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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un racconto di Stephen King un horror chiaramente in debito d'ossigeno. Il bravo Lewis Teague, infatti, deve fare i salti mortali per mantenere la necessaria suspense in un film che, al di là dell'assedio in macchina che caratterizza la parte più specificatamente thriller, mette in scena una storia di corna "familiari" che meriterebbe di esaurirsi in pochi minuti. Fortunatamente la coppia Dee Wallace (Diane)/Daniel Hugh-Kelly (Vic) è ben affiatata e al figlio Danny Pintauro sono riservati interventi meno insopportabili del previsto. Il pericolo rappresentato da un San Bernardo di enormi proporzioni si fa palpabile solo da metà film in poi, ma il trucco che lo trasforma in un cane bavoso, sporco...Leggi tutto e malconcio è di un realismo impressionante. Così, se dapprima fa fatica a spaventarci, nel secondo tempo diventa un nemico feroce davvero spaventevole. Grazie soprattutto all'abilità registica di Teague che dà agli attacchi della belva una credibilità precedentemente sconosciuta al cinema. L'alternarsi di controcampi magistrali, di un uso intelligente del sonoro e di una buona collaborazione da parte della protagonista permettono di rendere mostruosa una razza solitamente vista come mansueta e molto lontana dallo stereotipo classico del cane omicida (quasi sempre un dobermann o un pastore tedesco). Peccato che la sceneggiatura si perda in situazioni prevedibili (la portiera che non si apre, la macchina che non parte, gli aiuti che tardano...) ed eroismi un po' fastidiosi, perché la mano del regista è buona. Forse lo sfruttare a ogni costo qualsiasi idea firmata Stephen King è eccessivo. Trarre un film da un racconto è impresa ardua.

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Lele Emo 3/05/07 17:12 - 184 commenti

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Da un punto di vista di fruibilità non mi è piaciuto. Moscio, spesso sciocco e troppo spesso noiosissimo. L'iniziale "ménage" familiare è insopportabile e degno della "famiglia Bradford"; per una buona metà del film non si percepisce un filo di tensione, né tantomeno un minimo di paura, poi qualcosa succede. Devo riconoscere la grandezza del regista nel rappresentare gli attacchi del cane, davvero realistici e furiosi; buona anche la tensione che si crea nell'attesa della mossa successiva. Nel complesso tranquillamente perdibile.

Caesars 18/05/07 14:52 - 3778 commenti

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Lewis Teague è sicuramente un discreto regista che sa come dirigere un film di tensione. Così riesce a portare sullo schermo un buon romanzo di Stephen King senza fargli perdere troppo del suo valore (quante opere dello scrittore hanno avuto una trasposizione cinematografica a dir poco scialba?). Non certo un capolavoro, nella seconda parte comunque diventa molto coinvolgente anche se sfrutta situazioni poco originali. Peccato che la logica hollywoodiana abbia impedito il finale non troppo roseo del romanzo.

B. Legnani 1/09/07 13:51 - 5523 commenti

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Pellicola che può essere valutata in maniera curiosa perché, pur restando lontana dall'essere un buon film, presenta situazioni di grande suggestione e di cospicuo professionismo. La vicenda è troppo diluita, però. Ciò le impedisce di spiccare il volo verso l'alto, benché la resa sullo schermo sia notevole. Alla fin dei conti non ci si sposta granché dalla medietà del livello complessivo.

Undying 10/03/08 23:02 - 3807 commenti

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Titolo ch'è diventato punto di riferimento nel genere "animali assassini": probabilmente il tutto è dovuto al contrasto dato dalla presenza di un simpatico cagnone trasformatosi, causa morso di pipistrello, in un "rabbioso" e feroce aggressore. Peccato che di horror ci sia molto poco, che la lentezza del narrato sia causa di molteplici cadute di ritmo e che regni -soprattutto nella fase iniziale- uno stile da cartolina, patinato e idilliaco. Per fortuna Lewis Teague è un buon regista, come avrà modo di dimostrare, e nel finale questo film impenna.

Galbo 12/03/08 15:35 - 12380 commenti

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Ennesima e non tra le migliori trasposizioni cinematografiche di un libro di King, questa pellicola appartiene al genere "animali assassini", ribalta la celebre tesi che il cane sia il migliore amico dell'uomo (in questo caso è anzi un mostro sanguinario) ed è diretto da un regista che diluisce la tensione della pagina scritta attraverso soluzioni splatter spaventevoli, ma prive di tensione e non personali. Discreti gli interpreti.

