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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/03/10 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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- Grande esempio di cinema:
Schramm - Davvero notevole!:
Rambo90, Greymouser - Quello che si dice un buon film:
Magnetti, Saintgifts, Capannelle, Myvincent - Non male, dopotutto:
Galbo, Jandileida, Daniela - Mediocre, ma con un suo perché:
Kinodrop - Gravemente insufficiente!:
Lattepiù
Ottimo esempio di vendetta-movie più in stile Giustiziere della notte che Gran Torino: l'inizio lento serve da apripista per una seconda parte violenta, tesa e d'azione. Tutto il film è sostenuto dalla grandissima interpretazione di un Michael Caine che, nonostante l'età avanzata, dimostra di avere ancora parecchie cartucce da sparare. Buono anche il cast di contorno (la Mortimer in primis) e finale stupendo.
Questa volta per la viziata teppa di Eden lake marca assai male: fan montare la bizza a un redivivo Carter, un ex marine che anziché seguire il buon esempio di nonno Clint (e dire che si chiama Harry, come un certo ispettore), si imbronsonisce che è una bellezza e non rinuncia alle gioie della vendetta nemmeno davanti agli acciacchi della terza età, mentre nel quartiere divampa l'odio. Magari l'originalità non abita più qui, ma il film è di quelli da pelo costantemente ritto, e la totenmasche di un Caine in zona Nahon mai così monumentale basta a rendere imperdibile un'opera ipertesa e corposissima
La grande interpretazione giunge quasi inaspettata, dopo una carriera onesta e professionale ma senza vertici memorabili. Il simpatico Caine tira fuori in questo film dalla trama non certo originale un'espressività e una gestualità che reggono da sole tutto il congegno. Occorre però dare merito anche alla regia, che sceglie sapientemente le inquadrature e i piani per dare risalto alle fosche vicende dell'attempato giustiziere. Una piacevole sorpresa.
Un "revenge movie" di stampo piuttosto classico e a tratti decisamente scontato: sono sopratutto i personaggi (specie quelli negativi) ad apparire decisamente stereotipati e poco finemente tratteggiati dalla sceneggiatura. A fare la differenza e a rendere comunque consigliabile la visione, c'è l'ottima interpretazione del grande attore britannico Michael Caine che pone questo personaggio ai vertici della propria carriera di attore per ricchezza di sfumature.
Per rendere potabile la storia di un tranquillo pensionato che per vendicare la morte di un amico dichiara guerra ad una banda di gangster di quartiere trucidandoli come fossero mosche occorreva una sceneggiatura a prova di bomba. Qui invece ci sono solo buchi grossi come crateri e un accumulo di situazioni talmente improbabili da mandare ben presto all’aria quel poco di credibilità che poteva esserci. I giovani delinquenti sono sì truci e cattivi, ma talmente stupidi e imbranati da portare talvolta il film vicino alla slapstick comedy.
Il grande Caine indossa i panni smessi dal Sordi piccolo piccolo e dall'Eastwood possessore di una Gran Torino: non la Roma degli anni di piombo e non la periferia americana ma la rude Inghilterra contemporanea fa da sfondo a questo film che ruota tutto intorno alla vendetta geriatrica che un ex marine si prende, con decisione e durezza, nei confronti di un mondo giovane e violento. Niente di nuovo, anzi qua e là un po' ripetitivo ed inverosimile, il film si salva grazie alla grande interpretazione ed ad una regia attenta, scura al punto giusto.
La storia di questo anziano vedovo che, di fronte alla morte dell'unico amico trucidato da una banda di teppistelli di quartiere, si improvvisa giustiziere della notte, non solo risulta poco originale ma rischia anche di essere liquidata con fastidio, per eccesso forcaiolo e approssimazione a livello di scrittura. Se il film è invece meritevole di visione, lo si deve ad un Caine monumentale, commovente, credibile in virtù del proprio passato cinematografico (nessuno può dubitare che sia stato un ex marine). Attore meraviglioso, invecchia da dio e nobilita anche un film di routine come questo.
Film originale (soprattutto nelle atmosfere), senza orpelli e sbrodolature. Il Caine giustiziere, attempato ex marine, con mano tremula e fisico appassito e stanco fa ben valere ciò che ha imparato nella vita: premere il grilletto. E qui accade l'inaspettato perchè con la compassata ma risolutiva azione di Harry Brown si innescano improvvise e fulminee scene violente, ben riprese e molto realistiche che rendono il film, oltre che verosimile, anche godibile.
