Devil fetus - Film (1983)

Devil fetus
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mo Tai
Anno: 1983
Genere: horror (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Innanzitutto sgombriamo il cambio dagli equivoci: nonostante l'originale titolo inglese, in DEVIL FETUS non si parla affatto di un feto assassino (andare sotto l’età del BABY KILLER di Larry Cohen non sembra a tutt’oggi impresa possibile), ma della solita creatura diabolica che, liberatasi da un vaso di giada acquistato a un'asta, possiede dapprima una bella signora, quindi un pastore tedesco (che mangia un pezzo di “cenere diabolica”) e per finire un giovincello frustrato d quindici-sedici anni che divora, dopo essere stato stregato da un ridicolo raggio partito dalla testa del cane morto, le interiora dell'animale. Il “fetus” del...Leggi tutto titolo compare per un secondo al funerale della prima vittima; quest'ultima, ormai morta è già in gara, è incinta e il mostro che le esce durante la funzione dalla pancia in perfetto stile ALIEN viene sigillato con lei nell'urna. Peccato che poi ne esca... Inutile spiegare di più. Certi film cinesi (di Hong Kong per la precisione) non li capiremo mai: sono troppo distanti dalla nostra concezione di cinema horror e fatichiamo a interpretare i loro simbolismi, i riti, le espressioni... Quando ad esempio compare l'immancabile santone esorcista che prova, muovendo pupazzi e lanciando sguardi laser, a liberare il giovane Kwo Wei dal mostro, noi non possiamo che sorridere: e per la rozzaggine degli effetti speciali e per l’assurdità delle misure esorcistiche. I dialoghi sono penosi, la musica crea la giusta tensione quando non dovrebbe, di sangue ne scorre poco. Però c'è un esilarante spappolamento di faccia incastrata a sandwich tra un muro e una porta a vetri che si chiude. Per il resto mobili che si muovono da soli, lievitazioni improvvise, decapitazioni ripetute, combattimenti... Un vero delirio!

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Undying 14/08/08 00:48 - 3807 commenti

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Adatto ad un pubblico puramente orientale in grado di decifrare simbologie, usi e costumi propri di una civiltà "extraterrestre" ed incomprensibili all'occhio (e al pensiero) occidentale. Così l'insieme di registri affrontati dal film (horror, splatter, dramma, commedia, grottesco e chi più ne ha più ne metta), associati ad effetti speciali ridicoli e dialoghi penosi, ne fanno una di quelle pellicole da tenere a debita distanza. Persino il sorriso sfuggirà dalle labbra dello spettatore, posto di fronte al più malriuscito esorcismo che la storia del cinema ricordi.

Schramm 5/05/10 19:46 - 3495 commenti

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Chinchaolin va a un'asta tosta per tutti i ghosti, e guess what? Torna a casa con una giara fallica il cui inquilino demoniaco, come è uso nell'horror mandorlato (vedansi il più malsano The rape after e il più schizzato Seeding of a ghost), si autoinviterà tra le sue cosce. Da lì il plot fa finta di esserci, e sfido chiunque a capirci una mazza, o anche solo a volerla capire. Certum est che il tutto deraglia supportato da alcuni tra gli f/x più agghiacciantemente ingenui e rudimentali che possiate mai sperare di non vedere, ma che tuttavia offrono discrete dosi di delirium e risatacce.
MEMORABILE: I 10' finali, da spinello ben caricato

Jena 28/10/18 09:11 - 1557 commenti

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Filmaccio cinese in cui c'è poco o nulla da salvare. Poverissimo in tutto: attori inesistenti, location raffazzonate, effetti speciali ridicoli (su tutti i raggi fluorescenti con cui il demone si sposta, disegnati sulla pellicola), orrida colonna sonora del tutto fuori tema. Trama contorta assai difficile da seguire per un occidentale, con scenette romantico sexy indigeribili. Forse si può salvare qualche singola scena come il volto dello sposo divorato dai vermi o il demone che ingravida la sposa. Evitabilissimo.

Mco 12/02/22 14:16 - 2328 commenti

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Gioiellino hongkonghese in puro stile anni Ottanta, che ripropone situazioni care agli esorcismi di Friedkin, li contamina con svolazzi classici di quelle lande e deflagra spesso in un ipergore che non disturba. Le musiche calzano a pennello e sostengono un impianto narrativo tanto semplice quanto efficace nella sua grottesca dirompenza. Il cane indemoniato ricorda l'omologo di Curtis Harrington, la sete di sangue riporta al Martin di Romero e le mani che escono dal terreno riconducono all'universo dei morti viventi. Imperdibile.
MEMORABILE: Il faccia a faccia tra lo stregone anziano e il giovane indemoniato.

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  • Discussione Undying • 7/05/10 18:34
    Risorse umane - 7574 interventi
    X Schramm:
    10.000 volte più interessante il tuo commento del film!
  • Discussione Schramm • 8/05/10 15:46
    Scrivano - 7694 interventi
    ...che tuttavia ha del buono, il delirio dell'ultimo quarto d'ora, a base di f/x da pera, è uno spasso. peccato che si siano dimenticati di tratteggiare due righe di trama, cosa che obbliga ad accollarsi 90' di tedio.