Imperdibile capolavoro dei Monty Python che con la loro comicità demenziale e surreale 100% british hanno creato delle gag assolutamente indimenticabili: il sig. Cleosoto al ristorante, l'ospedale con la sala spaventafeti, il cristo mietitore (che nessuno riconosce), l'educazione sessuale dei ragazzini in un college inglese etc etc. Da vedere e rivedere per la sua comicità dissacratoria.
Raccolta di gag in puro spirito inglese. I Monty Phyton inseriscono nella loro comicità analisi e considerazioni sui valori e significati della vita che non sempre sono facili da cogliere e analizzare (è per questo che certi episodi possono sembrare tirati un pò per le lunghe o forzati). Ma in assoluto "Every Sperm Is Sacred" è una canzone bellissima inserita in uno sketch assolutamente geniale. Per non parlare del ciccione che vomita ed esplode, pezzo da antologia cinematografica.
Satirico e ironico (la ditta pirata e la nascita con i bip e la vhs), pungente (la donna che partorisce in piedi piena di figli causa profilattico imposto dalla chiesa), perfido (la partita massacro), assurdo e demenziale (l’addestratore urlante e permissivo, la tigre e la gamba mozzata), crudele da piegarsi (il donatore di organi) e vomitevolmente fantastico (il signor Cleosoto a tavola). Ecco a voi i Monty Python. Semplicemente grandi!
Il capolavoro dei Monty Python, che dopo diversi film parodia giungono qui al loro formato ideale: piccoli episodi come erano solito fare anche in tv. Viene deriso e dissacrato tutto in questo film (religione, trapianti d'organi), senza paura di spingere il pedale sulla volgarità e la goliardia. Bellissimi i cartoon curati da Terry Gillian e il suo corto che apre il film. Da antologia la scena del ristorante. I cinque Python interpretano tutti i ruoli, compresi quelli femminili. Alcune similarità con Ridere per ridere. Caustico ed eccessivo. Imperdibile.
Grandioso film dei Monty Python: comicità surreale, scorretta, intelligente e sofisticata (nonostante certi eccessi, uno humor tipicamente inglese e alcune chicche lessicali non la rendano appetibile a tutti i palati). Tutti gli episodi sono legati dal titolo, una curiosa e dissacratoria dissertazione sulla vita (senso?), e sono tutti gustosi nonostante alcuni soffrano di alcune lungaggini. Ma il film va giudicato nel complesso ed è assolutamente imperdibile per chi apprezza lo stile Monty Python. Da antologia la parte al ristorante.
Introdotto dallo splendido cortometraggio "piratesco" ad opera di Terry Gilliam, si tratta dell'ultimo film del gruppo inglese. Girato con una certa disponibilità economica e con due canzoni diventate leggendarie (Every sperm in sacred e The galaxy song), il film si sviluppa per mini-capitoli, seguendo lo stile spezzettato tipico dei Pythons. Il divertimento non viene mai meno, e le scene memorabili sono davvero tante (la trincea, mr.Creosote, la lezione di sesso, ecc...). Vale come sempre il consiglio di vedere il film SOLO in inglese.
I Python tornano alla struttura a flusso di coscienza che usavano in tv, senza costrizioni date dall’affrontare un argomento preciso perché si sta affrontando il tema universale per definizione. Quindi comicità e satira a 360° senza fare prigionieri: scuola, nascita, religione, cibo, sesso, morte con effetti gore che non ti aspetti. Liberi in tutto, anche di inserire un mediometraggio di Gilliam prima del film vero e proprio. Finalmente Jones si dimostra un buon regista. Unico appunto l’eccessiva lunghezza dei numeri musicali, ma è un'inezia. Capolavoro.
MEMORABILE: La morte si annuncia:"sono il tristo mietitore". La casalinga inglese: "caro è venuto a trovarci il fattore"
Ottimo film del gruppo inglese che, sebbene non tutti gli sketch siano dello stesso valore e nonostante un po' troppa musica, diverte notevolmente raggiungendo vette di comicità davvero ineguagliabili ed indimenticabili (tanto per fare un esempio si pensi all'arrivo della Morte). Naturalmente si tratta di una comicità in pieno stile inglese quindi va detto che non tutti potrebbero apprezzare. Godibile, divertente, dissacrante (ce n'è davvero per tutti) ed eccessivo. Per questi motivi un film assolutamente da vedere, specie per i fan del gruppo.
