Rest stop: Don't look back - Film (2008)

Rest stop: Don't look back
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Titolo originale: Rest Stop 2
Anno: 2008
Genere: horror (colore)
Note: Aka: "Rest Stop 2"; "Parada mortal"; "Área de descanso 2". Sequel realizzato per l'Home Video. Attualmente inedito in Italia. Fa parte della serie Raw Feed, lanciata per il mercato DVD dalla Warner Home Video.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/05/10 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 18/05/10 17:56 - 3807 commenti

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Sulle tracce del fratello scomparso, reduce di guerra, accompagnato da amico e fidanzata, ripercorre la strada a confine con la California, nella quale sono scomparsi Nicole e il suo ragazzo. Il trio s'imbatte nel feroce killer e in una strampalata famiglia che viaggia su un camper. Seguito ordinario, che sconfina dal torture-porn (con trapanazioni di arti frequenti) all'horror puro. Lo fa in maniera caotica e spesso irrisolta, lasciando intravedere come la sceneggiatura sia stata scritta in fretta e furia. La regia è convincente e il ritmo è sostenuto, ma proprio la trama non fila ...
MEMORABILE: Il povero Jared (Graham Norris) attaccato dal folle mentre sta eseguendo, in uno squallido box-bagno, i suoi bisogni fisiologici ...

Buiomega71 26/04/16 00:43 - 2910 commenti

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Gli onirismi del capostipite vengono spiegati (maledizioni indiane, spiriti inquieti, demoni in cerca di vendetta), lo splatter vien meno (anche se non mancano occhi estirpati simil Salò, trapanamenti di gambe e la tortura al trapano su Marilyn fa il suo effetto), la folle famiglia sul camper ha il suo peso (notevole l'incipit nel 1972) e il prefinale alla luce del sole vira più sull'action (non male, però, la chiusa incubotica). La regia di Papazian è più patinata e l'equilibrio e leggermente al di sotto dell'originale. Sequel che, comunque, tiene botta.
MEMORABILE: Le apparizioni dello spirito di Nicole; Jared inzuppato di feci liquide; Lo scuolabus degli orrori stile Non aprite quella porta 2; Collezione di occhi.

Lupus73 13/03/21 16:01 - 1494 commenti

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Sequel degno che nonostante il cambio regia fa percepire una forte continuità (anche nella confezione). I frammenti di sovrannaturale che nel primo erano molto secondari (quasi di contorno) ora diventano preponderanti svelando particolari che virano il tutto nella ghost story (l'area infestata, la maledizione indiana), fermi restando torture e gore. Spiegare troppo è un'arma a doppio taglio: da un lato gratifica, dall'altro lo rende meno inquietante (rispetto al primo). Più action hollywoodiana, twist finale (annusabile da prima) e finale che lascia intuire un altro sequel.
MEMORABILE: L'antefatto: ancora la famiglia freak e "l'autostoppista"; Il personaggio dell'amico (e il ribaltamento del wc chimico); La rivelazione finale.

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  • Discussione Buiomega71 • 26/04/16 10:22
    Consigliere - 25998 interventi
    Sequel che dipana alcuni "onirismi" inspiegabili dell'originale (si parla di maledizioni, di terreni indiani "kinghiani", di spiriti vendicativi che non trovano pace) e dove la famiglia di fanatici religiosi in camper ha il suo peso (assolutamente delizioso e feroce l'incipit proiettato a ritroso nel tempo, estate 1972, del come tutto ebbe inizio), artefice della dannazione del serial killer torturatore alla Wolf Creek, che si aggira nell'area di servizio con il suo fetido pick-up giallo Ford, in cerca di prede (meglio se "peccatori")

    Il nerboruto Papazian adotta uno stile di regia più patinato rispetto a quello "settantiano" di Shiban (che quì si dedica solo allo script), non eccede nello splatter (anche se non lesina: gambe trapanate e inchiodate, occhi strappati simil Salò, amputazioni-il rito omicida di folle violenza fanatica a cui e sottoposto il futuro serial killer dalla furia religiosa del capo famiglia del camper, che lo becca mentre si scopa la moglie- e la tortuta al trapano ai danni di Marilyn-legata in un fetido garage-fà il suo effetto), cerca di dare un senso alla vicenda (questa volta si tratta di veri e propri fantasmi, che danno un chiarimento anche al precedente capitolo) e chiude con un finale incubotico degno di nota

    Però, a dispetto del primo, leggermente inferiore, vuoi per alcune scelte narrative non proprio riuscitissime

