Nome in codice - Brutto anatroccolo - Film d'animazione (2006)

Proprio brutto, ma non l'anatroccolo, il cartone in generale. Già la grafica non è niente di che; e a peggiorare la situazione ci pensano soprattutto i personaggi, quasi tutti insopportabili, ultrastereotipati e in balia di una sceneggiatura che è ben poca cosa. Di simpatico non c'è quasi nulla e latita il senso dell'umorismo (tra tutti colpisce solo, più che altro per la sua estrema magrezza, una volpe, che compare con un'anatra tra le fauci. Peccato però che non la mangi, perchè sarà un altro personaggio poco sopportabile, oltre al topo e all'anatroccolo). Cartonaccio.

Avere un padre di altra specie non deve essere un problema se lo si considera tale sin da quando si aprono gli occhi per la prima volta. Così un pulcino può trovare l'affetto familiare anche in un pelosissimo ratto sebbene questi inizialmente tenti di sfruttare la situazione a suo vantaggio. Questo adattamento della fiaba di Andersen ripropone le problematiche (sempre attuali) dell'accettamento del diverso nei contesti in cui si vive. Lo fa con garbo, divertendo e commovendo in alternanza ritmica. La grafica è quella che è ma non infastidisce.