Film a episodi sulle età della vita. Capolavoro della comicità caustica e non-sense in stile Monty Python, esaltata dalla brevità fulminante degli sketch, tutti irresistibili per la loro carica surreal-demenziale che tuttavia nasconde un'intelligenza e un'arguzia davvero rare. A questo si aggiunge una notevole accuratezza formale nelle ambientazioni e nella fotografia, che non è affatto scontata in un film comico. Innumerevoli le sequenze da antologia, inutile ricordarle tutte (bellissima la canzone dello sperma, geniale la ricerca del pesce).
Diseguale film dei grandissimi comici inglesi che alterna sapidi momenti a situazioni tediose, forse a causa del doppiaggio. Se paragonato alle puntate del Flying Circus la lunga durata penalizza l'irripetibile verve degli artisti, fulminante sul breve tratto. Immortali comunque alcune sequenze tra cui il viaggio nel cosmo per comprendere il non senso del vivere, con annessa donazione forzata su un impiegato rastafari in giacca da camera e la cena del signor Creosoto. Meno riusciti il music hall sul Paradiso e altri sketch lunghi.
Serie di sketch del famoso gruppo inglese Monthy Python legati tra di loro dal filo conduttore della vita (dalla nascita alla morte) con lo scopo (che volutamente non si vuol raggiungere) di spiegarne il senso. Quello che ne esce è invece una grande autoderisione del modo di vivere e di pensare del popolo inglese. Le gag sono divertenti e a volte intelligenti, bisogna però "sopportare" gli eccessi tipici dello humor anglosassone e qui di eccessi ce ne sono tanti; se non scadono nella volgarità è solo per la bravura degli attori e del regista.
Dalla culla alla tomba, un collage di sketch sul senso della vita umana che i Monty Python mettono in scena con la loro inconfondibile comicità anglosassone corrosiva, irriverente, stralunata. Tra le gag più riuscite: il musical "Every sperm is sacred" che mette alla berlina le fisime cattoliche su spermatozoi e preservativi, la lezione teorico-pratica di educazione sessuale, l'esercitazione in caserma, la donazione del fegato che anticipa il pulp tarantiniano e il gran finale con la Morte mietitrice.
Il senso della vita, dalla nascita alla morte, e oltre, trasfigurato dall'umorismo surreale e irriverente dei Monty Python. Velenoso, mai rassicurante. Memorabile lo sketch della dickensiana famiglia cattolica dello Yorkshire, con tanto di balletto che coinvolge alto e basso clero, e il famoso inno anti-contraccezione.
Un capolavoro firmato Monty Python che tramite vari episodi ci aiuta a comprendere "il senso della vità" (appunto), analizzandone passo passo le varie fasi dalla nascita alla morte. Un misto d ironia e humor nero con alcuni piacevolissimi pezzi cantati, sconfinando spesso in scene surreali ed oniriche, un festa per gli occhi ed il cuore.
MEMORABILE: La morte: Un pesce! un pesce! un pesce!... e andava dovunque io, andavo!
Una delle più geniali creazioni comiche mai concepite; strutturato in episodi completamente slacciati tra di loro se non per rappresentare le varie fasi della vita in ordine cronologico. Ogni singolo episodio è una perla di umorismo neanche troppo all'inglese e comunque mai stucchevole o stupido. Grande la capacità dei Monty Python di dissacrare qualsiasi argomento senza mai scadere nella volgarità.
Divertentissimo film a episodi firmato dai geniali Monty Python. Solo la parte con protagonista il sig. Cleosoto al ristorante vale da sola tutta la pellicola. L'opera si gusta molto meglio in lingua originale perché altrimenti si va a perdere il senso di alcune battute, che nella traduzione italiana possono sembrare sconclusionate (giochi di parole o elementi tipici della cultura made in England). Detto questo rimane uno splendido esempio di comicità.
La creatività del gruppo inglese dei Monty Phyton è fenomenale. Situazioni una più esilarante dell'altra, che tentano di spiegare "il senso della vita" dal loro punto di vista. Simpatiche le canzoni ed ovviamente gli attori. Meglio degli altri tre episodi.
