Come siano riusciti a trascinar tal Herschell Gordon Lewis a fargli da apripista i promotori di questo avanzo di film un giorno sapranno spiegarcelo. Anche perchè sarà l'unica cosa di interessante da chiedergli, su Smash cut. Peccato perchè, e ciò spiega il fin troppo affabile punto esclamativo dopo il pallino, la colonna sonora puro Beretta-style dell'intro prometteva bene. Ma il risciaquo di metacinema scolorisce presto in beffa. Ininfluente la presenza della pornodiva-intellettuale Sasha Grey (fra un Face invaders 4 e un Dream Girlz sdoganata pure da Soderbergh). Categoria: horror-amateur.
"Imbarazzante". Durante la visione, a parte la noia, a farla da padrone è stato il senso di vergogna che provavo nei riguardi di chi ha preso parte a questo film. La cosa migliore sono i titoli di testa e se togliamo qualche ripresa di qualche bella ragazzuola seminuda non rimane praticamente nulla di salvabile. Scandaloso!
MEMORABILE: La recitazione collettiva, ma il detective li batte tutti.
Una linea molto sottile separa il grottesco consapevole dal ridicolo involontario: Demarbre non sta quasi mai dal lato giusto. Un umorismo stucchevole e puerile, una storia che vorrebbe essere furba e metacinematografica, e invece annoia nel suo non-sense senza un perchè. Un cast di attori latranti "nobilitato" tristemente dal vecchio H.G.Lewis, eletto (ahilui) a nume tutelare del film. Un'operazione indigeribile e irricevibile, fastidiosa per l'assoluta e arrogante mancanza di rispetto per l'intelligenza di ogni spettatore.
Regista d'horror, depresso per le critiche negative, ingaggia una spogliarellista per Terror Toy 2. A seguito di un incidente d'auto - vittima la ragazza - il cineasta ben pensa di utilizzare solo "in parte" la modella. Introduce il padrino del gore, H.G.Lewis, presenzia una pornostar di tutto rispetto (Sasha Grey) e agiscono, nel set metacinematografico, attori indimenticabili (David -Krug- Hess e Michael -Pluto- Berryman). Eppure Smash Cut, che ha un'anima doppia, non convince affatto a cominciare dagli effetti speciali per finire con un'ironia che mai affonda "il coltello nella piaga".
Con pattini da ghiaccio sulla padella del cinema autocannibale, Demarbre ripercorre -non l'avessimo davvero ancora capita- la scialba tiritera del regista Dio che dispone di vite e morti altrui (soprattutto morti, sia chiaro) anche al di là della mpd, del cameraman che è assassino, della morte stakanovista quale primadonna. Ma lungo la sciallata fetecchia tira triste aria di scuola materna, gli f/x sono da allegro chirurgo, gli injokes da pera col Dash, la regia è narcolettica, Hess chiude che più indecentemente non si può un'onorata carriera di badass. Lewis, bontà tutta sua, fa da padrino.
Horror molto particolare, si propone inizialmente come omaggio agli horror low-budget, per poi diventarne una grottesca parodia. Parte bene e riesce a divertire, dopodiché rallenta e diventa monotono, fino a risollevarsi di mezzo centimetro nella conclusione. Mitico David Hess (sempre a suo agio nei panni del pazzoide) e una nota di merito per la fiducia va anche a Sasha Gray alla sua prima performance non-pornografica.
MEMORABILE: "Ho dato il sangue per la mia arteee!!!"
L’Effetto notte del cinema trash. Presentata dal pioniere del gore casereccio Gordon Lewis, una pellicola indigesta e di una noia abissale. Questo falso grindhouse svaccato e scorreggione non lo si regge quando lo fa Rodriguez, figurarsi il sottoprodotto del sottoprodotto. David Hess alla canna del gas a capitanare un cast di derelitti e spogliarelliste. Sasha Grey al di fuori dal porno è espressiva quanto un’asse da stiro.
Commediola horror sciocca e senza alcuna pretesa, che però ha un paio di frecce al proprio arco. La storia del regista incapace che per via di una disgrazia trova il successo non è certo innovativa, ma per qualche strana alchimia il film funziona. Merito della presenza di pezzi da novanta come Hess (vero protagonista della pellicola, nonostante qualche locandina ingannatrice) o nostro signore delle serie B, Michael Berryman. La Grey, che viene dall'hard, pare non cavarsela troppo male, ma va detto che è messa in condizione di non combinare troppi danni. Non malvagio.
MEMORABILE: H.G. Lewis fa da apripista, presentando la pellicola (e compare pure all'interno della stessa) colpaccio per un film del genere.
Michael Berryman HA RECITATO ANCHE IN...
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Anche questo Smash Cut è stato sdoganato in italiano dalla One Movie, casa che si sta specializzando nel proporre il peggio degli horror inediti nel nostro Paese.....
HomevideoZender • 13/02/11 08:40 Capo scrivano - 47782 interventi
Beh, però dopotutto trovo sia comunque meritevole dare la possibilità di vederli anche da noi, certi film, a prescindere dalla qualità. Vuol dire che un certo mercato eiste ancora.
Zender ebbe a dire: Beh, però dopotutto trovo sia comunque meritevole dare la possibilità di vederli anche da noi, certi film, a prescindere dalla qualità. Vuol dire che un certo mercato eiste ancora.
Per carità. Ci vuole coraggio, anche perché insistere senza azzeccare un titolo che uno danneggia seriamente la figura della casa di distribuzione.
Diciamo che, tra dieci titoli distribuiti, ogni tanto potrebbero sceglierne uno un pò più decente.
Tutto qua...
HomevideoZender • 14/02/11 14:53 Capo scrivano - 47782 interventi
Beh, imbroccarne almeno uno ogni tanto senz'altro sarebbe per loro conveniente, non c'è dubbio :)
L'edizione One Movie è proposta nel formato anamorfico 1.85:1 con audio dolby 2.0 (italiano ed inglese).
Versione integrale (86 minuti) senza extra alcuno.
Smash Cut si apre con queste (deliranti) affermazioni di Herschell Gordon Lewis, il padrino del gore...
"Signore e Signori, l'annuncio che sto per fare è stato dato solo tre volte nella storia della cinematografia.
Ogni volta è stato seguito dalla proiezione di film che sono poi stati considerati tra i più insoliti che sono mai stati filmati nel loro genere.
E adesso ecco l'annuncio, per la quarta volta: stiamo per mostrarvi un film che si intitola Smash Cut.
Guardatelo se proprio dovete, ma ricordatevi: io vi ho avvertiti."