Diana, ragazzotta slavata e inespressiva, incontra una strana donna al funerale della madre che non vedeva da tempo. La misteriosa Lilith quasi obbliga la ragazza ad andare a vivere nella sua villa sinistra con maggiordomo muto e vicini assurdi. Il satanismo imperante di questa pellicola è quasi patetico e la protagonista, anche a causa di un ridicolo doppiaggio nasale, ha l'aria di un'ochetta cui le cose più assurde scivolano addosso con grande naturalezza. La Winters e Cotten reggono da soli questa trama inqualificabile con proverbiale mestiere.
MEMORABILE: Il ricevimento dove Diana balla inebetita, le due improbabili sorelle vicine di Lilith, una bianca e l'altra nera.
Sconosciuto horror televisivo interpretato da una Shelley Winters mefistofelica come non mai alla guida di una setta di adoratori del demonio sulle tracce della figlia del diavolo che tenta di sfuggire al proprio destino. Nel cast anche un sornione Joseph Cotten che tratteggia un personaggio dai tratti veramente inquietanti. Tutto il film è immerso in un costante senso di minaccia. Il riuscitissimo finale proietta questo piccolo tv-movie tra i migliori horror a sfondo demoniaco di tutti i tempi.
MEMORABILE: Il finale, costruito con elementi semplicissimi, si regge su un ritmo di montaggio assolutamente da manuale.
Horror televisivo che parte bene con una buona aria inquietante e di pericolo incombente, con una Wynters protagonista che troneggia. Poi purtroppo la seconda parte diventa scontata, con un'inutile parantesi romantica e si compie il peccato mortale di far diventare in secondo piano la Winters e un finale che lo spettatore esperto d'horror capisce fin da subito. Sprecata Martha Scott, legnoso Foxworth, mal doppiato il mitico Cotten. Un'occasione persa.
MEMORABILE: Il ridicolo party satanico a casa della Winters.
Questo horror mi ha lasciato alquanto interdetto per il suo finale, facendomi persino passare sopra la più che convincente interpretazione di Shelley Winters. Ma valutandolo globalmente, a mio avviso, non è solo il finale a lasciare basiti, ma anche la costruzione della macchina emotiva che stenta a decollare e quando lo fa... vola bassa. Non si può comunque definirlo un film inguardabile, anzi, però non aspettatevi altezze cimmeriche. **
TV movie di maniera per Szwarc, che s'ispira a Rosemary's baby inserendosi allo stesso tempo nel filone satanico tipico del periodo. La storia non offre né alcuna novità né particolari guizzi, pur mantenendosi su livelli dignitosi e senza mai scadere in territori truculenti; anzi, il regista pare voler realizzare un film "pulito", dove non s'insiste sulla cattiveria e si cerca di non esagerare in nulla. Questo è anche il limite della pellicola, che si salva in corner grazie a delle buone prove attoriali, vanificate però dal pessimo doppiaggio.
Finale cattivo per questo satanico TV-movie che vanta alcune stelle del genere, come Shelley Winters e Joseph Cotten (e questo è già un vantaggio). Il resto è una buona amalgama che prende spunto da Rosemary's baby e fa quello che può per spaventare a basso costo, riuscendo nell'intento. Insomma, per essere un prodotto televisivo direi che non è niente male. Godetevelo.
Fiacco horror con più di un punto di contatto col Rosemary's baby polanskiano. Stavolta sotto le grinfie degli adepti di Satana (tra cui una Winters sempre efficace, ma qui poco sfruttata) una ragazzetta che pare non prendere troppo sul serio la faccenda. Inizio promettente, ma il film svela le sue carte troppo presto e la sorpresa finale non sorprende per niente.
Alla base di questo intrigante TV movie, evidentemente, stanno Polanski e il suo Rosemary's baby. Il budget impone un tipo di prodotto privo di effetti speciali ma Szwarc ha dalla sua un ottimo cast (la Winters e Cotten su tutti) e una sceneggiatura che sfrutta buoni dialoghi. Ne esce un quasi mediometraggio (poco oltre l'ora) che non cala mai di tono, in grado di appassionare grazie anche all'ottima prestazione della protagonista che lentamente, ma inesorabilmente, cala con noi in una dimensione sulfurea, satanica, sigillata dietro una porta infernale!
La pellicola risente un po' del contesto televisivo in cui è girata, ma ritmo e attori funzionano e la tensione è ben orchestrata. Shelley Winters, qui nei panni di una colorata affabulatrice, è una sorgente di straordinaria stravaganza. Film discepolo di Rosemary's baby che però dimostra di avere una propria personalità. Agghiacciante la chiusa finale.
Da una costola di Rosemary’s Baby un piccolo film atteggiato e pittoresco, costruito perlopiù sulla bizzarra caratterizzazione dei personaggi e sulla sorprendente bravura degli interpreti. Splendida e soavemente sopra le righe la Winters; adorabile la Benson. Finale demoniaco e al sentore di zolfo tra i migliori mai visti in una produzione televisiva. Da disseppellire.
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Altro titolo che cerco ormai da secoli, e che appariva sulle tv "selvagge" ottantiane a qualsiasi orario.
Complimenti vivissimi alla neonata Golem, che sforna questi gioielli finiti ingiustamente nell'oblio.
Il dvd Golem non brilla certo per la qualità del riversamento ma ha il pregio di offrire un prodotto davvero raro, comprensivo di un incipit inedito (5 minuti prima dei titoli di testa, in lingua inglese ma senza sottotitoli).
Il video (4/3 ovviamente, trattandosi di prodotto realizzato per la televisione) non è dei peggiori anche se soffre di una cattiva compressione che crea un fastidioso effetto sfocato quando la camera da presa si muove rapidamente.
Anche la traccia audio, nel complesso, non è delle peggiori permettendo di seguire molto chiaramente i dialoghi.
Durata della versione: 70'36".