sceneggiatura a creare situazioni quasi comiche. Sono la regia, gli errori di montaggio, le interpretazioni, gli effetti speciali, la scelta del cast inadeguata. Insomma, un vero disastro anche per il 1984.

Trivex 17/01/12 15:50 - 1740 commenti

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Prima parte: dopo la violentissima strage nel caffè lo svolgimento resta teso ed oscuro. Minacciosi il ragazzo che porta la morte e i suoi adepti; inquietante e malvagia l'atmosfera che si respira tra i campi colorati di sangue. Siamo a tre palle e mezzo e tendiamo ai quattro. Poi, quasi incredibilmente, la storia perde tensione e la sceneggiatura, prima inoppugnabile, si perde per strada. La noia fa capolino e il finale, con sfx da prima elementare (prima invece davvero accettabili) completano l'opera di rovina: siamo al limite del pallino! Finale: **!

Rambo90 5/07/12 16:13 - 7679 commenti

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Ottima trasposizione del racconto di King, raro caso in cui il film mette più angoscia e tensione della sua versione originale su carta. L'ambientazione e alcune scene sono debitrici del film di Serrador, ma il regista riesce comunque a creare qualcosa di originale grazie a una seconda parte del tutto imprevedibile (diversa dal racconto di King). Davvero angosciante la bella colonna sonora, buone le interpretazioni di Horton e della Hamilton, ottime le caratterizzazioni dei bambini. Da non perdere.

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Pumpkh75 14/07/12 13:51 - 1740 commenti

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Bistrattato da più parti, è invece un buon film, ben bilanciato e diretto, con una discreta tensione e un solido cast. Le parti introdotte per rimpolpare l’esile racconto non stonano e l’unico aspetto negativo è qualche pennellata umoristica di troppo, specialmente nel finale. Sarà l’aspetto rurale e fuori tempo della pellicola, ma il film è invecchiato bene e rimane una delle migliori riduzioni dalle opere di King.

Capannelle 7/11/13 14:45 - 4399 commenti

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Parte bene, percorrendo con perfidia strade già seguite ma denuncia alla lunga una mano registica non proprio felice e una alternanza di momenti di tensione riusciti e non: incongruenze non da poco nella storia, scene di gruppo gestite con approssimazione, Malachia e altri che recitano in modo troppo plateale. E la scelta delle voci italiane di certo non aiuta.

Zender 3/03/15 09:27 - 315 commenti

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Il primo, l'originale, l'unico. Mai sequel né remake riuscirà più a catturare la stessa perversa atmosfera, a imporre volti giovani così genuinamente deviati, a far pulsare come un unico cuore di tenebra i campi di grano e le nubi in subbuglio. Com'è indimenticabile Gatlin, villaggio di dannati e lame che salgono, cori di morte su disegni di sangue a commentare il fiero bigottismo strisciante (tra i filari). Solo l'auto del raziocinio arriverà a scalfire l'integrità della setta. Straniero! Non dovevi permetterti!
MEMORABILE: L'uomo blu, sulla croce; La lotta fratricida per il ruolo di tramite; Il ridicolo finale baracconesco che – mirabile dictu – ci sta!

Minitina80 4/06/16 23:03 - 2980 commenti

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Un discreto horror che fotografa per bene l’ambiguità della sterminata e isolata provincia americana. È più efficace sul piano visivo che prettamente narrativo, dove qualche passaggio a vuoto di certo non manca. Peccato che perda un po’ della sua forza strada facendo a causa di alcune soluzioni troppo esasperate, altrimenti sarebbe stato un piccolo capolavoro. Ottima la colonna sonora, degna del miglior horror. Forse, con un finale meno accomodante e rassicurante, avrebbe reso di più.
MEMORABILE: La mano tagliata nell'affettatrice.

Fulcanelli 8/07/17 19:13 - 135 commenti

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Partiamo dal fatto che ci sono delle notevoli differenze rispetto al racconto. E in primis è proprio questa mancanza di pedissequità nel seguire i fatti del racconto a rendere la sceneggiatura insipida. Visto da un adulto sembra quasi un film per bambini. Non mancano inoltre i vari cliché del genere: protagonisti rintronati, livello di recitazione basso, effetti speciali alla mano e un finale insoddisfacente reinventato di sana pianta. Un film senza nerbo tuttavia giocondo per i nostalgici del genere.

Taxius 12/03/18 13:18 - 1656 commenti

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In un paese perso in mezzo al nulla americano, i ragazzi hanno ucciso tutti gli adulti su ordine di una misteriosa divinità malefica. Tratto da un racconto di Stephen King è sicuramente una delle migliori trasposizioni cinematografiche tratte dai libri dello scrittore del Maine, almeno per quanto riguarda le produzioni low budget. L'unico vero difetto è un finale piuttosto deludente e sbrigativo, non in linea con il resto del film. Resta comunque un buon B-movie horror in puro stile anni 80.