Rebis 29/03/09 19:56 - 2332 commenti

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Lewis Teague si tiene a calcolata distanza dal disincanto plumbeo e rabbioso del romanzo e indaga con discrezione e tatto una dinamica familiare, magari obsoleta, ma solida e credibile. Malgrado la protagonista sia troppo vittimizzata, il film resta cupo, minaccioso e assolato, ed enfatizza la centralità simbolica del monstrum, sospendendo i personaggi nell'attesa di una nemesi incombente. Più dramma che horror - ma con sequenze decisamente al cardiopalma - straordinariamente illuminato da Jan De Bont, dimostra, alla faccia dei detrattori, che i film tratti da King invecchiano niente male.

Herrkinski 2/04/09 23:51 - 8072 commenti

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Molto buona questa trasposizione da King. Fedele ai punti salienti del romanzo, il film ne sintetizza le parti meno interessanti e incentra tutta la seconda metà del film sull'assedio del cane. E questo è il punto forte: il make-up rende il cane assolutamente spaventoso e i suoi attacchi furibondi lasciano il segno, essendo altresì girati con ottima tecnica dal buon Teague. Il regista riesce a mantenere alta la tensione fino alla fine, senza eccedere nei particolari truculenti. Molto valida anche la fotografia e le suggestive location. ***

Daidae 7/07/09 02:03 - 3168 commenti

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Ecco uno di quei film sopravvalutati al massimo. Di una noia unica, assurdo anche nella trama nella parte "cult" della claustrofobica prigionia della donna, rischia seriamente di far addormentare. Non è scarso perché gli va riconosciuto il merito di aver rappresentato bene gli attacchi del cagnone che sembrano reali. Due pallini rosicati.

Stefania 7/04/10 00:00 - 1599 commenti

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A me è piaciuta molto anche la prima parte! Con quelle goffe dinamiche familiari da telefilm pomeridiano, la casalinga disperata (e infedele) Donna, il figlioletto timido, il marito sospettoso ma apatico... tutto un po' vacuo, innocuo. Innocuo come Cujo, che si trasforma in Cerbero, e si trasforma il film: diventa un horror che appassiona ed angoscia con la sua semplicità, col suo realismo. E, nel teso finale, l'ultima trasformazione: la casalinga disperata e sciocchina assume dimensioni eroiche! Spaventosa cronaca di un assedio, buon film.

Lucius 19/06/10 19:22 - 3015 commenti

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Claustrofobico e riuscito. Un film che sembra girato low budget ma capace di terrorizzare lo spettatore per la storia che narra e per le sequenze di terrore puro realizzate per lo più nell'auto dove la donna e il bambino restano intrappolate. Poteva forse osare di più ma resta una pellicola avvincente, con un inizio particolare e solo apparentemente poetico. La tensione è sempre a livelli alti senza uso di troppo gore.

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Buiomega71 17/12/10 19:52 - 2901 commenti

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Uno dei migliori adattamenti dai romanzi di Stephen King. Lewis Teague (subentrato a Peter Medak), in stato di grazia, non dà tregua allo spettatore, facendo crescere la tensione a mille, con gli attacchi ripetuti di Cujo (quint'essenza del male) all'auto di Dana Trenton. Un assedio tra i migliori mai filmati, il caldo, Ted che piange, la disperazione della donna, si sente addiritura la puzza del cagnone assassino (davvero impressionante). Finale più tenero rispetto al libro, ma avercene di film così. Il mio "King movie" preferito.
MEMORABILE: Dana che sfonda, con il calcio della pistola, il lunotto della macchina, per salavare Ted; il suo grido di dolore non si scorda più.

Kekkomereq 25/10/11 20:51 - 358 commenti

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Dopo il buon B-movie Alligator, Lewis torna al cinema con un altro film del genere animali assassini. Generalmente, nel 90% dei casi, gli adattamenti cinematografici dei libri di Stephen King sono B-movie inguardabili. "Cujo" è invece l'eccezione. Una sceneggiatura forte e una buona interpretazione da parte dei due protagonisti è già una buona partenza. La regia inoltre calca il pedale nelle scene d'azione facendo diventare ulteriormente drammatiche le situazioni più angosciose.