Il film ha una potenza travolgente dovuta ad una serie di sketch davvero memorabili. E' divertente, ironica, cinica, magnificamente recitata e scritta. Adoro l'umorismo inglese e trovo il film un'opera riuscita pienamente e ineguagliabile. Un capolavoro di rara bellezza e intelligenza. Visione obbligata.
Piccolo capolavoro di humour britannico. Dissacrante al punto giusto, quest'opera si conferma un punto di riferimento per chiunque voglia avvicinare il Monty Python pensiero. I pesci, la famiglia numerosissima, la delicatezza del prete nell'annuncio della morte di un ragazzo, le zanzare fameliche e giù giù sino al culmine, raggiunto con l'ingresso del signor Creosote in un ristorante. Costui mangia e vomita sino a lasciarci le penne per una... mentina! Da vedere per poter essere creduto: geniale!!!
Altri tempi quando i comici non giocavano solo a riproporre personaggi da barzelletta televisiva, ma senza pietà e senza timore avevano l'ardire di scagliarsi contro la chiesa, il capitalismo, la guerra, il cinema stesso, arrivando a interrogarsi sul senso della vita. Del resto, la parola comici per identificare i Monty Phyton è alquanto riduttiva; qui si è al cospetto di giganti. Perché gigantesco è il cortometraggio di Terry Gilliam che apre il film, all'arrembaggio contro l'alta finanza con le armi che solo gli sfruttati possono avere.
L'ultimo film scritto e interpretato dai Monty Python inizia con un eccelso cortometraggio per poi partire con il film vero e proprio, che propone diversi sketch slegati fra loro come nello stile del loro Flyng circus. Livelli di comicità sottile che utilizza spesso il nonsense per fare della satira intelligente. Insomma, è come uno spassoso episodio della serie tv più lungo e fatto con più soldi.
MEMORABILE: Il corto iniziale; I figli del cattolico; Le lezioni di sesso; Le foglie suicide.
Rispetto alle tre precedenti pellicole del gruppo il salto di qualità è pazzesco: un grottesco di grande intelligenza e sopraffina qualità tecnica, pieno di gag memorabili, finezze registiche, cinismo (con sconfinamenti nello splatter), non-sense e, ciliegina sulla torta, un paio di canzoni di assoluto rispetto, il tutto giostrato attraverso una struttura che sceglie saggiamente la via del compromesso tra gli sketch del primo film e i tentativi di "intreccio" dei due successivi. Ogni tanto si arranca (la guerra) ma si tratta di ottimo cinema.
MEMORABILE: Mr. Creosote, tra le più memorabili creature comiche mai apparse sullo schermo; Notevoli anche le lezioni di sesso e i bambini poveri.
Nel quarto (e ultimo) lungometraggio i Pythons trovano forse la chiave ideale: scenette di breve durata imperniate su un sottile filo conduttore. Una via di mezzo tra i precedenti lavori che consente al gruppo di giocare sul loro terreno (lo sketch) ma dando al film una sua identità. Il risultato è magistrale: battute fulminanti, critiche intelligenti, personaggi indovinati (la Morte è straordinaria), surrealismo in ogni dove (sfondamento della quarta parete compreso). Irrinunciabile.
MEMORABILE: Quasi ogni minuto regala una perla: la Galaxy song, la metà del film, Cleese che fa la Morte, la macchina che fa ping...
Dalla culla alla tomba, una serie di sketch brillanti che sparano a zero sulla religione, la guerra, il sesso, l'ipocrisia borghese e i tipici difetti britannici. Anche se l'umorismo non disdegna la scatologia (la sequenza al ristorante è uno degli esempi più celebri), non scade mai nella volgarità o nella gratuità. Anzi, molte battute e sequenze del film sono diventate, a buon diritto, parte integrante della cultura cinematografica. La versione in lingua originale sarebbe d'obbligo, ma anche il doppiaggio italiano è di alto livello.
MEMORABILE: I pirati della finanza; La macchina che fa "ping"; Il balletto dei cattolici dello Yorkshire; L'arrivo della Morte; Il finale.