Rufus68 6/12/17 23:30 - 3826 commenti

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Il regista stravolge colpevolmente la sapiente costruzione drammaturgica di King (in cui il mistero veniva dipanato a poco a poco) negando da subito allo spettatore il senso di minaccia e inquietudine presente nel testo ispiratore. Ci si riduce così, nonostante una buona confezione complessiva, a baruffe di bimbi fanatici quanto petulanti e ai tediosi andirivieni dei due "stranieri" per liberarsi dalla morsa dei suddetti mocciosi. Poca roba.

Daidae 20/11/17 15:42 - 3169 commenti

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Non ho mai capito la fama di culto del film. L'ambientazione in uno sperduto villaggio americano fa subito alzare il fattore noia, gli interpreti se la cavano, la regia è passabile. Da vedere senza aspettarsi troppo. Incredibilmente darà il via a una scia di discutibili sequel e sempre incredibilmente il regista sfornerà, dopo questo film (che ebbe un discreto successo) filmetti anonimi.

Caveman 17/12/18 12:44 - 523 commenti

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Bellissima pellicola tratta da King (e il lavoro del re del Maine vale tanto quanto il film di Kiersch). Gatlin è il classico paesello rurale e mette i brividi, una volta che il duo protagonista vi giunge. La giovane coppia purtroppo capirà ben presto che qualcosa non funziona. Fantastico il duo di ragazzetti terribili, con Malachia che ruba più volte la scena anche a Isaac. Ottima la performance di tutto il cast, regia ispirata e spettacolare la fotografia. Finalone catartico in pieno stile anni ’80!

Rigoletto 28/12/18 11:09 - 1785 commenti

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Lo si potrebbe descrivere come il tipico film anni '80, fatto con due cosucce in croce (in tutti i sensi...) ma realizzato bene: l'atmosfera è malsana, la follia collettiva è perversa e non lascia scampo all'invasore. Il piccolo cast (che conta una bravissima Hamilton intenta a farsi le ossa in attesa di Terminator) dà un contributo fondamentale anche nei giovani protagonisti. Un must, per chi ama l'horror.
MEMORABILE: La rivalità fra Isaac e Malachia.

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Maxx g 11/08/19 10:55 - 632 commenti

I gusti di Maxx g

Quanlcuno la considera la migliore trasposizione da Stephen King: c'è di che discutere. Inizio non entusiasmante, ma mano a mano che il film va avanti i brividi il film li mette, anche se il tessuto narrativo è piuttosto prevedibile. Merita di essere visto: validi la Hamilton e Horton. Si contano ad oggi addirittura nove seguiti. Cameo (da doppiatore) per Renato Montanari, voce di tanti cartoni animati. Valido.
MEMORABILE: Le nuvole che oscurano il cielo nella scena del benzinaio; La resa di conti tra seguaci del diavolo.

Pesten 8/04/20 10:28 - 786 commenti

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Racconto supremo: in poche pagine King costruisce angoscia, ansia e ferocia indicibili. Il film rispecchia solo in piccola parte l'opera cartacea, probabilmente per via dei troppi cambiamenti effettuati sulla trama. La prima parte è sicuramente quella migliore (anche se manca tutto il substrato negativo legato ai protagonisti), ma più si va avanti e più si perde l'oppressione, elemento principale del racconto. Ci sono alcuni sprazzi, questo sì, ma si perdono poi con scelte, come il finale, degne degli sceneggiatori di Boris.

Jdelarge 25/02/21 09:21 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Sicuramente interessante e riuscito per quanto riguarda l'aspetto fotografico, ma decisamente povero dal punto di vista del coinvolgimento e dello sviluppo della trama. Le atmosfere decadenti non riescono, da sole, a dar forma al contenuto e, ancor più grave per un film horror, le scene in grado di rimanere impresse nella retina o nel cuore dello spettatore sono praticamente inesistenti.

Kinodrop 29/05/22 18:27 - 2922 commenti

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Da un inizio che sembrava promettere molto (la silente complicità dei ragazzini e la strage degli adulti nel bar) il racconto si sfilaccia nel seguire i presupposti pseudo-ideologici di un fanatismo religioso che dal mondo degli adulti si è trasferito chissà come su quello dei figli del villaggio, tra feticci e sacrifici umani. Un po' prolissa e di poco peso la presenza della coppia di stranieri, con funzione più didascalica che altro, non male invece l'ambientazione rurale oscurata da nubi minacciose. Tanti coltelli e qualche rogo non forniscono materiale sufficiente al brivido.