    Per esempio il prefinale alla luce del sole, dove Papazian la butta più sull'action (esplosioni, sparatorie, lotte corpo a corpo), umorismo scatologico (le scorregge di Jared in macchina), il mostrare il volto del serial killer sul furgoncino (Shiban non lo mostrava mai in viso), un tipo qualunque e parecchio anonimo, una scena copiata spudoratamente dal twist finale del primo Saw, l'inutile personaggio di Steve Ralisback (ma la cianciosa stazione di servizio e propietario solitario e sciroccato, in questo genere di film, non manca mai)

    Ci sono , però, intuizioni niente male, che fanno di questo sequel un degno continuo

    Il fantasma di Nicole ( Con la targa del camioncino giallo-KZ303- incisa sulla pancia-come il KRUG dell'Ultima casa a sinistra-, che però non è più Jaimie Alexander, ma un attrice più anonima, Julie Mond) che chiede aiuto nel zozzo bagno dell'area di servizio (che abbiamo imparato a conoscere bene) e appare a Jared, dove ci fà all'amore per poi vomitarle addosso sangue, il fantasma mutilato di Jess (apparentemente salvato dal fratello marines, anche lui, poi, spruzzerà sangue inondando il parabrezza dell'auto), la carcassa del camper della famiglia di fanatici religiosi, il già citato-e bellissimo-incipit, Tom (fratello di Jess) torturato alla gamba dal serial killer, prima trapanato, eppoi inchiodato, la scoperta della botola che porta Tom a scoprire una stanza degli orrori, con luci carnevalesche e corpi mutilati (dove troverà il fratello-o quello che ne rimane-in un gabbia)con rimandi a Non aprite quella porta parte 2°, la già citata sevizia al trapano ai danni di Marilyn, l'occhio estirpato con la tenaglia, il massacro iniziale della famiglia di sciroccati fanatici, le voglie della moglie del "pastore" in camper e le sue risate isteriche mentre il marito punisce il fornicatore peccatore, i gemelli e l'occhio da eliminare per porre fine alla maledizione, Jared minacciato dal camioncino mentre defeca in un lurido bagno chimico, poi inondato da feci liquide, lo scontro con il camper non dissimile dal finale shock di 436-La Profezia.

    ATTENZIONE MEGASPOILERONE

    Il baldo e baffuto camionista del pick-up giallo rimane senza benzina nel bel mezzo dell'autostrada-siamo nell'estate del 1972-. Viene raccolto da un camper (la famiglia di fanatici religiosi, marito invasato dalla parola di dio, moglie vogliosa, due gemelli scemi e Scotty il figlioletto freak con la passione per le polaroid, che girano per l'autostrada punendo, a loro modo, i peccatori). La moglie ci prova col fusto rimasto in panne, e una volta arrivati in un campo (dove sorgerà la futura area di servizio), il marito "predicatore" becca il giovane che si fà la moglie. Scatta l'ira divina, il fanatico punisce il fornicatore (mentre la moglie lo incita), poi "se la tua mano pecca tagliala. Se il tuo occhio ti offende estirpalo". In un rito tra il grottesco e il feroce, l'invasato-e famiglia ancora peggio- fanno a pezzi il povero guidatore del camioncino giallo, per poi seppellirlo, non sapendo che in quei luoghi vige una maledizione indiana. E chi viene sepolto lì...

    FINE MEGASPOILERONE


    Insomma, a corrente alternata, un sequel che sà tenere botta (forse un pò più tamarro,visto il suo regista, ma con spunti e intuizioni notevoli). Mi rammarico (con tutta la roba che esce da noi) che questi due notevoli (magari non eccezionali) "horror stradali" siano rimasti inediti nel belpaese.
    Ultima modifica: 26/04/16 22:03 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 26/04/16 10:34
    Consigliere - 25998 interventi
    Ho il dvd spagnolo della Warner (il film, da noi, e ancora inedito) che lo titola : Area de Descanso-No Mires Atràs

    Formato: 2.35:1

    Versione unrated

    Audio: spagnolo, inglese, ungherese

    Sottotitoli: spagnolo, inglese, olandese, danese, portoghese, svedese, norvegese, ungherese, polacco e inglese per non udenti

    Extra: finale alternativo (che non ho visto), commento audio di Shawn Papazian e John Shiban, La mitologia dell'area di servizio, scene eliminate, trailer

    Durata effettiva: 1h, 25m e 22s

    Visto in inglese con sub spagnoli (abbastanza scorrevole, anche se più dialogato rispetto al primo)
    Ultima modifica: 26/04/16 11:40 da Buiomega71