[5.08] Poirot: Il furto di gioielli al Gran Metropolitan - Film (1993)

Episodio che, come da titolo, gira attorno ad un furto di gioielli il cui colpevole verrà assicurato alla giustizia da Poirot grazie al suo fiuto sopraffino. Non molto riuscito soprattutto a causa di un plot poco avvincente condito da un colpo di scena finale poco sorprendente. Uno dei più bruttini della serie.

Episodio gradevole, soprattutto nella prima parte, con Poirot costretto a prendersi una vacanza da qualsiasi indagine (vacanza che ovviamente andrà in tutt'altro modo). L'intreccio giallo è poca cosa (si tratta di un furto di perle), non c'è molta suspense ma sono curiosi i dettagli grazie ai quali l'investigatore riuscirà a trovare il colpevole.

Una puntata un poco scialba, che ruota attorno, come da titolo, a un furto di gioielli. Manca quella sana dose di tensione che contraddistingue i migliori episodi di Poirot; si lascia guardare grazie al solito grande Suchet, ma l'intreccio giallo è poca cosa. Simpatici i soliti aiutanti Hastings e Japp.

Il medico prescrive a Poirot 2 settimane di riposo lontano da Londra, a proprio nel gran hotel in cui soggiorna insieme all'amico Hastings viene rubata una preziosissima collana di perle. Le modalità del furto sembrano inspiegabili ed il numero dei possibili sospetti pare limitato a due sole persone, ma naturalmente la faccenda è più complessa... Episodio che trova il suo maggior limite non tanto nell'assenza di un delitto (cosa rara ma comunque presente in altre avventure) quanto nelle motivazioni del furto: il momento scelto appare poco sensato alla luce del piano criminale complessivo.

Il furto di una collana di perle di una compagnia teatrale obbliga Poirot a lasciare le vacanze e a risolvere il caso. Il plot non è male, grazie agli opportuni depistaggi che rinvigoriscono una trama di per sé non particolarmente avvincente, e la ricostruzione è fatta con una buona cura e attenzione per i dettagli d’epoca. Ma la narrazione scorre un po’ scialbetta, al punto che perfino i momenti di maggiore azione e sorpresa ristagnano. Suchet come sempre brillante. Un’ora scarsa che si può affrontare senza troppa difficoltà.

Leggera divagazione dalla prassi che riguarda la solita narrativa fatta di delitti. Il caso in questione vede Poirot indagare su un furto di preziosi, senza che l'inventiva difetti e l'interesse ne risenta. Lo sforzo nel rendere al massimo si intuisce, anche se lo stratagemma per far uscire allo scoperto il colpevole è cosa risaputa, nei gialli. I colleghi di Poirot non brillano quasi mai per arguzia e compiono spesso e volentieri le scelte sbagliate per lasciare successivamente la strada al baffuto ispettore che si ritrova a segnare a porta vuota, con lo stile che gli appartiene.