Teddy 16/02/23 05:07 - 811 commenti

I gusti di Teddy

Valorizzato dalla fotografia di Raoul Lomas e da una profonda sensibilità paesaggistica, il film di Fritz Kiersch viaggia su binari cupi e morbosi, costantemente minacciato dalla superficialità dello script ma con una meccanica horror ben collaudata. L’incipit regala notevoli momenti di cinema, mentre la fusione fra sacro e profano, innocenza e malignità, si dimostra sempre una carta vincente. Mefitico John Franklin, nella media il resto del cast.
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  • Homevideo Zender • 4/03/15 14:34
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Sì, non è così inascoltabile comunque.
  • Curiosità Buiomega71 • 12/09/18 19:03
    Consigliere - 25943 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 11 ottobre 1985) di Grano rosso sangue:

  • Homevideo Daidae • 15/12/18 05:50
    Compilatore d’emergenza - 1301 interventi
    È uscito in vhs per Multivision
  • Discussione Caveman • 18/12/18 17:37
    Servizio caffè - 403 interventi
    Filmone questo Grano Rosso Sangue. Malachia non si dimentica!
  • Discussione Ciavazzaro • 21/07/19 17:11
    Scrivano - 5591 interventi
    Sto cercando di ricostruire la cronologia di questa lunga serie, da quel che ho capito Children of the corn 666 - Il ritorno di Isaac riprende il personaggio principale del primo capitolo, ma gli altri capitoli dal secondo in poi sono collegati col primo ? (intendo personaggi o almeno l'ambientazione) o sono tutti scollegati con solo l'idea di base come collante ?

    Grazie dell'aiuto !
  • Discussione Herrkinski • 21/07/19 17:22
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Sto cercando di ricostruire la cronologia di questa lunga serie, da quel che ho capito Children of the corn 666 - Il ritorno di Isaac riprende il personaggio principale del primo capitolo, ma gli altri capitoli dal secondo in poi sono collegati col primo ? (intendo personaggi o almeno l'ambientazione) o sono tutti scollegati con solo l'idea di base come collante ?

    Grazie dell'aiuto !

    No, tutti capitoli indipendenti che riprendono in parte l'idea originaria (in alcuni casi molto da lontano). Children of the corn 666 - Il ritorno di Isaac, come scrivo nella rece "Per il sesto capitolo si tenta la riabilitazione della saga, ormai moribonda, riallacciandosi (pretestuosamente e con poca coerenza narrativa) al capostipite e richiamandone pertanto il mèntore, quell'Isaac che tanto impressionò nell'indimenticato prototipo." . Quindi è l'unico con qualche allaccio concreto al capostipite ma fino a un certo punto. Esiste anche un remake chiamato Campi insanguinati. Se ti può aiutare li ho comunque recensiti tutti.
  • Discussione Buiomega71 • 21/07/19 17:48
    Consigliere - 25943 interventi
    Ciavazzaro ebbe a dire:
    Sto cercando di ricostruire la cronologia di questa lunga serie, da quel che ho capito Children of the corn 666 - Il ritorno di Isaac riprende il personaggio principale del primo capitolo, ma gli altri capitoli dal secondo in poi sono collegati col primo ? (intendo personaggi o almeno l'ambientazione) o sono tutti scollegati con solo l'idea di base come collante ?

    Grazie dell'aiuto !


    Se si intende il personaggio puro di Isaac (il John Franklin del primo, inimitabile, Children of the corn), ritornerà, in carne e ossa, nonchè affetto da nanismo arnoldiano, proprio nel sesto, misero, capitolo.

    Negli altri film della saga (che si tengono insieme per i campi di grano, bambini assassini, maledizioni varie e poco altro) ci sono pallide imitazioni del vero Isaac (nel secondo, per esempio, si chiama Micha(!), nel quarto-forse il sequel più riuscito dell'intera saga- lo spirito dannato del piccolo predicatore maledetto viene storpiato in Josaia)

    Gli innominabili Isaac e Malachia di dominazione di origine controllata (ri)torneranno nel remake televisivo brochesiano che non le renderà degna giustizia.
    Ultima modifica: 21/07/19 18:08 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 22/07/19 12:36
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Mmmmmm.... non ho visto tutta la saga, mi sono fermato al quinto (Gli adoratori del male) e ho visto il remake, Campi insanguinati: fino al quarto per me ci sono sufficienti riferimenti per poter parlare di continuity narrativa, ma dislocata in situazioni e contesti diversi tra loro. Campi insanguinati invece è proprio un remake in piena regola del primo, che però ha il solo pregio di essere più fedele al racconto di King. Children of the corn 666 - Il ritorno di Isaac non l'ho visto e dubito che rimetterò mano al ciclo: la solfa è sempre quella.
  • Curiosità Zender • 6/10/21 17:15
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=250]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/grano250.jpg[/img]
  • Homevideo Buiomega71 • 24/11/22 19:09
    Consigliere - 25943 interventi
    In blu ray ( e dvd) per la Midnight Classics, box che contiene anche Grano rosso sangue 2 e Grano rosso sangue 3, disponibile dal 15/12/2022
    Ultima modifica: 24/11/22 19:28 da Buiomega71