Viaggio al 7° pianeta - Film (1961)

Viaggio al 7° pianeta
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Journey to the Seventh Planet
Anno: 1961
Genere: fantascienza (colore)
Note: Aka "Viaggio al settimo pianeta".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fantascienza d'altri tempi, che ipotizza un anno 2001 visivamente molto diverso da quello che immaginerà Kubrick sette anni dopo: l'astronave su cui è imbarcato lo sparuto gruppo di astronauti in viaggio verso Urano ad esempio è più simile a quella di Ed Wood, con strani congegni tipo contatori del gas, uno schermo che rimanda solo sfondi a colori sfumati, bobine appese alle pareti e altre amenità. D'atra parte se consideriamo che il pianeta che vediamo nei titoli di testa è chiaramente un'arancia... La storia prevede che appena arrivati su Urano (oltre ducento...Leggi tutto gradi sottozero) i nostri se ne escano senza casco in mezzo a una foresta: piuttosto insolito, persino a detta loro, ma la cosa è dovuta al fatto che l'entità aliena che abita lì non fa altro che materializzare i loro racconti e i loro ricordi, come in parte accadeva nel più riuscito PIANETA PROIBITO. Qui tuttavia si va oltre, perché davanti ai cinque compariranno pure belle ragazze in abitini succinti... assieme a cose però ben più reali, come l'indimenticabile ratto arancione gigantesco con un occhio solo, mosso malissimo e decisamente disgustoso: i nostri lo incontrerano nelle caverne colorate alla Bava durante le loro lentissime peregrinazioni. Indossate ridicole tute con bombole e visiera in vetro, infatti, il gruppo esplora le suddette caverne con "potenti" armi laser (le cui scariche sono disegnate direttamente su pellicola, graffiandola) ritrovandosi faccia a faccia pure con un enorme ragno nero; peccato siano molto pochi, gli effetti speciali, perché quando ci sono risollevano il tutto grazie a una bella iniezione di umorismo involontario; tocca invece sorbirsi dialoghi piatti e vuoti come non mai, sguardi persi nel vuoto del comandante e interminabili passeggiate tra la vegetazione esterna o le finte rocce da teatro di posa della caverna dove si nasconderebbe il nemico (un cervello con un occhio al centro). Particolarmente insostenibili le sovrimpressioni a tutto schermo di spirali avvolgenti (a coprire la pochezza degli effetti) e quelle delle onde radio gialle che accompagnano la voce stentorea fuori campo della logorroica entità aliena. Il film dura poco più di un'ora e dieci, ma è tale il livello di scialba monotonia raggiunta che sembra interminabile. Non molto corretto il capitano, che dopo aver consigliato gli altri di lasciar perdere le loro donne, si porta la sua a bordo fingendo indifferenza! L'effetto gravità è reso da una mela che si alza in volo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/03/10 DAL BENEMERITO R.F.E. POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/08/14
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Puppigallo 17/11/10 23:24 - 5275 commenti

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Fantascemenza, che tende ad annoiare a morte, almeno finchè non entrano in scena gli effetti "speciali"; e allora sì che la boiata è completa, ma almeno si ridacchia (il ciclopesauro, il ragno che emette suoni assurdi, i flash luminosi rotanti e, soprattutto, la malvagia entità di Urano, manipolatrice mentale pericolosissima, perchè potrebbe anche farvi morire... dal ridere). Velo pietoso sui dialoghi ("La dottoressa era molto biologica..."). P.S. A un certo punto, si sente sibilare il vento nell'astronave (alla faccia degli spifferi!).
MEMORABILE: Uno dell'equipaggio legge i dati dell'astronave, che gli arrivano sotto forma di veline (ma chi le scrive, il computer che non c'è?).