Puppigallo 3/02/11 11:10 - 5258 commenti

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L'idea era al massimo da cortometraggio. Mentre qui ci si deve sorbire più di metà pellicola con coppie in crisi (i due protagonisti, con lui bellamente cornificato e i campagnoli buzzurri con moglie che vince alla lotteria), più un bambino con la solita paura del buio e di ciò che si cela nell'armadio. Si arriva così sbuffando alla parte in cui il cagnone dà di matto e diventa una sorta di mostro rabbioso, coperto di sangue e sporcizia varia. L'assedio all'auto, con dentro madre e figlioletto, non è male, ma non basta a giustificare un'ora e trenta di pellicola. Mediocre.
MEMORABILE: Cujo ringhiante e sbavante nella nebbia; "Cujooo!!!"; Il morsicone alla gamba della donna.

Rambo90 5/03/11 03:23 - 7676 commenti

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Diecimila volte meglio il romanzo: là dove King aveva deciso di dare un taglio drammatico e pieno di tensione al suo scritto qui il film si trasforma in una stanca proposizione di un menage familiare stravisto e di personaggi senza sfumature. Tutta la parte chiusi in macchina è poi resa malissimo al punto che sembra di vedere un telefilm; non c'è niente da fare Stephen King è meglio leggerlo che vederlo trasportato (malamente come in questo caso) al cinema.

Quietcrash 1/11/13 11:39 - 83 commenti

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Trasposizione di un romanzo di King su un cane molto "arrabbiato". Film piacevole, non noioso, ma nulla di particolare; miglior attore il cane. I personaggi non sono molto ben delineati nella fase di sceneggiatura: alcuni sembrano anime vaganti, che compaiono e scompaiono senza dare più traccia. Peccato per il finale molto mieloso, differente da quello del romanzo di riferimento.

Giùan 10/11/13 07:36 - 4539 commenti

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Autentico gioiellino di tensione pura, ha il prezioso infrequente dono cinematografico di una tenuta costante. Tutto funziona e ogni elemento è convergente rispetto a quella che pare l’unica intenzione di scrittore (King) e regista (Teague): creare una credibile e opprimente atmosfera spastica utilizzando pochi (e appositamente poco approfonditi) elementi ancestrali (ferocia animale, crisi coniugale, tradimento, fragilità del bambino). Di fronte a tanta schiettezza la mancanza di letture “altre e alte” è secondaria. Grande Dee Wallace Stone.
MEMORABILE: La crisi del bambino e le urla di Mamma Dee Wallace Stone; I primi piani del lercissimo San Bernardo.

Jena 26/11/13 20:03 - 1550 commenti

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Non male dopo tutto. Teague torna agli animali assassini dopo Alligator e indubbiamente le scene col san bernardo sono di un realismo terrificante (soprattutto per chi teme i cani): la bravura del cagnone è fuor di dubbio visto quello che gli fanno fare, è un effetto speciale vivente con un po' di bava e colla sul muso. Meno bravi gli attori umani, con alcuni momenti di stanca anche se il parallelo tra colpa interna alla famiglia ed esplodere della furia animale (quasi una punizione divina) tipicamete kinghiano è ben reso. Si può vedere.

Smoker85 6/12/13 17:14 - 487 commenti

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Un film molto altalenante: prima parte altamente soporifera, con un triangolo amoroso che poco aggiunge ai fini della trama. Bisogna attendere quarantacinque minuti per vedere un minimo di azione, con il primo attacco violento da parte del "protagonista". La parte dell'assedio in auto dà alla storia una buona verve, ma non basta per salvare del tutto una pellicola noiosa, con interpretazioni quasi sempre anonime e in certe parti, almeno ai miei occhi, poco credibile. Mediocre.

Homesick 13/12/13 16:36 - 5737 commenti

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Una sconfitta in partenza. Non funzionano né l’idea di trasformare un innocuo San Bernardo in macchina di morte, né la messa in atto di questa idea, che dissipa ogni ansia e suspense in problemi coniugali, paure infantili, scene d’aggressione prevedibili e in un’ inettitudine generale nel gestire il tempo drammatico. Applausi, carezze e cibo extra al povero cagnolone; fischi, pernacchie e pomodori (marci) all’altrove non disprezzabile regista, agli autori e ai loro attoracci. Sul tema della fauna assassina meglio rivedersi l’imperituro Gli uccelli o persino il nostrano Wild beasts.
MEMORABILE: Il cane acquattato dietro l'auto; madre coraggio contro il cane.

