Curiosità 124c • 22/05/10 12:19
Gestione sicurezza - 5190 interventi Primo film animato che tratta di un Hulk più intelligente e diverso dal bestione senza cervello che conosciamo. Nel 1986, lo scrittore Peter David penso di ritornare alle origini dell'anti-eroe, quando, cioè Hulk era un mostro grigio e persino scontroso. Fu un successo, nonostante le critiche di molti lettori, tanto che David trasformò prima Hulk in una sorta di gangsters di Las Vegas, un picchiatore grigio chiamato Mister Fixit, e poi in un gigante verde con la mente di Bruce Banner e la forza della creatura.
Al giorno d'oggi, i banali scontri titanici sono stati messi da parte, persino Hulk appare molto più possente e severo della versione classica degli anni'60/70.
Il nuovo editor della "Casa delle idee", Joe Quesada, causa anche l'11 settembre 2001, ha rifondato il Marvel Universe facendolo piombare in un continuo baratro oscuro, la
"Guerra Civile" fra supereroi,
"L'invasione segreta degli Skrull", il
"Regno Oscuro" e, naturalmente, anche
"Planet Hulk", di cui questo film è la sintesi. Che dire? Da quando gli scrittori a fumetti hanno deciso che si potevano fare delle storie su Hulk rinunciando alle sue trasformazioni in Bruce Banner, scusate il mio sfogo, Huklk lo riconosco poco. Un Hulk forte, ma intelligente, per me lo rende un pò troppo simile alla Cosa dei Fantastici 4. Ma se Peter David era ancora sopportabile, con le sue storie anni'80/90, Greg Pak, l'autore di
"Planet Hulk", trasforma il fumetto in una risposta cartacea a
"Il gladiatore" di Ridley Scott e un Hulk che sembra Russell Crowe coi sandaloni e l'armatura non mi va molto giù.
Inoltre, il film finisce abbastanza positivamente, annche se non è detto che non possa continuare, visto che dopo la conquista del pianeta Sakaar, vi è un seguito, anche dramatico. Il film in sè, non è male, ma l'Hulk che apprezzo non è questo qui!