R.f.e. 23/03/10 11:47 - 816 commenti

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Ricordo negli anni ’70-80 questo filmetto replicato fino alla nausea nei cinemetti parrocchiali (insieme a “Anno 2118: progetto X” di Castle!). Valutato però più serenamente, questa coloratissima storia di una spedizione su Urano (pianeta poco “battuto” dal cinema di SF) che deve fronteggiare un supercervellone alieno in grado di adattare il paesaggio e gli eventi al subconscio dei vari astronauti (quindi molti anni prima che in “Solaris”) è in realtà abbastanza piacevole da vedere, ottima per le "drive-in features".

Pigro 3/07/10 09:29 - 9666 commenti

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Astronauti su Urano, intrappolati da un essere superiore grazie alla materializzazione di paure (mostri) e desideri (donne). Passi per la naïveté degli effetti speciali, ma ciò che rende questo film decisamente terribile sono una frettolosa banalizzazione di idee altrove meglio realizzate, una sceneggiatura tirata via con l'accetta e ricolma di apparizioni femminili ridicolmente conturbanti e soprattutto dialoghi di inqualificabile bruttezza, dal primo sulle donne (di assoluto squallore) all'insostenibile ciarla dell'Entità cattiva.

Max renn 10/03/12 15:57 - 80 commenti

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Siamo dinnanzi ad un borioso pasticcio: demerito di Pink, il quale dirige un branco di inetti e si serve di effetti speciali ignobili, partorendo così uno dei punti più sciagurati della sci-fi anni '60. Come se ciò non bastasse, la situazione a dir poco kafkiana che il manipolo di astronauti è costretto ad affrontare in seguito allo sbarco su Urano distorce pesantemente un episodio di "Cronache marziane" di Bradbury (nel romanzo assume infatti valori metaforici e poetici di altissima caratura).

Saintjust 20/06/13 23:58 - 159 commenti

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Cinque individui sono inviati su Urano per controllare delle strane radiazioni; una strana entità proverà a corrompere le menti degli astronauti. Fantascienza a base di donnine discinte ed effetti strobo (ci sono pure un ragnone, Jabba e un tirannociclopesauro che dovrebbe rappresentare un topo [sic!]). Sceneggiatura lacunosa che saccheggia malamente Bradbury, effetti speciali pessimi e pochissima inventiva (tre anni dopo Bava avrebbe fatto un miracolo con meno soldi). Il marito di Shirley Temple è il peggiore del cast. Pare una "brutta" puntata di Spazio 1999.
MEMORABILE: Le orride tute spaziali; Il finale senza senso.

Daniela 24/07/15 10:28 - 12662 commenti

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A sintetizzarne la trama parrebbe anche caruccio: astronauti atterrati su Urano entrano in contatto con un cervellone alieno che ha il potere di materializzarne i desideri, sotto forma di terrestri bonazze abbigliate dallo stesso costumista di Zsa Zsa Gábor, ma anche gli incubi... Invece, fra effetti speciali patetici (il ragnone), bischerate assortite e bruttissime sequenze psico-allucinogene, non c'è proprio nulla da salvare, a parte la tenerezza che suscita questa fantascienza vintage, simile alla copertina di un vecchio numero di Urania.

Rufus68 18/12/16 20:23 - 3842 commenti

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"Siamo nel 2001... la Terra non è più devastata dalle guerre... gli uomini hanno imparato a vivere in pace tra loro...": la qualità del film è pari alla sua forza profetica. Sciocco come una puntata di Star Trek; recitato peggio, tuttavia, con dialoghi stolidi ed effettistica da tinello. L'entità aliena ha una bella favella, ma non spiega perché si dia tanta pena di turlupinare (inducendo miraggi di gnocche e mostri) i nostri citrulli interplanetari invece di atomizzarli hic et nunc.

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  • Discussione Puppigallo • 18/11/10 00:17
    Scrivano - 506 interventi
    Locandina a c.... di cane
    L'essere multiteste della locandina non ha niente a che fare col mostro alieno, che è invece una sorta di cervellone con occhio centrale.
  • Curiosità Zender • 13/06/17 18:54
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Digital • 30/01/19 10:11
    Portaborse - 3997 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 13/03/2019.