Magnetti 28/12/13 16:04 - 1103 commenti

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Nella anonima periferia americana si svolge una vicenda anch'essa anonima e stiracchiata almeno finché non interviene il rabbioso San Bernardo. Senza l'aiuto di effetti speciali e affidandosi solo a giochi di macchina da presa il regista mette insieme un efficace meccanismo di paura. Ancora oggi sono rimasto stupito da come la produzione sia riuscita a far "recitare" e riprendere l'animale che mai, neanche in un fotogramma, perde di credibilità seguendo un copione in modalità vien da dire "umana". Da manuale per il genere animali-assassini.
MEMORABILE: Lo sguardo da vero assassino di Cujo.

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Myvincent 18/04/14 12:51 - 3726 commenti

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Guarderete sotto un altro aspetto i grossi Sanbernardi dopo la visione di questo classico tratto dal prolifico Stephen King, dove un cane rabbioso fa strage di umani. Al solito colpisce il sottofondo di una America di provincia qualunque, con le sue finte apparenze e in cui il male incisterà sotto forma di natura malata. Trama semplice (non semplicistica) ma efficace, specie nel secondo tempo, altamente claustrofobico.

Minitina80 16/07/15 01:24 - 2980 commenti

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Una prima mezz’ora di calma apparente prepara il terreno alla rabbia incontrollata di Cujo, che esplode furente riuscendo a intimorire anche attraverso uno schermo televisivo. Non ci sono sbavature né tempi morti, ma una buona padronanza del mestiere che permette di arrivare indenni alla fine. La parte più riuscita è chiaramente l’assedio del cane alla macchina, ma anche il resto non stride con il tema principale. Un plauso al trucco e alla gestione dei cani, davvero ottimi.

Cotola 16/03/16 00:27 - 9009 commenti

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Chi ha letto il libro non troverà grosse sorprese in questa (abbastanza) fedele trasposizione di un romanzo di King. Tuttavia va detto che il regista sa il fatto suo e lo dimostra soprattutto nella seconda parte in cui gestisce bene il crescendo di tensione, girando in maniera riuscita le scene dell'assedio all'auto. La prima parte invece è un po' banale, ma in fondo c'è anche nell'opera letteraria seppure con risultati migliori. Il personaggio di Donna dalla psicologia molto "semplice". Finale "discutibile", ma tant'è.

Trivex 12/10/16 15:52 - 1740 commenti

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Sono in difficoltà. Il film, rivisto con parziale attenzione, mi ha comunque turbato abbastanza e non solo per quanto strettamente legato agli assalti del San Bernardo. C'è un contorno "poco piacevole" e il cane, alla fine, sembra il complemento assoluto ed estremo a quanto lo circonda. Devo poi dire che non condivido l'utilizzo degli animali domestici in ruoli del genere: non credo che il cane si sia "divertito" ad essere "truccato" in quel modo. A parte le mie discutibili morali, alla fine la pellicola ha il suo perché.

Daniela 18/03/18 00:55 - 12622 commenti

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Causa rabbia, un pacioso sanbernardone si trasforma in un belva scatenata... Prima parte insulsa, con donna che, pur essendo moglie di un uomo meraviglioso e madre di un bimbo splendido, se la fa con lo stallone locale (tutte definizioni sue). Come spesso accade nel genere "animali assassini", il film migliora quando le cose peggiorano: mette un certo magone il mini-assedio in una scatola di latta arroventata dal sole, complice l'efficace trucco del povero cane, mentre Wallace, banale e antipatica come casalinga annoiata, tira fuori la grinta come mamma che difende il suo cucciolo.

Markus 12/06/17 16:47 - 3682 commenti

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Il noto detto "Quanto più conosco gli uomini, tanto più amo i cani" potrebbe essere rimesso in discussione, almeno con "Cujo": un bavoso San Bernardo colpito dalla rabbia e perciò... rabbioso. Tratto dall'omonimo romanzo di King, il film è il più tipico esempio di "animali assassini" e ne traccia gli stilemi più classici, qui resi anche interessanti per la bella ambientazione "country" statunitense primi anni Ottanta e da un finale al cardiopalma. Qualche fiacco momento nella prima parte rende complessivamente un po' faticosa la visione.

