Note: Film pornografico attualmente irreperibile in tale edizione, girato nel 1981 ma uscito in sala anni dopo, sfruttando il visto di censura del film "La dottoressa di campagna". Distribuito in video con il titolo "Funny Frankenstein", in una edizione soft ottenuta tagliando, sic e simpliciter, le scene hard, peraltro introdotto dal titolo "Agnese e...". Lo pseudonimo del regista cela solitamente Mario Bianchi ma, nella fattispecie, la regìa andrebbe ascritta a Luigi Petrini.
Porno-gotico girato nei primi '80 da Alan W. Cools assieme a L'infermiera di campagna e Chiamate 6969: taxi per signora. Sambrell è un allupato cronico affetto da priapismo perenne, Cersosimo invece un impotente aspirante onanista ed oltre alle loro esibizioni hard siamo "costretti" a sorbirci anche altre performance sessuali. La versione cut è tempestata di tagli e salti di sonoro, con un sottofondo musicale sbattuto sulle immagini che sembra ricavato da una serie di hit disco-pop trasmesse a rotazione da qualche stazione radiofonica a caso. 100% spazzatura.
MEMORABILE: Lo score elettronico di Shining che introduce una delle cerimonie al castello maledetto...
Stranissimo esempio di pornazzo di cui è stata realizzata una versione soft abbastanza rabberciata e con montaggio allucinante. Incredibile lo squallore dello studio grafico in cui è ambientata la prima parte, mentre nella seconda l'azione, cioè il sesso, si sposta in un fantomatico castello. E' qui che si toccano le più alte punte di delirio, in cui i due protagonisti vengono sfiancati a suon di amplessi da strani personaggi tra cui una specie di vampiro. Almeno come trash ci sta...
Incredibile e scadente porno-soft. La trama (?) è possibile riassumerla in quattro righe, la colonna sonora è tipica degli hard eighties con il solito funkettone ripetuto più volte. La recitazione è terribile, inclusa quella di Sambrell, discreto caratterista che in altre pellicole invece si fa apprezzare. Forse in bruttezza è superato solo dal pessimo Mizzzzica... ma che è proibitissimo?.
Ennesima commedia porno dal livello infimo e del tutto priva di grazia (diciamo pure il peggior Bianchi sotto pseudonimo W. Cools). Il film è un susseguirsi di amplessi (stra-censurati nella versione da me visionata) al limite dello squallido, di brani (riciclatissimi) composti da Continiello e di delirio allo stato puro (per non parlare della scapestratezza) che aleggia per l'intera durata. Vedere per credere!
Terribile hard con scenette pseudo-comiche orribili (siamo al di sotto della solita commedia sexy). Sambrell appare nudo in una scena al limite del soft, con una colonna sonora che cambia ogni tre secondi come un juke-box impazzito. È tutto realizzato troppo rozzamente, con una cinepresa che pare abbia l’obbiettivo sporco e i doppiatori che paiono spaesati...
MEMORABILE: Le scene in ufficio.
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A.d.r. ebbe a dire: Perché la presenza di una copia video tagliata (tagliata: non soft, si badi) mi dà diritto ad inserire la scheda di un porno?
I criteri possono essere corretti o sbagliati ma restano a discrezione di chi gestisce il Davinotti. Noi utenti possiamo solo accodarci.
Che il film sia un hard softizzato (con l'accetta più grezza nel caso di Funny Frankenstein) o un soft hardizzato poco importa ai fini della schedabilità: l'importante è che del film circoli una benedetta versione priva di dettagli porno espliciti.
P.S.: Già poter citare la presenza di Piero Pieri in Massacre di Bianchi è stato per me un piccolo miracolo, quindi figurati :D
A.d.r. ebbe a dire: Senti Buio fai così, ignora i miei post ok? Quando capirai la differenza tra versione hard tagliata e versione soft allora riparliamo...
Forse tu potresti insegnarmelo... E ignoro quello che pare a me, se permetti...
Per Gestarsh99: i criteri andrebbero argomentati. Altrimenti equivale a dire: "io faccio questo perché mi dicono di farlo, ma non conosco il motivo". Non sta, giusto?
DiscussioneZender • 20/11/12 11:10 Capo scrivano - 47726 interventi
Sì, mi era chiaro. Alla seconda rispondo facile: non essendo io un esperto mi si può gabbare facilmente, innanzitutto. Ad ogni modo se il film è uscito (pur tagliato) in vhs, per dire, vuol dire che uno può vederselo così perché è in commercio la versione "soft".
Quanto alla "questione Cools" è legata a quanto successo tempo addietro in un altro caso e sulla qual cosa non vorrei ripassare. Chi ha girato hard celandosi dietro uno pseudonimo non sempre vuole apparire col suo nome reale, e per questo ho dovuto perdere infinito tempo per rispondere in altra sede, pur sapendo di aver ragione. Dal momento che citare i nomi veri dietro a cast e registi hard non lo trovo fondamentale per il sito (proprio perché l'hard non lo trattiamo) ho chiesto di lasciare in questi casi lo pseudonimo.
A.d.r. ebbe a dire: Per Gestarsh99: i criteri andrebbero argomentati. Altrimenti equivale a dire: "io faccio questo perché mi dicono di farlo, ma non conosco il motivo". Non sta, giusto?
Lo so, con Zender si è ampiamente parlato di una correzione "matematica" dei criteri d'inserimento ma se non si trova un punto d'accordo "logico" che devo fare, aspettarlo sotto casa di notte e riempirlo di botte :D
Oddìo, non sarebbe un'idea da scartare...
P.S.: Si scherza, di notte non picchio mai nessuno.
Buiomega71 ebbe a dire: A.d.r. ebbe a dire: Buio non capisco un acca dei tuoi post, mi spiace...
Che c'entra la vhs de La dottoressa di campagna? Quello era un film girato in doppia versione, soft e hard, questo no.
Se Gest ha visto la versione soft (o tagliata che sia) l'avrà vista no? Quindi esisterà...E Gest (conoscendolo) balle non ne racconta...Indi per cui se mancante delle scene hardcore diventa schedabile a tutti gli effetti...Come questo, più o meno
Il titolo originale è AGNESE E LA DOTTORESSA DI CAMPAGNA. “Funny Frankenstein” è la ridicola nomenclatura applicata da quelli della Broadcast Video nel 1999, così come sono ridicoli e postumi (rispetto alla versione originale della pellicola ) i tagli e le amputazioni nelle scene di sesso. Girato nel 1981, ma per vari problemi rimasto inedito, apparirà nelle sale del tricolore solamente a partire dalla fine del 1984, per pochissimi giorni e con distribuzione limitata, usufruendo del visto del film “La Dottoressa di Campagna” (1981). Si segnala tuttavia l’esistenza di una brochure del film per i mercati esteri, recante il titolo della videocassetta Broadcast.