Tony - Film (2009)

Si chiama Tony è squallido e turpe ma più che di Manero è un fan di Van Damme. Vive un rapporto spregiudicato con la pornografia ma non è Travis Barker. La sua casa puzza di moquette stantia più eau de rigor mortis ma non somiglia a John Gacy. Mettiamola così, Tony è l'inquilino sbagliato da sanzionare se foste gli esattori del canone. E' un killer-seriale narcolettico che come Dahmer fa incetta di ragazzi abbordati nei bar. Pur dipingendo con realismo una Londra popolata da lerci alla Welsh, Johnson si rifugia sotto la rituale pioggia ematica. Tu vuo' fa' ll' Buttergeit ma sei nato a Bloomsbury.

Tony ha ben poco da invidiare a gente nuda, sola contro tutti o sotto combat shock. Brutto e senz'anima, delocato dal mondo, pellegrino dello squallore, umile servo della solitudine e incapacità di integrarsi, deambula a vuoto, scisso dal cosmo e da se stesso, né allegro nè triste, inadatto a tutto e capace solo di uccidere senza manco provarci gusto. Cita Rambo prima di comportarsi come Lee Lucas, ed è l'anello mancante tra un uomo della pioggia ed Amoklauf. Sebbene inzuppi la brioche nei cappuccini altrui,il gioco di Gerard ammanetta buone prove attoriali a un'atmosfera sufficientemente rancida