Lie to me - Serie TV (2009)

Serie prodotta e trasmessa (anche in Italia) dalla Fox, che dopo il successo del Dr. House propone qui un'ulteriore variazione contemporanea del metodo di Sherlock Holmes. Il protagonista è il Dr. Lightman (Roth), fondatore di un'agenzia di consulenza investigativa basata sull'osservazione e la decifrazione del linguaggio del corpo: microespressioni e riflessi involontari permettono al nostro di capire se qualcuno mente, su cosa, quando e soprattutto perché. Il meccanismo è alla lunga ripetitivo, ma ben congegnato e molto divertente.

Serie tv con Tim Roth, dove l'attore inglese interpreta un dottore specializzato nello scoprire la verità studiando semplicemente il viso delle persone. Roth, pur interprendo un personaggio positivo, non si può definire qui un buono, perché il suo dottor Lightman non esita anche a fare il bastardo con chi lo circonda. Serie interessante, che vede ripescaggi eccellenti come Jennifer Beals (l'ex-ballerina di Flashdance) nel ruolo dell'ex-moglie di Lightman. Stravagante la scelta del doppiatore italiano, il teatrale Msssimo Popolizio.

E' chiaramente una "variante" della figura del Dr. House il personaggio di Cal Lightman, psicologo e decifratore delle espressioni facciali e del linguaggio del corpo nonchè protagonista di questa serie televisiva americana. Argomento e soggetti interessanti ma non sempre corroborati da storie e sceneggiature degne di nota, così da suscitare nello spettatore interesse alterno. Buona l'interpretazione di Roth.

Il soggetto, nuovo ed interessante, poteva dare dei risultati assolutamente migliori. Purtroppo le sceneggiature dei vari episodi alternano alti e bassi dove gli alti sono pochi ed i bassi troppi. Anche l'interpretazione di Roth lascia a desiderare, molte volte, complice anche un doppiaggio in italiano assolutamente inadeguato. Visti una decina di episodi, visti tutti. Anche perché quando c'è poca ciccia nella sceneggiatura il plot finisce sempre con l'annoiare.

Tim Roth regge, come Atlante, tutto il mondo di questa serie non priva di spunti di interesse ma troppo ripetitiva e con l'argomento principe (quello del mondo del linguaggio non verbale) accennato solo in parte; equilibrando in sceneggiatura gli elementi narrativi, infatti, poteva uscire qualcosa di senz'altro migliore, stante la levatura dell'attore e del tema trattato. Così com'è confezionato, invece, ci troviamo di fronte a un prodotto di buona fattura e nient'altro.

Bella l'idea alla base di questa serie di successo: riuscire a interpretare il linguaggio del corpo e le espressioni facciali, anche nelle più impercettibili sfumature, in modo da capire se le persone mentono o meno. Peccato che col procedere degli episodi le situazioni si rivelino forzate e ripetitive. Buona recitazione di un gruppo di attori a cui ci si affeziona. Tim Roth interpreta un personaggio ruvido che ricorda il Dottor House per arroganza e intelligenza.