The king of Kong: a fistful of quarters - Documentario (2007)
The king of Kong: a fistful of quarters
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/03/10 DAL BENEMERITO BLUTARSKY
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Ottimo documentario in cui si mostra una sub-cultura sconosciuta ai più, quella dei patiti degli "arcade game" (Pac-man, Donkey Kong, ecc...), ma è anche la storia di Steve Wiebe, un insegnante di provincia eterno perdente che cerca il riscatto come un novello Rocky cercando di strappare il record di punteggio in Donkey Kong al vincente e manipolatore Billy Mitchell. Divertente, a volte inquietante, ben realizzato (forse troppo, tanto da risultare a tratti falso e costruito), ribadisce l'importanza del concetto di primeggiare nella società USA.
MEMORABILE: La figura del discepolo di Billy Mitchell, assolutamente allucinante!
Piacevolissimo documentario che, per raccontare la storia del timido e sfigato Steve che tenta di battere il temibile record del fighetto manipolatore Billy, inevitabilmente finisce per distorcere la realtà, ma in maniera intelligente. Ottimo dal punto di vista tecnico e con una gran soundtrack. Gordon tratta il materiale con rispetto e senza pregiudizi, mostrando come la competizione maschile si estenda anche alle ormai defunte sale giochi. Uno dei migliori documentari degli ultimi anni, da vedere, assieme a Chasing ghosts.
MEMORABILE: Brian Kuh chiama tutti a vedere il famigerato kill screen di Donkey Kong; Steve vince in pubblico con "You're the best" in sottofondo.
Un docu-fiction che racconta di un mondo particolarissimo nel più vasto universo nerd, dove negli anni due campioni mondiali del Donkey Kong da sala giochi si sfidano incessantemente per il titolo ufficiale. Non solo e necessariamente per retrogamer, essendo piacevole proprio per il modo in cui va a fondo nel mostrarci una sotto-cultura che non è mai invecchiata, fatta di personaggi assurdi, celebrità del settore; per scrivere la storia, non tanto dei videogame, quanto quella dei videogiocatori di vecchia data.
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- Recuperato anche io; peraltro ho saputo, non so se la cosa viene citata nel film, che il rapper Eminem fu (o magari è ancora) tra i primi 30 giocatori di Donkey Kong più bravi al mondo, con uno dei punteggi più alti registrati.
- Documento più unico che raro, che mostra vita e mentalità di harcore gamers (che qui si son dedicati a giochi ora datati, come Doneky Kong).
Saggio l'aver ridotto tutto a soli 80 minuti, visto che qua e là un pò di noia fa capolino; tanta nostalgia e malinconia per dei videogames che, per forza di cose, non ci sono più.
Film fatto ababstanza bene, con caratterizzazioni curate e, ogni tanto, la sensazione di aver studiato qualcosa a tavolino.