Pinhead80 14/06/17 14:29 - 4719 commenti

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Il film è tratto da uno dei tanti racconti del geniale Stephen King. Il regista riesce nell'impresa di non perdere le redini dell'opera, nonostante il soggetto si prestasse a una durata decisamente inferiore. Per fare ciò è stato costretto a dilatare la prima parte mostrandoci alcuni aspetti che tutto sommato possono essere considerati secondari rispetto al vero e proprio punto di interesse della storia. Ottimo il lavoro sugli effetti speciali nelle scene in cui il cane tiene in ostaggio madre e figlio.

Rufus68 6/07/17 20:59 - 3825 commenti

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Discreto thriller canino. Prima che l'attore principale (e più espressivo) si metta in moto si mena il can per l'aia fra pupattoli, corna e resipiscenze femminili: il che va bene sulla pagina scritta (da King), meno sullo schermo. Poi entra in scena il bavoso cagnolone e per trenta minuti si assiste a uno spettacolo teso e avvincente. Non malaccio.

Anthonyvm 9/04/18 23:23 - 5637 commenti

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Discreto horror con forse il cane assassino per antonomasia. La trama è semplice e lineare e probabilmente sarebbe stata più adatta a sostenere un cortometraggio (magari un episodio antologico) che non un intero film da novanta minuti, dato che fino all'indimenticabile assedio dell'ultima mezz'ora la pellicola non gode di particolari meriti per quanto concerne il ritmo e il plot. Certo, adulterio e redneck alcolizzati piacciono tanto a King, ma in questo caso tolgono spazio alle gesta del feroce cucciolone. Vedibile, ben fatto, non speciale.
MEMORABILE: La lenta trasformazione di Cujo da cagnolone pacifico a mostro rabbioso.

Noodles 2/02/20 23:29 - 2204 commenti

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Pur con i suoi evidenti e grossolani difetti non è malaccio, questo horror tratto dall'ennesimo romanzo di Stephen King. La storia è quella classica dell'animale assassino, qui un cane enorme. E sinché c'è lui in scena tutto sommato ci si diverte tra un attacco e l'altro e non è male neanche la lunga sequenza tensiva dentro la macchina. Deludono invece la storia familiare in background che rallenta il ritmo ma soprattutto la recitazione, mediocre. Finale sbrigativo. Guardabile.

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Pesten 17/02/20 11:54 - 786 commenti

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Rispetto al libro si perde quella carica di cattiveria e quella tensione violenta che attanaglia durante la lettura. Si è optato per una sorta di diluizione fin troppo eccessiva, cercando di dare una sorta di importanza ai problemi matrimoniali dei protagonisti salvo trasformare il tutto in una sorta di momenti vuoti con qualche sguardo perso nel nulla e un paio di frasi molto previdibili. Peccato perché i momenti in cui si vira sul vero protagonista della storia, ovvero il cane, le cose vanno meglio e anche oggi sono scene godibili da vedere.

Teddy 12/08/22 07:51 - 811 commenti

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Mentre il film si preoccupa di piombare in un incubo antropofago, Teague scava nei lati oscuri della famiglia americana con un modus operandi straordinariamente  kinghiano. L’epilogo è frettoloso e accomodante, ma le sequenze di orrore sono realistiche e davvero feroci. Sudicio, accaldato, narrativamente lineare e con un una buona confezione. Brava la Wallace.
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  • Discussione Schramm • 20/07/15 11:25
    Scrivano - 7694 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Si il romanzo è splendido, uno dei più adrenalinici di King. Nel finale del libro SPOILER la madre non riesce a salvare suo figlio, mentre nel film il bimbo sopravvive. Inoltre nel romanzo King lascia intuire che il Male che infetta Cujo non è semplice rabbia ma qualcosa di più atavico che cova a Castle Rock e vuole il suo tributo di sangue, ed è in qualche modo connesso anche agli omicidi compiuti dal serial killer di La zona morta.



    Si il regalo sperma lo ricordo anche io, mentre il rimando a La zona morta no...


    Strano, ma lo citava proprio?


