Lo spettro di Edgar Allan Poe - Film (1974)

Lo spettro di Edgar Allan Poe
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Titolo originale: The spectre of Edgar Allan Poe
Anno: 1974
Genere: horror (colore)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/07/10 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Ciavazzaro 12/07/10 21:05 - 4768 commenti

I gusti di Ciavazzaro

Interessante film che narra perché il buon Poe avrebbe cominciato a scrivere storie dell'orrore. Il tutto succede dopo che l'amata Leonore sepolta viva per sbaglio e impazzita per lo schock viene portata in una clinica che però nasconde qualche segreto. Walker, jr. è un convincente Poe (che finisce legato su un tavolo in mezzo all'acqua in chiaro omaggio a "Il pozzo e il pendolo"), il bravissimo Cesar Romeo nei panni del proprietario della clinica è perfetto. Non manca un po' di sangue.
MEMORABILE: L'asciata, la sorpresa finale.

Mco 28/02/17 17:53 - 2324 commenti

I gusti di Mco

Letteratura frammista a immagini, gotico reso su pellicola. Del grande autore di Boston si colgono il gusto per il macabro e l'onnipresente tema della morte. Quandour usa bene gli spazi chiusi per creare angoscia e la "zatterina" di fortuna attorniata da rettili poco amichevoli resta un piccolo guilty pleasure. Non ci si perde troppo nelle dinamiche legate agli esperimenti nosocomiali, essendo sufficiente vederne qualche effetto. Efficace anche il Poe reso da Walker. Uno dei tanti horror da non lasciar cadere nell'oblìo.

Rufus68 11/03/18 18:05 - 3825 commenti

I gusti di Rufus68

Tediosissima variazione poesca, interessante nelle intenzioni, disastrosa nella stanchissima attuazione. Il film si compone, sostanzialmente, di incomprensibili andirivieni nell'ominosa clinica in cui è ricoverata la fidanzata di Edgar. A cosa mirino questi viavai è oggetto (da parte mia) di un esame che tuttora perdura. L'unico evento davvero cristallino è che, alla fine, una tizia dà fuori di matto. Walker è visivamente perfetto come sosia del poeta; purtroppo completamente sprecato, al pari di un rilassatissimo Romero. Per completisti.

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  • Discussione Mco • 28/02/17 18:09
    Risorse umane - 9970 interventi
    Opus di cui i meno giovani potranno ricordare le vulgate televisive degli anni Ottanta, allorché i rulli dei circuiti regionali lo propinavano senza soluzione di continuità.
    Dopo di che, da noi, il film è quasi scomparso, in vhs non è stato editato e per le visioni domestiche ci si è dovuti accontentare di qualche Super 8 ancora circolante tra i collezionisti.
    Ed è un peccato perché la traccia è di quelle per cui vale la pena armarsi di buona lena per seguirla, disseminante parti di gotico, frammenti (ridotti) di gore e quella persuasiva forma di reverenza nei confronti della Signora Morte.
    L'amore per Eleonora, la follia e il locus clausus della clinica del dottor Grimaldi. Tutti elementi che si intersecano originando un buon risultato.