Gradevole commedia e direi la più riuscita tra quelle ambientate nel famoso quartiere americano, anche se questa è volta proprio a far vedere la faccia piu "povera" di essa o meglio il tentativo di raggiungere la parte più ricca provenendo da un ceto sociale ed economico diametralmente opposto. La ragazzina al centro della commedia (Lyonne) è veramente brava e il ruolo le dà una certa importanza facendo da traino a simpatici equivoci e dialoghi a tratti anche importanti (sopratutto quelli riguardanti i primi turbamenti sessuali): Trama divertente.
Gruppo di famiglia nei guai in un interno losangeleno. Gli Abramowitz, evidentemente non parenti del quasi omonimo tycoon russo, campano di espedienti ma non vogliono accettare la retrocessione sociale e continuano a vivere a Beverly Hills. Strampalata e divertente commedia, dominata dalla protagonista, ragazzina in crisi adolescenziale che mantiene la testa sulle spalle per sè e per il parentado. Tutto carino ma senza pungere troppo, per carità.
Fanno tenerezza le vicende della sconclusionata famiglia col padre che vuole emanciparsi socialmente andando a vivere a Beverly Hills (sia pure nella zona decentrata) e la figlia che affronta i problemi del seno e della perdita della verginità. Il mondo degli sfigati che aspirano alla svolta è descritto con occhio indulgente e partecipato, e con parecchio umorismo. Il film è grazioso, intelligente e divertente, e mette a segno una buona caratterizzazione dei personaggi (bravi gli attori). Senza troppe pretese.
Con un'amarezza di fondo - la vana aspirazione a benessere e status sociale nella periferia di Beverly Hills - e nonostante un paio di cadute di gusto, il film è una commedia ben scritta, leggera, spiritosa e sciolta nell'andamento, tanto che i suoi novanta minuti volano. Gli interpreti sono ottimi intrattenitori: in testa il rude Arkin, la Lyonne nel vivo delle crisi adolescenziali e la svampita e travolgente Tomei, che mostra massimo agio nel farsi riprendere più volte nuda o discinta. Un inno all'unità della famiglia.
MEMORABILE: L'autostop; il vibratore; il telefilm "Mannix" trasmesso in tv; la caduta dell'asciugamano della Tomei.
Murray, divorziato e rimasto con pochi mezzi, deve provvedere ai tre figli, restando a galla attraverso escamotage fantasiosi e continui traslochi nella periferia losangelina. Commedia simpatica e imprevedibile, come del resto sono le personalità della figlia in piena tempesta adolescenziale e dei suoi due fratelli, a cui si aggiunge una stralunata cugina che porta comunque un soprassalto di novità. Commedia gradevole e misurata soprattutto per il carisma di Arkin e la disinvoltura della Tomei e la giovane Lyonne. Fa sorridere con una punta di amarezza.
MEMORABILE: I traslochi in attesa di tempi migliori; I dubbi di Vivian sul proprio seno; La cugina al corso da infermiera; Il pranzo finale col ricco zio.
Marisa Tomei HA RECITATO ANCHE IN...
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Il dvd della 20th ha una durata di 97 minuti, ed e presentato nel formato 1.85:1 con audio italiano,inglese,francese,tedesco, tutte in 4.0, niente extra purtroppo.
Screen:
DiscussioneRaremirko • 2/06/21 20:06 Call center Davinotti - 3862 interventi
A dir poco sopravvalutatissimo; secondo me vedibile e nulla più, può farsi valere solo per i 3 attori protagonisti, in forma ed in parte, ma il resto è una storia trita e blanda, meglio diretta e narrata da altri e con altri film.
Qualche sequenza divertente, spensieratezza ma, davvero, nulla più.