    io invece, essendo stato il primo king letto, per cui si deve tornare indietro al 1987, il regalo sperma non lo ricordo... però ricordo che la delusione fu enorme quando vidi così rovesciato, nel film, l'impietoso finale del libro.
  • Discussione Caesars • 20/07/15 13:19
    Scrivano - 16800 interventi
    Anche per me è una buona trasposizione del libro di King. Però il fatto che non sia stato riportato su schermo il finale del libro è una grave mancanza.
  • Discussione Rebis • 20/07/15 13:52
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    King comunque accettò questa imposizione da parte della produzione: disse che tutto sommato andava bene così, visto che nel libro non era proprio riuscito a salvare il bambino, almeno nel film gli veniva data un'altra possibilità... Anche per me comunque è uno dei King-movie più validi e meglio invecchiati, e sono d'accordo con Herr sul valore aggiunto della disanima familiare, condotta per altro con una sensibilità e un'accuratezza rara nel genere horror.
    Ultima modifica: 20/07/15 13:55 da Rebis
  • Discussione Buiomega71 • 20/07/15 17:35
    Consigliere - 25933 interventi
    Pensare che il regista designato all'inizio fù Peter Medak (altro mio "cattivo maestro"), che però pare (dal libro su Stephen King al cinema scritto da Danilo Arona), il regista inglese di origine ungherese dava maggior risalto alla "creatura" nascosta nell'armadio di Ted, e lasciava sullo sfondo il "cane assassino", che per Medak doveva rappresentare una paura ancestrale legata appunto alla creatura che viveva nell'armadio di Ted. Ai produttori non piacque questa idea narrativa e Medak fù licenziato in tronco

    Forse posso dire meno male , visto che Teague ha sfornato un capolavoro (o forse IL capolavoro) dei "king movie" in assoluto. E il finale "buonista", alla fine, ci stà anche.

    Tornando ai romanzi, allora è in Pet Semetary che si fà un accenno "autocitativo" a Cujo, o sbaglio?

    Curioso, poi, che Teague (nella sottotrama Dana Trenton/amante) abbia preso Christopher Stone, all'epoca marito della Wallace

    Se dovessi portarmi UN SOLO "king movie" sull'isola deserta sarebbe una sofferta cernita tra Cujo, Cimitero vivente e Grano Rosso Sangue
    Ultima modifica: 6/12/17 21:31 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 20/07/15 17:49
    Scrivano - 7694 interventi
    king si è autocitato con sempre più divertimento e puntualità in tutti i suoi libri al punto che sull'autocitazionismo kinghiano e sui continui auto-rimandi meta-letterari si potrebbe ricavare una nutrita tesi di laurea. questo suo giocoso vezzo ha finito per ripercuotersi anche al cinema, e l'ha tradotto alla grande proprio teague nell'incipit de l'occhio del gatto, che in due minuti ne ha compendiato le principali icone (vedi anche relative curiosità del film).

    quanto a cujo, non ricordo in quali altri libri vi sono occhieggiamenti in merito, ma sono certo che abbia fatto capolino in più d'uno.
    Ultima modifica: 20/07/15 17:51 da Schramm
  • Discussione Schramm • 20/07/15 17:58
    Scrivano - 7694 interventi
    riporto da stephenking.it: in Pet Semetary Cujo viene menzionato nel libro quando un personaggio ricorda "...c'è l'idrofobia, nel Maine, oggi. E' molto diffusa. C'è stato il caso di un grosso San Bernardo che è diventato idrofobico, un paio di anni fa, ed ha ucciso quattro persone. Un fatto drammatico, non gli avevano fatto l'iniezione"..
  • Discussione Buiomega71 • 20/07/15 18:17
    Consigliere - 25933 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    riporto da stephenking.it: in Pet Semetary Cujo viene menzionato nel libro quando un personaggio ricorda "...c'è l'idrofobia, nel Maine, oggi. E' molto diffusa. C'è stato il caso di un grosso San Bernardo che è diventato idrofobico, un paio di anni fa, ed ha ucciso quattro persone. Un fatto drammatico, non gli avevano fatto l'iniezione"..

    Allora NON ricordavo male...
  • Discussione Rebis • 21/07/15 10:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Di Cujo si parla anche in Stagioni diverse nel racconto Il corpo, da cui il film Stand by me.

    Interessante Buio l'aneddoto su Medak, la cui lettura è molto più vicina alle intenzioni di King. La paura dell'uomo nero nell'armadio deriverebbe proprio dagli omicidi commessi dal killer di La Zona Morta, in questo senso Cujo sarebbe uno strumento del Male che alberga a Castle Rock.
    Ultima modifica: 21/07/15 10:36 da Rebis
  • Curiosità Buiomega71 • 6/12/17 20:26
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (domenica 14 settembre 1986) di Cujo. Il film faceva parte della maratona horror "Tre passi nel delirio", trasmessa "tutta in una notte" da ItaliaUno che comprendeva L'ascensore (in Prima Visione Tv) e
    Ballata Macabra.

  • Curiosità Zender • 8/04/18 16:42
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: