Candidato all'Oscar 2010 come miglior corto d'animazione. Ecco un divertentissimo film in 3d dove una minuta, anziana vedova non attende altro che il ricongiungimento al marito, quando finalmente sembra succedere un talentuoso e muscoloso rianimatore la riporta in vita: parte un divertente slapstick cartoon dove il rianimatore (con la sua schiera d'infermiere) e la morte si contendono la povera signora...
Divertente e con il giusto spunto di riflessione sul tema eutanasia, che vede divise le aspirazioni di una vecchietta (ricongiungersi con il marito in cielo) e quelle del medico vanitoso che vuole appuntare un'altra vita salvata sul suo freddo cartellino e farsi bello con le assistenti. Cornice sonora brillante.
All'inizio, con la vecchina che carezza il volto del marito in fotografia, va a letto stringendo la cornice e poi accetta serenamente di seguire il tristo mietitore verso la luce, ero già pronta alla furtiva lacrimuccia... fuori luogo, considerata il seguito di questo piccolo e geniale cartoon 3d, una sarabanda indiavolata in cui la morte cerca di recuperare la vecchina, più volte riportata in vita da un medico vanesio circondato da infermiere adoranti. Delizioso, con un simpaticissimo epilogo dopo i titoli di coda.
Notevole. Dopo un inzio inquietante, il corto animato diventa un vero gioiellino comico; da citare la lunghissima scena con la morte e gli infemieri che inseguono la donna che sta precipitando sulla sedia a rotella. Notevole l'animazione, tutto da gustare. Molto simpatica la Morte che tenta inutilmente di portare a sè l'anima della donna.
Feroce tenzone tra la Morte e un dottore-super per strappare l'una all'altro una povera vecchietta moribonda. Il cartone è uno strepitoso crescendo di comicità, con continue idee esilaranti che si fanno beffe, d'un colpo, sia delle lugubri raffigurazioni della trista "Mietitrice", come dice il titolo, sia delle patinate rappresentazioni di medici fascinosi da telefilm americani. Godevolissimo!
Davvero bello questo cortometraggio, giustamente premiato con la nomination all'Oscar (poi vinto da Logorama). Animazione di alto livello per una vicenda rocambolesca con un umorismo macabro tipicamente spagnolo: mai visto un Tetro Mietitore così simpatico. Le trovate non si contano, poi, quando parte l'inseguimento in pieno stile slapstick con un guizzo comico dietro l'altro. Se si ama l'animazione in 3D bisogna vederlo assolutamente. E poi, è sempre un piacere sentire "We'll meet again".
Tecnologia contro natura, accanimento terapeutico più temibile della falce della Mietitrice, comico contrasto tra il languido e dolcemente malinconico incipit e il ritmo forsennato della seconda parte, con la lotta tra il plasticoso e muscoloso medico e la scheletrica "signora in nero". Belle le tinte fredde, asettiche dell'ospedale, belle quelle nebbiose, spettrali dell'inizio e del finale, delizioso il dettaglio dell'infernale cane a tre teste che accoglie la Morte al suo ritorno a casa, abbaiando come un cucciolo! Ottimo, gradevolissimo.
La scienza e la morte si contendono, senza esclusione di colpi, una vecchietta pronta all’inevitabile fino ad arrivare all’ironico finale che sembra essere una critica, fatta con molta arguzia e leggerezza e senza moralismi o discorsi roboanti, ad un certo tipo di medicina. Corto d’animazione ottimamente realizzato, molto gustoso, divertente e dal ritmo frenetico. Da non perdere.
Della serie: lasciatemi morire in pace! Piccolo corto d'animazione iberico con un incipit folgorante immerso in un'atmosfera da puro gotico americano: poi la vicenda capitola in una più scontata sarabanda di trabocchetti, fuggi fuggi, tira e molla alla Tom & Jerry, Willy il Coyote o giù di lì, senza mettere a punto nessuna gag davvero memorabile. La fattura però è accurata, e l'attenzione alla resa scenografica notevole. Geniale la trovata del Cerbero barboncino! Gradevole.
Simpatica l'idea (Morte vs chirurgo, con povera vecchina che diventa merce contesa, anche se lei ha già deciso cos'è meglio), può contare su un buon ritmo e su una piacevole grafica. Non ci sono grandi trovate, ma lo si segue senza sforzo fino al giusto finale. Un'occhiata la merita di sicuro
MEMORABILE: Il chirurgo e la Morte quasi si baciano; Cerbero è un barboncino a tre teste.
Inizia come un cortometraggio dai toni struggenti e malinconici, trasformandosi presto in una scatenata satira che mette alla berlina sia l’immagine comune dei medici da telefilm americano sia (anche più incisivamente) il concetto dell’accanimento terapeutico con la vecchietta del titolo che rifiuta decisamente di restare in vita. Molto efficaci grafica e tecnica di animazione. Godibile.
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Auto-segnalo un mio errore, dovuto all'entusiasmo post-visione: questo cortometraggio non ha vinto l'Oscar ma è stato solamente nominato. Il vincitore dell'Oscar 2010 per il miglior cortometraggio animato è stato Logorama.
P.S.: Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, questo avrebbe dovuto stravincere.