La forma episodica subordina molto la riuscita della pellicola ma curiosamente siam davanti a una genialata. Non ci si aspetti di ridere, anzi, noi italiani non ci spanceremo davanti alla visione del film. Si ha comunque la sensazione di trovarsi avanti a dei geni che partoriscono un film contro tutti. Ci sono momenti elevatissimi: il corto iniziale, la canzone dell'universo, la sigla, il signor Creosoto, la donazione d'organi, l'educazione sessuale, il Paradiso... La regia fa il resto. Da fare vedere a tutti i poveri comici di oggi. Genio.
Forse non il più divertente dei loro film (il "terapeutico" Brian resta per me insuperabile), certo il più ambizioso, compiuto ed anche omogeneo nella sua programmatica frammentarietà: fra episodi farseschi, intermezzi surreali, musicals demenziali, animazioni retrò, un excursus geniale che affronta i grandi temi della vita e della morte in modo seriamente comico e/o comicamente serio, facendone emergere gli aspetti ironici e paradossali. Ecco un film che non mi basta mai: come il Sig.Criosoto, ne vorrei ancora, ancora di più...
MEMORABILE: Il cortometraggio iniziale, la lezione di educazione sessuale, la donazione di organi
Frenetico fin dal corto introduttivo, diverte e fa riflettere con uno spassoso miscuglio di generi. Indaga sul senso della vita con trovate grottesche e surreali (racchiuse in sette capitoli) che non mancano di genialità e fantasia (ma nemmeno prive del "gusto" dell'eccesso), con frecciate satiriche ad ampio raggio. Le conclusioni sono troppo elementari rispetto a un soggetto così complesso, ma si può stare benissimo al gioco divertendosi un paio d'ore con una dissacrante satira.
Nella frammentazione in sketch si descrivono momenti di vita dalla nascita alla morte. L'ingrediente principale è il tono dissacrante con cui i Monty Python pigliano in giro le razze, la religione e il sesso. Meglio quando lo humor è più all’inglese (i pesci, i protestanti e il finale), meno efficace nella guerra e al ristorante. Buone idee anche nelle animazioni di Gilliam e nota per le piacevoli canzoni.
MEMORABILE: La numerosa famiglia cattolica; Il rapporto sessuale in classe; Il corto iniziale della vasca dei pesci; Il trapianto dal vivo.
Se nel corto iniziale già si intravede la cifra stilistica di Terry Gilliam nel raccontare storie, il resto del film invece è molto disorganico ma proprio per questo ancora più efficace nel satireggiare su tutto: religione, sesso, guerra, pena di morte, donazione di organi. Rispetto alle opere precedenti la regia è molto più attenta e il ritmo è davvero forsennato. Un cult per i fan del gruppo comico britannico, un gran film per chiunque altro.
Impregnato fino all'ultimo fotogramma di umorismo britannico, il film dei Monty Python traccia in episodi più o meno brevi la concezione della vita secondo il celebre gruppo inglese. Ad episodi effettivamente esilaranti (il breve musical sulla mancanza di contraccezione, la lezione sul sesso) se ne alternano altri meno fondamentali, che ne fanno un'opera nel complesso discontinua, anche se la recitazione sempre sopra le righe degli interpreti rende consigliabile la visione.
Serie di sketch riguardanti le varie parti della vita umana affrontati col consueto umorismo inglese dal gruppo comico dei Monty Python. Si tratta di un film scostante, in cui a sketch davvero geniali (l'esercito, la morte) se ne alternano alcuni inutili e noiosi (il cortometraggio iniziale). Resta il dubbio che i Monty Python diano il meglio nei singoli sketch, mentre nei lungometraggi perdano qualcosa. Film per pochi, come sempre. Alcuni impazziranno. Altri sbadiglieranno.
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HomevideoZender • 8/10/13 09:20 Capo scrivano - 47778 interventi
OOOOOOOOOOh, era ora, l'han capito finalmente che quello nuovo era na schifezza! Lo prenderò senz'altro.
Disponibile dall'1 Ottobre 2013 in Blu-Ray per Universal Pictures.
Sistema PAL
Formato Video: Wide Screen
Lingue: Francese, Giapponese, Inglese, Italiano, Spagnolo e Tedesco
Extra: Commento, Documentario, Making of, Note di produzione, Presentazione e Scene eliminate.
Durata dichiarata: 107 minuti ca.