Se da una parte la sceneggiatura non è così curata da lasciare che alcune cose risultino inverosimili, dall'altra ci sono molte scene girate veramente bene come l'episodio nel covo "piantagione" dei due drogati e diverse altre. Regia ineccepibile e una fotografia che mette bene in risalto il degrado ambientale (ma soprattutto quello morale) che gira nelle periferie delle grandi metropoli e questo fa pensare. Michael Caine offre un'interpretazione di alto livello, dando spessore a un personaggio già visto ma non per questo confrontabile.
Non bisogna pretendere troppa verosimiglianza da un racconto tutto sommato semplice che trasla la parabola del giustiziere nella terza età. E allora ci si può godere una buona costruzione ambientale, attori nella parte (non solo il bravissimo Caine, si veda anche Harris modello Apocalypse now) e uno sviluppo coinvolgente, anche se certe strutture narrative, ripeto, non brillano per solidità o per esaustività.
Michael Caine HA RECITATO ANCHE IN...
Un uomo anziano, solo contro tutti, sfida il sistema degradato e assassino che circonda il suo quartiere suburbano e lo fa senza avvalersi dell'inutile aiuto della polizia. Film amaro del genere "giustizialista", si fregia della presenza scenica ineccepibile di Michael Caine che fa compensare uno stile non propriamente originale dentro a una storia con molte assurdità. Ma cosa ci fa un uomo dal portamento così monarchico in una zona tanto delinquenziale?
Una trama apparentemente accattivante ma zeppa di buchi, di ingenuità e di forzature ideologiche che sembra reiterare il modulo di certi noir anni '70 di vendetta e di riscatto, qui per mano di un ex marine ormai in età che vuole fare giustizia dell'assassinio del suo unico amico. Poche le situazioni interessanti e tutti i personaggi (dalla sospettosa e inconcludente poliziotta ai violenti pusher senza scrupoli) vivono di luce riflessa per la presenza di un magnetico e intenso Caine, che da solo riscatta il film dall'anonimato.
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- Lungi da me l'idea di voler scatenare la classica tempesta in un bicchiere d'acqua (si fa giusto per parlare un po' di cinema), ma Greymouser non ti sembra un po' ingeneroso classificare Caine come "simpatico" e la sua, a mio parere, più che ottima carriera (Gli insospettabili, L'uomo che volle farsi re, Fuga per la vittora, Hannah e le sue sorelle etc...) con "onesta e professionale".
Scusa se ti sono sembrato irruento, volevo solo capire perchè uno dei miei attori preferiti ti lascia questa impressione.
Ciao - Fosse questa l'irruenza, Jandileida, farei cento firme per avere un forum irruento! Credo che Greymouser potrà risponderti con gran tranquillità :)
- Zender ebbe a dire:
Fosse questa l'irruenza, Jandileida, farei cento firme per avere un forum irruento! Credo che Greymouser potrà risponderti con gran tranquillità :)
Infatti, ci mancherebbe che non si potesse chiedere un chiarimento su una propria opinione! :)
Dunque, mi verrebbe da rispondere in prima battuta, che ce ne fossero di attori "onesti e professionali" e per giunta anche simpatici! Ma non mi voglio sottrarre, e quindi aggiungerò che Caine è per me uno di quei professionisti affidabili, versatili, di vecchia e sostanziosa scuola. Ed è anche, appunto, un vero signore assai simpatico. A me almeno non sembra di aver detto nei suoi confronti alcunchè di negativo. Il punto è che non lo ritengo un attore di profondissime capacità interpretative; voglio solo dire che non è De Niro, o Clint Eastwood o Sean Penn. Per tale motivo, mi ha sorpreso, e ne sono contento, con un'interpretazione in "Harry Brown" che giudico invece assolutamente magistrale, da primissimo piano, e che (almeno al momento, lunga vita a lui) chiude in gloria una carriera comunque sempre valida e positiva.
Spero di aver chiarito a sufficienza ciò che mi chiedevi. :) - Sì sì grazie.
Non intendevo dire che hai detto qualcosa di negativo, solo che l'aggettivo simpatico, io lo associo,che ti posso dire,a Montagnani, a Banfi, non a Caine che ha mostrato nella sua carriera una tale versalità e delle sfaccettature che superano quelle mostrate da molti altri attori.
Anche secondo me il paragone con De Niro,Penn,Pacino o Lewis non lo regge, perchè questi attori hanno dato vita a personaggi monumentali che hanno ed avranno un posto importante nella storia del cinema,anche per chi magari il cinema lo segue meno (tipo Travis per De Niro, Montana per Pacino etc..). Tuttavia Caine in "Gli insospettabili" tiene testa egregiamente a Laurence Oliver e fa una grandissima interpretazione che forse è passata un po' sottotraccia proprio per il target di pubblico del film.Ultima modifica: 14/07/10 17:03 da Jandileida