Blu Ray Univeral Pictures, come detto in precedenza recupera il doppiaggio originale, per un audio non eccelso ma discreto, molto buono il fullhd nella maggior parte del film, tranne qualche breve "interruzione" dove non è stata possibile la conversione (molto rara però).
ah no scusa te il brutto termine...quelle che chiamo "interruzioni" sono dei brevi fotogrammi in cui sembra che non sia stato possibile l'upgrade in hd. E' un fenomeno che ho riscontrato in altri recuperi di vecchi film in HD, ad esempio alcuni Hitch... non so sinceramente a che cosa sia dovuto, magari qualche appassionato o tecnico è al corrente della spiegazione...
Sul granuloso, perchè lo dici ?, hai avuto dei feedback in questo senso o hai visionato tu stesso il Blu Ray ?
Intendiamoci, Mauro, non siamo a livelli di release meravigliose come ad esempio Guerre Stellari (1977), Blade Runner o Inferno (tanto per dirne tre, ma potrei citare tanti altri meravigliosi recuperi in HD di film d'annata ) però visto che avevo letto alcuni giudizi mediocri sul comparto video devo dire che mi aspettavo peggio, e soprattutto nelle sequenze in esterni mi è parso un hd più che discreto, visonato nel mio TV che è un Full Hd 1080p.
Preciso che non sono un tecnico, come si sarà capito.
Plasma,led o lcd? Sono passato da un led full hd 1080p ad un plasma sempre full hd 1080p. Sono due tecnologie completamente diverse e non ho ancora capito quale delle due evidenzia di più i difetti nei film vecchi. Mauro ha un plasma, quindi magari nota più grana...
HomevideoZender • 9/11/13 18:35 Capo scrivano - 47778 interventi
Manco io sono un tecnico, figurati! Parliamo tra profani allora :) Io il bluray l'ho preso immediatamente appena saputo del vecchio doppiaggio senza leggere alcuna recensione sulla qualità, però devo dire che appunto mi pare che abbia una grana a dir poco invasiva... Ora: so che a molti la grana piace da morire, è il vero cinema ecc. ecc. Io devo dire che quando è così tanta a quel punto preferisco quasi abbassarmi di definizione e tornare al dvd, che è molto più morbido...
PS: non chiamatemi Mauro altrimenti vivo degli attimi di sdoppiamento di personalità: Mauro sul sito è un altro, è il frequentatore della parte location, io sono Zender :)
Su che Hitch hai notato la cosa? Su quelli che ho visto io non me ne sono accorto...
ahahaha perfetto Zender, è che troppo spesso ti appioppo un avatiano Zeder, al posto del tuo vero nick...
Anch'io sono d'accordo con te , sarà pure più freddo e meno cinematografico ma un Full HD pulito e senza grana, specie in alcuni generi (tipo appunto lo sci-fi)è un'esperienza visiva veramente gratificante.
Riguardo al film in questione,ripeto, l'ho trovato caratterizzato da un full Hd "diseguale" lo definirei così, ci sono dei momenti che è quasi perfetto, e altri in cui sembra un dvd a 576p. Non escludo, venendo all'osservazione di Didda che il plasma possa rendere leggermente più granuloso il video rispetto al led (dove l'ho visionato io) io spesso ho raffrontato un blu ray su LCD e LED e sul primo si guadagna in "calore" dei colori (scusate il gioco di parole) ma si perde leggerissimamente in risoluzione, rispetto al LED. Sul Plasma non saprei dire.
Per quanto riguarda gli HITCH, che ripeto cmq avere un full hd sbalorditivo e magnifico che mi inducono senz'altro a consigliare l'acquisto, ci sono alcune brevissime sequenze (ma sarebbe forse meglio dire fotogrammi) in cui i colori diventano slavati e si perde la definizione. (per pochi secondi)
L'ho avvertito, soprattutto in La Finestra sul Cortile e Vertigo.
HomevideoZender • 10/11/13 08:54 Capo scrivano - 47778 interventi
Ah ecco, due bluray che ho ma che devo ancora vedere di Hitch. Sì, io ho il secondo cofanetto Hitch e devo dire che il lavoro fatto è talvolta eccezionale. Ho rivisto Topaz ed è sbaloriditivo!
Comunque ok, non l'ho rivisto ancora per intero Il senso della vita. Vediamo se quando lo rivedo me ne accorgo (capace pure che nemmeno me ne accorgo, conoscendomi :)